Con i tuoi occhi
di
Bruno Bohn
genere
esibizionismo
È estate è caldo, vuoi un paio di scarpe nuove e hai deciso di fare girare l'economia locale e cercarle in un outlet poco distante. Hai chiesto a Matteo di accompagnarti. Ti senti abbastanza zoccola oggi. Ieri notte hai dormito nuda, ti sei toccata e sei venuta pensando alle sue mani e non solo. Questa mattina ti prepari, doccia, olio e poi ti vesti. Un vestito colorato non troppo lungo, un paio di Superga, la tua essenza preferita e basta.
Anzi no, come intimo scegli un gioiellino per il sedere che avevate comprato un po' di tempo fa. Lo vuoi fare sbavare.
Prima di uscire gli mandi un autoscatto in cui innocente sembri raccogliere qualcosa da per terra. Sei molto chinata, il vestito non nasconde la tua nudità, e appena balugina un riflesso del gioiellino senza scoprire le tue carte.
Passeggiate mano nella mano per vialetti all'aperto del outlet. È presto non c'è gente.
Entrate in un negozio, molte scarpe sono a disposizione con il tuo numero.
Ne provi tante e chiedi a Matteo di aiutarti a indossarle. Quando lo fa lui ti accarezza la caviglia e il ginocchio, quando lo fa tu allarghi le gambe facendogli vedere la figa.
L'ultimo paio, quello che ti piace, è un po' stretto. Matteo chiama il commesso e chiede se c'è mezzo numero in più. C'è, ma questa volta ad indossarle ti aiuta il commesso, tu chiudi le gambe e le accavalli, tiri giù il vestito. Ma per alzarti e provare a camminare devi scavallare. È un flash che vedi nella espressione del commesso. Si è accorto, balbetta. Fai due passi con le scarpe. Sono perfette. Le togli da in piedi. Matteo si china e le consegna al commesso che le porta in cassa. Appena si gira, ti bacia all'improvviso abbracciandoti da dietro, e con le dita raccoglie i tuoi umori e accarezza il tuo bottoncino. Pochi secondi una scossa, vieni. Ti abbandoni al suo abbraccio per non cadere.
Nel negozio hanno anche dei vestiti. Ne vedi uno che ti colpisce. È una splendida tonalità, in tinta unita. Lo prendi e vai al camerino.
Ti togli il tuo vestito e sei nuda, quasi nuda.
Apri uno spiraglio della porticina e chiami Matteo, per venirti ad aiutare a metterlo.
Lui entra e ti bacia. Tu sei nuda lui è vestito.
Ti inginocchi lo tiri fuori e lo spompini con una certa foga, è duro e sembra al limite. Intanto tu ti tocchi.
Senti che dice che sta per venire.
Aumenti il ritmo lo guardi negli occhi. Lui li chiude e senti il liquido caldo in bocca. Aspetti che li riapra e continuando a succhiare fai colare il seme dagli angoli della bocca, ti cade sui seni, lo spalmi.
Dai una ultima ciucciata, e rimetti il cazzo di Matteo a posto.
Il vestito non lo provi neanche, rimetti il tuo. Adesso hai una nuova essenza sul tuo corpo.
Pagate e uscite.
Fuori dal negozio c'è il bagno. È pulito e lindo. Non lo ha ancora usato nessuno dalla pulizia mattutina.
Matteo ti porta per mano in quello più grande degli handicappati.
Chiude la porta. Con un passo è attaccato a te. Ti prende la nuca e ti bacia. Ti toglie il respiro. Le sue mani esplorano la tua pelle sotto il vestito. Te lo toglie all'improvviso. Ti china come una bambola, con le mani sul lavandino. Sei perfettamente a novanta gradi.
Con il pollice ti sfiora la figa come gli hai insegnato.
La lingua aiuta il pollice e si tuffa nella tua intimità, bevendoti. L'altra mano toglie e mette il gioiellino.
Non ci metti molto a venire. Lui si incolla con la bocca alla tua figa e non perde una goccia del tuo orgasmo.
Stai fremendo ancora e senti il suo cazzo che ti allarga la carne e comincia a scoparti con ritmo.
Non hai capito come ma si è messo il preservativo, adori che pensi a te anche in quel modo.
Ti gira e ti solleva. Lo hai fatto diventare forte con gli allenamenti.
Ti scopa in piedi con le gambe quasi in spaccata. Poi ti appoggia sul lavandino, con le tue gambe sulle sue spalle
Poi ti mette a pecora. Con le mani, prima ti appoggi al pavimento poi prendi le tue caviglie. Con la testa e la tua flessibilità vai oltre e riesci a vedere da sotto il cazzo che ti penetra. È troppo, vieni. E le contrazioni fanno venire anche Matteo che non se lo aspettava. State un po' così, ansimando. Poi vi mettete in piedi, nudi e vi baciate, con trasporto ma senza urgenza. È un bacio profondo, erotico, pieno di sentimento.
