La sbirra? No la sborra.
di
goldenoro69$
genere
trio
"Andiamo a farci una sbirra"? Uscendo dal lavoro ricevo questo invito da Gabriele. "A parte il fatto che non bevo ma se bevessi mi offriresti una sbirra"? "Vieni a casa che ti faccio provare una cosa che non hai mai visto" "Ripeto non bevo e lo sai caso mai la prossima volta" "Devi venire perché la sbirra l'ha preparata Monica e vuole che tu venga a provarla" "Hai vinto tu stasera, vengo con la mia macchina che torno direttamente a casa" "No vieni in macchina con me e poi ti riaccompagna Monica alla macchina" Che intreccio tortuoso ma non mi rendevo conto della trappola. Arrivati a casa Monica ci venne incontro ed invece di salutare il marito abbracciò me e mi diede un bacio sulla bocca. Solite parole di saluto e venne subito al sodo. "Io e Gabriele abbiamo deciso di fare un trio e tu ci sei sembrata la persona migliore per farlo" "Che cazzo centra la sbirra"? "La sbirra non c'entra, c'entra la sborra e non la devi bere tu ma io" "Oh cazzo che ideona" "Dai sbrighiamoci andiamo in camera" in un attimo erano nudi, subito dopo lo fui anch'io Gabriele scopava Monica che succhiava il mio cazzo. Venimmo in un tempo brevissimo tutti insieme. Lei ingoiò tutta la sborra e mi annunciò "Domani sera invertite le parti tu e Gabriele". Ci rivestimmo e Monica mi riaccompagnò alla macchina. Durante il percorso mi rivelò che l'idea era stata di Gabriele e che lei sentendo che il terzo ero io accettò subito.
Arrivati alla macchina Monica mi diede ancora un bacio con la bocca impastata della mia sborra e disse che l'indomani avremmo avuto più tempo in modo da gustarsi perbene il mio cazzo.
Riflettendo mentre tornavo a casa mi rendevo conto della meschinità della proposta e mi pentii di aver accettato. Mi sono sentito usato. Se si presenta la possibilità di fare un trio occorre una predisposizione ed una preparazione che porta anche all'eccitamento. In questa occasione in dieci minuti era tutto finito anche se con la prospettiva della sera successiva.
La mattina successiva incontrando Gabriele sul posto di lavoro non ho avuto voglia neanche di salutarlo, mentre lui avvicinandosi mi ha chiesto se mi fosse piaciuta l'avventura. Risposi che non era quello il modo di fare e che ero nauseato. Si raffreddò e disse: "Quindi stasera non vieni"? Risposi con un no secco e forse si alterò anche lui perché andò via. La sera non successe nulla ed addirittura ci evitammo. Forse si era convinto della stupidaggine fatta. La sera successiva all'uscita dal lavoro, davanti ad altri colleghi trovai Monica che mi venne vicino, mi mise la lingua in bocca stringendomi e mi chiese dove avessi la macchina. Lasciò Gabriele da solo e mi spinse sulla mia macchina dicendo di andare a casa loro. Ero interdetto ed eccitato perché i colleghi che avevano assistito alla scena sicuramente avevano giudicato Gabriele cornuto, lei puttana perché ci conoscevano tutti.
Mi accorsi che Gabriele ci seguiva con la macchina ed arrivammo a casa loro tutti insieme. Monica non lo degnò neanche di uno sguardo, mi prese per mano, mi condusse in camera da letto chiudendo la porta a chiave e disse "Ora una scopata ce la facciamo come dico io e non so quanto dura" Ci spogliammo ed apprezzai il suo corpo. Con le gambe piegate mise la figa sulla mia bocca , si distese ed anche lei con la bocca prese il mio cazzo. Non mi sono reso conto del tempo ma la sua figa aveva un sapore ed un odore inebrianti, il clitoride lo leccavo e lo mordevo facendola morire ed anche lei una artista del cazzo, scoppiammo in un orgasmo simultaneo con lei che urlava per farsi sentire dal marito che forse era rimasto in cucina. "Ora scopami" e dopo un minuto con nella bocca il sapore della mia sborra mi leccava e mordeva dappertutto. Aveva sempre la tendenza ad urlare per farsi sentire da Gabriele. La sua figa parlava, la sentivo strettissima attorno al mio cazzo. Durammo un'eternità, consumammo le labbra a forza di leccarci e baciarci. Concludemmo con una sborrata pazzesca. e mi sussurrò "Non credere sia finita qua". Mi rivestii mentre lei indossò una vestaglia ed in cucina trovammo Gabriele che si stava segando e in terra c'era anche un precedente sborrata. Monica la salutò dicendogli "Maiale sei soddisfatto"?
