Black Nina - cap 8 - finale
di
Miss Serena
genere
tradimenti
Dopo la mia festa di compleanno non rividi più Ann, che sparì senza dare alcuna spiegazione. La penetrazione estrema avuta con Magda mi lasciò il desiderio sempre più incontrollato di rapporti simili e poco importava se fossero con uomini o con donne. Girai, in particolare, una scena di masturbazione in cui mi infilai dietro una serie di palline anali di dimensioni 'assurde' per poi fare un'orgia che non fu altro che un susseguirsi di penetrazioni multiple.
Antonello all'inizio era ben felice di questa mia nuova ondata di porcaggine, ma col tempo cominciò a chiedermi se lo facevo solo per scena o per altro.
“Vedi amore.” cercai di spiegargli “E' che ormai non ho nuovi stimoli e non solo sul set. Non riesco a trovare qualcosa che mi ecciti di più che un paio di cazzoni che mi scopano in culo senza darmi tregua, so che prima o poi dovrò fermarmi anche perchè provo sempre meno piacere in quello che faccio, ma mi rendo conto che tu non possa capirmi del tutto.”
“E perchè ?” mi chiese cercando di capire quello che mi stava succedendo
“Perchè tu non l'hai mai preso nel culo !” gli risposi ridendo.
In effetti Paola aveva ragione, avevo si segato o spompinato alcuni uomini, ma il mio essere passivo si era sempre fermato li. Non che non fossi attratto dall'idea di prenderlo nel culo, ma avevo sempre dubbi e timori che mi fermavano impedendomi d'andare sino in fondo.
Sino a quando, discutendo con Carlo per un nuovo film, il discorso non venne riaperto in maniera del tutto casuale.
“Sai, sarebbe una bella novità vedervi tutti e due prenderlo insieme trovo l'idea di un marito completamente passivo una via da esplorare. Ovviamente non ti chiedo di rispondermi subito, ma almeno dimmi che ci penserai”.
“Lo farò Carlo, solo dammi qualche giorno.” gli risposi capendo che prima o poi avrei fatto il gran passo.
Tornati a casa ne parlai con Paola la quale si dimostrò entusiasta ponendo però una ben precisa condizione.
“Voglio essere io a sverginarti.” mi disse molto seriamente “In fondo credo che tu me lo deva.” “Certo amore, sarei stato io a chiedertelo, anche perchè tu conosci tutte le mie paure.”
“Va bene però non stasera, sono troppo stanca per dedicarmi a te con la cura che meriti, però domani dopo cena il tuo culo salta.” mi rispose ridendo e andandosi a preparare per la notte saltellando dalla gioia.
Il giorno dopo andai sui set per prendere qualcosa di utile per la serata, e mentre stavo scegliendo i giochini giusti arrivò Bree, allegra come sempre.
“Che fai rubi i ferri del mestiere ?” mi chiese ridendo.
“No che dici. In realtà non so cosa mi possa servire, sembrerà strano ma sono molto indecisa su cosa prendere.” le risposi pensierosa davanti agli scaffali dei dildi. “Dipende cosa ci devi fare o sbaglio ?”
“Sverginare mio marito.” dissi pentendomi subito per quello che m'era appena uscito dalla bocca. “Mhmm interessante, ora però mi dici tutto.”
Le raccontai tutto quello che era successo, lei non mi fece alcuna domanda se non alla fine.
“Dimmi solo che non lo vuoi fare da sola.”
Capii al volo le sue intenzioni, ma trovai estremamente eccitante sverginare mio marito con un'altra donna, così le chiesi se volesse partecipare come se non sapessi già la sua risposta.
“Certo che sì ! Non ci rinuncerei per nulla al mondo, però ora prendiamo le cose giuste iniziando dal gel.”
In pochi minuti mi ritrovai in borsa alcuni strap-on, dei plug ed un flacone formato famiglia di lubrificante. Poi tornai a casa per preparare la cena da perfetta casalinga, nulla di pesante ma solo d'estremamente proteico.
Più che mangiare si può dire che divorai la cena, e non certo per troppo appetito. Non vedevo l'ora che finissimo per poter andare in camera da letto e vedere come mi sarei comportato in quella nuova situazione. Paola invece era molto calma anche se non perdeva occasione di lanciarmi sorrisini ironici. Ma finita la cena non ebbi il coraggio di chiederle cosa aspettasse a portarmi in camera da letto sino a quando non suonò il campanello e la vidi andare alla porta.
Era Bree vestita fin troppo elegantemente per una semplice visita serale, si salutarono con un lungo e languido bacio in bocca che iniziò a farmi pensare ad un accordo fra loro due.
“Allora bel maschione.” mi disse Bree con tono sensualissimo “Sei pronto a diventare la nostra femmina da monta ?”
“Si sì.” risposi spogliandomi velocemente e rimanendo presto nudo.
Loro si tolsero i vestiti a vicenda sfoggiando entrambe lingerie in pelle nera, poi andarono a prendere una borsa in tela dalla quale estrassero due strap-on non troppo grossi. L'indossarono aiutandosi l'una con l'altra e dicendomi che sarei stato la loro puttana per tutta la sera.
“Vedi il culo di tua moglie.” mi disse Bree mentre Paola si era girata di spalle e chinata in avanti “Ecco il tuo dopo che ci saremo divertite non sarà tanto più stretto del suo. È da quando ti ho conosciuto che non vedo l'ora di mettertelo dentro e farti diventare frocio, oltre che cornuto. Ora mettiti a pecora che iniziamo a divertirci.”
Come Antonello si mise a carponi Bree si andò a sedere sulla sua schiena e gli aprì le chiappe con le mani.
