Non me l'aspettavo...(storia vera)
di
pervert76
genere
incesti
Questo è il raconto di una giornata di non molto tempo fa.
Ancora oggi non mi spiego come sia pottuto accadere ne, d'altro canto, come io no abbia mai avuto idea che potesse succedere.
Premetto che ho 46 anni e pur non essendo il tipico palestrato o fissato col fitness, mi mantengo abbastanza bene fisicamente, o così dicono.
Sta di fatto che vivo da solo e il mio stipendio mi permette di togliermi molti sfizi.
Non ho una storia seria ne convivenze o figli e dedico la mia vita a tutte quelle cose che mi piacciono.
Di ritorno da un breve viaggio per vacanza trovo in segreteria un messaggio di mia sorella che mi annuncia una visita nel mese successivo; strana cosa visto che lei è sposata e che il marito difficilmente viaggia a causa del suo lavoro e della pochissima voglia di viaggiare.
Sentendola la sera stessa al telefono mi accorgo che, dicìversamente dal solito, le manca il suo solito tono scherzoso e allegro ma non indago oltre sentendo che non è quello il momento giusto.
In genere, tra noi, non manca il dialogo e ci raccontiamo sempre tutto; dai suoi litigi col marito alle mie eterne storielle da pochi giorni.
Ci accordiamo per vedrci in aeroporto la settimana successiva al suo arrivo e ci salutiamo.
Nei giorni successivi non ebbi modo di pensare oltre alla telefonata e allesue parole, men che mai a ciò che si leggeva tra le righe ed il giorno convenuto ero all'aeroporto per portarla a casa.
dopo i soliti saluti peculiari del nostro rapporto, tra un abbraccio e una battuta su quanto fosse brutta e quanto io fossi idiota, col sorriso sulle labbra prendemmo un caffè e ci dirigemmo a casa mia.
Non mancò di notare le modifiche che avevo apportato alla casa nell'ultimo anno, e notò con piacere l'aggiunta della piscina e dell'angolo col babrbeque e forno a legna proponendo subito un aperitivo a bordo piscina.
Piccola spesa al supermercato e poi di nuovo a casa per una doccia e un pò di relax.
Dopo essersi sitemata in camera sua ed aver disfatto le valige procedette ad una lunga doccia ed un riposino.
A sera decidemmo di provare il ristorante di sushi vicino casa mia dove consumammo un'ottima cena abbondantemente innaffiata di ottimo vino che provvide a riscaldare gli animi e rilassarci abbastanza da poter parlare in scioltezza di un sacco di cose; principalmente mi racconto lei del perchè della sua visita e di come mai fosse partita così di botto.
In sostanza, la causa di quel viaggio era l'ennesima litigata tra lei ed il marito che, come di frequente, combinava qualcuna delle sue cazzate per poi tornare a piangere sulla sua spalla implorando aiuto.
E' doveroso ora spiegare che mia sorella è di poco più piccola di me e nella vita è sempre stata ambiziosa; ha sempre cercato di migliorare la sua condizione e si è applicata nel suo lavoro facendo sempre nuovi corsi e specializzazioni fino ad assurgere ad un ruolo dirigenziale nella sua azienda.
Al contrario di lei, il marito è la classica persona che vorrebbe "arrivare" ma crede che l'impegno ed il lavoro siano faticosi e che si possa fare bene anche solo contando su amicizie, sotterfugi e chiacchiere....
Puntualmente i progetti di lui andavano ad arenarsi e tornava con la coda tra le gambe a leccarsi le ferite.
La goccia che aveva fatto traboccare i vaso era stato un tentativo di intrufolarsi in un posto di lavoro utilizzando come spinta una scappatella con la dirigente dell'azienda dove voleva andare.
Fatti i bagagli mia sorella aveva pensato di rifugiarsi da me per andare oltre e stare tranquilla per un pò...
Ovviamente era più che benvenuta e poteva stare da me quanto desiderava senza problemi.
Il giorno dopo mi svegliai rilassato anche se con un lieve cerchio alla testa (non reggo benissimo il vino bianco... soprattutto dopo la terza bottiglia).
Pensando ad un bel bagno in piscina mi misi il costume ed uscii in giardino dove vidi la piscina già occupata... da ia sorella...
Subito mi salutò invitandomi ad unirmi a lei ed entrato in acqua mi accorsi che.. era nuda in acqua..
