Il cugino di Sara.
di
goldenoro69$
genere
comici
Il cugino di Sara, la mia compagna, figlio del fratello del padre, un ragazzone di venti anni, operaio in una fabbrica della nostra città stava attraversando un periodo critico perché era stato lasciato dalla fidanzata. All'inizio sembrava una cosa passeggera e risolvibile invece col passare dei giorni diventava sempre più grave, non mangiava più, non si recava al lavoro, stava sempre chiuso in camera ed ultimamente minacciava di suicidarsi. La cosa era abbastanza seria. Lo zio Amerigo passando davanti casa un giorno si fermò e ci raccontò che avevano il problema del figlio Desio. Sara forse inconsciamente disse "Fallo venire da noi un giorno che ci parliamo e sentiamo cosa ci dice". Ci ringraziò e andò via. Il sabato pomeriggio senza avvisarci si presentò mentre stavamo prendendo il caffè.
"Ciao Sara, papà mi ha detto che mi vuoi parlare" "Certo, che ti succede"?
"Ho litigato con Veronica e mi ha lasciato" "Per sempre oppure è una cosa passeggera" "Per sempre perché sta con un altro" "Quindi questa fantomatica Veronica è l'unica donna sulla terra" "No è che io ero pazzo per lei" "Se eri pazzo è comprensibile quello che mi ha detto tuo padre" "Ma sono cose che si dicono" "Bene allora torna alla vita normale, torna al lavoro ed alimentati altrimenti il tuo fisicaccio sbiadisce" Abbassò la testa ci salutò ed andò via. Commentai "Cazzo che fisico questo ragazzo" "Invece di piangere lei per aver perso un figo.....)" " Chi ci capisce in queste cose è bravo"
Notavo una certa irrequietezza di Sara "Cos'hai Sara"? "Nulla sono turbata da quel ragazzo" "Turbata perché"? "Te lo confesso mentre ci parlavo mi sono bagnata, sentivo verso lui un sentimento materno perché lo sentivo come un bambino e nello stesso tempo eccitata per la sua mole perché ho immaginato il suo cazzo" "A questo punto siamo" "A volte il cervello va per conto suo". La sera mentre lei era già al letto mi ero attardato per mettere fuori il sacchetto del pattume sentii un urlo "Quando vieni"? "Arrivo" Mi spogliai non feci in tempo a coricarmi che lei nuda prese in bocca il mio cazzo lo fece drizzare e se lo mise nella figa "Scopami, scopami dai scopami" e venimmo insieme, lei si lasciò andare sembrava morta. "Che cazzo ti succede" "Sono eccitata non riesco a distogliere il pensiero da Desio. Mi resi conto di non aver alternative. "Contattalo fallo venire a casa e scopalo. avvisami che resto fuori" Mi abbracciò e mi disse "Sei un tesoro". Appuntamento fissato per il martedì quando finiva col lavoro, quindi alle cinque uscii di casa e mi nascosi abbastanza distante da casa nella macchina. Pensavo ad una lunga attesa e giocavo col telefonino. Dopo meno di un'ora mi diede l'autorizzazione a rientrare. La trovai che si reggeva la pancia dal ridere.
"Cosa è successo"? "Altro che lasciato per un altro, l'ha lasciato perché ha un cazzo di cinque centimetri" "Povero ragazzo" esclamai "Ma l'hai scopato" "Ma no lui si è vergognato ed è andato via, e poi mi ci vedi scopare con un cazzo di cinque centimetri rispetto ai venti del tuo"? "Dai andiamo sil letto":
"Ciao Sara, papà mi ha detto che mi vuoi parlare" "Certo, che ti succede"?
"Ho litigato con Veronica e mi ha lasciato" "Per sempre oppure è una cosa passeggera" "Per sempre perché sta con un altro" "Quindi questa fantomatica Veronica è l'unica donna sulla terra" "No è che io ero pazzo per lei" "Se eri pazzo è comprensibile quello che mi ha detto tuo padre" "Ma sono cose che si dicono" "Bene allora torna alla vita normale, torna al lavoro ed alimentati altrimenti il tuo fisicaccio sbiadisce" Abbassò la testa ci salutò ed andò via. Commentai "Cazzo che fisico questo ragazzo" "Invece di piangere lei per aver perso un figo.....)" " Chi ci capisce in queste cose è bravo"
Notavo una certa irrequietezza di Sara "Cos'hai Sara"? "Nulla sono turbata da quel ragazzo" "Turbata perché"? "Te lo confesso mentre ci parlavo mi sono bagnata, sentivo verso lui un sentimento materno perché lo sentivo come un bambino e nello stesso tempo eccitata per la sua mole perché ho immaginato il suo cazzo" "A questo punto siamo" "A volte il cervello va per conto suo". La sera mentre lei era già al letto mi ero attardato per mettere fuori il sacchetto del pattume sentii un urlo "Quando vieni"? "Arrivo" Mi spogliai non feci in tempo a coricarmi che lei nuda prese in bocca il mio cazzo lo fece drizzare e se lo mise nella figa "Scopami, scopami dai scopami" e venimmo insieme, lei si lasciò andare sembrava morta. "Che cazzo ti succede" "Sono eccitata non riesco a distogliere il pensiero da Desio. Mi resi conto di non aver alternative. "Contattalo fallo venire a casa e scopalo. avvisami che resto fuori" Mi abbracciò e mi disse "Sei un tesoro". Appuntamento fissato per il martedì quando finiva col lavoro, quindi alle cinque uscii di casa e mi nascosi abbastanza distante da casa nella macchina. Pensavo ad una lunga attesa e giocavo col telefonino. Dopo meno di un'ora mi diede l'autorizzazione a rientrare. La trovai che si reggeva la pancia dal ridere.
"Cosa è successo"? "Altro che lasciato per un altro, l'ha lasciato perché ha un cazzo di cinque centimetri" "Povero ragazzo" esclamai "Ma l'hai scopato" "Ma no lui si è vergognato ed è andato via, e poi mi ci vedi scopare con un cazzo di cinque centimetri rispetto ai venti del tuo"? "Dai andiamo sil letto":
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