Vacanza da cuckold
di
maschioveneto
genere
tradimenti
Erano un po’ di anni che la mia compagna mi chiedeva di organizzare una vacanza diversa, era stanca della solita spiaggia ad un’ora da casa, voleva vedere posti nuovi, più emozionanti. I soldi però erano quello che erano e non ci siamo mai permessi di andare al di là dei sogni.
Questo fino all’estate scorsa.
Avevo di recente conosciuto tramite alcuni amici questo personaggio, Marco, un imprenditore cinquantenne a cui i soldi decisamente non mancavano: aveva, tra le tante, una proprietà in Sardegna con una spiaggetta privata sotto casa in cui non poteva accedere nessuno, quando me ne parlò gli dissi apertamente che lo invidiavo, era il sogno che avevamo io e la mia ragazza ormai da parecchi anni e che speravo un giorno di potergli offrire una vacanza in un posto così. La discussione finì lì e parlammo del più e del meno. Fu a distanza di qualche mese verso i primi caldi che avemmo l’occasione di uscire per una cena tra amici in cui presenziò anche la mia compagna, notai che ne era colpito, non era tipa da passare inosservata, era oggettivamente bella, capitava spesso che qualcuno la spogliasse palesemente con gli occhi e lui non fu da meno, anzi, non si tirò indietro dal dagli attenzioni dirette, complimenti espliciti e battute sul quanto io fossi fortunato, passò buona parte della serata a chiacchierarci amichevolmente, prese la palla al balzo e mi coglionò un po’ con la complicità di lei. La cosa non mi turbò particolarmente, la mia ragazza mi è sempre stata fedele e se poteva ridere e scherzare con qualcuno non si è mai tirata indietro sapendo che io stavo sempre al gioco. Il giorno dopo Marco mi mandò un messaggio proponendomi un aperitivo la sera stessa io e lui, la cosa mi parve strana, sebbene andassimo d’accordo non mi aveva mai proposto esplicitamente di trovarci da soli, andai quindi domandandomi cosa volesse e fu presto detto, non ci girò molto attorno:
- sai, la tua ragazza mi piace.
- Anche a me! – dissi sarcastico
- No, sul serio, vorrei portarmela a letto
- Non credo sia possibile…
- Sei così sicuro di te stesso?
- No, sono sicuro di lei, non mi ha mai tradito e non lo farebbe mai, mi ama e ci tiene a me più di ogni altra cosa, di questo le sono grato, ci hanno provato in tanti, li ho visti tentare spesso, ma non si è mai filata nessuno.
- Capisco... e se avessi modo di stare da solo con lei molto spesso per... che so, due settimane di fila?
- Che intendi?
- Beh lo sai che ho la casa al Sardegna...
- Se pensi di farti una vacanza tu e lei te lo scordi.
- Pensavo piuttosto a noi 3…
- In che senso?
- Nel senso, vi ospito a casa mia in Sardegna, avrete a disposizione una camera ed un bagno tutto per voi, tutto pagato per 2 settimane, viaggio incluso. L’unica cosa che ti chiedo è di fare in modo che per mezza giornata ogni giorno di farmi stare da solo con lei. Se la conquisto me la scopo, se non la conquisto hai avuto una vacanza gratuita per te e lei come sognavate da tempo. Se però ti metti in mezzo e mi impedisci di stare da solo con lei per il tempo che ti ho chiesto mi paghi tutto il servizio, vitto alloggio e viaggio. Ci stai?
Rimasi sbalordito dalla proposta, mi aveva lasciato perplesso e non seppi cosa rispondere,
- Non saprei, devo pensarci un attimo..
- Non serve che tu mi dia una risposta ora, però lei non deve sapere niente, se gli dici le mie intenzioni partirebbe prevenuta e non sarebbe un gioco alla pari.
Non capii il senso di “gioco alla pari”, ma comunque dovevo ragionarci su, parlai con la mia ragazza se potesse interessargli una vacanza ospitati da Marco, giusto per capire se almeno da parte sua, in modo innocente, l’idea della vacanza potesse interessargli, come immaginavo un po’ di disagio glielo procurava, non lo conosceva molto e stare in casa altrui non è mai pieno relax; però il fatto di avere camera e bagno tutto per noi rendeva la cosa un po’più confortevole e dato il desiderio di questa vacanza espresso ormai da svariati anni alla fine mi disse di accettare.