Perplesso rimasi immobile guardandola e sentivo uno strano miscuglio di emozioni, colpa per rimanere a fissarla, eccitazione nel trovarmela daanti nuda, sorpresa nel vedere che non fosse per nulla in imbarazzo; credo mi leggesse tutte quelle cose in faccia ma sorridendo disse che eravamo cresciuti insieme e avevamo fatto il bagnetto insieme un'infinità di volte perciò....
Si, vero, trentacinque anni fà però!!!
Restai un poco in acqua e poi sgattagliolai via un pò imbarazzato per l'erezione che avevo andando a mettermi sul lettino, rigorosamente a pancia in giù.
dopo poco lei uscì dall'acqua col chiaro intento di venire a prendere il sole vicino a me e mi voltai rimanendo a fissare quel corpo bagnato uscire dall'acqua; ho ancora oggi chiara in mente
la visione di quella pelle dorata imperlata di gocce d'acqua, coi rivoletti che scolano dai capezzoli eretti e la peluria lucente sul pube (lei non ama depilarsi molto e preferisce lasciarla nature, come usa dire).
Poco ci mancò che mi crollasse a terra la mascella, tanto da suscitare un suo risolino mentre chiedeva se la stessi guardando; come se non se ne fosse accorta.
Cercando di sviare l'attenzione iniziai a chiederle di che progetti avesse per "ripartire" ed, in tutta serietà, mi disse che non lo sapeva; sperava solo di avere asilo da me per il tempo necessario, anche se non sapeva quanto fosse...
La rassicurai deicendole che, ovviamente, poteva stare da me quanto voleva, anche un anno se necessario...casa mia era sua..
prima di pranzo andammo a fare una doccia per sciacquare il cloro dalla pelle e mi annunciò che voleva cucinare lei..io mi misi comodo in salotto sul divano e guardai distrattament eun pò di tv, non potevo non guardare in cucina dove lei, in intimo e magliettina trasparente, col grembiule si affaccendava ai fornelli.. il solito, splendido e turgido culetto che ricordavo.
Ogni tanto lei si voltava per guardare in salotto e coglievo la vista di un bel seno tondo dal bordo del grembiule e subito il suo sguardo sorridente nell'accorgersi della mia eccitazione..
Stranamente sembrava compiaciuta anche se non avrei potuto giurarlo.
Pranzo ottimo devo dire, vino ancora migliore anche se in dosi più moderate della sera prima, ero restio ad esagerare per non fare qualcosa di estremamente stupido.
dopo pranzo mi chiese se mi spiaceva se lei fosse andata a fare un riposino in camera ed io le dissi che avrei fatto lo stesso...
Mentre lei andava io rassettai la cucina ed il tavolo e mi avviai verso la mia camera.
Giunto davanti alla sua porta mi cadde l'occhio sullo spiraglio aperto della stessa da cui si intravvedeva lei abbandonata sul letto, nuda.
Pur non volendo restai catturato da quella visione e non potei fare a meno di restare incantato, lei sul letto, le gambe aperte e piegate, le sue dita che si muovevano lungo al sua fessura aprendo le labbra del suo sesso.
Giurerei di aver visto il riflesso dei suoi succhi che colavano tra i glutei dalla sua passerina e mi scopersi a desiderare di poterla bere e leccare.
Il mio cazzo duro ed eretto premeva contro i boxer che portavo e il mio desiderio reclamava un pò di appagamento, ma la mia testa continuava a gridare NO!.
Come in trans mi trovai coi pantaloncini ed i boxer abbassati ed il pene in mano a segarmi davanti a quello spettacolo fino al momento che mia sorella girò la testa verso la porta, facendomi raggelare sul posto.
Non osavo muovermi per paura che mi vedesse ma..mi vedeva... o no?
il suo sguardo era rivolto a me ma sembrava non vedere come se fosse persa nel suo piacere...
Decisi di andare in camera mia e mi stesi sul letto col cuore a mille, il cazzo dritto e la testa in subbuglio.
Steso nella penombra, nudo chiusi gli occhi e mi masturbai lentamente e dolcemente rivivendo la scena che avo spiato...
C'ero quasi, stavo per venire sognando mia sorella quando un rumore alla mia destra mi costrinse a bloccarmi e guardare; era lei, nuda, che mi gaurdava con quello sguardo divertito ed il suo usuale sorrisino malizioso..
