Di nuovo mai dire mai 4
di
Aldo 61
genere
prime esperienze
Ci accolse sulla passerella e ci Guido lungo splendidi ambienti e porgeva la mano per guidare mia moglie ne era completamente affascinato e il suo sguardo era fisso sulla sua scollatura che lei offriva volentieri.
Non era un granché fisicamente ma aveva un suo fascino tipico orientale con occhi nerissimi e penetranti ,carnagione scura e denti bianchissimi e poi aveva un modo di rivolgersi a lei quasi con devozione ; lei ne era quasi soggiogata l’ascoltava con piacere e assentiva sorridendo.
Ci portò sul salone di poppa dove due ancelle ci servirono un rinfresco e poi sparirono.
Medin,così si chiamava il marpione passò subito all attacco:tu bellissima moglie come Afrodite dea dell’amore,belllo viso come angelo e corpo di statua.
Fece un cenno e da alcune casse uscì una musica dolce e suadente e lui si rivolse a mia moglie Grazia che lui poi chiamò Grace:tu ballare con principessa.
Accettò subito e si abbracciarono molto stretti,praticamente si incollò a lei fra i due corpi non c era luce.
Ballanosi guardavano fissi negli occhi e lui l le sussurrava paroline dolci e altri complimenti che lei accettava col sorriso e con cenni del viso avvicinandosisempre più. le bocche erano a un cm.
Poi le sussurrò qualcosa all orecchio e lei si fece seria e un lieve rossore l del viso e del collo e il mordicchiarsi le labbra umettandole passando ripetutamente la lingua erano chiari segnali di un eccitazione crescente.
Si staccò da lui e venne verso di me:
Amin mi vuole mostrare la sua suite che si trova di sopra,tu puoi aspettare qui.
-mi sa che ti vuole mostrare qualcos’altro ,ma hai capito cosa vuole veramente?
Certo non sono stupida mi vuole chiavare e mentre ballavamo mi ha fatto sentire quanto mi desiderava era duro come il marmo e mi ha fatto arrapare di brutto ;ho voglia di farmelo so eccitata da morire ;io vado aspettami fammi vivere questa avventura ti prego,aspettami qui.
Senti scopatelo pure quanto vuoi,ma io non sono il tuo pappone,e quindi io me ne torno in albergo quando ti avrà sfondata e riempito tutti i buchi puoi farti accompagnare in albergo o restare a dormire con lui o ti fai lasciare su un marciapiede ecercare altri cazzi.
Non avevo mai alzato la voce con lei; ma quella donna non era più la mia adorata moglie ma una cagna in calore.
Avevi detto che saresti stato sempre con me e che mi avresti supportato perché ora cambi idea?Io da sola non resto qui.
Si ma dovevamo essere sempre insieme ; se lo fai davanti a me è una trasgressione se sei da sola a farti fottere sono corna e questo non mi va bene ti saluto divertiti e vattelo a prendere anche nel culo.
No aspetta e rivolgendosi a Medin:vengo solo se viene anche mio marito.
Appena contrariato rispose:importante che vieni tu ti ho detto cosa voglio.
Raggiungemmo la sua stanza che era un immenso salone ricoperto di tappeti divani,cuscini e da tende di seta di colori variopinti.
In un angolo vi era un ricchissimo buffet fornito di tutto.
Medin si assento ‘ per qualche minuto e ne approfittai per sapere cosa le aveva chiesto.
Mentre ballavamo sentivo fra le cosce il suo cazzo duro e lui mi ha chiesto se volevo che me lo mettesse nella mia pussy;ho assentito e poi ha detto che gli piaceva anche farlo nel culo ed ho risposto facendogli vedere come muovevo la lingua.Ha detto che mi farà un grande regalo ma a me interessa solo farmi fottere,.
Ritorno dopo essersi cambiato indossando un camiciole lungo e senza bandana era raggiante. E fece partire una musica araba molto intrigante da quel momento non si curarono più della mia presenza.
Tu danzare per me; non si fece pregare e si cimentò in una specie di danza del ventre ,ogni suo movimento metteva in mostra le sue curve ,quel culo alto e pieno e le tette che oscillavano libere sotto la seta dell abito.
Ora tu spogliare per me.
Le si avvicinò e dandogli le spalle :toglilmi il vestito.
Glielo tolse poi lei si girò e tenendosi stretti i seni glieli offri.
Medin li afferro e li copri di baci poi li succhio avidamente e mordicchio i capezzolifacendoli ingrossare e poi li stringe forte facendole male ma eccitandola ancora di più.