Chiamai quindi marco e gli dissi che accettavamo lui, ne fu felice ma si giocò un ultima carta:
- Sai che c’è? dato che mi avete fatto aspettare per una risposta aggiungo una clausola: se mi scopo la tua ragazza poi mi scopo pure te!
- Scusa, ma ti piacciono anche i maschi?
- No ma mi piace l’idea di umiliarti dall’inizio alla fine, sei troppo sicuro di te stesso
Un po’ mi fece ridere questa frase, lui diceva che si sarebbe fatto la mia ragazza ed ero io quello troppo sicuro di me!
- Eh eh, ok si come vuoi, intanto vediamo se te la scopi davvero!
- Certo! Organizzo tutto e ti aggiorno!
Arrivò dunque il giorno, della partenza, andammo in aereo fino ad Olbia e li ci venne a prendere lui in macchina e ci portò fino alla sua tenuta, dove, come da accordi ci fece accomodare in una camera con bagno tutta per noi
- Qui per le prossime due settimane ci entrerete solo voi, sistemate le vostre cose, poi raggiungetemi in sala da pranzo che mangiamo qualcosa!
E si congedò.
Lei era felice come una pasqua, era super eccitata, finalmente la vacanza che aveva sempre sognato!
- Oddio è fantastico, ancora non ci credo! Come diavolo hai fatto a renderlo possibile!? Ti amo!
Mi saltò addosso baciandomi mi riempì di baci, mi tirò via la maglia e mi infilò una mano nei pantaloni,
- Mi sa che qualcuno merita un premio!
Mi cavò braghe e mutande e come un’assatanata prese a farmi uno dei migliori pompini che potesse mai fare, mi guardava negli occhi e sorridendo mi pompava il cazzo come se non ci fosse un domani, mi eccitò talmente tanto che in cinque minuti capitolai sborrandole direttamente in gola e lei che di solito evitava, questa volta ingoiò tutto lasciandomi il cazzo pulito. Si alzò quindi, mi diede un bacio a stampo e mi disse,
- Andiamo a mangiare!
- Si, anche se tu l’aperitivo l’hai già fatto!
Arrivammo ridendo in sala da pranzo dove Marco ci attendeva con un’ottima pastasciutta fredda pomodorini rucola e grana, si parlò del più e del meno, del viaggio e di cosa potevamo fare in questi giorni. Colsi la palla al balzo per rispettare i patti e dissi:
- Beh per me la vacanza è relax, quindi non esiste sveglia presto, quando mi sveglio mi sveglio!
La mia ragazza un po’ scocciata reclamò
- Si ma io non ce la faccio a dormire fino a tardi, che devo fare, stare qui a rompermi le palle ed aspettarti?
E marco che aveva mangiato la foglia:
- Posso sempre accompagnarti io in spiaggia se vuoi, tanto è qui a 50 metri, potete andare e venire quando volete se lui si alza tardi andiamo noi e poi quando si sveglia ci raggiunge, questo pomeriggio facciamo un giro così imparate a conoscere la zona e vi orienterete facilmente!
Il pomeriggio dunque finimmo di sistemare le nostre cose e più tardi Marco ci guidò attraverso i sentieri nella sua proprietà per conoscere le varie zone e i servizi che c’erano lì attorno, infine ci portò alla spiaggetta e li ci facemmo il primo bagno dell’anno in un’acqua cristallina come non ne avevo mai vista.
La sera rientrammo a casa, cenammo e poi andammo presto in camera dove sotto la doccia mi fece capire che l’eccitazione della giornata non era andata calando: mi chiamò con la scusa di un bagno schiuma dimenticato fuori dalla doccia ed io che avevo recepito il messaggio mi spogliai e glielo portai direttamente dentro la doccia, li iniziò a sculettare e a stimolarmi l’uccello col culo, facendolo diventare di marmo in poco tempo, quando sentì che la consistenza era buona me lo afferrò, lo scappellò e se lo infilò direttamente tra le gambe dove era decisamente un lago ( e non per l’acqua della doccia), non capii più niente e iniziai a scoparla cattivo, con una mano gli tiravo i capelli tenendola con la faccia in alto, con l’altra gli strizzavo una tetta e come un martello pneumatico la scopavo da dietro tenendola schiacciata nell’angolo della doccia.
Non ho approfondito il livello di insonorizzazione della casa ma dubito fosse sufficiente a impedire a Marco di sentirla urlare.