Ero decisamente nel panico, beccato a masturbarmi, senza sapere come coprirmi o cosa dire quando lei mi anticipò dicendo:"allora i stavi guardando!".
Non potei non ammettere di averla guardata, anche perchè non seppi inventare una scusa plausibile a quella scena.
Si sedette vicino a me e mi disse che anche in piscina aveva notato come la guardavo e che , ormai da tempo, nnon si sentiva più osservata così e che quindi era molto piacevole e stuzzicante aver sentito il mio sguardo su di lei e tutto il desiderio che suscitava il suo corpo nudo.
La eccitava soprattutto l'idea che fossi proprio io, suo fratello, a guardarla così, con desiderio, tanto da toccarmi per lei.
Sentii tutta la voglia di essere desiderata che ardeva in lei, frutto di mesi e mesi di indifferenza da parte di chi avrebbe dovuto baciare il suolo dove camminava.
Intuivo il suo sentirsi poco desiderata e la voglia che aveva di sentire apprezzato il suo essere FEMMINA..
Dovetti confessare cosa mi aveva provocato vederla toccarsi, umida e nuda...
Senza distoglier lo sguardo dai miei occhi mi confessò che si era eccitata al mio sguardo in piscina e che aveva notato la mia erezione più che evidente, aveva immaginato e cercato il contatto in acqua sfiorandomi di continuo mentre nuotavamo; me ne ero accorto devo dire.
Senza altre parole inizio ad accarezzare in punta di dita il mio pene guardandolo affascinata, io sfioravo le sue cosce e non tardai ad intrufolarmi tra esse per cercare quella fessurina così calda ed invitante.
Il suo profumo mi pervadeva tutto annullando qualsiasi cosa fuori della stanza metre lei impugnava il mio cazzo e lo portava alle labbra.
La sua bocca calda si stava aprendo per accoglierlo nella sua umida cavità e la sua lingua lo accarezzava dolcemente coprendolo di tiepida saliva.
Ora, pur rimanendo di lato si tirò su ed io potei infilare la mia mano tra le sue cosce ed avere acesso alla sua passerina infilando ben bene le dita dentro sentendone l'umidità.
Feci in modo di ruotare e misi la mia testa tra le sue gambe ed iniziai a leccarla tutta, dal clitoride al perineo divaricando per bene le sue labbra.
Bevevo di gusto il suo succo che colava sulla mia lingua sentendone il sapore asprigno e succhiandolo dal clitoride duro e gonfio.
Ad ogni colpo della mia lingua il suo ritmo sul mio pene aumentava facendola succhiare forte e accompagnando il movimento della bocca con la mano.
La feci sobbalzare mordicchiando delicatamente il clitoride tanto da farla gemere ed in risposta lei infilò più a fondo il mio cazzo in gola nel tentativo di prenderlo tutto..
Io continuavo a giocare con un dito sul suo clito e leccavo di gusto la passerina ormai gonfia; la aprivo coi due pollici per insinuare la lingua dentro e iniziai a ungerle l'ano con un dito umido.
Tentarle il buchino di dietro col dito la fece muovere di più col bacino e non capivo se le piaceva o voleva sottrarsi, perciò esitavo a quella penetrazione finchè lei, staccandosi dal mio pene, sussurrò in un fiato:" dai infilalo, ma fai piano".
Ero fuori di me dall'eccitazione e premetti il dito nel buchino continuando a leccare con foga e passione.
Il suo orgasmo non tardò a d arrivare e mi colse di sorpreso lo spruzzo di liquido che mi arrivò in bocca...lo gustai fino all'ultima goccia leccando le sue labbra e godendo dei fremiti del suo corpo sul mio; frattanto la sua bocca continuava a pompare il mio cazzo e muoveva la mano deliziosamente cercando il mio orgasmo che le riempì di succo le gola e la bocca...
Bevve tutto tutto avidamente leccando anche quello colato sulla mia asta e spremendone le ultime gocce con dita frementi.
Dopo questo si sdraiò al mio fianco accavallando una coscia di traverso su di me aderendo al mio corpo supino.
Sentivo il suo pube setoso contro la coscia e tentavo di strusciarmi a lei.
Presi ad accarezzare un suo seno ed il capezzolo eretto; un seno perfetto, non grosso ma bello polposo ed invitante.
Queste carezze la fecero salire su di me e strusciando la vilva sul mio pene ancora in tiro mi sussurrò:"prendimi con questo splendido cazzo".