Lei con la testa all indietro si lasciava fare mugolava e lo incoraggiava:succhiami si… continua ora toglimi le mutandine ,sono già un lago.
Si inginocchiò !gliele abbasso e rimase abbagliato d’ala visione della fica,la rimirò a lungo ,prese le mutandine e le annusò a lungo inebriandosi:questo profumo piace a me ,profumo di pussy; lei lo corresse profumo di fica - si bella fica
La tirò a se e la riempi di baci poi prese a titigliarli il clitoride e gli infilo due dita in fica penetrandola forte.
Lei lo fermò :no fermati se no vengo ti voglio dentro.
Si rialzò : ora tu spogliare me.
Lei non vedeva l ora e gli sbottonò velocemente i bottoni e lo liberò dall indumento e quello che emerso la lascio sbigottita, infatti a dispetto della figura esile Medin aveva un cazzo incredibile non lunghissimo,una ventina di cm,ma da un diametro esagerato,sembrava una lattina di coca cola,e finiva con una cappella grandissima che svettava maestosa,sotto due palline da tennis,devo dire la verità era veramente bello da vedere avrebbe fatto impazzire qualsiasi donna.
Mia moglie era in bambola dopo averlo guardato a lungo si complimentò con Medin:mi farai male con questo arnese sei sicuro che entrerà tutto.
No paura io molto calmo .
Poi se ne impossesso coprendolo di baci e leccandolo come un gelato e accarezzandogli le palle;cercò di ingoiarlo ma fu molto difficoltoso ma alla fine se lo fece arrivare fino in gola rischiando il soffocamento ma non voleva deludere il partner.
Non potendone più si sdraiò sui tappeti con le gambe apertissime e gli disse adesso chiavami ma fai piano fammelo godere tutto.
Non si fece pregare ;Poggio ‘la cappella sulla fica strusciandola a lungo e lei dai entra e lo prese in mano per indirizzarselo nella fica.
La penetro’ lentamente con lei che lo guidava :è entrata la cappella ora fermati un attimo ahhhh sono già piena vieni avanti piani si così ahhh mamma mia ahhhh ancora un poco si
Sei meraviglioso vieni tutto dentro lo voglio tutto ahhh sono tutto un brodo ora chiavami .
Fu una cavalcata incredibile l;affondava colpi sempre più profondi per soffermarsi a lungo quando era tutto dentro e lei avanzava col bacino per farsi penetrare ancora di più era uno spettacolo vedere quel palo che la sfondava
Amin ci dava dentro sempre più forte e resisteva a lungo mentre aveva orgasmi continui
Mugolava ,si dibatteva ahhh sei grande Medin non fermarti ahhhhh che bel cazzo , come mi riempi bene ahhhh marito mio scusami ma sto provando qualcosa di unico,continua Medin, non ti preoccupare vienimi dentro riempimi della tua sborra.
Durò circa mezz’ora poi vidi che erano pronti il respiro sempre più affannoso e i colpi più veloci e quindi se ne vennero con gemiti furiosi sembravano due tigri.
Quando si placarono Medin le rimase dentro e la baciò a lungo; poi senza uscire da lei la rigirò e se la mise sopra impalandola.lei era in estasi sei magnifico,sei un vero stallone,-
@aanche tu grande fica e’ calda come un vulcano .avuto tante donne in mio harem ma mai goduto tanto e godiamo ancora.
Prendiamo prima qualcosa.
Fecero uno spuntino con frutta e bibite ma continuavano a stare abbracciati e a baciarsi e toccarsi ;io invece come da accordi mi limitavo a guardare e a bere gin e vodka per affogare la gelosia vedere mia moglie godere così tanto con uno sconosciuto anche se la capivo non era piacevole.
Adesso voglio tuo culo,; mamma mia e come può entrare quel palo.
Tranquilla ci penso io noi arabi prediligiamo il sesso anale.la porto verso un divano che aveva un solo bracciolo alto da un lato che poi scendeva verso il suolo; la fece appoggiare al bracciolo in tal modo si trovava col culo ben sollevato e nella posizione ideale per essere inculata.
La lavoro a lungo ifilando due dita nella Rosetta forzandola e cospargendola di una crema molto untuosa che adoperò anche per il suo grimaldello.la penetrazione fu laboriosa ma lei pur lamentandosi per il dolore lo invogliava a continuare finché non la penetro’completamente e la sodomizzo’ con violenza ma lei sembrò apprezzare la sentii solo dire dopo che le venne dentro scaricando tanta sborra che l’aveva spaccata in due.
