Nudista senza speranza I
di
Sunflower
genere
dominazione
Mi sveglio nel mio letto e sono nuda già ormai è da tanto tempo che ho scoperto la mia vera natura sono una nudista. Non potendo restare nuda in casa dei miei genitori, dopo il liceo ho deciso di iscrivermi a un facoltà triennale e ho cercato subito lavoro. Adesso sono una commessa in un negozio di ferramenta. Appena arrivo a casa, mi spoglio completamente, libero le mie tette e la mia figa e resto nuda per tutto il resto della giornata. Il mio monolocale non è tanto lontano da dove lavoro perciò a volte vado a lavoro senza reggiseno o mutande. Almeno la mia figa respira. Da qualche tempo però mi sono accorta che nella mia vita manca qualcosa...
Cazzo forse? Esatto però voglio che anche lui sia un nudista, ho deciso, così completamente nuda sul divano prendo il pc e inizio a cercare su un sito d'incontro per nudisti, vengo tre o quattro volte per terra e ho il clitoride tutto arrossato però non potevo fare altrimenti, tutti questi bei cazzi... cioè ragazzi, volevo dire ragazzi è ovvio no? Scrollando lo vedo serio, muscoloso, tonico mi sono bagnata, non c'è problema sono nuda! Ok ho deciso, gli scrivo magari mi risponde. 《Ciao sono Lucia anch'io sono una ragazza nudista e mi piacerebbe incontrarti》, preciso e conciso, brava Lucia. Erano le 9 un 'altra sveglia suonò era ora dovevo recarmi al negozio, alle 9 30 inizia il mio turno e stacco alle 17 tutti i giorni esclusa la domenica ovviamente. Vado a lavoro e rientro nel pomeriggio, mi spoglio e controllo la scheda dei messaggi privati del sito, mi ha risposto, vuole incontrarmi... domani al Bar di via Frugoletti alle 19 si chiama Marco. Accetto senza pensarci due volte. Oggi è il giorno fatidico mi sono svegliata nuda,mi sono vestita e sono andata a lavoro ma in testa avevo solo una cosa: Marco. Stacco da lavoro vado a casa, mi faccio una doccia, mi vesto classica una t-shirt e jeans e vado al bar. Sono le 18 55 ma un volto famiglire scende da un'auto lussusissima e si dirige verso di me, è Marco! È bellissimo ci avviciniamo, ci baciamo sulle guance e ordiniamo un aperitivo. 《Così anche tu sei nudista?》,mi chiede e io sottovoce rispondo,《sì, in casa sono sempre nuda》
Non so come ma finimmo a letto insieme, una gran bella scopata e la mia fregna ne aveva tanto bisogno, la mattina seguente nudo mi portò la colazione a letto e mi disse, 《devo parlarti di una cosa importante》.
《Sei sposato?》
《No, e non ho figli, ho la tua stessa età》.
《Io sono un dominatore e voglio che tu sia la mia schiava》
《Schiava? Dominatore?》
《Non mi devi dare una risposta immediata ti lascio qui il mio indirizzo, passa quando ti va,ok?》, si rivestì lasciandomi nuda sul letto. Ma ormai qualcosa in me si era acceso non potevo farlo andare via. 《Posso passare domenica, va bene?》
《Allora ti aspetto》.
