Pamela ed il padre
di
goldenoro69$
genere
incesti
Dopo 21 anni di matrimonio la mia dolce metà Ester, pronuncia la solita frase "Io e te dobbiamo parlare" e siccome non era la prima volta, le consiglio di aspettare la sera.
La mia famiglia è composta da me Alberto 46 anni, lei Ester 42 e nostra figlia Pamela 19.
Lavoriamo entrambi, non abbiamo problemi economici Pamela si è presa un anno di riflessione per gli studi.
Infatti la sera nel letto la sollecito a sputare il rospo. Caro Alberto ho 42 anni, mi sento donna e vorrei vivere meglio la mia sessualità, io e te invece ci comportiamo come fossimo fratello e sorella, tu a me preferisci le partite di calcio, quindi io ho preso i miei provvedimenti, scopo da un anno con un mio collega ed ora non mi basta più l'incontro clandestino ma voglio stare con lui giorno e notte. Quella frase detta nel letto invece di dilaniarmi mi provocò un'eccitazione incontrollata tanto che la invitai a scopare e lei non volle.
Dopo aver realizzato quanto mi era stato detto è crollato il mondo ed ho cercato di riunire i cocci cercando di conciliare le sue esigenze con i miei comportamenti ma mi accorsi che ormai lei la decisione l'aveva presa ed ho cercato almeno di non rovinare i rapporti per salvaguardare nostra figlia.
Il giorno successivo ne parlammo anche con Pamela che commentò in un modo che mi deluse un pò "Siete grandi quindi rispetto le vostre scelte". Lei che mi adorava come padre pensavo prendesse le mie parti, non fu così.
In una settimana Ester ci lasciò e restammo soli io e Pamela. Mi sentivo avvilito, anche se avevo le mie colpe e lei cercava di sollevarmi. Una sera ,usando un linguaggio scurrile, Pamela disse che era d'accordo con la mamma perché a 42 anni si vuole scopare e non vedere le partite. Il cazzo a quella età è una necessità non un passatempo. La sessualità va vissuta, ed anche tu ora che sei solo cosa fai ti masturbi? Di colpo si aprì un mondo nuovo e decisi di cambiare sistema immediatamente.
Lei forse si pentì di quella sfuriata, mi abbracciò e mi diede un bacio dicendo che mi voleva bene.
Con la sua collaborazione iniziai una nuova vita, lasciai perdere le partite di calcio con lei cominciammo a fare delle passeggiate, preparavamo da mangiare insieme, io pulivo la casa e trovammo un equilibrio.
In casa però, è vero che era estate, ma la vedevo sempre più discinta, non si faceva problemi a girare a seno nudo in casa ed una volta addirittura uscì nuda dalla doccia.
Si era lasciata col ragazzo e passavamo la maggior parte del tempo insieme.
Una mattina dopo la camminata che era quasi diventata corsa, quindi rientrammo sudati mi disse che potevamo fare la doccia assieme, cercai di tergiversare, ma lei in modo imperativo lo obbligò. Ci lavammo ognuno per proprio conto senza atteggiamenti equivoci, poi in accappatoio ci riposammo sul letto. Disse che voleva assumere un comportamento libero in casa e non sentirsi oppressa dalle regole.
Girava tranquillamente nuda per invitandomi a fare la stessa cosa, ma forse non ero pronto.
Durante la cena la sera mi venne in mente di chiedere il motivo per cui si era lasciata col ragazzo, rispose che con lui non aveva mai goduto e che avrebbe voluto un uomo più maturo, lui era un ragazzino,
Andai a farmi la doccia prima di mettermi a letto e mi guardai nudo allo specchio, cosa che non avevo più fatto, e vidi che fisicamente non ero da buttare, che avevo un bel cazzo che forse non avevo usato a sufficienza dando ragione ad Ester.
Il sabato mattina Pamela tardava ad alzarsi, sono andato nella sua camera a chiamarla e disse di non sentirsi bene, aveva dei dolori forti sotto la pancia, informai il medico e mi consigliò una visita ginecologica. Presi immediatamente appuntamento e fu così gentile da riceverci il sabato pomeriggio. La diagnosi fu abbastanza severa, forte infiammazione vaginale e cura con antibiotici e pomata. Si raccomandò lo specialista di spalmare la pomata anche in profondità cosa che non sempre si riesce a fare da soli, quindi magari la sorella, la mamma o il fidanzato. Senza commentare pagammo salutammo ed andammo in farmacia prima ed a casa subito dopo.