“Dai inizia a leccarglielo, vedrai come si eccita il porcello.” mi disse quasi facendomi capire che non era la prima volta che inculava un uomo.
Così iniziai a passare la lingua intorno al buchetto di mio marito e, come aveva previsto Bree, il cazzo gli diventò subito duro come il marmo. Poi mi bagnai un dito e con molta calma inizia a penetrarlo. Avevo paura di fargli male e che il dolore lo inibisse nel futuro, ma invece il dito entrò senza molta fatica. Così anche Bree gliene infilò uno dei suoi, ma questa volta mio marito ebbe qualche gemito di dolore anche se molto breve.
Sempre più eccitata continua a leccargli l'ano e masturbarglielo con maggior foga, ma quando decidemmo di mettere un terzo dito non ci riuscimmo, bloccate subito dai suoi fraseggi sconnessi ma di chiara sofferenza.
“Lascia stare.” mi disse Bree “Ora prendiamo il gel e poi vedi come ne entrano quattro.” Lei prese il flacone e dopo averne fatto cadere un po' sul solco delle chiappe quasi gli fece un clistere di lubrificante inserendogli la cannuccia dentro lo sfintere e schiacciando il flacone con forza. Il gel uscì dal suo culo ed io subito gli infilai tre dita dentro questa volta senza fatica ne dolore da parte sua.
Paola mi stava scopando il culo con le dita ed io godevo come un pazzo, ma nonostante ciò non riuscivo a venire. Era come se mi mancasse qualcosa sino a quando Bree non mi fece sedere in poltrona con le chiappe di fuori. Paola tornò subito a penetrarmi mentre l'altra iniziò un lentissimo pompino eseguito a regola d'arte. Sentivo le labbra stringere il mio cazzo mentre la lingua ci girava intorno senza sosta e ben presto ebbi un orgasmo senza alcun preavviso. Le venni in bocca e lei invece d'arrabbiarsi mi sorrise, poi però aprì la mia e ci rovesciò dentro tutto il mio sperma che bevvi senza fiatare.
“Ma bravo il mio porcellino ! Ti basta un mezzo pompino per sborrare come un pivello ! Adesso però penso sia giunto il momento di toglierti quel ridicolo rimasuglio di mascolinità, vero Paola ?” mi disse Bree toccandosi lo strap-on come se volesse masturbarsi.
“Certo.” rispose subito mia moglie “Solo rimettiti alla pecorina che mi piaci di più.”
Non feci in tempo a mettermi carponi che mi ritrovai il fallo di Bree in bocca e quello di Paola puntato sull'ano. Cercai di rilassarmi il più possibile e così sentii la cappella entrarmi dentro provando solo un leggero fastidio. Paola si fermò per fare in modo che i miei muscoli si abituassero ad essere più aperti, poi lentamente mi entrò dentro.
Finalmente lo penetrai completamente e quasi ebbi un orgasmo solo nel vederlo inculato da me. Poi, dopo qualche attimo in cui rimasi ferma, cominciai a scoparlo, prima pochi centimetri, ed infine per tutta la lunghezza del mio bel cazzo finto.
“Allora vedo che ti piace, non mi sembra che i tuoi siano gemiti di dolore.” gli chiesi per essere sicura che gradisse la sodomia.
“Sì e poi sei così dolce...” mi rispose mugolando come una vergine che ha appena perso il suo candore.
“Voglio farti godere amore mio.” gli dissi “E poi per farti fare la puttana c'è sempre tempo.” continuai strizzando l'occhio a Bree.
Non ero mai stata una guardona, ma vedere mio marito prenderlo nel culo, o forse vederlo mentre ero io a fotterlo, mi dava uno strano piacere mai provato. Così andai avanti a lungo sino a raggiungere quasi l'orgasmo. Allora mi liberai dello strap-on e lasciai il posto a Bree, per andarmi a sedere davanti a lui ed ordinandogli di leccarmela.
Bree all'inizio fu dolce come Paola, ma poi prese ben altro ritmo. Non che mi facesse male, ma i suoi colpi erano più frequenti e decisi, mi teneva i fianchi e faceva quasi in modo che fossi solo io a muovermi, impedendomi di leccare la fica di mia moglie che smaniava dalla voglia. Capii ben presto che Bree non voleva farla venire riservando per sé questo piacere, così m'abbandonai a lei. Com'era successo prima però nonostante avessi il cazzo durissimo e l'eccitazione al massimo non riuscivo ad avere neppure io l'orgasmo, e soprattutto cominciai a sentire male per la lunga cavalcata a cui ero sottoposto. Bree se ne accorse così allungo una mano e me lo meno brevemente, facendomi venire di nuovo.
“Non sei neanche buono a fare la puttana !” urlo Bree “Per godere devi toccarti il cazzo ! E non sei neanche capace a far godere tua moglie ! Paola andiamo di là che ci penserò io a te, e tu rimani fuori, se vuoi puoi guardarci dalla toppa della serratura magari con un bel plug su per il culo.” concluse ridendo.
Per la prima volta in vita mia mi sentii umiliato, ma come le due donne chiusero la porta della camera da letto m'inginocchiai davanti all'unica apertura che mi permetteva di vederle.
Bree mi buttò sul letto per poi cambiarsi lo strap-on indossandone uno molto più grande, poi si sdraiò su di me ed iniziò a baciarmi appassionatamente. Sentivo il suo fallo di gomma sfregarmi sulla passera ed aprii le gambe per cercare di farlo scivolare dentro, ma lei bloccò ogni mia iniziativa sul nascere.
“No, stasera faremo a modo io. Devi capire che l'orgasmo agognato da più piacere di quello che viene subito.” mi disse guardandomi negli occhi con dolcezza.
“Ma io lo voglio !” cercai di protestare non troppo convinta dalle sue parole.