Dopo 10 minuti così iniziò a tremare e le gambe le cedettero, dovetti sostenerla con le braccia per non farla cadere in preda all’orgasmo, continuai però a scoparla nonostante mi stesse chiedendo di smettere e dopo circa un minuto venni anch’io sulla sua schiena.
Andammo a dormire verso le 23.00 e la mattina dopo come da copione lei si alzò verso le 7 mi diede un bacio e mi disse:
- Io mi alzo, faccio colazione e vado in spiaggia, tu quando ci sei raggiungici, altrimenti ci vediamo per pranzo!
E così fu: ci vedemmo per pranzo, passai la mattinata ridacchiando tra me e me, cazzeggiando sui social, e guardando la tv, ero decisamente tranquillo: scopandola così ogni giorno, Marco non aveva speranza.
Come dicevo, rientrarono per pranzo, ridendo e scherzando come vecchi amici, pranzammo con un fresco prosciutto e melone e poi aspettammo le 15 per rientrare in spiaggia, li la mia ragazza mi coinvolse per farmi vedere alcuni aspetti della spiaggia che gli aveva fatto vedere marco durante la mattinata: prima si arrampicò su alcune rocce di granito levigate che chiudevano la spiaggia dalle quali si godeva una fantastica veduta e poi, discendendo dall’altra parte si raggiungeva una piccola grotta molto graziosa, che si riempiva e svuotava di acqua a seconda della marea. Capii dunque che marco non si era seduto sugli allori e stava giocando pian piano le sue carte. La sera la mia compagna mi disse che era stato molto carino con lei e che “era davvero una bella persona” sorrisi a denti stretti pensando “se lo conoscessi davvero chissà se diresti la stessa cosa”. La giornata passò regolare e la sera andammo a dormire presto, tentai un approccio, ma la giornata di sole l’aveva sfinita e non aveva decisamente le forze per affrontare una scopata.
La mattina dopo fu uguale alla precedente, si alzò e andò insieme a marco in spiaggia, il pomeriggio andammo di nuovo tutti insieme in spiaggia, questa volta però marco aveva attrezzato con un gazebo ed alcuni lettini la spiaggetta e vidi poggiata a terra la crema solare, la mia ragazza la raccolse e me la porse e mi chiese di mettergliela
- Pensavo te la mettessi direttamente a casa prima di uscire
- Ieri si, oggi ho voluto venire subito in spiaggia
Tra me e me mi domandai, “ok, ma quindi sta mattina te la sei messa da sola o te l’ha messa marco?”
In serata questa domanda gliela feci esplicitamente in modo quasi provocatorio ma la risposta fu abbastanza sconcertante:
- Certo che me l’ha messa Marco, come me l’ha messa ieri a casa prima di uscire, non sono una piovra, mica ci arrivo alla schiena
- Quindi te l’ha messa solo sulla schiena?
- Ieri! Oggi me l’ha spalmata direttamente lui su tutto il corpo, con l’occasione mi ha fatto un massaggio divino, dovresti provare!
A quel punto realizzai che forse, un massaggio, non quello che intendeva lei c’era il rischio che lo facessi io a Marco.
Mentre mi diceva ste cose marco fingeva di leggere sul suo lettino con un sorrisetto beato stampato in faccia.
“E siamo solo al terzo giorno” pensai..
In cuor mio non avevo mai calcolato questa possibilità, cominciai quindi a pensare a cosa avrebbe potuto significare, non avevo paura di esser scopato da Marco, di fatto avevo già avuto qualche esperienza bisex in gioventù, ma mi domandavo se un eventuale sbandata della mia ragazza fosse da interpretare come un suo invaghimento per Marco o semplicemente il desiderio di togliersi qualche sfizio.
La sera mentre lei si faceva la doccia, andai da marco e gli dissi fuori dai denti: facciamo così, se tu riesci a scoparla o farci qualsiasi cosa tu voglia pretendo di assistere. Voglio vederlo con i miei occhi e sentire cosa vi dite, quindi portati dietro il cellulare e se ci sta vedi di registrare tutto.
Non so perché lo feci un po’ perché avevo bisogno di vederlo con i miei occhi per crederci, un po’ perché più immaginavo lei che si faceva scopare da lui più il cazzo mi si induriva, non avrei mai immaginato di avere fantasie cuckold, ma ahimè ci stavo arrivando.