Scivolai dentro di lei con estrema facilità mentre il suo bacino si muoveva leggermente e preso dalla voglia strinsi dapprima i suoi fianchi e poi le natiche tonde e sode tirandola a me per entrare tutto dentro; la sentivo premere e sfiorarmi le palle gonfie col perineo mentre si impalava sulla mia asta.
gemevamo entrambi per quel contatto e sperimentavamo l'urgenza di possederci a vicenda, di avenire l'uno dentro l'altra; non demmo tempo alle nostre fantasie di condurci ai giochini che desideravamo ma corremmo sfrenati verso l'appagamento che cercavamo.
Ribaltai le posizioni mettendola sotto di me e aprendo quelle gambe flessuose e turgide.
Mentre la infilzavo col cazzo carezzavo quelle lunghe cosce e poi scivolavo lungo il fianco a strizzare quei seni sodi portando alla bocca i capezzoli e le areole.
Ai miei morsi sui capezzoli rispondevano i suo gemiti ed i suoi fremiti mentre col bacino si spingeva in su per accogliermi dento e quando fu sul punto di venire mi strinse forte le natiche tirando e lasciandomi i segni delle unghie.
Sentirla venire così forte mi fece perdere ogni barlume di controllo ed esplosi anch'io dentro di lei
godendo del reciproco orgasmo e del suo calore bruciante e confortevole.
Continuai ancora per un pò a muovermi lentamente dentro di lei facendo colare fuori i nostri umori così abbondanti e caldi.
Ma non avevo ancora voglia di staccarmi e smettere quel sesso così coinvolgente.
La feci girare e mettendola a pecorina presi i suoi polsi girandoli dietro la schiena e legandoli con la sua maglia.
Senza fare un fiato, il viso schiacciato sul cuscino e le natiche alte accettò quel nuovo assalto alla sua carne senza protestare.
Leccai la sua fica che ormai sbrodolava il suo succo ed il mio seme uniti e unsi per bene il buchino di dietro..
Intuì la mia idea quando inumidii il mio dito per ungerla dentro e mi disse:"oh dio, che fai?"
ma non era preoccupata.. il suo tono era eccitato e voglioso anche se un pò titubante.
sussurrava:"fai piano, ti prego, fai piano".
Io appoggiai la cappella gonfia all'ano e spinsi leggermente vedendola strabuzzare gli occhi e aprire la bocca in un gemito muto.
Entrato con la punta del cazzo in quell'antro rimasi un poco immobile per farla abituare e poco dopo sputai un pò di saliva sulla mia asta lubrificandola un poco.
Iniziai a scivolare dentro lentamente e quando fui più in fondo che potevo iniziai a muovermi piano piano, poco per volta.
Gemeva forte e gli chiesi se aveva dolore e mi sentii rispondere:"un pò..ma non fermarti..mi fa godere..."
Queste parole mezze sussurrate e mezze gridate mi eccitarono ancor di più..
Iniziai a muovermi un pò più deciso finchè mi sembrò che il suo bel culetto si stesse bagnando al mio movimento..
Giunto al colmo del piacere strinsi i suoi finche e lei, intuendo la fine vicina mi chiese di resistere..
Rallentai il ritmo e lei sciogliendo i polsi allungò una mano tra le sue gmbe e si masturbò furiosamente incitandomi ad aumentare il ritmo.
"Di più!!" gridava e :"Daiiiii".. fino a che venne contraendo fica e ano nello spasmo dell'orgasmo.
Io, non resistendo oltre, mi sfilai dal suo culetto con l'idea di irrorarlo tutto di seme ma lei si volto e, ponendo il suo viso sotto di me mi disse:"spruzza mi tutta dai.. sul viso e sul seno".
La sua bocca aperta e la linga protesa accolsero lo spruzzo che sci copioso dal mio membro.
Ci accasciammo sul letto vicini, come due amanti appagati carezzandoci l'un l'altro a lungo.
Nell'anno seguito a quel giorno, vivendo dotto lo stesso tetto non fu l'ultima volta che godemmo i nostri piaceri insieme.
Anche se sembra assurdo a me per primo, questa storia non è frutto di fantasia e tutt'oggi, seppure sepolta nei ricordi, ora che viviamo con altre persone, resta un ricordo bellissimo.
Nessuna mi ha mai appagato così, complice il tabù del rapporto certo, ma anche la facilità con cui si è creata l'alchimia.
