La racchia e il cornuto-3

di
genere
corna

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"Antonio,non preoccuparti di quanto sia pelosa la mia fica,adesso il tuo unico compito é quello di leccarmi e di farmi godere,la sorpresa l'avrai quando finalmente potremo chiavare....e ora lecca....scosta il pelo in alto e tira fuori la clitoride,anche questa sarà per te una sorpresa,ti sembrerà di succhiare un cazzetto e di farmi un pompino...vedrai...quando meno te lo aspetti,ti ricambierò la sborrata che mi hai iniettato in gola..."

Antonio mi leccava in modo concitato.

Forse a causa dell'emozione e dell'eccitazione che gli procurava la vista di una fica completamente diversa da tutte quelle che aveva visto sino a quel momento,gli impediva di coordinare i suoi movimenti.

Non riusciva a centrare i punti più sensibili della mia fica aperta e pulsante come un'ostrica e grondante come se fosse già piena di sperma.

Da come si agitava,ho capito che qualcosa l'aveva sconvolto e dunque,scostandogli la testa con le mani strette alle tempie,gli ho gridato:

"Ma Antonio che cazzo c'é,non riesci a centrare con la lingua una fica aperta come un tunnel?

Vero é che é immersa in una foresta di peli ma,te l'ho aperta apposta io!"

E lui,col viso grondante dei miei umori e del sudore freddo che gli colava dalla fronte:

"Scusami....scusami....Carmela ma quando mi hai parlato di chiavarti,mi é salito il sangue alla testa....quando possiamo chiavare?"

"Anche stasera se ti liberi di tua moglie!"

Gli ho risposto con tono alterato.

"Okkeiiii....stasera mando mia moglie e i bambini da sua madre é già da tempo che vuole andare a trovarla
coi nipotini."

"Okkkkkeiiiii Antonio....ma adesso leccami questa maledetta fica e fammi godere che gli altri stanno per arrivare cazzooooooo!"

Al mio perentorio ordine,Antonio ha ripreso a leccarmi con maggior vigore riuscendo,finalmente a toccarmi nei punti giusti compreso il cazzetto clirideo che,con le dita gli avevo imboccato e che,succhiava con tale avidità da emettere lui stesso dei suoni che sovrastavano i miei gemiti di piacere.

Io ero talmente infoiata che strozzando in gola il mio urlo liberatorio,ho avuto subito un'orgasmo davastante come da anni non avevo più provato e,stringendo le mie grasse cosce intorno alla sua testa,l'ho inondato di spruzzi che gli hanno imbrattato il viso,i capelli e tutti i vestiti.

Ci siamo ricomposti in fretta,ed io ho ripreso la mia postazione di lavoro appena in tempo,prima che arrivassero i nostri colleghi.

Antonio che si era rivestito in fretta,aveva un'aspetto alquanto discinto,la camicia per metà fuori dai pantaloni che si presentavano con la patta gonfia a dismisura,i capelli disordinati ma,soprattutto,aveva vistose chiazze bagnate sui capelli,sui vestiti ed anche sul viso,erano evidenti rivoli appiccicosi malamente asciugati.

A chi gli chiedeva ragione di quella inconsueta aria sciatta,rispondeva con tono imbarazzato,che non si era sentito bene e che,si era bagnato col rubinetto difettoso in bagno.

Naturalmente,tutti sapevano che i bagni erano perfettamente efficenti e funzionanti!

Dopo circa mezz'ora,Antonio é stato chiamato a rapporto dal caporeparto.

Ne é tornato dopo circa venti minuti col viso evidentemente alterato.

Per farla breve,quando Antonio ha potuto parlarmi,mi ha detto di aver dovuto raccontare tutto a Carlo(fortunatamente lui e il capo erano amici)il quale all'idea di potermi chiavare anche lui,lo ha mandato via disgustato dicendogli:

"Ma come cazzo hai potuto stare con Carmela,io la capisco povera donna,brutta com'é....proprio tu dovevi prendertela.....bhe! sai che ti dico,dio ti darà merito per questa buona azione.

Almeno una volta nella vita bisogna essere buoni...non ci sarà una seconda volta spero...vero Antonio?"

E Antonio,meritandosi da parte mia,per la volta successiva,una razione doppia di bocchini,gli ha risposto:

"Caro Carlo....non sai cosa ti perdi!