Domeica mi recai da Marco, un lussuosissimo attico in centro città era la casa di questo tizio... ma chi era in realtà? Suonai e mi aprì il portone dek condominio e poi la porta di casa, entrai e lo trovai completamente nudo, beh era un nudista, mi spogliai nuda anche io e mi sedetti sulla sedia in cucina. Marco andò di là e prese una ciotola per cani e un collare e poi tornò con una scatola di croccantini. 《Per chi sono, non ho visto nessun cane qui?》 《Non ancora》. 《Allora Lucia vuoi diventare la mia cagnetta?》 Ero attratta e l'unica cosa che riuscii a dire fu un debole sì e così divenni la cagna di Marco stavo tutto il tempo in casa a quattro zampe nuda e facevo i bisogni nella lettiera, quando rientrava mi accarezzava la testa e mi faceva leccargli il cazzo, la mia figa colava, bagnata fradicia e lui mi faceva leccare quello che finiva sul pavimento, mangiavo dalla ciotola del cane e al collo portavo sempre il collare che mi aveva messo il primo giorno, ormai non usavo quasi mai le mani, poichè quando ero in casa mi era vietato imparai ad usare la bocca proprio come i cani, quando bevevo lappavo, quando mangiavo strappavo la carne dagli ossi. Questa sera Marco mi ha usato come poggia piedi e poi mi ha sculacciata così forte che mi sono Pisciata addosso e ho dovuto leccare il mio piscio per terra come una cagna. Oggi marco è tornato prima dall'ufficio e mi ha detto, 《preparati questa sera ti porto a fare due passi》 . Ero eccitatissima a quattrozampe rincorrevo la mia pallina e la riportavo al mio padrone che mi accarezzava e sculacciava, sono una cucciolotta capricciosa. Dopo cena Marco mi fece indossare solo impermeabile sotto ero completamente nuda con solo il collare. Salimmo in macchina e Marco guidò per almeno mezz'oretta e arrivammo ad un grande parco pubblico, era quasi notte fonda, nel parco non c'era nessuno. 《Togliti limperneabile e vieni qui cagna》,mi urlò marco e io ubbidì mi tolsi l'impermeabile e a quattro zampe nuda mi diressi da lui che allacciò un guinzaglio al mio collare e iniziammo a passeggiare come cane-padrone nel parco, tra le cosce avevo un lago ogni tanto il padrone mi frustava il culetto e io guaivo proprio come una cagna, 《ti sgancio il guinzaglio fai una pisciata contri quell'albero》. Zampettai allegranente con la lingua fuori verso l'albero e alzai la gamba e pisciai, che sensazione di benessere, essere trattata come un'animale, nuda, frustata, umiliata e sculacciata. 《Vieni Lu》,mi chiamò 《succhiami il cazzo》, se lo tirò fuori dalle mutande e melo strofinò sul viso glielo leccai avidamemte senza sprecare neppure una goccia del liquido seminale del mio padrone, il mio culo era ancora tutto rosso e mi faceva male ma era piacevole dopotutto io ero solo una cagna.《vuoi essere inculata cagna》
《Woof》 《woof》 《Woof》.
《Brava cagna, mettiti carponi》
Marco mi sbattè per terra il mio culo passo da un rosso ad un violaceo intenso per fortuna passavo gran parte del mio tempo a quattro zampe o accucciata ai i piedi di marco e quibdi non premevo sul culo ma al ritorno in macchina svenni quasi dal dolore. Arrivati a casa mi avviai molto lentamente verso la mia cuccia a quattro zampe. Ero stanchissima ma felice ero proprio contenta di essere uma cagna. Domani sarebbe venuto un'amico di marco e avrebbe portato una cagna con se e io avevo ancora il culo ancora in fiamme.
Cazzo forse? Esatto però voglio che anche lui sia un nudista, ho deciso, così completamente nuda sul divano prendo il pc e inizio a cercare su un sito d'incontro per nudisti, vengo tre o quattro volte per terra e ho il clitoride tutto arrossato però non potevo fare altrimenti, tutti questi bei cazzi... cioè ragazzi, volevo dire ragazzi è ovvio no? Scrollando lo vedo serio, muscoloso, tonico mi sono bagnata, non c'è problema sono nuda! Ok ho deciso, gli scrivo magari mi risponde. 《Ciao sono Lucia anch'io sono una ragazza nudista e mi piacerebbe incontrarti》, preciso e conciso, brava Lucia. Erano le 9 un 'altra sveglia suonò era ora dovevo recarmi al negozio, alle 9 30 inizia il mio turno e stacco alle 17 tutti i giorni esclusa la domenica ovviamente. Vado a lavoro e rientro nel pomeriggio, mi spoglio e controllo la scheda dei messaggi privati del sito, mi ha risposto, vuole incontrarmi... domani al Bar di via Frugoletti alle 19 si chiama Marco. Accetto senza pensarci due volte. Oggi è il giorno fatidico mi sono svegliata nuda,mi sono vestita e sono andata a lavoro ma in testa avevo solo una cosa: Marco. Stacco da lavoro vado a casa, mi faccio una doccia, mi vesto classica una t-shirt e jeans e vado al bar. Sono le 18 55 ma un volto famiglire scende da un'auto lussusissima e si dirige verso di me, è Marco! È bellissimo ci avviciniamo, ci baciamo sulle guance e ordiniamo un aperitivo. 《Così anche tu sei nudista?》,mi chiede e io sottovoce rispondo,《sì, in casa sono sempre nuda》
Non so come ma finimmo a letto insieme, una gran bella scopata e la mia fregna ne aveva tanto bisogno, la mattina seguente nudo mi portò la colazione a letto e mi disse, 《devo parlarti di una cosa importante》.
