Generazione di cornuti
di
goldenoro69$
genere
tradimenti
Ci sono che accadono quando sei piccolo, tu chiedi e ti spiegano e prendi tutto per buono. Crescendo però cominci ad avere qualche dubbio su quelle spiegazioni e man mano
che cresci capisci che la realtà era tutt'altro.
Papà e mamma si sono sposati giovanissimi perché mamma è rimasta incinta di me, questa cosa naturalmente la seppi dopo. A volte li sentivo discutere animatamente ed oltre questo non andavano. Papà lavorava in una fornace che avevamo vicino a casa e tornava stanco la sera. Ricordo che quando papà usciva veniva una persona che mamma diceva essere lo zio. Diceva pure che andavano in camera a parlare perché io non dovevo ascoltare e chiudevano la porta. La curiosità mi portò a spiare dal buco della chiave e vidi che mamma e lo zio erano nudi sul letto abbracciati. Un giorno chiesi perché e mamma rispose che siccome stava poco bene lo zio la curava e mi raccomandò di non dire nulla a papà.
Questa mia scoperta portò loro a sentirsi più liberi ed a volte non chiudevano neanche la porta. Io avevo le prime pulsioni sessuali. Successivamente papà cambiò lavoro che spesso lo portava a stare fuori dal lunedì al venerdì. Cambiò anche lo zio che veniva a dormire con mamma tutte le volte che papà non c'era. Ormai la porta non la chiudevano affatto e lo zio mostrava di volermi bene e spesso mi aiutava per la scuola. La mamma lo chiamava "amore mio" cosa che con papà non accadeva. Con la presenza dello zio Maurizio in casa papà era diventato l'estraneo e quando tornava a casa mamma lo trattava abbastanza male facendogli pulire la casa cucinare e mettere in ordine mentre lei usciva. Un sabato sera discussero animatamente e scoprii che Maurizio non era lo zio ma veniva per scopare la mamma e questa le confessò che io ero figlio di suo. Le cose cambiarono da quella sera perché lo zio Maurizio veniva a casa anche quando c'era papà ed erano diventati amici. Poi capii che quella situazione era voluta da mamma e papà l'aveva accettata. In casa nostra si passava più tempo sul letto a scopare con Lo zio o con papà non faceva differenza che a fare altro. Dormivano tutti insieme. Cambiarono anche i nomi perché papà a mamma la chiamava "tana" e mamma a papà "nuto". Praticamente stavo crescendo in un ambiente che mi formava. Avevo appena compiuto diciotto anni conobbi una ragazzina che mi scopò letteralmente dalla prima volta e rimase incinta anche lei. Cambiarono molte cose, iniziai a lavorare trovammo un appartamentino ed iniziammo subito a convivere. Fu la liberazione, ma evidentemente parlai troppo presto. Anna, la mia compagna, intanto aveva un modo di fare tutto suo, usava un linguaggio farcito di volgarità e soprattutto approvava il modo di fare di mamma e papà sostenendo che avevano fatto la scelta giusta perché la donna con due cazzi a disposizione stava meglio. Una mattina Anna si sentì malissimo fu portata in ospedale per aborto spontaneo. Fu un colpo duro e lo superammo insieme, se possibile aumentò la voglia di stare più vicini. Quando superò i postumi dell'aborto ricominciammo a scopare e dopo la delusione per evitare di restare incinta di nuovo prendeva la pillola. Fu la liberazione totale. per lei esisteva un solo verbo scopare, anche a me piaceva molto ma quando le forze finiscono c'è poco da fare. Non guadagnavo molto quindi Anna decise di trovarsi un lavoro. Quasi guadagnava più di me e con la prima paga volle comprarsi qualcosa da mettere addosso. Scelse tutto lei e mi fece eccitare mentre li provava. Molto di più quello che restava scoperto. A casa li provò ancora e scopammo immediatamente, una figa straordinaria. Mi accorsi che mi piaceva quando la guardavano e forse non rendendomi conto la invitavo ad osare di più.
Emergendo parte del mio carattere evidentemente c'era il gene di mio padre e prima ancora di mio nonno che mi portavano a mettere in mostra la mia metà.
Praticamente tutto quasi tutto quello che guadagnava lo spendevamo per comprare abiti succinti. A me piaceva vederli mentre a lei piaceva portarli.
Però la corda quando si tira troppo si spezza e successe che a forza di mostrarla qualcuno perse la testa per i suoi comportamenti naturalmente ricambiati. Scopava tantissimo con me e se capitava altro non lo faceva sfuggire.
Dopo poche sere mi confessò che si era invaghita di un altro e che scopava con lui.
"Va bene scopa con chi vuoi ma non dobbiamo litigare" "Ma tu così reagisci"? "E cosa dovrei fare il delitto d'onore"? "Anna cara se io mi opponessi tu comunque troveresti il modo di scoparci, tanto vale la pena che ci scopi ed io lo so. Al limite potrebbe farmi anche piacere che tu scopassi con altri, non ti sei accorta come ti vesti con i miei consigli"?
Quindi scopa con chi vuoi e stai sempre a casa perché comunque io sono un punto di riferimento". "Invece dimmi dove andate a scopare" ? "In macchina non abbiamo altri posti" "Portalo a casa allora" Mi abbracciò forte e forse capì quello che stava facendo.
Due sere dopo a sorpresa lo portò a casa. "Ti sei decisa a portarlo a casa"? "Lui è venuto per quello ed io avverto te e lui che per me l'unico uomo sei tu e questo ragazzo è pregato di uscire dalla nostra casa". Spettacolo commovente e scopammo furiosamente. Poi le dissi "Se ti capita un occasione e vuoi scopare fallo liberamente anche a casa ma non intraprendere relazioni perché finiscono.