Dopo si sdraiarono sugli ampi divani abbracciati per riposare anche io un po’ brillo per i tanti cocktail mi appisolai ma durante la notte tra sonno e veglia li sentii ancora combattere a farsi coccole e complimenti.
Non era un granché fisicamente ma aveva un suo fascino tipico orientale con occhi nerissimi e penetranti ,carnagione scura e denti bianchissimi e poi aveva un modo di rivolgersi a lei quasi con devozione ; lei ne era quasi soggiogata l’ascoltava con piacere e assentiva sorridendo.
Ci portò sul salone di poppa dove due ancelle ci servirono un rinfresco e poi sparirono.
Medin,così si chiamava il marpione passò subito all attacco:tu bellissima moglie come Afrodite dea dell’amore,belllo viso come angelo e corpo di statua.
Fece un cenno e da alcune casse uscì una musica dolce e suadente e lui si rivolse a mia moglie Grazia che lui poi chiamò Grace:tu ballare con principessa.
Accettò subito e si abbracciarono molto stretti,praticamente si incollò a lei fra i due corpi non c era luce.
Ballanosi guardavano fissi negli occhi e lui l le sussurrava paroline dolci e altri complimenti che lei accettava col sorriso e con cenni del viso avvicinandosisempre più. le bocche erano a un cm.
Poi le sussurrò qualcosa all orecchio e lei si fece seria e un lieve rossore l del viso e del collo e il mordicchiarsi le labbra umettandole passando ripetutamente la lingua erano chiari segnali di un eccitazione crescente.
Si staccò da lui e venne verso di me:
Amin mi vuole mostrare la sua suite che si trova di sopra,tu puoi aspettare qui.
-mi sa che ti vuole mostrare qualcos’altro ,ma hai capito cosa vuole veramente?
Certo non sono stupida mi vuole chiavare e mentre ballavamo mi ha fatto sentire quanto mi desiderava era duro come il marmo e mi ha fatto arrapare di brutto ;ho voglia di farmelo so eccitata da morire ;io vado aspettami fammi vivere questa avventura ti prego,aspettami qui.
Senti scopatelo pure quanto vuoi,ma io non sono il tuo pappone,e quindi io me ne torno in albergo quando ti avrà sfondata e riempito tutti i buchi puoi farti accompagnare in albergo o restare a dormire con lui o ti fai lasciare su un marciapiede ecercare altri cazzi.
Non avevo mai alzato la voce con lei; ma quella donna non era più la mia adorata moglie ma una cagna in calore.
Avevi detto che saresti stato sempre con me e che mi avresti supportato perché ora cambi idea?Io da sola non resto qui.
Si ma dovevamo essere sempre insieme ; se lo fai davanti a me è una trasgressione se sei da sola a farti fottere sono corna e questo non mi va bene ti saluto divertiti e vattelo a prendere anche nel culo.
No aspetta e rivolgendosi a Medin:vengo solo se viene anche mio marito.
Appena contrariato rispose:importante che vieni tu ti ho detto cosa voglio.
Raggiungemmo la sua stanza che era un immenso salone ricoperto di tappeti divani,cuscini e da tende di seta di colori variopinti.
In un angolo vi era un ricchissimo buffet fornito di tutto.
Medin si assento ‘ per qualche minuto e ne approfittai per sapere cosa le aveva chiesto.
Mentre ballavamo sentivo fra le cosce il suo cazzo duro e lui mi ha chiesto se volevo che me lo mettesse nella mia pussy;ho assentito e poi ha detto che gli piaceva anche farlo nel culo ed ho risposto facendogli vedere come muovevo la lingua.Ha detto che mi farà un grande regalo ma a me interessa solo farmi fottere,.
Ritorno dopo essersi cambiato indossando un camiciole lungo e senza bandana era raggiante. E fece partire una musica araba molto intrigante da quel momento non si curarono più della mia presenza.
Tu danzare per me; non si fece pregare e si cimentò in una specie di danza del ventre ,ogni suo movimento metteva in mostra le sue curve ,quel culo alto e pieno e le tette che oscillavano libere sotto la seta dell abito.
Ora tu spogliare per me.
Le si avvicinò e dandogli le spalle :toglilmi il vestito.
Glielo tolse poi lei si girò e tenendosi stretti i seni glieli offri.
Medin li afferro e li copri di baci poi li succhio avidamente e mordicchio i capezzolifacendoli ingrossare e poi li stringe forte facendole male ma eccitandola ancora di più.
Lei con la testa all indietro si lasciava fare mugolava e lo incoraggiava:succhiami si… continua ora toglimi le mutandine ,sono già un lago.
