L'occhio del padrone ingrassa il cavallo, il cazzo di Eugenio ingrassa la mamma.

di
genere
zoofilia

Mamma col consenso di papà frequentava ormai quasi tutti i giorni il podere di Eugenio addirittura anche lui, quando non era impegnato col lavoro la aiutava. Io li seguivo sempre perché la vita di campagna mi piaceva moltissimo e poi ero attratto da quella vecchia moto che smontavo e rimontavo con grande professionalità ormai. Eugenio e papà erano diventati grandi amici, la mamma molto di più. Ormai per scopare non si nascondevano più, neanche quando c'era papà. Il podere era abbastanza isolato e mamma chiese se poteva mettersi nuda per abbronzarsi integralmente. Era una domenica e c'era anche papà, naturalmente non solo si denudò mamma, anche loro tolsero quelle poche cose che indossavano. I cazzi reagirono violentemente e per spegnere gli ardori mamma si mise in mezzo e tra bocca figa e culo li fece sborrare in cinque minuti. Loro non mi vedevano invece li spiavo e mi feci una portentosa sega. Decisero in seguito di allenare il cavallo e dovettero rivestirsi perché i sentieri sconfinavano nei pressi di strade, anche se scarsamente, comunque frequentate. Prima fece un giro Eugenio per scaldare i muscoli, al ritorno fece salire mamma con lui, ed al ritorno fu la volta di papà con Eugenio. Nel frattempo mamma si era ancora spogliata e quando tornarono anche loro fecero lo stesso. riaccompagnarono il cavallo nella stalla per strigliarlo e quel compito toccava a mamma. Il cavallo sfoderò il su meraviglioso cazzo e mamma lo lavorava benissimo. Eugenio e papà avevano il cazzo durissimo quando vidi papà piegarsi e prendere in bocca il cazzo di Eugenio. Si eccitò ancora di più il cavallo che sborro tra le mani di mamma e contemporaneamente Eugenio sborrò in bocca a papà che non sputò niente. Tutti soddisfatti esclusa mamma che li prese tutti e due e li portò nella stanza del piano superiore, Riscesero dopo un'ora felici e beati. Si dedicarono alla cucina che consisteva in uno straordinario piatto di pasta al pomodoro. Eugenio dopo pranzo riprese il cavallo e mi volle con lui. Facemmo un giro lunghissimo, io ero davanti ad Eugenio e lungo il percorso sul mio culo, sentii il suo cazzo crescere e cominciai a spingere, capì subito la mia disponibilità, ci fermammo al riparo di una siepe e gli feci un meraviglioso pompino. Eugenio era diventato il sostegno sessuale della nostra famiglia e stava sempre meno con i genitori anziani che si lamentavano ed allora mamma entrò a far parte di quella famiglia. Venne accolta straordinariamente bene ed anche noi avevamo libero accesso in quella casa. Una sera i genitori di Eugenio vollero parlare con mamma e papà e fecero una proposta che lasciò stravolta mamma infatti chiesero che avrebbero voluto un nipotino da concepire tra Eugenio e mamma per permettere che la famiglia proseguisse. Era più contento papà che mamma che in fine accettò.
Ormai eravamo una famiglia unica e il nostro arrivo in quella casa portò allegria e sesso. I genitori di Eugenio avevano la loro camera patriarcale, Mamma, Eugenio e papà dormivano nell'altra camera ed io avevo la mia cameretta. Un sogno da condividere. Mamma era talmente brava da non far sentire papà escluso dalla sua vita e papà molto spesso metteva l'orecchio sulla pancia di mamma per captare qualche movimento del nascituro. Anch'io ero felice per l'arrivo del fratellino. Eugenio era pazzo di noi, ci adorava. in un attimo di fervore rivelò a papà che gli avevo succhiato il cazzo. Fu l'inizio di uno ancor più splendido rapporto e tutti facevamo sesso con tutti, anche Eugenio cominciò a succhiare i nostri cazzi e ne ricevette una straordinaria sensazione. Economicamente entrammo in tutto e per tutto in quella famiglia benestante. Aspettiamo ora l'arrivo del nascituro. Mamma anche con un po di pancia le sue scopate giornaliere se le fa tranquillamente.
scritto il
2022-06-25
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