Rientrai in camera e li trovai la mia ragazza in piedi appena docciata con l’asciugamano addosso che come mi vide, lo fece scivolare per terra
- Ops.. mi è caduto…
Sorrisi andandogli incontro, gli afferrai le chiappe e la sollevai da terra, sbattendola poi sul letto, limonandola e trastullandogli la figa con la mano, tirai fuori l’uccello e senza bisogno di ulteriori preliminari la scopai come se non ci fosse un domani e mentre la penetravo e lei ansimava le sussurrai all’orecchio :
- Se mi metti le corna ti inculo
Lei non si scompose, e tra i vari
- sii, sii, sii,
aggiunse
- VA BENE!
Pochi istanti dopo raggiunse l’orgasmo, tremando e piantandomi le unghie sulla schiena, mentre io a fatica mi sfilai e le sborrai sulle tette
Il quarto giorno come ogni mattina andarono in spiaggia. Tra me e me iniziai ad interrogarmi se ne valeva la pena o se fosse il caso di mandare tutto a puttane e pagargli l’alloggio con buona pace del mio cervello, ma nonostante i dubbi non feci nulla.
Quel giorno all’ora di pranzo rientrarono senza proferire parola, giusto qualche saluto di cortesia, lei mi diede un bacio e disse che andava a farsi la doccia, lui appena lei se ne andò mi porse il telefono:
C’è qualcosa che penso tu debba vedere
Sbiancai all’idea, afferrai il telefono dove c’era un video pronto per essere riprodotto, si vedeva lui piazzare il telefono in modo tale che riprendesse i due lettini e il mare di sfondo, al momento non era accaduto nulla, ma evidentemente lui aveva già le idee chiare:
- andiamo a fare un bagno? Le chiese
- ok si!
Si alzarono depositarono un po’ di cose sui lettini e si avviarono, nel farlo lui la cinse col braccio sul fianco, poi mentre entravano in acqua abbassò la mano poggiandola sul culo ma lei la prese e se la rimise sul fianco ridendo e dandogli dello sciocco.
Lui allora esplose a ridere e iniziò a schizzare l’acqua del mare per provocarla, lei ridendo si lasciò andare al gioco e iniziò pure lei a schizzare acqua ridendo e scherzando fin che lui non trovò il modo per afferrarla e lanciarla in acqua, a quel punto sempre rimanendo sempre nel campo del gioco la abbracciò da dietro ridendo le diede un bacio affettuoso sulla guancia, arresa alla sconfitta lei si rilassò in acqua restando tra le sue braccia mentre lui a quel punto cominciò a dargli altri bacetti sulle guance, poi sulla spalla, quindi sul collo, non si poteva vedere dal video ma era abbastanza evidente che lui glielo stesse appoggiando tra le chiappe e che lei pian piano se ne stesse rendendo conto, senza però reagire, quelle coccole, un po’ spinte, gli piacevano.
Ad un certo punto lei si destò e decise di uscire dall’acqua avviandosi verso i lettini in primo piano nel video con un sorriso e dell’evidente imbarazzo stampato in faccia, prese l’asciugamano e cominciò ad asciugarsi mentre dietro di lei arrivava Marco che aveva un evidente erezione sotto il costume che lasciava intendere anche un cazzo di dimensioni ragguardevoli. Sebbene avesse potuto sentirlo con le chiappe lei non lo aveva ancora visto perciò quando lo vide strabuzzò gli occhi:
- ho un problema un po’ duro da risolvere, dici che me la dai una mano? Fece lui ridendo
a quel punto lei si girò e vide “il problema”, sebbene shoccata dalle dimensioni si mise a ridere per la sua battuta e con una certa malizia disse
- Credo sia un problema che dovrai affrontare da solo!
- Ma questo problema lo hai creato tu!
A quel punto lei era seduta sul lettino e lui in piedi di fronte a lei, fece un passo in avanti mettendogli il pacco praticamente in faccia e mentre lei rideva imbarazzata, gli strappò di mano l’asciugamano e portò le mani di lei sul suo cazzo. Lei rimase immobile imbarazzatissima, col cazzo di lui in mano attraverso il costume lo guardò e l’unica cosa che seppe dire fu:
- e adesso?