Facemmo il piano per la cura antibiotici ogni dodici ore ,quindi sera e mattina. Pomata ogni otto ore si poteva iniziare subito. La confezione della pomata era dotata di una palettina per spalmare ed un piccolo dilatatore vaginale. Pamela disse che non era possibile farlo da sola e fu giocoforza che mi occupassi io. Ora avere una figa bellissima spalancata davanti agli occhi, anche se si tratta della propria figlia è molto difficile restare indifferenti.
Ci provai dilatando la grandi labbra ed inserendo la palettina unta di pomata e lei disse che sentiva dolore con la palettina e provarci con le dita. Misi un guanto di lattice unto e spalmai la pomata, dapprima chiuse gli occhi, poi emise dei gemiti e mi fece togliere il dilatatore e mi disse di continuare con le dita e di non fermarmi in due minuti le provocai un orgasmo infinito. Il mio cazzo non ne voleva saper di stare nei pantaloni, andai in bagno e mi feci una volgare sega. Quel supplizio si doveva ripetere ogni otto ore ed ogni applicazione un orgasmo per lei ed una sega per me. La quinta applicazione già stava meglio, non aveva più fastidi. si mise sul letta a gambe spalancate tutta nuda e mi impose di mettermi nudo anch'io. Cercai di resistere ma non ci fu verso. Come al solito durante l'applicazione il mio cazzo partì con dei sussulti per arrivare poi alla massima erezione e dopo il suo orgasmo mi fece distendere sul letto e la sega me la fece lei con la sborrata che arrivò dappertutto. Forse non realizzai subito quello che era appena successo ma avevo un senso di essermi liberato di qualcosa che non riuscivo a capire. Finirono gli antibiotici, finirono le applicazioni e constatammo la totale guarigione.
Riprendemmo i comportamenti liberi in casa senza porci dei problemi, ma nonostante la sega nessuno dei due voleva sporgersi oltre, ci pensò Giove pluvio.
Dormivamo nudi ma in camere separate. una notte si scatenò il finimondo, pioggia a dirotto fulmini, tuoni il vento che trascinava via tutto e Pamela venne di corsa nel mio letto per la paura tremava tutta perché si era svegliata di soprassalto, e si strinse fortissimamente a me. Le misi un braccio dietro la schiena e l'avvicinai ancora di più.
Purtroppo al cazzo non si comanda e diventò di una durezza che ricordavo di non aver mai avuto. Cercavo di non farla accorgere ma il suo ginocchio casualmente ne venne a contatto e poi ancora l'ulteriore contatto non fu casuale ma voluto e da li la mano di Pamela prese il cazzo non per segarlo ma per farlo crescere ancora di più poi salì sul mio corpo ormai inerte, e lo introdusse nella figa bagnatissima e pronta a riceverlo.
I corpi si unirono e Pamela mi sussurrò "questo è un cazzo da gustare che porta all'orgasmo, non quello del mio ex ragazzo" poi venne in un orgasmo delizioso venni sulla sua pancia. La pioggia continuava e noi due abbracciati ci addormentammo.
Al risveglio la prima preoccupazione di Pamela fu quello di andare in farmacia ed iniziare con la pillola. Ormai era diventata una pratica giornaliera quella di scopare.
La sorpresa doveva ancora arrivare perché Ester che aveva conservato la chiave di casa per far visita alla figlia, ed una domenica mattina insieme al suo nuovo compagno entrò in casa e non vedendo nessuno arrivò in camera da letto e ci trovò a scopare.
Al primo momento di smarrimento da parte di tutti la prima a reagire fu proprio Pamela che scoprì il mio cazzo dritto e disse alla madre: "Guarda cosa ti sei persa".
La madre reagì rispondendo: "Troia incestuosa". Il compagno di Ester vedendo quella scena si era eccitato di brutto e rivolgendosi a Pamela tirando il suo cazzo fuori disse: "Tua madre ha perso quello ma ha trovato questo". A forza di dibattere sul cazzo e sulla figa Ester che si era spogliata totalmente si distese su quello che una volta era il suo letto impose al suo compagno di scoparla davanti a figlia ed ex marito. Diventò un'orgia pazzesca dove tutti scopavamo con tutti.
La famiglia si allargò notevolmente ed anzi acquistò un nuovo membro, il figlio del convivente di Ester. Scoprimmo un nuovo modo di vivere e mentre anche Ester stessa tornò a scopare con me i due figli si fidanzarono prima e sposarono poi. Chi ottenne il risultato migliore fu Ester che scopava con due uomini contemporaneamente anche se spesso ci riunivamo tutti.