E questa non fu l'unica ne l'ultima volta che ci donammo piacere a vicenda..
Ancora oggi non mi spiego come sia pottuto accadere ne, d'altro canto, come io no abbia mai avuto idea che potesse succedere.
Premetto che ho 46 anni e pur non essendo il tipico palestrato o fissato col fitness, mi mantengo abbastanza bene fisicamente, o così dicono.
Sta di fatto che vivo da solo e il mio stipendio mi permette di togliermi molti sfizi.
Non ho una storia seria ne convivenze o figli e dedico la mia vita a tutte quelle cose che mi piacciono.
Di ritorno da un breve viaggio per vacanza trovo in segreteria un messaggio di mia sorella che mi annuncia una visita nel mese successivo; strana cosa visto che lei è sposata e che il marito difficilmente viaggia a causa del suo lavoro e della pochissima voglia di viaggiare.
Sentendola la sera stessa al telefono mi accorgo che, dicìversamente dal solito, le manca il suo solito tono scherzoso e allegro ma non indago oltre sentendo che non è quello il momento giusto.
In genere, tra noi, non manca il dialogo e ci raccontiamo sempre tutto; dai suoi litigi col marito alle mie eterne storielle da pochi giorni.
Ci accordiamo per vedrci in aeroporto la settimana successiva al suo arrivo e ci salutiamo.
Nei giorni successivi non ebbi modo di pensare oltre alla telefonata e allesue parole, men che mai a ciò che si leggeva tra le righe ed il giorno convenuto ero all'aeroporto per portarla a casa.
dopo i soliti saluti peculiari del nostro rapporto, tra un abbraccio e una battuta su quanto fosse brutta e quanto io fossi idiota, col sorriso sulle labbra prendemmo un caffè e ci dirigemmo a casa mia.
Non mancò di notare le modifiche che avevo apportato alla casa nell'ultimo anno, e notò con piacere l'aggiunta della piscina e dell'angolo col babrbeque e forno a legna proponendo subito un aperitivo a bordo piscina.
Piccola spesa al supermercato e poi di nuovo a casa per una doccia e un pò di relax.
Dopo essersi sitemata in camera sua ed aver disfatto le valige procedette ad una lunga doccia ed un riposino.
A sera decidemmo di provare il ristorante di sushi vicino casa mia dove consumammo un'ottima cena abbondantemente innaffiata di ottimo vino che provvide a riscaldare gli animi e rilassarci abbastanza da poter parlare in scioltezza di un sacco di cose; principalmente mi racconto lei del perchè della sua visita e di come mai fosse partita così di botto.
In sostanza, la causa di quel viaggio era l'ennesima litigata tra lei ed il marito che, come di frequente, combinava qualcuna delle sue cazzate per poi tornare a piangere sulla sua spalla implorando aiuto.
E' doveroso ora spiegare che mia sorella è di poco più piccola di me e nella vita è sempre stata ambiziosa; ha sempre cercato di migliorare la sua condizione e si è applicata nel suo lavoro facendo sempre nuovi corsi e specializzazioni fino ad assurgere ad un ruolo dirigenziale nella sua azienda.
Al contrario di lei, il marito è la classica persona che vorrebbe "arrivare" ma crede che l'impegno ed il lavoro siano faticosi e che si possa fare bene anche solo contando su amicizie, sotterfugi e chiacchiere....
Puntualmente i progetti di lui andavano ad arenarsi e tornava con la coda tra le gambe a leccarsi le ferite.
La goccia che aveva fatto traboccare i vaso era stato un tentativo di intrufolarsi in un posto di lavoro utilizzando come spinta una scappatella con la dirigente dell'azienda dove voleva andare.
Fatti i bagagli mia sorella aveva pensato di rifugiarsi da me per andare oltre e stare tranquilla per un pò...
Ovviamente era più che benvenuta e poteva stare da me quanto desiderava senza problemi.
Il giorno dopo mi svegliai rilassato anche se con un lieve cerchio alla testa (non reggo benissimo il vino bianco... soprattutto dopo la terza bottiglia).
Pensando ad un bel bagno in piscina mi misi il costume ed uscii in giardino dove vidi la piscina già occupata... da ia sorella...
Subito mi salutò invitandomi ad unirmi a lei ed entrato in acqua mi accorsi che.. era nuda in acqua..
