I piedi di Antonella
di
Angelo Azzurro
genere
feticismo
Vi voglio raccontare di come mi sono pazzamente innamorato di una signora di quasi 55 anni. Questa signora è un po'più alta di me, io ho un debole per le donne più alte di me ma quando si fanno di una certa età difficilmente riesco a provare un attrazione fisica nei loro confronti ma un giorno ho notato i suoi bellissimi piedi, talmente belli che non smettevo di guardarli, insomma mi ero pazzamente innamorato dei suoi piedi. Il problema però era che mi ero innamorato solo dei suoi piedi, dalle caviglie in su non riuscivo a provare proprio niente, non riusciva a crearsi quella simbiosi tra i piedi e il resto del corpo e tale da far scattare in me l'istinto del desiderio sessuale. Poiché non sono feticista, nel senso che di una donna non mi piacciono solo i suoi piedi ma tutto, mi dimenticai per un bel po'di tempo delle forti emozioni che provai quella sera nel vedere quei piedi. Ma un bel giorno riafforo'di nuovo nella mia mente il ricordo di quei piedi e pensai che in effetti se mi sforzavo un po' potevo riuscire anche ad innamorarmi di quella donna, perché se per me i suoi piedi sono i più belli visti sino ad adesso devo per forza riuscire ad innamorarmi anche della padrona di quei piedi. Così quando la rividi notai che lei portava dei tacchi molto alti e anche se i piedi non si potevano ancora rivedere perché le sue scarpe erano chiuse potei vedere invece che con quei tacchi mi aveva superato di più in altezza, così al debole che ho per i suoi piedi si aggiunse anche il debole che ho per la sua altezza che in quel caso si era rafforzato ancora di più vedendo che io gli arrivavo quasi ai deltoidi. Fu così che in quel momento si accese l'ardente fiamma d'amore per quella donna che tuttora adoro ma che purtroppo difficilmente potrò riuscire a conquistare perché è legata ad un altro.
7
voti
voti
valutazione
5
5
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
Descrizione di un pensiero che mi fa masturbareracconto sucessivo
Io, Laura e suo marito.
Commenti dei lettori al racconto erotico