Lui si abbassò, le alzò lo sguardo con la mano le diede un bacio a stampo e le disse:
- adesso ringraziami per l’ospitalità..!
e fece un occhiolino mentre rialzandosi si abbassò il costume, lasciando il cazzo eretto di almeno 20 cm di fronte alla sua faccia, le riprese le mani e se le rimise sul cazzo. Lei non fiatò completamente imbarazzata cominciò a segarlo lentamente, fin che dopo un po’ iniziò con una mano a segarlo e con l’altra a massaggiargli le palle, lui apprezzava ma non era soddisfatto quindi poco dopo le mise una mano sulla nuca e le spinse la testa sul cazzo, lei automaticamente aprì la bocca e iniziò a spompinarlo bene come sapeva fare lei.
A quel punto lui non doveva più fare nulla si sedette sul suo lettino e lei gli si inginocchiò davanti e proseguì con quel pompino fin che ad un certo punto lo vidi mettergli nuovamente la mano sulla nuca spingergli il cazzo in gola fino alle palle e con un grugnito si svuotò le palle direttamente nella sua gola.
Lei si ricompose un poco e poi si rimise sul lettino senza proferire verbo quindi lui si alzò e bloccò il video
Vedere la propria ragazza inginocchiata ai piedi di un altro uomo che va su e giù con la testa mentre accoglie in bocca il suo cazzo è un esperienza indescrivibile: non si tratta di una scopata, è lei che decide di dare del piacere a lui, a lei non ne viene nulla, è una totale sottomissione e osservare la scena da un lato ti fa morire di gelosia, dall’altro lato pensi sia finto e contemporaneamente ti rendi conto che è in assoluto la scena più arrapante a cui tu abbia assistito in tutta la tua vita, questo mix di emozioni ti contorce le budella e ti fa tirare il cazzo contemporaneamente, ti manda fuori di testa.
Quattro giorni. In quattro giorni un mezzo sconosciuto è riuscito a sedurre e farsi spompinare dalla mia ragazza, ero sconvolto. Ma soprattutto avevo il cazzo di marmo. Era come aver appena visto il miglior video porno della mia vita.
Pensai “devo sborrare, non sto più capendo un cazzo” mollai li il telefono senza nemmeno guardare Marco, d’istinto andai in camera pensando di farmi una sega, aprii la porta e trovai la mia ragazza appena docciata, completamente nuda distesa a pancia in giù sul letto e mi ricordai quello che gli avevo detto il giorno prima.
Mi catapultai sul suo culo le allargai le chiappe sputai e le infilai un dito dentro, lei per tutta risposta non si mosse e con lo stesso imbarazzo del video mi disse
- Scusa, non so come sia potuto accadere..
- Tranquilla amore mio, va bene così
Tirai fuori il dito dal suo culo e ci infilai il mio cazzo. La sentii trasalire, tuffò la faccia nel cuscino e urlò con quanto fiato ebbe in corpo, ma non si ribellò cominciai quindi a pompare, senza tante preoccupazioni, quel magnifico culo che avevo a disposizione, dopo qualche minuto lei iniziò ad ansimare forte fin quando dopo un po’ non scaricai una vagonata di sborra nel suo culo.
Facemmo la doccia assieme, lei mi abbracciò per tutto il tempo senza dire una parola, la sollevai e la scopai in piedi sotto l’acqua fin che anche lei non raggiunse l’orgasmo e dopo di che andammo sul letto a riposare, li sul letto mi abbracciò e mi sussurrò
- Ti amo
Non parlammo più fin che mi arrivò un messaggio al cellulare da marco che mi diceva che il pranzo era pronto.
Andammo a tavola dove Marco iniziò a parlare come se nulla fosse, rompendo il ghiaccio con qualche battuta estranea ai fatti appena accaduti, il pomeriggio andammo in spiaggia come se non fosse accaduto nulla, poi in un momento in cui lei si era allontanata mi disse,
- sappi che non è finita: ho detto che me la volevo scopare e me la scopo, oggi era solo un assaggio, ogni giorno sarà un’escalation da oggi in avanti.
Non seppi cosa dire se non “ok” la discussione finì la
Il giorno dopo mi svegliai e lei non si era alzata, la cosa mi preoccupò un po’: metti che oltre a farsi succhiare il cazzo dalla mia lei devo pure pagarmi la vacanza?
- che fai, oggi non vai in spiaggia?
- Non lo so, dovrei?
- Sei libera di fare quello che vuoi tesoro, volevi venire qui per goderti le ferie, è giusto che tu te le goda.