Si inginocchiò !gliele abbasso e rimase abbagliato d’ala visione della fica,la rimirò a lungo ,prese le mutandine e le annusò a lungo inebriandosi:questo profumo piace a me ,profumo di pussy; lei lo corresse profumo di fica - si bella fica
La tirò a se e la riempi di baci poi prese a titigliarli il clitoride e gli infilo due dita in fica penetrandola forte.
Lei lo fermò :no fermati se no vengo ti voglio dentro.
Si rialzò : ora tu spogliare me.
Lei non vedeva l ora e gli sbottonò velocemente i bottoni e lo liberò dall indumento e quello che emerso la lascio sbigottita, infatti a dispetto della figura esile Medin aveva un cazzo incredibile non lunghissimo,una ventina di cm,ma da un diametro esagerato,sembrava una lattina di coca cola,e finiva con una cappella grandissima che svettava maestosa,sotto due palline da tennis,devo dire la verità era veramente bello da vedere avrebbe fatto impazzire qualsiasi donna.
Mia moglie era in bambola dopo averlo guardato a lungo si complimentò con Medin:mi farai male con questo arnese sei sicuro che entrerà tutto.
No paura io molto calmo .
Poi se ne impossesso coprendolo di baci e leccandolo come un gelato e accarezzandogli le palle;cercò di ingoiarlo ma fu molto difficoltoso ma alla fine se lo fece arrivare fino in gola rischiando il soffocamento ma non voleva deludere il partner.
Non potendone più si sdraiò sui tappeti con le gambe apertissime e gli disse adesso chiavami ma fai piano fammelo godere tutto.
Non si fece pregare ;Poggio ‘la cappella sulla fica strusciandola a lungo e lei dai entra e lo prese in mano per indirizzarselo nella fica.
La penetro’ lentamente con lei che lo guidava :è entrata la cappella ora fermati un attimo ahhhh sono già piena vieni avanti piani si così ahhh mamma mia ahhhh ancora un poco si
Sei meraviglioso vieni tutto dentro lo voglio tutto ahhh sono tutto un brodo ora chiavami .
Fu una cavalcata incredibile l;affondava colpi sempre più profondi per soffermarsi a lungo quando era tutto dentro e lei avanzava col bacino per farsi penetrare ancora di più era uno spettacolo vedere quel palo che la sfondava
Amin ci dava dentro sempre più forte e resisteva a lungo mentre aveva orgasmi continui
Mugolava ,si dibatteva ahhh sei grande Medin non fermarti ahhhhh che bel cazzo , come mi riempi bene ahhhh marito mio scusami ma sto provando qualcosa di unico,continua Medin, non ti preoccupare vienimi dentro riempimi della tua sborra.
Durò circa mezz’ora poi vidi che erano pronti il respiro sempre più affannoso e i colpi più veloci e quindi se ne vennero con gemiti furiosi sembravano due tigri.
Quando si placarono Medin le rimase dentro e la baciò a lungo; poi senza uscire da lei la rigirò e se la mise sopra impalandola.lei era in estasi sei magnifico,sei un vero stallone,-
@aanche tu grande fica e’ calda come un vulcano .avuto tante donne in mio harem ma mai goduto tanto e godiamo ancora.
Prendiamo prima qualcosa.
Fecero uno spuntino con frutta e bibite ma continuavano a stare abbracciati e a baciarsi e toccarsi ;io invece come da accordi mi limitavo a guardare e a bere gin e vodka per affogare la gelosia vedere mia moglie godere così tanto con uno sconosciuto anche se la capivo non era piacevole.
Adesso voglio tuo culo,; mamma mia e come può entrare quel palo.
Tranquilla ci penso io noi arabi prediligiamo il sesso anale.la porto verso un divano che aveva un solo bracciolo alto da un lato che poi scendeva verso il suolo; la fece appoggiare al bracciolo in tal modo si trovava col culo ben sollevato e nella posizione ideale per essere inculata.
La lavoro a lungo ifilando due dita nella Rosetta forzandola e cospargendola di una crema molto untuosa che adoperò anche per il suo grimaldello.la penetrazione fu laboriosa ma lei pur lamentandosi per il dolore lo invogliava a continuare finché non la penetro’completamente e la sodomizzo’ con violenza ma lei sembrò apprezzare la sentii solo dire dopo che le venne dentro scaricando tanta sborra che l’aveva spaccata in due.
Dopo si sdraiarono sugli ampi divani abbracciati per riposare anche io un po’ brillo per i tanti cocktail mi appisolai ma durante la notte tra sonno e veglia li sentii ancora combattere a farsi coccole e complimenti.
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