“Fidati Paola, lascia che ti guidi io verso una nuova forma di piacere.”
Come finì di parlare cominciò a baciarmi e mordermi il collo con dolcezza, la sua bocca sembrava non essere mai sazia del mio corpo, neanche quando scese molto lentamente sul mio seno ed iniziò a giocare coi capezzoli. Mi sembrava quasi dovessero esplodere per quanto li avevo duri, lei li tirava delicatamente coi denti mentre ci sbatteva contro la lingua, e le sue mani mi palpavano le mammelle ora con forza ora con amore.
Era forse dall'inizio della mia storia con Antonello che non avevo dei preliminari così lunghi, il problema è che non eravamo all'inizio di un rapporto, ma ne uscivo da uno con mio marito. Quando poi arrivò al mio sesso ebbi la sensazione d'impazzire del tutto. Bree leccava e succhiava le grandi labbra alternando un leggero massaggio sul clito, per poi bere tutto il piacere che mi colava fra le gambe e riiniziare dal principio.
Più che vedere, sentivo Paola mugolare di piacere il che m'eccitava in maniera particolare. Dalla mia infelice posizione riuscivo solo a vedere il gran culo di Bree che era inginocchiata fra le gambe di mia moglie.
Preso dalla foga andai alla borsa dalla quale le due donne aveva tirato fuori i loro strap-on e trovai uno strano dildo a forma di esse. Compresi ben presto il suo scopo e così, dopo averlo ben lubrificato col gel, tornai davanti alla porta. M'infilai con tutta calma il dildo nel culo e mi presi il cazzo nell'altra mano per segarmi senza fretta sperando di vedere presto mia moglie scopata come lei stessa voleva.
“Sei più puttana di me ! Sto impazzendo senza venire !” le urlai contro in preda al piacere.
“Vedo che inizi a capire piccola mia.” mi rispose mentre si metteva a carponi al mio fianco.
La sua bocca ritrovò subito la mia e ci perdemmo in un lungo gioco di lingue scambiandoci i miei umori e le nostre salive. Bree mi toccava senza tregua, le sue dita percorrevano il mio spacco sfiorando appena il clito senza entrarmi mai dentro. Ma nonostante mi negasse l'orgasmo godevo tantissimo, ben sapendo che prima o poi sarebbe arrivato anche quel momento. Continuava a muoversi su e giù per il mio corpo in modo apparentemente illogico, ma in realtà faceva in modo di non stimolare troppo a lungo lo stesso punto. Mani e bocca sapevano bene dove come muoversi, mentre io gemevo senza sosta. Ormai avevo smesso di chiederle di farmi venire ed assaporavo quei momenti, per me insoliti, con avidità.
Non so quanto tempo passò ad eccitarmi, ma non fu certo poco. Bree dimostrò una conoscenza del corpo femminile e dei suoi punti sensibili che non avevo mai riscontrato in nessuno.
Quando si sdraiò invitandomi a salirle sopra quasi volevo rifiutare desiderosa di continuare quel lunghissimo preliminare. Però una parte di me voleva farla finita e così le montai sopra ed immediatamente m'infilai il suo fallo dentro.
“Sii finalmente !” dissi quasi liberandomi di un peso “Cazzo se lo voglio dentro ! Dimmi quello che vuoi ma un cazzo è sempre un cazzo anche se finto.”
Lei rimase in silenzio mentre mi muovevo freneticamente alla ricerca della vetta del piacere che arrivò quasi subito. Ma non ebbi il tempo di farlo scemare che Bree prima m'abbraccio e poi mi fece finire sotto di lei senza far sfilare il fallo.
“Adesso ti scopo io !”
Mi cavalcò selvaggiamente sapendo che non desideravo altro che sentirmi del tutto sua, un'amante puttana da scopare senza sosta per far uscire la puttana che è in me.
“Sii fottimi, fammi godere ! Qualunque cosa dica non smettere di scoparmi, ti prego !”
“Stai tranquilla che te la sfondo questa bella fica !” mi rispose afferrandomi le gambe per fare ancora più forza.
Bree era una furia scatenata, ma soprattutto aveva un gran bel fiato e mi scopò a lungo, facendomi avere un numero impressionante d'orgasmi. Non facevo in tempo a venire che lei riprendeva il suo ritmo fatto d'affondi furibondi, e dopo che mi fece girare facendomi finire col culo all'aria fu ancora più feroce. M'aspettava che da un momento all'altro me lo infilasse dietro ed invece non degnò di nessuna attenzione il mio buchetto se non con qualche leggera toccatina.
Quando finì eravamo entrambe distrutte ma non volevo certo lasciare una donna così senza ricambiare tutto il piacere che mi aveva donato.
Paola visibilmente provata, sfilò lo strap-on di Bree, e si tuffò con la faccia fra le sue cosce. Vidi Bree contorcersi dal piacere sotto le leccate di mia moglie, che pur non amando troppo quel gesto, era davvero brava. Ma eccitato com'ero sbattei contro la porta e lei se ne accorse immediatamente. Si alzò di scatto e venne alla porta trovandomi inginocchiato e con quello strano dildo nel culo.
“Ma sei proprio un porco !” esclamò furiosa “Non ti sai proprio accontentare di quello che ti do ! Ora però mi hai fatto incazzare sul serio, vieni qui che ti do una bella lezioncina.”
Mia moglie non si era mai comportata da sadica nei miei confronti e fui stupito di quella sua reazione ma, nonostante questo, entrai in camera restando in piedi davanti al letto in attesa dei suoi ordini.
“Piegati in avanti che ti riempio per bene il culo.” m'ordinò perentoria.
Eseguii il suo ordine sotto lo sguardo divertito di Bree e, non appena mi fui abbassato fui penetrato da un plug abbastanza grosso.