Lei mangiò la foglia e se pur poco convinta si alzò ed uscì dalla stanza.
Marco appena la sentì uscire mi mandò un messaggio su WhatsApp, diedi un occhio e vidi che era un link, ci cliccai sopra e vidi che era una pagina internet dove erano visibili i video in diretta delle telecamere della casa, in pratica, fatto salvo per le camere degli ospiti, l’intera tenuta era piena di telecamere dotate di microfono in cui poter osservare e monitorare tutto quello che accadeva all’interno.
Vidi quindi marco accogliere la mia ragazza con un sorriso:
- Pensavo non ti svegliassi più oggi!!
- E invece eccomi qui!
- Vuoi sempre andare in spiaggia questa mattina?
Lei lo guardò stranita e chiese
- E che altro sennò?
- Beh un idea alternativa l’avrei...
Le porse la mano e la tirò a sé mentre lei, un po’diffidente faceva un po’ di resistenza, quindi l’afferrò in modo deciso e la baciò. Lei sconvolta si ribellò facendogli notare che c’ero anche io in casa e che avrei potuto svegliarmi, per tutta risposta, lui in modo perentorio:
- Vieni con me.
La prese per mano e la portò nella sua camera al piano superiore
- Qui non può raggiungerci nemmeno se vuole.
Ed era vero, il piano superiore era separato da una porta chiusa a chiave.
Ciò nonostante lei era comunque a disagio, di fatto non voleva andare con lui, chiaramente gli piaceva e aveva un debole, ma si sentiva in colpa nei miei confronti. Si sentiva in colpa verso di me, che stavo vedendo la scena attraverso l’impianto di sorveglianza, col cazzo di marmo in mano che mi chiedeva pietà.
Mi sentii un verme e pensai di dover fare qualcosa, non si meritava di stare così male, dato che il mio dubbio iniziale ormai era chiaro: con lui si sarebbe solo tolta uno sfizio… presi il telefono e gli scrissi un messaggio: “non smetterei di amarti qualunque cosa tu faccia”.
Tornai a guardare il video e vidi lei che tentava di temporeggiare e lui che con un sorriso beffardo capiva perfettamente cosa stava succedendo, gli dava corda, poi d’un tratto lei sentì il telefono vibrare, lo guardò e la vidi stringere le spalle e sedersi sul letto, lui le si sedette a fianco e le chiese se andava tutto bene, lei si girò verso di lui annuendo e a quel punto lui la baciò e questa volta lui accolse il bacio. Fu un bacio molto intenso, palesemente mentre si baciavano lei prendeva coscienza di quello che stava accadendo e all’improvviso i ruoli si invertirono, lui era la preda e lei la tigre.
Lei gli saltò addosso facendolo cadere sul letto, intanto gli apriva la camicia per poi infilargli la mano direttamente dentro il costume. Marco era totalmente scombussolato da questo repentino cambio di atteggiamento, ma decisamente non gli dispiaceva. A quel punto si staccarono dalle labbra e lei gli abbassò costume afferrò il cazzo e se lo infilò direttamente in gola sbattendo direttamente il naso sulla pancia di lui.
A quel punto iniziai a segarmi di brutto, ogni tanto mi fermavo per non venire e far durare la libidine di quel che vedevo il più a lungo possibile,
Lui iniziò a scopargli la gola e lei si lasciava fare fin che marco esclamò:
- basta cambiamo, non voglio fermarmi ad un pompino!
Quindi la fece alzare, la spogliò completamente, rimase per un istante ad ammirare la sua bellezza per poi farla distendere sul letto, si mise le sue gambe sulle spalle e la penetrò, lei palesemente non aspettava altro, iniziò a pompare, con una mano gli bloccava le braccia, con l’altra gli strizzava una tetta e intanto la limonava, lei godeva che potevo perfettamente sentirla da camera mia dato che avevano le finestre aperte, di tanto in tanto cambiavano posizione, prima a pancia in giù, poi a pecora, quindi di nuovo gli fotteva la gola, andarono avanti una buona ora, lui sembrava non venire mai, lei era già al terzo orgasmo quando lui la mise di nuovo a pecora e iniziò a puntargli il culo ma lei si ritrasse,
- No! Quello è una sua esclusiva!