Io credevo di sapere tutto del sesso e Carmela,in mezz'ora,mi ha fatto capire che non ne sapevo proprio niente e che da dieci anni vivo accanto ad una donna frigida!"

Al termine dell'orario di lavoro,siamo usciti ignorandoci come sempre ma,dopo dieci minuti il mio cellulare già squillava.

Era Antonio.

"Carmela allora come rimaniamo per stasera,ora io vado a casa a prendere mia moglie che si stà già preparando e la porto da sua madre.

Mi ci vorranno circa tre ore tra l'andata ed il ritorno.

Ma tu come farai con tuo marito,che gli dirai,come verrai da me?"

Ero emozionata come una bambina,quella era la prima telefonata in vita mia,di un'uomo che mi confermava un'appuntamento:

"Mio marito?

Ah..mio marito,non preoccuparti per lui,lo stò educando ad essere cornuto,voglio che diventi il mio fedele cuckold e stasera sarà la prima lezione.

Mi farò aiutare da lui a prepararmi e quando stai per arrivare,mi puoi dare uno squillo che mi farò trovare sotto casa.

Ok?...
ok?....
Okkkkeeeeeiiiiii Antonio?dove sei finito!?"

Una lunghissima pausa é intercorsa prima che Antonio mi rispondesse il suo ok.

Evidentemente era rimasto scosso dalla rivelazione del marito che mi accingevo a trasformare nel mio cuckold.

Non sò se Antonio conoscesse già il significato della parola cuckold,certamente però,sapeva benissimo chi fossero i cornuti anche se,non immaginava che vi potessero essere cornuti e contenti accompagnati a questo ruolo,proprio dalle mogli troie.

Infatti,mi ha detto ok e senza aggiungere altro,ha chiuso la conversazione.

Mentre tornavo a casa,l'idea di aver parlato con qualcuno di mio marito usando il termine cornuto,mi aveva accitata e la fica,che non ero riuscita ancora a lavare,si é ancora più,riempita dei miei caldi,incontenibili umori che,sentivo anche,scorrere tra le cosce.

Sull'autobus,avevo l'impressione che la persona che mi sedeva di fronte si fosse accorto di qualcosa ed io,da gran troia, per provocarlo,avevo slacciato il camicione mettendo in mostra le prosperose bocce coi vistosi capezzoli eccitati e nel contempo,tirando sù la gonnellina ed allargando le cosce e mettendogli in mostra lo spacco rosso,circondato da lunghi peli neri dal quale, fuoruscivano le luccicanti gocce della mia eccitazione.

Lui senza mai smettere di guardarmi alternandosi con gli occhi tra le cosce e le tette e senza mai guardarmi il viso,ha appoggiato la giacca sul suo grembo ed ha cominciato ad armeggiarvi sotto con le mani.

Dopo un pò,una smorfia ha segnato il suo viso e quando si é alzato per scendere,ha lasciato dietro di sè,una scia filante e vischiosa.

Si era silenziosamente sborrato addosso,macchiando la giacca ed i pantaloni.

Orgogliosa del mio successo ed eccitata più che mai sono tornata a casa.

Mio marito,anzi,il cornuto(così avevo deciso che l'avrei chiamato da quel giorno),non era ancora tornato.

Approfittando della sua assenza,gli avevo preparato qualcosa da mangiare.

Poi sono andata in camera a scegliere nel mio misero guardaroba,quello che avrei indossato per quella importante serata.

Era la prima volta in vita mia che uscivo con un maschio che mi aveva invitata e,sarebbe anche stato,l'atto che avrebbe sancito il definitivo ingresso di mio marito nel frequentatissimo club dei cornuti.

Lui avrebbe avuto il privilegio di esserne cosciente e felice a differenza della maggior parte,che porta le corna senza saperlo.

Fortunatamente,quando ero andata a comperarmi l'intimo,ne avevo presi due,altrimenti quella sera sarei stata costretta ad indossare gli orribili mutandoni che usavo abitualmente e uno di quegli inestetici reggipetti che hanno l'unica funzione di evitare che le tette finiscano per cadere a terra.

Non avrei potuto infatti,indossare ancora il balconcino e la coulotte che avevo addosso in quanto,erano completamente inzuppati di sudore,saliva,sborra e umori che contunuava a pisciare la mia fica.