“Guarda come sei già sfondato ! Sai che non vedo l'ora di vederti con un bel bastone di carne piantato nel culo ! Ora va a sederti che prendo due foulard.”
Una volta che fui sulla sedia Paola mi bendò per poi legarmi le mani dietro la schiena.
“Non voglio che ti tocchi e non ho neanche voglia di controllarti. Ma stai tranquillo che non te ne pentirai.” mi disse prima di darmi un bacio sulla fronte.
Mi girai verso Bree che stava ridendo, anche se cercava di mascherarlo, ma che di certo non aveva perso un certo tipo d'appetito.
“Se non sbaglio abbiamo interrotto un discorso.” le chiesi con voce carica di malizia.
“In effetti sì, ma penso anche che tu voglia concluderlo.” mi rispose con tono molto simile al mio.
“Certamente.” dissi prendendo lo strap-on che aveva usato lei con me ed indossandolo con tutta calma “E voglio proprio vedere se ho imparata la lezione.”
Mi sdraiai su di lei per baciarla, la sua bocca era già aperta in attesa della mia e ci rituffammo in un interminabile intreccio di lingue scambiandoci il nostro sapore. Poi feci come aveva fatto lei e scesi lentamente lambendo ogni lembo della sua pelle con la bocca sino ad arrivarle in mezzo alle gambe. Cominciai allora a leccarle l'interno delle cosce avvicinandomi sempre più al centro del piacere, ma evitandolo accuratamente il più a lungo possibile. Ma quando ci arrivai fui quasi sconvolta dall'aroma dei suoi umori che, colando, arrivavano fino al letto formando una piccola pozza. Bree aveva di suo un odore selvatico, ma non sgradevole, anzi molto attraente e, quando era eccitata, questa sua particolarità diventava molto più accentuata. Leccai tutto riempiendomi il palato del suo sapore che mi eccitava talmente tanto che dovetti toccarmi.
“Così non vale !” protestò lei “Tu non sei corretta.”
“Hai ragione ora smetto.” le risposi alzando le mani quasi in segno di resa “Ma mi fai impazzire anche quando rimani ferma !”
Presi allora il fallo e lo sfregai sulla sua passera che si aprì come un fiore davanti al sole, le sue grandi labbra erano tanto gonfie da sembrare quasi irreali, e Bree cominciò a gemere sempre più forte ad ogni passaggio di quel cazzo finto sul suo spacco.
Non so se avessi più voglia io di scoparla o lei di farsi fottere, in ogni caso all'improvviso le infilai il fallo dentro spingendo con tutte le mie forze e riempiendola del tutto.
“Sii dammelo tutto ! Fottimi fino a sfinirmi !” urlò in preda al piacere.
“Ti sfondo tutta !” le risposi spingendo sempre di più “Ti voglio spaccare questa bella fica che hai, gran puttana che non sei altro !”
Vidi l'orgasmo deformarle il viso in una smorfia di piacere ma non smisi un solo attimo di scoparla, anzi più lei veniva e più saliva in me la voglia di fargliene avere un altro ancora più violento. Alla fine raggiunsi l'orgasmo insieme a lei per poi fermarmi e cercare di nuovo la sa bocca per l'ennesima slinguata.
Non le sentivo più gemere o urlare, segno che entrambe erano venute e senza forze.
Ma poco dopo mi ritrovai un oggetto davanti alla bocca e una mano che mi spingeva la nuca in avanti. Capii subito, dal profumo che emanava, che era lo strap-on ricoperto dal piacere di Bree e lo leccai subito per poi ritrovarmelo in bocca e succhiarlo con ancora più impeto.
“Brava la mia puttanella.” mi disse mia moglie “Lecca bene che ho voglia di scoparti di nuovo.”
Eccitato dalle sue parole aumentai il ritmo mentre una sua mano scivolava sul mio cazzo per stringerlo non certo dolcemente. Poi Bree mi liberò le mani e mi tolse il foulard davanti agli occhi e vidi subito lo sguardo d'intesa fra le due donne, come se sapessero già cosa fare anche senza dirsi nulla.
Paola si sdraiò sul letto ordinandomi di mettermelo dentro da solo, mentre Bree mi tirava fuori il plug dal culo facendomi quasi fare lo stesso rumore di quando si stappa una bottiglia di champagne. Avevo ormai il culo tanto largo che m'impalai senza alcuna difficoltà, il cazzone mi scivolò nello sfintere regalandomi sensazioni di pienezza uniche che prima non avevo provato. Bree iniziò subito a toccarmi i genitali mentre Paola spingeva dal basso e facendomi sentire più puttana di lei.
“Ti piace vero porco che non sei altro !” mi sussurrò Paola all'orecchio “Stai diventando una troia da culo peggio di me. Ho come l'impressione che la prossima volta dovrò prendere uno strap-on più grande per farti godere.”
“Si amore fammi quello che vuoi … cazzo se godo e se mi piace ! Fammi sentire come te … ti prego.”
Mia moglie mi fece alzare e sdraiare sulla schiena, poi mi penetrò di nuovo ma molto più violentemente e cominciò subito a fottermi di gran carriera. Bree dal canto suo mi mise la fica in faccia e non mi ci volle molto a capire che voleva essere leccata, cosa che feci molto volentieri. Quando Paola me lo prese in mano venni quasi subito inondando la sua mano che poi leccai avidamente assaporando il mio stesso sperma, che poi dividemmo come un bene prezioso, baciandoci a vicenda fino a ritrovarci tutti e tre quasi senza saliva.