Perplesso rimasi immobile guardandola e sentivo uno strano miscuglio di emozioni, colpa per rimanere a fissarla, eccitazione nel trovarmela daanti nuda, sorpresa nel vedere che non fosse per nulla in imbarazzo; credo mi leggesse tutte quelle cose in faccia ma sorridendo disse che eravamo cresciuti insieme e avevamo fatto il bagnetto insieme un'infinità di volte perciò....
Si, vero, trentacinque anni fà però!!!
Restai un poco in acqua e poi sgattagliolai via un pò imbarazzato per l'erezione che avevo andando a mettermi sul lettino, rigorosamente a pancia in giù.
dopo poco lei uscì dall'acqua col chiaro intento di venire a prendere il sole vicino a me e mi voltai rimanendo a fissare quel corpo bagnato uscire dall'acqua; ho ancora oggi chiara in mente
la visione di quella pelle dorata imperlata di gocce d'acqua, coi rivoletti che scolano dai capezzoli eretti e la peluria lucente sul pube (lei non ama depilarsi molto e preferisce lasciarla nature, come usa dire).
Poco ci mancò che mi crollasse a terra la mascella, tanto da suscitare un suo risolino mentre chiedeva se la stessi guardando; come se non se ne fosse accorta.
Cercando di sviare l'attenzione iniziai a chiederle di che progetti avesse per "ripartire" ed, in tutta serietà, mi disse che non lo sapeva; sperava solo di avere asilo da me per il tempo necessario, anche se non sapeva quanto fosse...
La rassicurai deicendole che, ovviamente, poteva stare da me quanto voleva, anche un anno se necessario...casa mia era sua..
prima di pranzo andammo a fare una doccia per sciacquare il cloro dalla pelle e mi annunciò che voleva cucinare lei..io mi misi comodo in salotto sul divano e guardai distrattament eun pò di tv, non potevo non guardare in cucina dove lei, in intimo e magliettina trasparente, col grembiule si affaccendava ai fornelli.. il solito, splendido e turgido culetto che ricordavo.
Ogni tanto lei si voltava per guardare in salotto e coglievo la vista di un bel seno tondo dal bordo del grembiule e subito il suo sguardo sorridente nell'accorgersi della mia eccitazione..
Stranamente sembrava compiaciuta anche se non avrei potuto giurarlo.
Pranzo ottimo devo dire, vino ancora migliore anche se in dosi più moderate della sera prima, ero restio ad esagerare per non fare qualcosa di estremamente stupido.
dopo pranzo mi chiese se mi spiaceva se lei fosse andata a fare un riposino in camera ed io le dissi che avrei fatto lo stesso...
Mentre lei andava io rassettai la cucina ed il tavolo e mi avviai verso la mia camera.
Giunto davanti alla sua porta mi cadde l'occhio sullo spiraglio aperto della stessa da cui si intravvedeva lei abbandonata sul letto, nuda.
Pur non volendo restai catturato da quella visione e non potei fare a meno di restare incantato, lei sul letto, le gambe aperte e piegate, le sue dita che si muovevano lungo al sua fessura aprendo le labbra del suo sesso.
Giurerei di aver visto il riflesso dei suoi succhi che colavano tra i glutei dalla sua passerina e mi scopersi a desiderare di poterla bere e leccare.
Il mio cazzo duro ed eretto premeva contro i boxer che portavo e il mio desiderio reclamava un pò di appagamento, ma la mia testa continuava a gridare NO!.
Come in trans mi trovai coi pantaloncini ed i boxer abbassati ed il pene in mano a segarmi davanti a quello spettacolo fino al momento che mia sorella girò la testa verso la porta, facendomi raggelare sul posto.
Non osavo muovermi per paura che mi vedesse ma..mi vedeva... o no?
il suo sguardo era rivolto a me ma sembrava non vedere come se fosse persa nel suo piacere...
Decisi di andare in camera mia e mi stesi sul letto col cuore a mille, il cazzo dritto e la testa in subbuglio.
Steso nella penombra, nudo chiusi gli occhi e mi masturbai lentamente e dolcemente rivivendo la scena che avo spiato...
C'ero quasi, stavo per venire sognando mia sorella quando un rumore alla mia destra mi costrinse a bloccarmi e guardare; era lei, nuda, che mi gaurdava con quello sguardo divertito ed il suo usuale sorrisino malizioso..
Ero decisamente nel panico, beccato a masturbarmi, senza sapere come coprirmi o cosa dire quando lei mi anticipò dicendo:"allora i stavi guardando!".
