Cena in giardino

di
genere
etero

Mi chiamo Alessandro, ho un negozio di tessuti di alta moda e sono da 10 anni sposato con Cristina fantastica mora, snella con una seconda di seno ed un culo tondo e sodo. Io ho 46 anni, lei 38.Mi piace L idea che lei venga ammirata da altri uomini ma sono sempre rimaste delle fantasie.quella settimana nella mia città era venuto in visita il direttore commerciale di una famosa ditta che distribuisce tessuti, il signor Gasparini, lo conoscevo da tempo per me era semplicemente Mario. Uomo maturo di 58 anni molto simpatico e con un bellissimo accento romano. Come consueto organizzo una bella cena di lavoro tra noi ed il mio agente, Francesco. Francesco trentenne dongiovanni incallito. Da poco avevo sistemato il giardino creando un angolo per le cene all aperto e pensai che quella occasione era ideale per innaugurarlo.Era giovedì, il giorno della cena. Per L occasione ho regalato a Cristiana un tubino sorretto da sottili bratella e con una provocante scollatura sul davanti, l’abito era in color argento e là consistenza del tessuto faceva in modo da adagiarsi al suo corpo.lei aveva abbinato un paio di scarpe con allacciatura alla schiava ed un trucco molto sexy. Quando entro in camera e la vedo rimango senza fiato però dico: quell intimo anche se color carne non ci sta benissimo, perché non lo togli hai un seno sodo starai benissimo.L aiuto a slacciare il reggiseno ed appena tolto lo spettacolo era da non credere, il tessuto evidenziava la rotondità del suo seno ed i capezzoli spingevano il tessuto. Pensavo ai miei ospiti ed a quello che avrebbero visto. Mentre vado di la consiglio ti togliere le mutandine e con un colpo d occhi li vidi scivolare a terra. Arrivarono le 19:30 e i miei ospiti suonarono alla porta, Mario con mazzo di fiori per mia moglie e Francesco con una bottiglia di ottimo gin, dopo i primi convenevoli andammo in giardino. Spiavo Mario e Francesco che guardavano le forme di Cristina e sentivo un calore che mi avvolgeva.Ci accomodammo e servii Gin tonic, Mario notò subito che la stoffa del vestito di Cristina era della sua collezione allora introdusse L argomento. “ bel vestito Cristina, la stoffa è una delle mie preferite, molto sexy e femminile” tra il pollice e L indice tastava un lembo della gonna. La scena che vedevo era Mario seduto difronte a Cri con una sua mano tra le gambe, che visione! Cristina avverti un leggero imbarazzo che gesti perfettamente grazie all aiuto del gin. Mi fai solletico sorridendo dice lei, mette le sue mani su quella di Mario e per istinto chiude le gambe.” Andiamo a tavola? Sui divanetti ci torniamo dopo cena!” Ci accomodammo, la cena si svolse in modo molto piacevole tra due chiacchiere e un po’ di bicchieri di vino, noi tre maschietti riempivamo di complimenti Cristina che ormai sembrava sempre più a suo agio.Finita la cena mia moglie orma abbastanza allegra mise un po’ di musica ed iniziò a ballare, Francesco la segui. Io e Mario seduti al tavolo uno davanti a L altro ammiravamo Cristina ormai scatenata.
“Hai una donna molto sexy”
“Grazie”
“ a letto sarà una bomba”
“ oh si! Basta farla scaldare e non ha limiti!”
Conclusi il discorso invitando Mario a fare due salti tutti insieme, ci alzammo e ci unimmo ai due.
La mia testa era ingolfata di fantasie, Francesco era sempre più vicino a Cristina, dovevo fare qualcosa per passare il punto di non ritorno ci vuole un idea. La fortuna fu dalla mia parte perché quando presi la mano di Cri per farle fare una piroetta una bretella del vestito scivolo dalla spalla lasciando scoperto un seno ed il suo turgido capezzolo scuro.
Francesco: “ L aspettavo da tutta la sera questo momento che bellissimo seno hai Cristina”
L altra mossa fu di far scivolare L altra bretella, il vestito cadde a terra lasciandola nuda . Finalmente la situazione era chiara avremmo goduto con quel gran pezzo di figa di mia moglie.
Francesco non perse tempo e si fiondó ad accarezzare i seni che per via della brezza serale erano turgidi, mi allontanai un po’ e mi tolsi la camicia, mi segui anche Mario nel gesto.Cristina raccolse i capelli, la accompagnai vicino al divanetto, la feci sedere sulla spalliera e mettendo una mano sul suo ginocchio L incoraggiai ad aprire le gambe.
Apparve una figa scura con delle labbra carnose, umida . Solitamente portava un ciuffetto sul pube ma con la stagione estiva in arrivo era completamente rasata.
Mario si diresse con il viso tra le sue gambe assaporando la sua figa. Cristina ansimava e con le mani teneva la testa di Mario. Francesco accarezza le sue spalle.
Che spettacolo!
Mi avvicinai anch’io e la baciai.
Piano piano la facemmo scivolare finché non si sedette sul divano, da lì a poco ci spogliammo completamente anche noi.
Aveva i nostri tre cazzi, quello di Mario spiccava tra tutti, grande cappella, grosso e lungo. Fu il primo a toccare e mettere in bocca.
Cristina era al massimo dell eccitazione e non aveva alcun freno, segava, baciava e succhiava i tre cazzi ormai duri.
Mario voleva la sua figa e sistemandosi sul divano la fa mettere sopra di lui. Cristina si impalava col cazzo di Mario, noto che raggiunge L orgasmo appena comincia a cavalcarlo.
Accarezzo la sua schiena e porto il suo seno a contatto con il petto di Mario. In quella posizione si apre il suo fantastico culo, occasione che non si lascia sfuggire Francesco.
Dolce e deciso comincia ad affondare la cappella sulla sua rosetta, la penetrazione fu lenta ma il risultato fu quello di avere due cazzi che la scopavano.
Anch’io avevo il cazzo durissimo e gli scopai la bocca come non avevo fatto mai!
Eravamo tutti in sintonia e godevamo tutti per lei,bellissimo!
I nostri corpi si scambiarono calore per molto tempo, ansimavamo e Cristina era in preda ad i suoi orgasmi.
Mario che più volte aveva accarezzato il culo di Cri chiese di scoparlo. Mia moglie non aveva preso mai un arnese così grande ma Mario sapeva il fatto suo, io e Francesco ci prendemmo una tregua. Mario fece sistemare Cristina china con le braccia appoggiate al bracciolo del divano.Lei era bagnatissima e anche il cazzo di Mario era lucido e pulsante. La dilatazione la fece fremere come una puledra e quando fu allargata per bene comincio a stantuffare, ad ogni colpo corrispondeva un gemito, ad ogni gemito un orgasmo.
Adesso era venuto il momento di sborrare, lei era esausta ma con gran piacere gustava i tre cazzi che l avevano fatta godere. Vedere Cristina ricoperta di sborra sui seni che le colava lungo il ventre, vederla succhiare i cazzi che cominciavano a sgonfiarsi era una scena che ancora mi eccita. Quando il fremito passo mi avvicino al tavolino e preparo quattro Gin con ghiaccio, Francesco ne porge uno a Cristina che era rimasta sul divano e brindammo alla serata.
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scritto il
2022-05-17
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