Eravamo stanchissimi ma decisamente appagati, Bree si fermò a dormire da noi e le preparai la stanza degli ospiti in tutta fretta. Io e Paola ci ritrovammo sul letto nudi ma quasi incapaci di darci il bacio della buonanotte e crollammo subito addormentandoci abbracciati come sempre.
Invito tutti a visitare il mio piccolo blog
http://serenathemiss.wordpress.com/
Antonello all'inizio era ben felice di questa mia nuova ondata di porcaggine, ma col tempo cominciò a chiedermi se lo facevo solo per scena o per altro.
“Vedi amore.” cercai di spiegargli “E' che ormai non ho nuovi stimoli e non solo sul set. Non riesco a trovare qualcosa che mi ecciti di più che un paio di cazzoni che mi scopano in culo senza darmi tregua, so che prima o poi dovrò fermarmi anche perchè provo sempre meno piacere in quello che faccio, ma mi rendo conto che tu non possa capirmi del tutto.”
“E perchè ?” mi chiese cercando di capire quello che mi stava succedendo
“Perchè tu non l'hai mai preso nel culo !” gli risposi ridendo.
In effetti Paola aveva ragione, avevo si segato o spompinato alcuni uomini, ma il mio essere passivo si era sempre fermato li. Non che non fossi attratto dall'idea di prenderlo nel culo, ma avevo sempre dubbi e timori che mi fermavano impedendomi d'andare sino in fondo.
Sino a quando, discutendo con Carlo per un nuovo film, il discorso non venne riaperto in maniera del tutto casuale.
“Sai, sarebbe una bella novità vedervi tutti e due prenderlo insieme trovo l'idea di un marito completamente passivo una via da esplorare. Ovviamente non ti chiedo di rispondermi subito, ma almeno dimmi che ci penserai”.
“Lo farò Carlo, solo dammi qualche giorno.” gli risposi capendo che prima o poi avrei fatto il gran passo.
Tornati a casa ne parlai con Paola la quale si dimostrò entusiasta ponendo però una ben precisa condizione.
“Voglio essere io a sverginarti.” mi disse molto seriamente “In fondo credo che tu me lo deva.” “Certo amore, sarei stato io a chiedertelo, anche perchè tu conosci tutte le mie paure.”
“Va bene però non stasera, sono troppo stanca per dedicarmi a te con la cura che meriti, però domani dopo cena il tuo culo salta.” mi rispose ridendo e andandosi a preparare per la notte saltellando dalla gioia.
Il giorno dopo andai sui set per prendere qualcosa di utile per la serata, e mentre stavo scegliendo i giochini giusti arrivò Bree, allegra come sempre.
“Che fai rubi i ferri del mestiere ?” mi chiese ridendo.
“No che dici. In realtà non so cosa mi possa servire, sembrerà strano ma sono molto indecisa su cosa prendere.” le risposi pensierosa davanti agli scaffali dei dildi. “Dipende cosa ci devi fare o sbaglio ?”
“Sverginare mio marito.” dissi pentendomi subito per quello che m'era appena uscito dalla bocca. “Mhmm interessante, ora però mi dici tutto.”
Le raccontai tutto quello che era successo, lei non mi fece alcuna domanda se non alla fine.
“Dimmi solo che non lo vuoi fare da sola.”
Capii al volo le sue intenzioni, ma trovai estremamente eccitante sverginare mio marito con un'altra donna, così le chiesi se volesse partecipare come se non sapessi già la sua risposta.
“Certo che sì ! Non ci rinuncerei per nulla al mondo, però ora prendiamo le cose giuste iniziando dal gel.”
In pochi minuti mi ritrovai in borsa alcuni strap-on, dei plug ed un flacone formato famiglia di lubrificante. Poi tornai a casa per preparare la cena da perfetta casalinga, nulla di pesante ma solo d'estremamente proteico.
Più che mangiare si può dire che divorai la cena, e non certo per troppo appetito. Non vedevo l'ora che finissimo per poter andare in camera da letto e vedere come mi sarei comportato in quella nuova situazione. Paola invece era molto calma anche se non perdeva occasione di lanciarmi sorrisini ironici. Ma finita la cena non ebbi il coraggio di chiederle cosa aspettasse a portarmi in camera da letto sino a quando non suonò il campanello e la vidi andare alla porta.
Era Bree vestita fin troppo elegantemente per una semplice visita serale, si salutarono con un lungo e languido bacio in bocca che iniziò a farmi pensare ad un accordo fra loro due.
“Allora bel maschione.” mi disse Bree con tono sensualissimo “Sei pronto a diventare la nostra femmina da monta ?”
“Si sì.” risposi spogliandomi velocemente e rimanendo presto nudo.
Loro si tolsero i vestiti a vicenda sfoggiando entrambe lingerie in pelle nera, poi andarono a prendere una borsa in tela dalla quale estrassero due strap-on non troppo grossi. L'indossarono aiutandosi l'una con l'altra e dicendomi che sarei stato la loro puttana per tutta la sera.
“Vedi il culo di tua moglie.” mi disse Bree mentre Paola si era girata di spalle e chinata in avanti “Ecco il tuo dopo che ci saremo divertite non sarà tanto più stretto del suo. È da quando ti ho conosciuto che non vedo l'ora di mettertelo dentro e farti diventare frocio, oltre che cornuto. Ora mettiti a pecora che iniziamo a divertirci.”
Come Antonello si mise a carponi Bree si andò a sedere sulla sua schiena e gli aprì le chiappe con le mani.
“Dai inizia a leccarglielo, vedrai come si eccita il porcello.” mi disse quasi facendomi capire che non era la prima volta che inculava un uomo.