Non potei non ammettere di averla guardata, anche perchè non seppi inventare una scusa plausibile a quella scena.
Si sedette vicino a me e mi disse che anche in piscina aveva notato come la guardavo e che , ormai da tempo, nnon si sentiva più osservata così e che quindi era molto piacevole e stuzzicante aver sentito il mio sguardo su di lei e tutto il desiderio che suscitava il suo corpo nudo.
La eccitava soprattutto l'idea che fossi proprio io, suo fratello, a guardarla così, con desiderio, tanto da toccarmi per lei.
Sentii tutta la voglia di essere desiderata che ardeva in lei, frutto di mesi e mesi di indifferenza da parte di chi avrebbe dovuto baciare il suolo dove camminava.
Intuivo il suo sentirsi poco desiderata e la voglia che aveva di sentire apprezzato il suo essere FEMMINA..
Dovetti confessare cosa mi aveva provocato vederla toccarsi, umida e nuda...
Senza distoglier lo sguardo dai miei occhi mi confessò che si era eccitata al mio sguardo in piscina e che aveva notato la mia erezione più che evidente, aveva immaginato e cercato il contatto in acqua sfiorandomi di continuo mentre nuotavamo; me ne ero accorto devo dire.
Senza altre parole inizio ad accarezzare in punta di dita il mio pene guardandolo affascinata, io sfioravo le sue cosce e non tardai ad intrufolarmi tra esse per cercare quella fessurina così calda ed invitante.
Il suo profumo mi pervadeva tutto annullando qualsiasi cosa fuori della stanza metre lei impugnava il mio cazzo e lo portava alle labbra.
La sua bocca calda si stava aprendo per accoglierlo nella sua umida cavità e la sua lingua lo accarezzava dolcemente coprendolo di tiepida saliva.
Ora, pur rimanendo di lato si tirò su ed io potei infilare la mia mano tra le sue cosce ed avere acesso alla sua passerina infilando ben bene le dita dentro sentendone l'umidità.
Feci in modo di ruotare e misi la mia testa tra le sue gambe ed iniziai a leccarla tutta, dal clitoride al perineo divaricando per bene le sue labbra.
Bevevo di gusto il suo succo che colava sulla mia lingua sentendone il sapore asprigno e succhiandolo dal clitoride duro e gonfio.
Ad ogni colpo della mia lingua il suo ritmo sul mio pene aumentava facendola succhiare forte e accompagnando il movimento della bocca con la mano.
La feci sobbalzare mordicchiando delicatamente il clitoride tanto da farla gemere ed in risposta lei infilò più a fondo il mio cazzo in gola nel tentativo di prenderlo tutto..
Io continuavo a giocare con un dito sul suo clito e leccavo di gusto la passerina ormai gonfia; la aprivo coi due pollici per insinuare la lingua dentro e iniziai a ungerle l'ano con un dito umido.
Tentarle il buchino di dietro col dito la fece muovere di più col bacino e non capivo se le piaceva o voleva sottrarsi, perciò esitavo a quella penetrazione finchè lei, staccandosi dal mio pene, sussurrò in un fiato:" dai infilalo, ma fai piano".
Ero fuori di me dall'eccitazione e premetti il dito nel buchino continuando a leccare con foga e passione.
Il suo orgasmo non tardò a d arrivare e mi colse di sorpreso lo spruzzo di liquido che mi arrivò in bocca...lo gustai fino all'ultima goccia leccando le sue labbra e godendo dei fremiti del suo corpo sul mio; frattanto la sua bocca continuava a pompare il mio cazzo e muoveva la mano deliziosamente cercando il mio orgasmo che le riempì di succo le gola e la bocca...
Bevve tutto tutto avidamente leccando anche quello colato sulla mia asta e spremendone le ultime gocce con dita frementi.
Dopo questo si sdraiò al mio fianco accavallando una coscia di traverso su di me aderendo al mio corpo supino.
Sentivo il suo pube setoso contro la coscia e tentavo di strusciarmi a lei.
Presi ad accarezzare un suo seno ed il capezzolo eretto; un seno perfetto, non grosso ma bello polposo ed invitante.
Queste carezze la fecero salire su di me e strusciando la vilva sul mio pene ancora in tiro mi sussurrò:"prendimi con questo splendido cazzo".