La mia famiglia è composta da me Alberto 46 anni, lei Ester 42 e nostra figlia Pamela 19.
Lavoriamo entrambi, non abbiamo problemi economici Pamela si è presa un anno di riflessione per gli studi.
Infatti la sera nel letto la sollecito a sputare il rospo. Caro Alberto ho 42 anni, mi sento donna e vorrei vivere meglio la mia sessualità, io e te invece ci comportiamo come fossimo fratello e sorella, tu a me preferisci le partite di calcio, quindi io ho preso i miei provvedimenti, scopo da un anno con un mio collega ed ora non mi basta più l'incontro clandestino ma voglio stare con lui giorno e notte. Quella frase detta nel letto invece di dilaniarmi mi provocò un'eccitazione incontrollata tanto che la invitai a scopare e lei non volle.
Dopo aver realizzato quanto mi era stato detto è crollato il mondo ed ho cercato di riunire i cocci cercando di conciliare le sue esigenze con i miei comportamenti ma mi accorsi che ormai lei la decisione l'aveva presa ed ho cercato almeno di non rovinare i rapporti per salvaguardare nostra figlia.
Il giorno successivo ne parlammo anche con Pamela che commentò in un modo che mi deluse un pò "Siete grandi quindi rispetto le vostre scelte". Lei che mi adorava come padre pensavo prendesse le mie parti, non fu così.
In una settimana Ester ci lasciò e restammo soli io e Pamela. Mi sentivo avvilito, anche se avevo le mie colpe e lei cercava di sollevarmi. Una sera ,usando un linguaggio scurrile, Pamela disse che era d'accordo con la mamma perché a 42 anni si vuole scopare e non vedere le partite. Il cazzo a quella età è una necessità non un passatempo. La sessualità va vissuta, ed anche tu ora che sei solo cosa fai ti masturbi? Di colpo si aprì un mondo nuovo e decisi di cambiare sistema immediatamente.
Lei forse si pentì di quella sfuriata, mi abbracciò e mi diede un bacio dicendo che mi voleva bene.
Con la sua collaborazione iniziai una nuova vita, lasciai perdere le partite di calcio con lei cominciammo a fare delle passeggiate, preparavamo da mangiare insieme, io pulivo la casa e trovammo un equilibrio.
In casa però, è vero che era estate, ma la vedevo sempre più discinta, non si faceva problemi a girare a seno nudo in casa ed una volta addirittura uscì nuda dalla doccia.
Si era lasciata col ragazzo e passavamo la maggior parte del tempo insieme.
Una mattina dopo la camminata che era quasi diventata corsa, quindi rientrammo sudati mi disse che potevamo fare la doccia assieme, cercai di tergiversare, ma lei in modo imperativo lo obbligò. Ci lavammo ognuno per proprio conto senza atteggiamenti equivoci, poi in accappatoio ci riposammo sul letto. Disse che voleva assumere un comportamento libero in casa e non sentirsi oppressa dalle regole.
Girava tranquillamente nuda per invitandomi a fare la stessa cosa, ma forse non ero pronto.
Durante la cena la sera mi venne in mente di chiedere il motivo per cui si era lasciata col ragazzo, rispose che con lui non aveva mai goduto e che avrebbe voluto un uomo più maturo, lui era un ragazzino,
Andai a farmi la doccia prima di mettermi a letto e mi guardai nudo allo specchio, cosa che non avevo più fatto, e vidi che fisicamente non ero da buttare, che avevo un bel cazzo che forse non avevo usato a sufficienza dando ragione ad Ester.
Il sabato mattina Pamela tardava ad alzarsi, sono andato nella sua camera a chiamarla e disse di non sentirsi bene, aveva dei dolori forti sotto la pancia, informai il medico e mi consigliò una visita ginecologica. Presi immediatamente appuntamento e fu così gentile da riceverci il sabato pomeriggio. La diagnosi fu abbastanza severa, forte infiammazione vaginale e cura con antibiotici e pomata. Si raccomandò lo specialista di spalmare la pomata anche in profondità cosa che non sempre si riesce a fare da soli, quindi magari la sorella, la mamma o il fidanzato. Senza commentare pagammo salutammo ed andammo in farmacia prima ed a casa subito dopo.
