Matrimonio riparatore

di
genere
prime esperienze

Non so se da ragazzini alle prime manifestazioni erettive, si possono prendere iniziative sbagliate tanto da essere richiamati e puniti in maniera drastica. Io, tagliai le mie mutande per dare libertà al cazzetto di allora e far vedere la forma dai pantaloncini.
I miei genitori non la presero bene e mi proibirono alcune cose nei giorni a venire. Se succedesse la stessa cosa oggi la visita di uno psicologo sarebbe istantanea.
Capii dopo che quella mia patologia si chiamava esibizionismo adolescenziale. Durante la crescita, naturalmente di nascosto, cercavo di mettere in pratica quella mia passione. Non che allora ci fosse la possibilità di andare con le ragazze, anche nelle scuole le classi erano divise, quindi si facevano esperienze tra maschietti. Una volta mentre da solo giocavo col mio pisello si avvicinò un ragazzo appena più grande di me e chiese cosa stessi facendo, disse che anche a lui piacevano quelle pratiche. Restammo insieme e tirò fuori il suo cazzo che era ben più grande del mio. Mi disse "Toccalo" il primo impatto fu di repulsione, ma lo toccai e la sua consistenza mi piacque tanto che ebbi una erezione anch'io raggiungendo quasi la sua misura. Provammo a mettere a confronto le misure facendo toccare i nostri cazzi eretti ed evidentemente la cosa piacque ad entrambi al punto di sborrarci addosso. Ci rendemmo conto che il gusto di farsi una sega solitaria era inferiore al gusto che dava una stimolazione reciproca specialmente quando provammo il rapporto orale.
Fu l'inizio di un percorso piacevole e gratificante tanto che diventammo amici.
Ma come ogni cosa anche questa ebbe fine e mi resi conto che giocare col cazzo in età adolescenziale può anche gratificare, ma crescendo un po di più cominci a pensare alla figa ed allora le vere erezioni cominci ad averle solo a parlarne. Vedevo una ragazzina che passava spesso davanti a casa e cercavo di immaginarla nuda, erezione e sega travolgente.
A diciassette anni, avevo iniziato a lavorare come si usava allora, e passò una ragazza che aveva un portamento tanto eccitante che il giorno dopo la fermai e le dissi che era bellissima e che avrei voluto fare amicizia con lei.
Accettò immediatamente ed iniziammo a frequentarci. Le nostre frequentazioni e la nostra scarsa esperienza portò subito a farla restare incinta. Meraviglia e disperazione dei nostri familiari che portarono immediatamente al matrimonio riparatore. Per noi non era affatto riparatore, era quello che volevamo. Autorizzazione dei genitori, autorizzazione ecclesiastica e ci sposammo. Non avevamo una casa ed i primi giorni restammo divisi.
Con l'aiuto di tutti dopo un mese eravamo a casa nostra. Esisteva una sola cosa: Scopare e sborrare dentro la figa dava delle sensazioni imparagonabili al gusto che dava la sega.
A lei piacque tanto che, avendo iniziato a lavorare, ed il suo datore di lavoro era un porco, le fece vedere il cazzo di dimensioni asinine. Era incinta di tre mesi e cercava il cazzo a vita persa. La sera a casa mi disse che voleva provare il cazzo del datore di lavoro. La rimproverai di brutto e la notte non mi fece scopare. La cosa mi convinse ad autorizzarla a farsi scopare dal suo capo. Benedetta gioventù, non si capisce un cazzo, anzi si ragiona solo col cazzo. La sera stessa portò il suo capo a casa. Questo appena entrò giudico subito la casa non arredata e in maniera normale e disse che l'indomani avrebbe provveduto a modificare il tutto. Andarono in camera e senza chiudere la porta iniziarono le effusioni. Cercavo di non pensarci ma il cazzo mi ci faceva pensare.
Il colmo fu quando mi chiamarono perché non riuscivano a scopare a causa del cazzo era troppo grosso e la figa era troppo stretta. Chiesero la mia collaborazione ed io ricordando di aver preso in bocca il cazzo del mio amico, usai lo stesso sistema prendendo in bocca il cazzo del capo, lo bagnai per bene e con le due mani lo feci entrare piano piano nella figa di mia moglie che urlò prima per il dolore ma subito dopo per il piacere. Fu una visione sconvolgente quella di vedere la propria moglie penetrata da un cazzo bestiale con lei che godeva aggrappandosi a chi lo scopava. Io senza toccarmi sborrai nelle mutande e nei pantaloni.
Il prezzo era stato pagato verso l'approfittatore di turno, la mentalità da puttana di mia moglie e dall'incoscienza mia di cui mi resi conto dopo, ma ormai la frittata era fatta e quel comportamento modificò totalmente la nostra vita di coppia.
Il giorno dopo la casa fu arredata dignitosamente ed il datore di lavoro di mia moglie disse di sentirsi abbastanza umiliato per quella situazione ma era stata una richiesta forte di mia moglie a cui lui non era stato in grado di opporsi.
Riprendemmo le nostre scopate regolari e dimenticammo (temporaneamente) il passato.
Il pensiero di quell'azione scellerata veniva paragonata al chiodo infisso nel muro e che vuoi togliere, il buco rimane sempre.
Eravamo pentiti ma ormai non potevamo fare nulla.
Un giorno la ragazzina(mia moglie precoce)fece un piccolo discorso che da una parte mi stupì mentre dall'altra mi eccitò e disse:" Con il cazzo del mio capo è innegabile che abbiamo goduto entrambi, tu hai sborrato nelle mutande ed io ho goduto tantissimo, invece di stare ad arrovellarsi il cervello perché non trasgrediamo ancora così ci abituiamo a quel sistema" ?
"Vuoi fare la puttana forse" ? " No la puttana no, ma se devo dirti che non mi farei scopare oltre che da te anche da altri mentirei " " E quindi io cosa sarei per te quello che aiuta a farti entrare il cazzo di altri nella figa?" "Anche, il tuo cazzo mi eccita da morire, però qualche altro bel cazzo non lo lascerei, naturalmente anche tu potresti scopare quando l'occasione è buona". "Grazie dell'autorizzazione, comunque forse tralasci che fra poco dovrai mettere al mondo un figlio" "E' quello che voglio di più" rispose
"Magari col bambino cambi idea" Chiusi il discorso. Il bambino nacque, bellissimo era un piacere vedere mamma e figlio. I nonni essendo giovanissimi avrebbero voluto crescerlo loro. Un aiuto avrebbero dovuto darcelo perché lavoravamo entrambi. Una sera venne a casa per portare un regalo al bambino il datore di lavoro. Ci fece una proposta interessante, voleva ampliare l'azienda, assumere altro personale e lei diventava responsabile del gruppo operai, nonostante la giovane età. Fu talmente felice che si sedette sulle sue ginocchia e lo baciò sulla bocca. Automaticamente il cazzo di lui deformò il pantalone.
Mi venne d'istinto dire: "Ragazzi andate in camera che devo mettere in ordine". Come se avessi spento l'incendio con la benzina. Uscirono dopo oltre un'ora perché si era svegliato il bambino e doveva essere allattato. Mi rassegnai ad avere una moglie troia.
scritto il
2022-03-31
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