Da quel giorno Gabriele abbandonò la sua baldanza e diventò come un fratello, mi chiedeva sempre sempre di cosa avessi bisogno e quando Monica mi richiedeva mi invitava a casa senza la sua presenza. Per Gabriele non si era creato l'ambiente adatto però a volte era lui stesso ad iniziare il discorso con quanti lo stuzzicavano giustificandosi che si può godere anche facendo scopare la propria moglie con altri.
Arrivati alla macchina Monica mi diede ancora un bacio con la bocca impastata della mia sborra e disse che l'indomani avremmo avuto più tempo in modo da gustarsi perbene il mio cazzo.
Riflettendo mentre tornavo a casa mi rendevo conto della meschinità della proposta e mi pentii di aver accettato. Mi sono sentito usato. Se si presenta la possibilità di fare un trio occorre una predisposizione ed una preparazione che porta anche all'eccitamento. In questa occasione in dieci minuti era tutto finito anche se con la prospettiva della sera successiva.
La mattina successiva incontrando Gabriele sul posto di lavoro non ho avuto voglia neanche di salutarlo, mentre lui avvicinandosi mi ha chiesto se mi fosse piaciuta l'avventura. Risposi che non era quello il modo di fare e che ero nauseato. Si raffreddò e disse: "Quindi stasera non vieni"? Risposi con un no secco e forse si alterò anche lui perché andò via. La sera non successe nulla ed addirittura ci evitammo. Forse si era convinto della stupidaggine fatta. La sera successiva all'uscita dal lavoro, davanti ad altri colleghi trovai Monica che mi venne vicino, mi mise la lingua in bocca stringendomi e mi chiese dove avessi la macchina. Lasciò Gabriele da solo e mi spinse sulla mia macchina dicendo di andare a casa loro. Ero interdetto ed eccitato perché i colleghi che avevano assistito alla scena sicuramente avevano giudicato Gabriele cornuto, lei puttana perché ci conoscevano tutti.
Mi accorsi che Gabriele ci seguiva con la macchina ed arrivammo a casa loro tutti insieme. Monica non lo degnò neanche di uno sguardo, mi prese per mano, mi condusse in camera da letto chiudendo la porta a chiave e disse "Ora una scopata ce la facciamo come dico io e non so quanto dura" Ci spogliammo ed apprezzai il suo corpo. Con le gambe piegate mise la figa sulla mia bocca , si distese ed anche lei con la bocca prese il mio cazzo. Non mi sono reso conto del tempo ma la sua figa aveva un sapore ed un odore inebrianti, il clitoride lo leccavo e lo mordevo facendola morire ed anche lei una artista del cazzo, scoppiammo in un orgasmo simultaneo con lei che urlava per farsi sentire dal marito che forse era rimasto in cucina. "Ora scopami" e dopo un minuto con nella bocca il sapore della mia sborra mi leccava e mordeva dappertutto. Aveva sempre la tendenza ad urlare per farsi sentire da Gabriele. La sua figa parlava, la sentivo strettissima attorno al mio cazzo. Durammo un'eternità, consumammo le labbra a forza di leccarci e baciarci. Concludemmo con una sborrata pazzesca. e mi sussurrò "Non credere sia finita qua". Mi rivestii mentre lei indossò una vestaglia ed in cucina trovammo Gabriele che si stava segando e in terra c'era anche un precedente sborrata. Monica la salutò dicendogli "Maiale sei soddisfatto"?
Da quel giorno Gabriele abbandonò la sua baldanza e diventò come un fratello, mi chiedeva sempre sempre di cosa avessi bisogno e quando Monica mi richiedeva mi invitava a casa senza la sua presenza. Per Gabriele non si era creato l'ambiente adatto però a volte era lui stesso ad iniziare il discorso con quanti lo stuzzicavano giustificandosi che si può godere anche facendo scopare la propria moglie con altri.
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