Pezzi di Noi.
di
Laragazzanellefiamme
genere
sadomaso
Milano, giugno 2022
Il rumore del ventilatore infastidisce, il caldo opprime. Persiane chiuse e spiragli di luce filtrano lasciando la stanza in penombra.
Odore di sesso.
Odore di alcol.
Odore di erba.
Io nuda, riversa sul letto, languida come una gatta scivolo sulle lenzuola stropicciate. Il busto sul materasso e il resto del corpo fuori, ginocchia sul pavimento, braccia allungate in avanti.
Ti aspetto.
Silenzio, se non fosse per il mio respiro.
Sono agitata eppure ti conosco meglio di chiunque altro, ma non ho ancora capito i tuoi enigmi. E tu, hai capito i miei?
Sei dentro me.
Dalle mie cosce colano i rivoli del tuo orgasmo.
Mi stai guardando?
Brucio nell'attesa, urlo e prego in silenzio.
Non sei il mio Dio ma, in alcuni frangenti io dipendo da te e questo mi snerva.
Non posso voltarmi, non posso guardare, non posso toccarti.
Devo solo sentire il piacere salire fino a farmi esplodere in miliardi di pezzettini.
Fino alla pazzia.
Noi siamo pazzi, Padrone vero?
Il legame che congiunge le nostre anime brucia.
Sei dietro di me?
Le tue mani mi fanno tremare.
Le tue dita lunghe, perfette, calde, scivolano dalla nuca fino al culo.
Ti muovi con grazia e disperazione, con follia e amore.
Distruggi ciò che sono, mi pieghi senza mai spezzarmi.
Sono cambiata dalla prima volta che ti ho visto. Mi hai cambiata tu.
Il tuo abisso è il mio.
La mia luce è tua.
Il tuo tocco gentile, una carezza lasciva.
Urlo e prego in silenzio.
Il rumore della cinta mi fa tremare.
Hai mai pensato di annientarmi?
L'aria si sposta e il primo colpo arriva, mirato, forte, crudele. Il bruciore si espande dentro tutto il mio corpo e mi fanno vibrare e contorcere.
Mi trattieni, prendi le mie mani e le blocchi dietro la schiena.
Muovi la cinta come una frusta, la mia carne trema, brucia.
"Devi contare!"
Non ho le forze, il mio corpo cede sotto i duri colpi, le lacrime iniziano a annebbiare la vista. E il piacere? arriva lentamente come un onda, apro le cosce.
Dolore e piacere due fili legati tra loro, due sensazioni che danzano insieme in questo abisso di pazzia.
Sferza la cinta, ancora e ancora, mi dibatto il dolore è intenso il piacere è intenso. Il mio amore è intenso. Urlo e cado a terra. Mi piego su me stessa, le braccia al petto. Piango.
Raccogli i pezzi Padrone la bambolina si è rotta.
Il rumore del ventilatore infastidisce, il caldo opprime. Persiane chiuse e spiragli di luce filtrano lasciando la stanza in penombra.
Odore di sesso.
Odore di alcol.
Odore di erba.
Io nuda, riversa sul letto, languida come una gatta scivolo sulle lenzuola stropicciate. Il busto sul materasso e il resto del corpo fuori, ginocchia sul pavimento, braccia allungate in avanti.
Ti aspetto.
Silenzio, se non fosse per il mio respiro.
Sono agitata eppure ti conosco meglio di chiunque altro, ma non ho ancora capito i tuoi enigmi. E tu, hai capito i miei?
Sei dentro me.
Dalle mie cosce colano i rivoli del tuo orgasmo.
Mi stai guardando?
Brucio nell'attesa, urlo e prego in silenzio.
Non sei il mio Dio ma, in alcuni frangenti io dipendo da te e questo mi snerva.
Non posso voltarmi, non posso guardare, non posso toccarti.
Devo solo sentire il piacere salire fino a farmi esplodere in miliardi di pezzettini.
Fino alla pazzia.
Noi siamo pazzi, Padrone vero?
Il legame che congiunge le nostre anime brucia.
Sei dietro di me?
Le tue mani mi fanno tremare.
Le tue dita lunghe, perfette, calde, scivolano dalla nuca fino al culo.
Ti muovi con grazia e disperazione, con follia e amore.
Distruggi ciò che sono, mi pieghi senza mai spezzarmi.
Sono cambiata dalla prima volta che ti ho visto. Mi hai cambiata tu.
Il tuo abisso è il mio.
La mia luce è tua.
Il tuo tocco gentile, una carezza lasciva.
Urlo e prego in silenzio.
Il rumore della cinta mi fa tremare.
Hai mai pensato di annientarmi?
L'aria si sposta e il primo colpo arriva, mirato, forte, crudele. Il bruciore si espande dentro tutto il mio corpo e mi fanno vibrare e contorcere.
Mi trattieni, prendi le mie mani e le blocchi dietro la schiena.
Muovi la cinta come una frusta, la mia carne trema, brucia.
"Devi contare!"
Non ho le forze, il mio corpo cede sotto i duri colpi, le lacrime iniziano a annebbiare la vista. E il piacere? arriva lentamente come un onda, apro le cosce.
Dolore e piacere due fili legati tra loro, due sensazioni che danzano insieme in questo abisso di pazzia.
Sferza la cinta, ancora e ancora, mi dibatto il dolore è intenso il piacere è intenso. Il mio amore è intenso. Urlo e cado a terra. Mi piego su me stessa, le braccia al petto. Piango.
Raccogli i pezzi Padrone la bambolina si è rotta.
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