Con calma e guardandovi vi rivestite e continuate la passeggiata
Anzi no, come intimo scegli un gioiellino per il sedere che avevate comprato un po' di tempo fa. Lo vuoi fare sbavare.
Prima di uscire gli mandi un autoscatto in cui innocente sembri raccogliere qualcosa da per terra. Sei molto chinata, il vestito non nasconde la tua nudità, e appena balugina un riflesso del gioiellino senza scoprire le tue carte.
Passeggiate mano nella mano per vialetti all'aperto del outlet. È presto non c'è gente.
Entrate in un negozio, molte scarpe sono a disposizione con il tuo numero.
Ne provi tante e chiedi a Matteo di aiutarti a indossarle. Quando lo fa lui ti accarezza la caviglia e il ginocchio, quando lo fa tu allarghi le gambe facendogli vedere la figa.
L'ultimo paio, quello che ti piace, è un po' stretto. Matteo chiama il commesso e chiede se c'è mezzo numero in più. C'è, ma questa volta ad indossarle ti aiuta il commesso, tu chiudi le gambe e le accavalli, tiri giù il vestito. Ma per alzarti e provare a camminare devi scavallare. È un flash che vedi nella espressione del commesso. Si è accorto, balbetta. Fai due passi con le scarpe. Sono perfette. Le togli da in piedi. Matteo si china e le consegna al commesso che le porta in cassa. Appena si gira, ti bacia all'improvviso abbracciandoti da dietro, e con le dita raccoglie i tuoi umori e accarezza il tuo bottoncino. Pochi secondi una scossa, vieni. Ti abbandoni al suo abbraccio per non cadere.
Nel negozio hanno anche dei vestiti. Ne vedi uno che ti colpisce. È una splendida tonalità, in tinta unita. Lo prendi e vai al camerino.
Ti togli il tuo vestito e sei nuda, quasi nuda.
Apri uno spiraglio della porticina e chiami Matteo, per venirti ad aiutare a metterlo.
Lui entra e ti bacia. Tu sei nuda lui è vestito.
Ti inginocchi lo tiri fuori e lo spompini con una certa foga, è duro e sembra al limite. Intanto tu ti tocchi.
Senti che dice che sta per venire.
Aumenti il ritmo lo guardi negli occhi. Lui li chiude e senti il liquido caldo in bocca. Aspetti che li riapra e continuando a succhiare fai colare il seme dagli angoli della bocca, ti cade sui seni, lo spalmi.
Dai una ultima ciucciata, e rimetti il cazzo di Matteo a posto.
Il vestito non lo provi neanche, rimetti il tuo. Adesso hai una nuova essenza sul tuo corpo.
Pagate e uscite.
Fuori dal negozio c'è il bagno. È pulito e lindo. Non lo ha ancora usato nessuno dalla pulizia mattutina.
Matteo ti porta per mano in quello più grande degli handicappati.
Chiude la porta. Con un passo è attaccato a te. Ti prende la nuca e ti bacia. Ti toglie il respiro. Le sue mani esplorano la tua pelle sotto il vestito. Te lo toglie all'improvviso. Ti china come una bambola, con le mani sul lavandino. Sei perfettamente a novanta gradi.
Con il pollice ti sfiora la figa come gli hai insegnato.
La lingua aiuta il pollice e si tuffa nella tua intimità, bevendoti. L'altra mano toglie e mette il gioiellino.
Non ci metti molto a venire. Lui si incolla con la bocca alla tua figa e non perde una goccia del tuo orgasmo.
Stai fremendo ancora e senti il suo cazzo che ti allarga la carne e comincia a scoparti con ritmo.
Non hai capito come ma si è messo il preservativo, adori che pensi a te anche in quel modo.
Ti gira e ti solleva. Lo hai fatto diventare forte con gli allenamenti.
Ti scopa in piedi con le gambe quasi in spaccata. Poi ti appoggia sul lavandino, con le tue gambe sulle sue spalle
Poi ti mette a pecora. Con le mani, prima ti appoggi al pavimento poi prendi le tue caviglie. Con la testa e la tua flessibilità vai oltre e riesci a vedere da sotto il cazzo che ti penetra. È troppo, vieni. E le contrazioni fanno venire anche Matteo che non se lo aspettava. State un po' così, ansimando. Poi vi mettete in piedi, nudi e vi baciate, con trasporto ma senza urgenza. È un bacio profondo, erotico, pieno di sentimento.
Con calma e guardandovi vi rivestite e continuate la passeggiata
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