Cornuti si nasce.
di
goldenoro69$
genere
prime esperienze
Da ragazzi succedeva eccitarsi immaginando la vicina, l'insegnante come nei film poi crescendo si affinava l'obiettivo. Per me da maggiorenne l'eccitazione arrivava quando pensavo di far scopare la mia donna da altri. Ero un bel ragazzo e non era difficile frequentare ragazze, anzi molte mi facevano il filo. Alcune, quasi tutte facevano pompini con quelle rarissime che riuscivo a scopare, dovevo immaginare di farle andare tra le braccia di altri. Quando ne parlavo con i compagni mi definivano "potenziale cornuto" e questa definizione invece di offendermi mi gratificava. Sono argomenti che non puoi trattare con i genitori, quindi proseguivo nel mio pensiero immaginandomi di sposare e far scopare mia moglie da tutti. Certo non potevo ambire ad una ragazza casa e chiesa e cominciai a frequentare ragazze più leggere che non andavano troppo per il sottile. Conobbi Barbara, proprio il tipo adatto, troia di estrazione, scopava con altri mentre era con me senza che lo chiedessi, ma un giorno mi disse che aveva un bambino. La lasciai subito perché ritenevo il bambino un ostacolo al mio modo di vivere. Marta invece era una ragazza normale, aveva un difetto che per me era un pregio, usciva poco vestita. Due anni di convivenza senza mai esternare la mia passione ed il conseguente matrimonio in municipio. Scopavamo alla grande, ma la immaginavo sempre tra le braccia di un altro. Non c'era Internet a quei tempi. Una sera mentre scopavamo presi il giro alla larga raccontando una storia in parte vera. "Con me lavora un ragazzo che abita a cinquanta chilometri ed una buona parte della paga lo utilizza per le spese della macchina, cerca un posto a poco prezzo dove dormire" Silenzio da parte di entrambi, avevo fatto centro. Immediatamente un rumoroso orgasmo per lei con una sborrata micidiale per me. Non ne parlammo più. La sera successiva sempre nella stessa azione partì lei e chiese "Ha trovato sistemazione il tuo compagno"? risposi "Non so non mi ha detto niente" "Vorresti farlo venire qui"? "Se avessimo spazio e tu fossi d'accordo perché no"? "Com'è questo ragazzo" "E' un bel ragazzo" "Come risolveresti il problema del letto"? "Facendolo dormire con noi" Mi aspettavo una forma di protesta invece il "Va bene" mi spiazzò e scopammo con tanta foga diverse volte. Il problema si poneva ora perché che il bel ragazzo abitava veramente a cinquanta chilometri, ma tranquillamente viaggiava con un macchina nuova. Misi in ebollizione il cervello per pensare e durante il giorno gli dissi "Carlo stasera all'uscita fermati che ti devo parlare" " Di cosa si tratta"? "Una cosa delicata, stasera ti spiego" Per me questa situazione essendo la prima doveva avere una riuscita perfetta.
La sera "Carlo quello che sto per dirti deve restare tra me te e Marta" "Chi è Marta" "Marta è mia moglie" "Interessante" "Vorresti scopare con lei"?
"Dipende da come si presenta" "E' una figa a cui piace vestirsi poco" "Perché dovrei" Gli spiegai tutto nei minimi particolari. Accettò con entusiasmo ma volle vedere Marta. Lo accompagnai a casa si piacquero immediatamente e disse che sarebbe arrivato domenica sera. "Che bello Carlo" disse Marta appena lui uscì, spiritosamente dissi "A te potevo portare un ragazzo brutto"? La domenica sera arrivò vestito bene con un profumo imbarazzante addosso. Successe come le api con i ferormoni tanto che si abbracciarono stretti come se si conoscessero da anni. Sistemò il piccolo bagaglio e Marta disse "Ora preparo il caffè" Carlo rispose "Non mi fa dormire" e Marta "Meglio" più chiaro di così... Lui non aveva bisogno certamente della doccia mentre noi la facemmo, prima Marta e vidi Carlo che si era messo il pigiama, lo invitai a stare nudo, Marta uscì dalla doccia direttamente nuda e si mise vicino, quando uscii dalla doccia già stavano scopando. Mi adagiai vicino a loro e mi feci una ricca sega. Serviva solo a dimostrare il mio pensiero. Li ammirai senza toccarli, uno spettacolo bellissimo vedere Marta tra le braccia di Carlo. Loro vennero mille volte io godevo a guardarli. La mattina successiva mi alzai presto e preparai la colazione e li servii al letto. Durò l'intera settimana sempre con gli stessi risultati, poi Carlo tornò a casa sua dicendo che sarebbe tornato presto. Marta mi rivelò che dal primo momento aveva capito quale fosse il mio pensiero ma soprattutto che stava benissimo anche a lei. Spesso se li portava direttamente a casa con mio grande piacere.
La sera "Carlo quello che sto per dirti deve restare tra me te e Marta" "Chi è Marta" "Marta è mia moglie" "Interessante" "Vorresti scopare con lei"?
"Dipende da come si presenta" "E' una figa a cui piace vestirsi poco" "Perché dovrei" Gli spiegai tutto nei minimi particolari. Accettò con entusiasmo ma volle vedere Marta. Lo accompagnai a casa si piacquero immediatamente e disse che sarebbe arrivato domenica sera. "Che bello Carlo" disse Marta appena lui uscì, spiritosamente dissi "A te potevo portare un ragazzo brutto"? La domenica sera arrivò vestito bene con un profumo imbarazzante addosso. Successe come le api con i ferormoni tanto che si abbracciarono stretti come se si conoscessero da anni. Sistemò il piccolo bagaglio e Marta disse "Ora preparo il caffè" Carlo rispose "Non mi fa dormire" e Marta "Meglio" più chiaro di così... Lui non aveva bisogno certamente della doccia mentre noi la facemmo, prima Marta e vidi Carlo che si era messo il pigiama, lo invitai a stare nudo, Marta uscì dalla doccia direttamente nuda e si mise vicino, quando uscii dalla doccia già stavano scopando. Mi adagiai vicino a loro e mi feci una ricca sega. Serviva solo a dimostrare il mio pensiero. Li ammirai senza toccarli, uno spettacolo bellissimo vedere Marta tra le braccia di Carlo. Loro vennero mille volte io godevo a guardarli. La mattina successiva mi alzai presto e preparai la colazione e li servii al letto. Durò l'intera settimana sempre con gli stessi risultati, poi Carlo tornò a casa sua dicendo che sarebbe tornato presto. Marta mi rivelò che dal primo momento aveva capito quale fosse il mio pensiero ma soprattutto che stava benissimo anche a lei. Spesso se li portava direttamente a casa con mio grande piacere.
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