Riprendemmo a scopare molto spesso e lei a vestirsi da troia.
che cresci capisci che la realtà era tutt'altro.
Papà e mamma si sono sposati giovanissimi perché mamma è rimasta incinta di me, questa cosa naturalmente la seppi dopo. A volte li sentivo discutere animatamente ed oltre questo non andavano. Papà lavorava in una fornace che avevamo vicino a casa e tornava stanco la sera. Ricordo che quando papà usciva veniva una persona che mamma diceva essere lo zio. Diceva pure che andavano in camera a parlare perché io non dovevo ascoltare e chiudevano la porta. La curiosità mi portò a spiare dal buco della chiave e vidi che mamma e lo zio erano nudi sul letto abbracciati. Un giorno chiesi perché e mamma rispose che siccome stava poco bene lo zio la curava e mi raccomandò di non dire nulla a papà.
Questa mia scoperta portò loro a sentirsi più liberi ed a volte non chiudevano neanche la porta. Io avevo le prime pulsioni sessuali. Successivamente papà cambiò lavoro che spesso lo portava a stare fuori dal lunedì al venerdì. Cambiò anche lo zio che veniva a dormire con mamma tutte le volte che papà non c'era. Ormai la porta non la chiudevano affatto e lo zio mostrava di volermi bene e spesso mi aiutava per la scuola. La mamma lo chiamava "amore mio" cosa che con papà non accadeva. Con la presenza dello zio Maurizio in casa papà era diventato l'estraneo e quando tornava a casa mamma lo trattava abbastanza male facendogli pulire la casa cucinare e mettere in ordine mentre lei usciva. Un sabato sera discussero animatamente e scoprii che Maurizio non era lo zio ma veniva per scopare la mamma e questa le confessò che io ero figlio di suo. Le cose cambiarono da quella sera perché lo zio Maurizio veniva a casa anche quando c'era papà ed erano diventati amici. Poi capii che quella situazione era voluta da mamma e papà l'aveva accettata. In casa nostra si passava più tempo sul letto a scopare con Lo zio o con papà non faceva differenza che a fare altro. Dormivano tutti insieme. Cambiarono anche i nomi perché papà a mamma la chiamava "tana" e mamma a papà "nuto". Praticamente stavo crescendo in un ambiente che mi formava. Avevo appena compiuto diciotto anni conobbi una ragazzina che mi scopò letteralmente dalla prima volta e rimase incinta anche lei. Cambiarono molte cose, iniziai a lavorare trovammo un appartamentino ed iniziammo subito a convivere. Fu la liberazione, ma evidentemente parlai troppo presto. Anna, la mia compagna, intanto aveva un modo di fare tutto suo, usava un linguaggio farcito di volgarità e soprattutto approvava il modo di fare di mamma e papà sostenendo che avevano fatto la scelta giusta perché la donna con due cazzi a disposizione stava meglio. Una mattina Anna si sentì malissimo fu portata in ospedale per aborto spontaneo. Fu un colpo duro e lo superammo insieme, se possibile aumentò la voglia di stare più vicini. Quando superò i postumi dell'aborto ricominciammo a scopare e dopo la delusione per evitare di restare incinta di nuovo prendeva la pillola. Fu la liberazione totale. per lei esisteva un solo verbo scopare, anche a me piaceva molto ma quando le forze finiscono c'è poco da fare. Non guadagnavo molto quindi Anna decise di trovarsi un lavoro. Quasi guadagnava più di me e con la prima paga volle comprarsi qualcosa da mettere addosso. Scelse tutto lei e mi fece eccitare mentre li provava. Molto di più quello che restava scoperto. A casa li provò ancora e scopammo immediatamente, una figa straordinaria. Mi accorsi che mi piaceva quando la guardavano e forse non rendendomi conto la invitavo ad osare di più.
Emergendo parte del mio carattere evidentemente c'era il gene di mio padre e prima ancora di mio nonno che mi portavano a mettere in mostra la mia metà.
Praticamente tutto quasi tutto quello che guadagnava lo spendevamo per comprare abiti succinti. A me piaceva vederli mentre a lei piaceva portarli.
Però la corda quando si tira troppo si spezza e successe che a forza di mostrarla qualcuno perse la testa per i suoi comportamenti naturalmente ricambiati. Scopava tantissimo con me e se capitava altro non lo faceva sfuggire.
Dopo poche sere mi confessò che si era invaghita di un altro e che scopava con lui.
"Va bene scopa con chi vuoi ma non dobbiamo litigare" "Ma tu così reagisci"? "E cosa dovrei fare il delitto d'onore"? "Anna cara se io mi opponessi tu comunque troveresti il modo di scoparci, tanto vale la pena che ci scopi ed io lo so. Al limite potrebbe farmi anche piacere che tu scopassi con altri, non ti sei accorta come ti vesti con i miei consigli"?
Quindi scopa con chi vuoi e stai sempre a casa perché comunque io sono un punto di riferimento". "Invece dimmi dove andate a scopare" ? "In macchina non abbiamo altri posti" "Portalo a casa allora" Mi abbracciò forte e forse capì quello che stava facendo.
Due sere dopo a sorpresa lo portò a casa. "Ti sei decisa a portarlo a casa"? "Lui è venuto per quello ed io avverto te e lui che per me l'unico uomo sei tu e questo ragazzo è pregato di uscire dalla nostra casa". Spettacolo commovente e scopammo furiosamente. Poi le dissi "Se ti capita un occasione e vuoi scopare fallo liberamente anche a casa ma non intraprendere relazioni perché finiscono.
Riprendemmo a scopare molto spesso e lei a vestirsi da troia.
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