La zia ed il nipote.

di
genere
incesti

Con la crisi lo stipendio di papà non bastava più e giocoforza iniziò a lavorare anche mamma soprattutto per consentirmi di frequentare l'università. La sorella di mamma Claudia sposata con Enrico, volle che andassi a stare da lei almeno cinque giorni alla settimana che lo zio lavorava fuori. La zia aveva quarantadue anni e sembrava una ragazzina, mi meravigliava come lo zio la lasciasse sola perché era veramente bella, come mamma se non di più. Pur sapendo del carattere allegro ed il linguaggio scurrile della zia cercavo di non generare equivoci anche se l'avrei scopata volentieri. Fu lei a togliermi dall'impaccio quando disse "Non credere che preparo un altro letto per te che poi lo devo rifare la mattina e mi rompe i coglioni, dormi nel mio stesso letto senza dirlo allo zio" "Grazie zia" "Grazie zia un cazzo non pensare a nulla di strano" Tolte tutte le aspirazioni in un colpo solo. Era settembre non faceva freddo e chiesi alla zia se potevo dormire solo con gli slip. Rispose "Per me puoi dormire anche nudo" Naturalmente non lo feci neanche quando venne a letto con una corta camicia da notte. "Buonanotte zia" "Che cazzo già ti addormenti"? "Si zia domani ho impegni di studio" "Va bene buona notte". Io non riuscivo a prendere sonno ma anche lei aveva lo stesso problema e si rigirava continuamente nel letto. Una tortura cinese perché intanto il cazzo mi espose le sue ragioni per essere diventato così duro. Ho pensato ora ci provo a toccarla con una gamba, può essere sempre un movimento fatto nel sonno, ma doveva essere un movimento secco non preparato. E così feci, non si mosse, però non capivo se era sveglia, sembrava che non respirasse. Non successe nulla e la mattina ci alzammo e dopo la colazione la baciai ed uscii. Avevo sempre il dubbio circa il comportamento della notte. A pranzo non successe nulla e la sera mi disse "Da chi è partita l'idea di ospitarti"? Pensavo già ad un mastodontico richiamo per averla toccata con una gambe e mi feci piccolo piccolo. "Rispondi cazzo" "E partita da te zia" "Non mi chiamare zia chiamami Claudia. E' partita da me e ti sei chiesto il perché" "Perché sei mia zia la sorella di mamma" "A me non me ne frega un cazzo che sono tua zia e tantomeno di mia sorella, ti ho voluto con me perché voglio scopare. Sto sola cinque giorni a settimana ed il cazzo lo sogno ogni notte, quindi che cazzo mi chiedi se puoi dormire con le mutande".
Mi alzai dalla sedia la raggiunsi e le diedi un bacio sulla fronte "Zia e lo zio Enrico"? "Non mi far parlare sennò scopro gli altari, in due giorni scopa una sola volta e viene solo lui dopo un minuto, io voglio il cazzo" "Zia la conosci la canzone di Jannacci -Se me lo dicevi prima-" Tu lo dovevi capire" "Dai sbrighiamoci andiamo a letto, lasciamo tutto così che domani ci penso io. Stanotte non dormi" Mi distesi ed appena vide il mio cazzo eretto "Finalmenteee" Si mise sotto e volle che la montassi con violenza e venne urlando dopo un minuto" "Zia fai come lo zio, vieni subito"? "Tu vieni subito qua, dai rimettilo dentro, sborrami dove vuoi, figa, faccia, culo come ti pare" Durò un po di più ma la zia era affamata di cazzo nel vero senso della parola. A mezzanotte esausti ci addormentammo. La mattina quel carattere burbero con le volgarità si trasformarono in dolcezze. "Tesoro di zia mi hai ridato la vita, ora sarà sempre così" "Zia è una delizia far l'amore con te".
Arrivò il venerdì troppo presto e ci lasciammo con la voglia di scopare.
In due giorni mi telefonò un milione di volte che gli mancavo. Tornai il lunedì a pranzo e subito andammo in camera a scopare e mentre io ero disteso sotto di lei, volle il cazzo nella figa e sottovoce disse "Con lo zio è successa una cosa importante, appena mi ha infilato il cazzo le ho detto che avevo scopato con un altro e lui che veniva in un minuto, è venuto in dieci secondi, non solo ma ha voluto farne un'altra con lo stesso risultato, e mi ha chiesto con chi" "Hai parlato di me"? "No ma glielo dirò" "Sei pazza"? "No voglio scopare con te quando c'è lui" "Allora sei pazza veramente" "Se lui si eccita quando scopo con altri è quello che si merita" "Scandalo familiare"? "No ho pensato a tutto, preparo il lettino e ci dorme lo zio così mia sorella sta tranquilla".
Il venerdì sera mi impedì di tornare a casa quando rientrò lo zio, lui mi salutò dandomi la mano e lei mi mise la lingua in bocca. Lo zio che eiaculava presto ma non era stupido capì subito e le disse "Allora sei proprio puttana"? Lei in modo imperativo rispose" Stasera dormi nella cameretta perché io voglio scopare e tu non sei capace" Infine fu contento lo zio che le corna restavano in famiglia e addirittura ogni tanto faceva un'escursione nella nostra camera per gustarsi la scena e masturbarsi, sempre più velocemente. Ci presi la laurea scopando la zia ed alla mia tesi volle assistere perché lo considerava un addio. La rassicurai "Zia sei pari solo a mamma per scopare" e le diedi un bacione.
scritto il
2022-06-11
2 3 . 4 K
visite
5 1
voti
valutazione
3.4
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

racconto precedente

I genitori porcelloni.
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.