《Sei sposato?》
《No, e non ho figli, ho la tua stessa età》.
《Io sono un dominatore e voglio che tu sia la mia schiava》
《Schiava? Dominatore?》
《Non mi devi dare una risposta immediata ti lascio qui il mio indirizzo, passa quando ti va,ok?》, si rivestì lasciandomi nuda sul letto. Ma ormai qualcosa in me si era acceso non potevo farlo andare via. 《Posso passare domenica, va bene?》
《Allora ti aspetto》.
Domeica mi recai da Marco, un lussuosissimo attico in centro città era la casa di questo tizio... ma chi era in realtà? Suonai e mi aprì il portone dek condominio e poi la porta di casa, entrai e lo trovai completamente nudo, beh era un nudista, mi spogliai nuda anche io e mi sedetti sulla sedia in cucina. Marco andò di là e prese una ciotola per cani e un collare e poi tornò con una scatola di croccantini. 《Per chi sono, non ho visto nessun cane qui?》 《Non ancora》. 《Allora Lucia vuoi diventare la mia cagnetta?》 Ero attratta e l'unica cosa che riuscii a dire fu un debole sì e così divenni la cagna di Marco stavo tutto il tempo in casa a quattro zampe nuda e facevo i bisogni nella lettiera, quando rientrava mi accarezzava la testa e mi faceva leccargli il cazzo, la mia figa colava, bagnata fradicia e lui mi faceva leccare quello che finiva sul pavimento, mangiavo dalla ciotola del cane e al collo portavo sempre il collare che mi aveva messo il primo giorno, ormai non usavo quasi mai le mani, poichè quando ero in casa mi era vietato imparai ad usare la bocca proprio come i cani, quando bevevo lappavo, quando mangiavo strappavo la carne dagli ossi. Questa sera Marco mi ha usato come poggia piedi e poi mi ha sculacciata così forte che mi sono Pisciata addosso e ho dovuto leccare il mio piscio per terra come una cagna. Oggi marco è tornato prima dall'ufficio e mi ha detto, 《preparati questa sera ti porto a fare due passi》 . Ero eccitatissima a quattrozampe rincorrevo la mia pallina e la riportavo al mio padrone che mi accarezzava e sculacciava, sono una cucciolotta capricciosa. Dopo cena Marco mi fece indossare solo impermeabile sotto ero completamente nuda con solo il collare. Salimmo in macchina e Marco guidò per almeno mezz'oretta e arrivammo ad un grande parco pubblico, era quasi notte fonda, nel parco non c'era nessuno. 《Togliti limperneabile e vieni qui cagna》,mi urlò marco e io ubbidì mi tolsi l'impermeabile e a quattro zampe nuda mi diressi da lui che allacciò un guinzaglio al mio collare e iniziammo a passeggiare come cane-padrone nel parco, tra le cosce avevo un lago ogni tanto il padrone mi frustava il culetto e io guaivo proprio come una cagna, 《ti sgancio il guinzaglio fai una pisciata contri quell'albero》. Zampettai allegranente con la lingua fuori verso l'albero e alzai la gamba e pisciai, che sensazione di benessere, essere trattata come un'animale, nuda, frustata, umiliata e sculacciata. 《Vieni Lu》,mi chiamò 《succhiami il cazzo》, se lo tirò fuori dalle mutande e melo strofinò sul viso glielo leccai avidamemte senza sprecare neppure una goccia del liquido seminale del mio padrone, il mio culo era ancora tutto rosso e mi faceva male ma era piacevole dopotutto io ero solo una cagna.《vuoi essere inculata cagna》
《Woof》 《woof》 《Woof》.
《Brava cagna, mettiti carponi》
Marco mi sbattè per terra il mio culo passo da un rosso ad un violaceo intenso per fortuna passavo gran parte del mio tempo a quattro zampe o accucciata ai i piedi di marco e quibdi non premevo sul culo ma al ritorno in macchina svenni quasi dal dolore. Arrivati a casa mi avviai molto lentamente verso la mia cuccia a quattro zampe. Ero stanchissima ma felice ero proprio contenta di essere uma cagna. Domani sarebbe venuto un'amico di marco e avrebbe portato una cagna con se e io avevo ancora il culo ancora in fiamme.
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