Fortunatamente il gonnellino si era salvato dalla tracimazione dei fluidi mi é bastato quindi trovare una decente camicetta a fiori per completare il mio abbigliamento.

Ero certa che Antonio prima di andare a casa sua mi avrebbe portato in qualche locale,magari una pizzeria e non volevo farlo sfigurare.

Mentre ero presa nelle mie scelte,é rientrato il cornuto che,baciandomi sulla guancia come sempre faceva,mi ha detto:

"Ciao tesoro che fai?"

"Ciao Pasquale,non vedi,mi stò preparando per uscire.

Viene a prendermi un mio collega....sai...oggi gli ho fatto un bocchino....gli é piaciuto e vorrebbe approfondire la conoscenza....entrare di più nel... discorso....sai forse é perchè con una racchia come me non vorrebbe andarci nessuno....ricordi quante volte me lo hai ripetuto?"

Mentre gli parlavo,il suo volto é sbiancato e,anche se il suo membro era minuscolo,ero oramai in grado di percepire anche i più piccoli segni della sua eccitazione anche se celata dalle mutande e dai pantaloni.

Mentre ascoltava il mio racconto sempre più dettagliato della mia giornata,cercava di mostrarsi arrabbiato,ma il suo cazzo eretto,mi diceva che,sulla stizza prevaleva l'eccitazione.

"Ma Pasquale,io ti racconto del mio tradimento e tu che fai,invece di arrabbiarti,ti sei arrapato?!

Ma allora ho proprio ragione io,ti piace essere cornuto!

Vieni quì pisellino,vieni dal tuo amoruccio che ti fà godere come piace a te."

Parlandogli così,con tono suadente,mi sono inginocchiata davanti a lui e senza fatica,gli ho slacciato i pantaloni,calato le mutande già umide e preso in mano il vibrante pene.

Tenendogli il cazzetto,piccolo ma durissimo tra le dita come fosse una sigaretta,l'ho poggiato sulla mia lingua rasposa come quella di una gatta e dopo pochissime escursioni della mia lima sotto il frenulo,l'ho sentito irrigidirsi sulle gambe e,mentre ansimava,mi dava della troia puttana ingiungendomi di ingoiare la sua sborra che,come due lacrime sono scivolate sulla mia lingua.

"Pasquale,sei veramente un porco,ma come,la tua mogliettina si prepara per farsi montare da un'altro e tu che fai?

Ti ecciti e mi implori di farti un bocchino e di bere la tua sborra!?

Sei proprio un porco....porco e cornuto!

Se proprio ti piace...vieni...vieni con me in bagno che ti sciacquo il cazzeto e mi aiuti a prepararmi per il maschio che ti ha fatto cornuto.

In bagno,piuttosto che sciacquarlo,l'ho spogliato completamente e gli ho fatto il bidet con la bocca come piaceva a lui.

Devo aggiungere che,quando lo leccavo dopo che chiavandomi(Chiavandomi?in realtà non avevo mai sentito il suo membro dentro di me!) mi aveva sborrato nella fica,il vero piacere che provavo facendogli il bidet con le labbra e la lingua,era quello di sentirmi in bocca il sapore dei miei stessi umori vaginali giacchè,la sua sborra,oltre che essere pochissima,era anche priva di profumo e di sapore.

Mentre ero nella vasca e mi massaggiava facendomi il bagno,ho chiuso gli occhi beandomi del fatto di avere un marito così premuroso e che,presto,avrei anche avuto degli amanti all'altezza delle mie voglie.

Dopo avermi asciugata,mentre indossavo l'intimo,mi guardava con aria piacevolmente stupita,stava forse scoprendo che,anche il mio corpo adeguatamente addobbato,poteva suscitare il desiderio di qualche maschio.

"Amore sai che stai benissimo così,comincio ad invidiare quello stronzo che ti si chiaverà stasera."

"Grazie del complimento cornutello mio,però,Antonio non é uno stronzo e se le premesse erano giuste,quando ti racconterò cosa succederà stasera,ti consumerai di seghe,ne sono certa."

Avevo appena finito di vestirmi quando é arrivato lo squillo concordato.

Appena il tempo di mostrare a mio marito cosa gli avevo preparato per cena e,baciandolo sulla fronte, sono uscita.


continua


scritto il
2012-06-23
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