Così iniziai a passare la lingua intorno al buchetto di mio marito e, come aveva previsto Bree, il cazzo gli diventò subito duro come il marmo. Poi mi bagnai un dito e con molta calma inizia a penetrarlo. Avevo paura di fargli male e che il dolore lo inibisse nel futuro, ma invece il dito entrò senza molta fatica. Così anche Bree gliene infilò uno dei suoi, ma questa volta mio marito ebbe qualche gemito di dolore anche se molto breve.
Sempre più eccitata continua a leccargli l'ano e masturbarglielo con maggior foga, ma quando decidemmo di mettere un terzo dito non ci riuscimmo, bloccate subito dai suoi fraseggi sconnessi ma di chiara sofferenza.
“Lascia stare.” mi disse Bree “Ora prendiamo il gel e poi vedi come ne entrano quattro.” Lei prese il flacone e dopo averne fatto cadere un po' sul solco delle chiappe quasi gli fece un clistere di lubrificante inserendogli la cannuccia dentro lo sfintere e schiacciando il flacone con forza. Il gel uscì dal suo culo ed io subito gli infilai tre dita dentro questa volta senza fatica ne dolore da parte sua.
Paola mi stava scopando il culo con le dita ed io godevo come un pazzo, ma nonostante ciò non riuscivo a venire. Era come se mi mancasse qualcosa sino a quando Bree non mi fece sedere in poltrona con le chiappe di fuori. Paola tornò subito a penetrarmi mentre l'altra iniziò un lentissimo pompino eseguito a regola d'arte. Sentivo le labbra stringere il mio cazzo mentre la lingua ci girava intorno senza sosta e ben presto ebbi un orgasmo senza alcun preavviso. Le venni in bocca e lei invece d'arrabbiarsi mi sorrise, poi però aprì la mia e ci rovesciò dentro tutto il mio sperma che bevvi senza fiatare.
“Ma bravo il mio porcellino ! Ti basta un mezzo pompino per sborrare come un pivello ! Adesso però penso sia giunto il momento di toglierti quel ridicolo rimasuglio di mascolinità, vero Paola ?” mi disse Bree toccandosi lo strap-on come se volesse masturbarsi.
“Certo.” rispose subito mia moglie “Solo rimettiti alla pecorina che mi piaci di più.”
Non feci in tempo a mettermi carponi che mi ritrovai il fallo di Bree in bocca e quello di Paola puntato sull'ano. Cercai di rilassarmi il più possibile e così sentii la cappella entrarmi dentro provando solo un leggero fastidio. Paola si fermò per fare in modo che i miei muscoli si abituassero ad essere più aperti, poi lentamente mi entrò dentro.
Finalmente lo penetrai completamente e quasi ebbi un orgasmo solo nel vederlo inculato da me. Poi, dopo qualche attimo in cui rimasi ferma, cominciai a scoparlo, prima pochi centimetri, ed infine per tutta la lunghezza del mio bel cazzo finto.
“Allora vedo che ti piace, non mi sembra che i tuoi siano gemiti di dolore.” gli chiesi per essere sicura che gradisse la sodomia.
“Sì e poi sei così dolce...” mi rispose mugolando come una vergine che ha appena perso il suo candore.
“Voglio farti godere amore mio.” gli dissi “E poi per farti fare la puttana c'è sempre tempo.” continuai strizzando l'occhio a Bree.
Non ero mai stata una guardona, ma vedere mio marito prenderlo nel culo, o forse vederlo mentre ero io a fotterlo, mi dava uno strano piacere mai provato. Così andai avanti a lungo sino a raggiungere quasi l'orgasmo. Allora mi liberai dello strap-on e lasciai il posto a Bree, per andarmi a sedere davanti a lui ed ordinandogli di leccarmela.
Bree all'inizio fu dolce come Paola, ma poi prese ben altro ritmo. Non che mi facesse male, ma i suoi colpi erano più frequenti e decisi, mi teneva i fianchi e faceva quasi in modo che fossi solo io a muovermi, impedendomi di leccare la fica di mia moglie che smaniava dalla voglia. Capii ben presto che Bree non voleva farla venire riservando per sé questo piacere, così m'abbandonai a lei. Com'era successo prima però nonostante avessi il cazzo durissimo e l'eccitazione al massimo non riuscivo ad avere neppure io l'orgasmo, e soprattutto cominciai a sentire male per la lunga cavalcata a cui ero sottoposto. Bree se ne accorse così allungo una mano e me lo meno brevemente, facendomi venire di nuovo.
“Non sei neanche buono a fare la puttana !” urlo Bree “Per godere devi toccarti il cazzo ! E non sei neanche capace a far godere tua moglie ! Paola andiamo di là che ci penserò io a te, e tu rimani fuori, se vuoi puoi guardarci dalla toppa della serratura magari con un bel plug su per il culo.” concluse ridendo.
Per la prima volta in vita mia mi sentii umiliato, ma come le due donne chiusero la porta della camera da letto m'inginocchiai davanti all'unica apertura che mi permetteva di vederle.
Bree mi buttò sul letto per poi cambiarsi lo strap-on indossandone uno molto più grande, poi si sdraiò su di me ed iniziò a baciarmi appassionatamente. Sentivo il suo fallo di gomma sfregarmi sulla passera ed aprii le gambe per cercare di farlo scivolare dentro, ma lei bloccò ogni mia iniziativa sul nascere.
“No, stasera faremo a modo io. Devi capire che l'orgasmo agognato da più piacere di quello che viene subito.” mi disse guardandomi negli occhi con dolcezza.
“Ma io lo voglio !” cercai di protestare non troppo convinta dalle sue parole.
“Fidati Paola, lascia che ti guidi io verso una nuova forma di piacere.”