Scivolai dentro di lei con estrema facilità mentre il suo bacino si muoveva leggermente e preso dalla voglia strinsi dapprima i suoi fianchi e poi le natiche tonde e sode tirandola a me per entrare tutto dentro; la sentivo premere e sfiorarmi le palle gonfie col perineo mentre si impalava sulla mia asta.
gemevamo entrambi per quel contatto e sperimentavamo l'urgenza di possederci a vicenda, di avenire l'uno dentro l'altra; non demmo tempo alle nostre fantasie di condurci ai giochini che desideravamo ma corremmo sfrenati verso l'appagamento che cercavamo.
Ribaltai le posizioni mettendola sotto di me e aprendo quelle gambe flessuose e turgide.
Mentre la infilzavo col cazzo carezzavo quelle lunghe cosce e poi scivolavo lungo il fianco a strizzare quei seni sodi portando alla bocca i capezzoli e le areole.
Ai miei morsi sui capezzoli rispondevano i suo gemiti ed i suoi fremiti mentre col bacino si spingeva in su per accogliermi dento e quando fu sul punto di venire mi strinse forte le natiche tirando e lasciandomi i segni delle unghie.
Sentirla venire così forte mi fece perdere ogni barlume di controllo ed esplosi anch'io dentro di lei
godendo del reciproco orgasmo e del suo calore bruciante e confortevole.
Continuai ancora per un pò a muovermi lentamente dentro di lei facendo colare fuori i nostri umori così abbondanti e caldi.
Ma non avevo ancora voglia di staccarmi e smettere quel sesso così coinvolgente.
La feci girare e mettendola a pecorina presi i suoi polsi girandoli dietro la schiena e legandoli con la sua maglia.
Senza fare un fiato, il viso schiacciato sul cuscino e le natiche alte accettò quel nuovo assalto alla sua carne senza protestare.
Leccai la sua fica che ormai sbrodolava il suo succo ed il mio seme uniti e unsi per bene il buchino di dietro..
Intuì la mia idea quando inumidii il mio dito per ungerla dentro e mi disse:"oh dio, che fai?"
ma non era preoccupata.. il suo tono era eccitato e voglioso anche se un pò titubante.
sussurrava:"fai piano, ti prego, fai piano".
Io appoggiai la cappella gonfia all'ano e spinsi leggermente vedendola strabuzzare gli occhi e aprire la bocca in un gemito muto.
Entrato con la punta del cazzo in quell'antro rimasi un poco immobile per farla abituare e poco dopo sputai un pò di saliva sulla mia asta lubrificandola un poco.
Iniziai a scivolare dentro lentamente e quando fui più in fondo che potevo iniziai a muovermi piano piano, poco per volta.
Gemeva forte e gli chiesi se aveva dolore e mi sentii rispondere:"un pò..ma non fermarti..mi fa godere..."
Queste parole mezze sussurrate e mezze gridate mi eccitarono ancor di più..
Iniziai a muovermi un pò più deciso finchè mi sembrò che il suo bel culetto si stesse bagnando al mio movimento..
Giunto al colmo del piacere strinsi i suoi finche e lei, intuendo la fine vicina mi chiese di resistere..
Rallentai il ritmo e lei sciogliendo i polsi allungò una mano tra le sue gmbe e si masturbò furiosamente incitandomi ad aumentare il ritmo.
"Di più!!" gridava e :"Daiiiii".. fino a che venne contraendo fica e ano nello spasmo dell'orgasmo.
Io, non resistendo oltre, mi sfilai dal suo culetto con l'idea di irrorarlo tutto di seme ma lei si volto e, ponendo il suo viso sotto di me mi disse:"spruzza mi tutta dai.. sul viso e sul seno".
La sua bocca aperta e la linga protesa accolsero lo spruzzo che sci copioso dal mio membro.
Ci accasciammo sul letto vicini, come due amanti appagati carezzandoci l'un l'altro a lungo.
Nell'anno seguito a quel giorno, vivendo dotto lo stesso tetto non fu l'ultima volta che godemmo i nostri piaceri insieme.
Anche se sembra assurdo a me per primo, questa storia non è frutto di fantasia e tutt'oggi, seppure sepolta nei ricordi, ora che viviamo con altre persone, resta un ricordo bellissimo.
Nessuna mi ha mai appagato così, complice il tabù del rapporto certo, ma anche la facilità con cui si è creata l'alchimia.
E questa non fu l'unica ne l'ultima volta che ci donammo piacere a vicenda..
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