Facemmo il piano per la cura antibiotici ogni dodici ore ,quindi sera e mattina. Pomata ogni otto ore si poteva iniziare subito. La confezione della pomata era dotata di una palettina per spalmare ed un piccolo dilatatore vaginale. Pamela disse che non era possibile farlo da sola e fu giocoforza che mi occupassi io. Ora avere una figa bellissima spalancata davanti agli occhi, anche se si tratta della propria figlia è molto difficile restare indifferenti.
Ci provai dilatando la grandi labbra ed inserendo la palettina unta di pomata e lei disse che sentiva dolore con la palettina e provarci con le dita. Misi un guanto di lattice unto e spalmai la pomata, dapprima chiuse gli occhi, poi emise dei gemiti e mi fece togliere il dilatatore e mi disse di continuare con le dita e di non fermarmi in due minuti le provocai un orgasmo infinito. Il mio cazzo non ne voleva saper di stare nei pantaloni, andai in bagno e mi feci una volgare sega. Quel supplizio si doveva ripetere ogni otto ore ed ogni applicazione un orgasmo per lei ed una sega per me. La quinta applicazione già stava meglio, non aveva più fastidi. si mise sul letta a gambe spalancate tutta nuda e mi impose di mettermi nudo anch'io. Cercai di resistere ma non ci fu verso. Come al solito durante l'applicazione il mio cazzo partì con dei sussulti per arrivare poi alla massima erezione e dopo il suo orgasmo mi fece distendere sul letto e la sega me la fece lei con la sborrata che arrivò dappertutto. Forse non realizzai subito quello che era appena successo ma avevo un senso di essermi liberato di qualcosa che non riuscivo a capire. Finirono gli antibiotici, finirono le applicazioni e constatammo la totale guarigione.
Riprendemmo i comportamenti liberi in casa senza porci dei problemi, ma nonostante la sega nessuno dei due voleva sporgersi oltre, ci pensò Giove pluvio.
Dormivamo nudi ma in camere separate. una notte si scatenò il finimondo, pioggia a dirotto fulmini, tuoni il vento che trascinava via tutto e Pamela venne di corsa nel mio letto per la paura tremava tutta perché si era svegliata di soprassalto, e si strinse fortissimamente a me. Le misi un braccio dietro la schiena e l'avvicinai ancora di più.
Purtroppo al cazzo non si comanda e diventò di una durezza che ricordavo di non aver mai avuto. Cercavo di non farla accorgere ma il suo ginocchio casualmente ne venne a contatto e poi ancora l'ulteriore contatto non fu casuale ma voluto e da li la mano di Pamela prese il cazzo non per segarlo ma per farlo crescere ancora di più poi salì sul mio corpo ormai inerte, e lo introdusse nella figa bagnatissima e pronta a riceverlo.
I corpi si unirono e Pamela mi sussurrò "questo è un cazzo da gustare che porta all'orgasmo, non quello del mio ex ragazzo" poi venne in un orgasmo delizioso venni sulla sua pancia. La pioggia continuava e noi due abbracciati ci addormentammo.
Al risveglio la prima preoccupazione di Pamela fu quello di andare in farmacia ed iniziare con la pillola. Ormai era diventata una pratica giornaliera quella di scopare.
La sorpresa doveva ancora arrivare perché Ester che aveva conservato la chiave di casa per far visita alla figlia, ed una domenica mattina insieme al suo nuovo compagno entrò in casa e non vedendo nessuno arrivò in camera da letto e ci trovò a scopare.
Al primo momento di smarrimento da parte di tutti la prima a reagire fu proprio Pamela che scoprì il mio cazzo dritto e disse alla madre: "Guarda cosa ti sei persa".
La madre reagì rispondendo: "Troia incestuosa". Il compagno di Ester vedendo quella scena si era eccitato di brutto e rivolgendosi a Pamela tirando il suo cazzo fuori disse: "Tua madre ha perso quello ma ha trovato questo". A forza di dibattere sul cazzo e sulla figa Ester che si era spogliata totalmente si distese su quello che una volta era il suo letto impose al suo compagno di scoparla davanti a figlia ed ex marito. Diventò un'orgia pazzesca dove tutti scopavamo con tutti.
La famiglia si allargò notevolmente ed anzi acquistò un nuovo membro, il figlio del convivente di Ester. Scoprimmo un nuovo modo di vivere e mentre anche Ester stessa tornò a scopare con me i due figli si fidanzarono prima e sposarono poi. Chi ottenne il risultato migliore fu Ester che scopava con due uomini contemporaneamente anche se spesso ci riunivamo tutti.
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