Come finì di parlare cominciò a baciarmi e mordermi il collo con dolcezza, la sua bocca sembrava non essere mai sazia del mio corpo, neanche quando scese molto lentamente sul mio seno ed iniziò a giocare coi capezzoli. Mi sembrava quasi dovessero esplodere per quanto li avevo duri, lei li tirava delicatamente coi denti mentre ci sbatteva contro la lingua, e le sue mani mi palpavano le mammelle ora con forza ora con amore.
Era forse dall'inizio della mia storia con Antonello che non avevo dei preliminari così lunghi, il problema è che non eravamo all'inizio di un rapporto, ma ne uscivo da uno con mio marito. Quando poi arrivò al mio sesso ebbi la sensazione d'impazzire del tutto. Bree leccava e succhiava le grandi labbra alternando un leggero massaggio sul clito, per poi bere tutto il piacere che mi colava fra le gambe e riiniziare dal principio.
Più che vedere, sentivo Paola mugolare di piacere il che m'eccitava in maniera particolare. Dalla mia infelice posizione riuscivo solo a vedere il gran culo di Bree che era inginocchiata fra le gambe di mia moglie.
Preso dalla foga andai alla borsa dalla quale le due donne aveva tirato fuori i loro strap-on e trovai uno strano dildo a forma di esse. Compresi ben presto il suo scopo e così, dopo averlo ben lubrificato col gel, tornai davanti alla porta. M'infilai con tutta calma il dildo nel culo e mi presi il cazzo nell'altra mano per segarmi senza fretta sperando di vedere presto mia moglie scopata come lei stessa voleva.
“Sei più puttana di me ! Sto impazzendo senza venire !” le urlai contro in preda al piacere.
“Vedo che inizi a capire piccola mia.” mi rispose mentre si metteva a carponi al mio fianco.
La sua bocca ritrovò subito la mia e ci perdemmo in un lungo gioco di lingue scambiandoci i miei umori e le nostre salive. Bree mi toccava senza tregua, le sue dita percorrevano il mio spacco sfiorando appena il clito senza entrarmi mai dentro. Ma nonostante mi negasse l'orgasmo godevo tantissimo, ben sapendo che prima o poi sarebbe arrivato anche quel momento. Continuava a muoversi su e giù per il mio corpo in modo apparentemente illogico, ma in realtà faceva in modo di non stimolare troppo a lungo lo stesso punto. Mani e bocca sapevano bene dove come muoversi, mentre io gemevo senza sosta. Ormai avevo smesso di chiederle di farmi venire ed assaporavo quei momenti, per me insoliti, con avidità.
Non so quanto tempo passò ad eccitarmi, ma non fu certo poco. Bree dimostrò una conoscenza del corpo femminile e dei suoi punti sensibili che non avevo mai riscontrato in nessuno.
Quando si sdraiò invitandomi a salirle sopra quasi volevo rifiutare desiderosa di continuare quel lunghissimo preliminare. Però una parte di me voleva farla finita e così le montai sopra ed immediatamente m'infilai il suo fallo dentro.
“Sii finalmente !” dissi quasi liberandomi di un peso “Cazzo se lo voglio dentro ! Dimmi quello che vuoi ma un cazzo è sempre un cazzo anche se finto.”
Lei rimase in silenzio mentre mi muovevo freneticamente alla ricerca della vetta del piacere che arrivò quasi subito. Ma non ebbi il tempo di farlo scemare che Bree prima m'abbraccio e poi mi fece finire sotto di lei senza far sfilare il fallo.
“Adesso ti scopo io !”
Mi cavalcò selvaggiamente sapendo che non desideravo altro che sentirmi del tutto sua, un'amante puttana da scopare senza sosta per far uscire la puttana che è in me.
“Sii fottimi, fammi godere ! Qualunque cosa dica non smettere di scoparmi, ti prego !”
“Stai tranquilla che te la sfondo questa bella fica !” mi rispose afferrandomi le gambe per fare ancora più forza.
Bree era una furia scatenata, ma soprattutto aveva un gran bel fiato e mi scopò a lungo, facendomi avere un numero impressionante d'orgasmi. Non facevo in tempo a venire che lei riprendeva il suo ritmo fatto d'affondi furibondi, e dopo che mi fece girare facendomi finire col culo all'aria fu ancora più feroce. M'aspettava che da un momento all'altro me lo infilasse dietro ed invece non degnò di nessuna attenzione il mio buchetto se non con qualche leggera toccatina.
Quando finì eravamo entrambe distrutte ma non volevo certo lasciare una donna così senza ricambiare tutto il piacere che mi aveva donato.
Paola visibilmente provata, sfilò lo strap-on di Bree, e si tuffò con la faccia fra le sue cosce. Vidi Bree contorcersi dal piacere sotto le leccate di mia moglie, che pur non amando troppo quel gesto, era davvero brava. Ma eccitato com'ero sbattei contro la porta e lei se ne accorse immediatamente. Si alzò di scatto e venne alla porta trovandomi inginocchiato e con quello strano dildo nel culo.
“Ma sei proprio un porco !” esclamò furiosa “Non ti sai proprio accontentare di quello che ti do ! Ora però mi hai fatto incazzare sul serio, vieni qui che ti do una bella lezioncina.”
Mia moglie non si era mai comportata da sadica nei miei confronti e fui stupito di quella sua reazione ma, nonostante questo, entrai in camera restando in piedi davanti al letto in attesa dei suoi ordini.
“Piegati in avanti che ti riempio per bene il culo.” m'ordinò perentoria.
Eseguii il suo ordine sotto lo sguardo divertito di Bree e, non appena mi fui abbassato fui penetrato da un plug abbastanza grosso.
“Guarda come sei già sfondato ! Sai che non vedo l'ora di vederti con un bel bastone di carne piantato nel culo ! Ora va a sederti che prendo due foulard.”
Una volta che fui sulla sedia Paola mi bendò per poi legarmi le mani dietro la schiena.
“Non voglio che ti tocchi e non ho neanche voglia di controllarti. Ma stai tranquillo che non te ne pentirai.” mi disse prima di darmi un bacio sulla fronte.
Mi girai verso Bree che stava ridendo, anche se cercava di mascherarlo, ma che di certo non aveva perso un certo tipo d'appetito.
“Se non sbaglio abbiamo interrotto un discorso.” le chiesi con voce carica di malizia.
“In effetti sì, ma penso anche che tu voglia concluderlo.” mi rispose con tono molto simile al mio.
“Certamente.” dissi prendendo lo strap-on che aveva usato lei con me ed indossandolo con tutta calma “E voglio proprio vedere se ho imparata la lezione.”
Mi sdraiai su di lei per baciarla, la sua bocca era già aperta in attesa della mia e ci rituffammo in un interminabile intreccio di lingue scambiandoci il nostro sapore. Poi feci come aveva fatto lei e scesi lentamente lambendo ogni lembo della sua pelle con la bocca sino ad arrivarle in mezzo alle gambe. Cominciai allora a leccarle l'interno delle cosce avvicinandomi sempre più al centro del piacere, ma evitandolo accuratamente il più a lungo possibile. Ma quando ci arrivai fui quasi sconvolta dall'aroma dei suoi umori che, colando, arrivavano fino al letto formando una piccola pozza. Bree aveva di suo un odore selvatico, ma non sgradevole, anzi molto attraente e, quando era eccitata, questa sua particolarità diventava molto più accentuata. Leccai tutto riempiendomi il palato del suo sapore che mi eccitava talmente tanto che dovetti toccarmi.
“Così non vale !” protestò lei “Tu non sei corretta.”
“Hai ragione ora smetto.” le risposi alzando le mani quasi in segno di resa “Ma mi fai impazzire anche quando rimani ferma !”
Presi allora il fallo e lo sfregai sulla sua passera che si aprì come un fiore davanti al sole, le sue grandi labbra erano tanto gonfie da sembrare quasi irreali, e Bree cominciò a gemere sempre più forte ad ogni passaggio di quel cazzo finto sul suo spacco.
Non so se avessi più voglia io di scoparla o lei di farsi fottere, in ogni caso all'improvviso le infilai il fallo dentro spingendo con tutte le mie forze e riempiendola del tutto.
“Sii dammelo tutto ! Fottimi fino a sfinirmi !” urlò in preda al piacere.
“Ti sfondo tutta !” le risposi spingendo sempre di più “Ti voglio spaccare questa bella fica che hai, gran puttana che non sei altro !”
Vidi l'orgasmo deformarle il viso in una smorfia di piacere ma non smisi un solo attimo di scoparla, anzi più lei veniva e più saliva in me la voglia di fargliene avere un altro ancora più violento. Alla fine raggiunsi l'orgasmo insieme a lei per poi fermarmi e cercare di nuovo la sa bocca per l'ennesima slinguata.
Non le sentivo più gemere o urlare, segno che entrambe erano venute e senza forze.
Ma poco dopo mi ritrovai un oggetto davanti alla bocca e una mano che mi spingeva la nuca in avanti. Capii subito, dal profumo che emanava, che era lo strap-on ricoperto dal piacere di Bree e lo leccai subito per poi ritrovarmelo in bocca e succhiarlo con ancora più impeto.
“Brava la mia puttanella.” mi disse mia moglie “Lecca bene che ho voglia di scoparti di nuovo.”
Eccitato dalle sue parole aumentai il ritmo mentre una sua mano scivolava sul mio cazzo per stringerlo non certo dolcemente. Poi Bree mi liberò le mani e mi tolse il foulard davanti agli occhi e vidi subito lo sguardo d'intesa fra le due donne, come se sapessero già cosa fare anche senza dirsi nulla.
Paola si sdraiò sul letto ordinandomi di mettermelo dentro da solo, mentre Bree mi tirava fuori il plug dal culo facendomi quasi fare lo stesso rumore di quando si stappa una bottiglia di champagne. Avevo ormai il culo tanto largo che m'impalai senza alcuna difficoltà, il cazzone mi scivolò nello sfintere regalandomi sensazioni di pienezza uniche che prima non avevo provato. Bree iniziò subito a toccarmi i genitali mentre Paola spingeva dal basso e facendomi sentire più puttana di lei.
“Ti piace vero porco che non sei altro !” mi sussurrò Paola all'orecchio “Stai diventando una troia da culo peggio di me. Ho come l'impressione che la prossima volta dovrò prendere uno strap-on più grande per farti godere.”
“Si amore fammi quello che vuoi … cazzo se godo e se mi piace ! Fammi sentire come te … ti prego.”
Mia moglie mi fece alzare e sdraiare sulla schiena, poi mi penetrò di nuovo ma molto più violentemente e cominciò subito a fottermi di gran carriera. Bree dal canto suo mi mise la fica in faccia e non mi ci volle molto a capire che voleva essere leccata, cosa che feci molto volentieri. Quando Paola me lo prese in mano venni quasi subito inondando la sua mano che poi leccai avidamente assaporando il mio stesso sperma, che poi dividemmo come un bene prezioso, baciandoci a vicenda fino a ritrovarci tutti e tre quasi senza saliva.
Eravamo stanchissimi ma decisamente appagati, Bree si fermò a dormire da noi e le preparai la stanza degli ospiti in tutta fretta. Io e Paola ci ritrovammo sul letto nudi ma quasi incapaci di darci il bacio della buonanotte e crollammo subito addormentandoci abbracciati come sempre.
Invito tutti a visitare il mio piccolo blog
http://serenathemiss.wordpress.com/
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