- Mi spiace, ma in questa casa non esistono esclusive, al massimo condivisioni, quindi le bloccò le braccia sulla schiena, gli salì dietro di peso e glielo infilò nel culo
A quella scena non ce la feci più tirai una sborrata che macchiò pure il soffitto, quel palo da 20 cm che profanava il culo della mia ragazza mi mandava in pappa il cervello, a quel punto evidentemente l’eccitazione fu troppa anche per lui dopo pochi minuti che la inculava con brutalità usci dal culo la girò glielo mise in bocca e si svuotò le palle dentro di lei obbligandola a ingoiare tutto.
- Non pensare che sia finita, ora devi ripulirlo dall’inizio alla fine!
Lei in trans non se lo fece ripetere due volte e iniziò a leccare l’asta ripulendola completamente fin che non si ammosciò.
A quel punto il bastardo senza neanche dargli il tempo di riprendersi la fece alzare e la sbatté fuori dalla sua camera, nuda senza nulla per coprirsi.
Lei scombussolata iniziò a vagare per la casa, ma non riuscì a trovare neanche un asciugamano, demoralizzata quindi si avviò verso la nostra camera, nuda, sfatta, sudata e piena di umori su tutto il corpo. Le aprii e la accolsi in camera, non saprei dire cosa stesse pensando, da un lato sembrava arrabbiata, dall’altro in imbarazzo, dall’altro ancora soddisfatta, la presi per mano e l’abbracciai, quindi la baciai e le dissi
- Ti amo.
La strinsi forte e iniziai a baciarla su tutto il corpo la feci distendere sul letto e inziai a leccargli la figa che sapeva di lui, poi passai a leccargli il culo quindi tornai a mordicchiargli i capezzoli e poi a baciargli il collo fin che lei mi sussurrò
- Scopami ti prego!
Facemmo l’amore come due teneri amanti, niente brutalità niente aggressività, molte coccole, molti baci e amore, quindi mi invitò a metterglielo nel culo.
- È la regola - mi disse - se ti tradisco mi inculi!
Pure il sesso anale fu dolce, intenso, amava ogni centimetro che gli infilavo al punto che ebbe un altro incredibile orgasmo: mi incitò a non smettere e iniziò a tremare mi morse la spalla mentre venivo anche io e mi svuotavo le palle nel suo culo. Di nuovo.
Dopo le coccole rituali, mi andai a fare una doccia, quando tornai lei era addormentata, la lasciai riposare e andai in soggiorno dove trovai Marco
- Buon giorno signorina. Adesso è il tuo turno, te lo ricordi vero?
Rimasi di stucco, avevo momentaneamente rimosso quel dettaglio.
- Se per te va bene possiamo anche procedere ora, io ne ho, e la tua fidanzatina dormirà per un bel pezzo dopo la mattinata che ha avuto.
Si alzò in piedi e si tolse il costume, in tutto ciò io ero rimasto come un ebete in piedi a fissarlo, lui aveva un cazzo che dal vivo sembrava ancora più grosso e tra me e me pensai “come diavolo fa ad averne ancora?!”
Ma ne aveva eccome che ne aveva. Mi fece cenno di avvicinarmi a lui, si sedette sul divano e mi disse di spogliarmi e inginocchiarmi davanti a lui, io come un automa eseguivo ogni ordine che mi dava, compreso quello in cui mi disse di non usare le mani. Mi prese per la nuca e mi infilzò la gola con quel cazzo gigante che faticavo a far stare in bocca, in quel momento stimai ancora di più le capacità orali della mia ragazza.
Sentii un sapore di pulito si era evidentemente lavato nel frattempo, cinsi con le labbra la cappella e iniziai ad andare su e giù con la testa, le braccia, come da ordini, dietro la schiena.
- Dimmi signorina, hai preferenze su dove farmi sborrare? Culo o gola?,
mi resi conto che la cosa era assolutamente indifferente per quanto mi riguardava,
- È uguale
- Wow, siamo proprio servizievoli! Vediamo come dai il culo allora!
Quindi mi girò di spalle mi sputò sul buco del culo, puntò il cazzo e iniziò a spingere.
Completamente fuori allenamento com’era il mio culo, era come se mi stessero inculando per la prima volta, sentii la carne lacerarsi e pensai al servizio che avevo riservato alla mia ragazza il giorno prima, sentendomi un po’ in colpa, fin chè finalmente entrò completamente nel mio culo. Sentivo i suoi coglioni tra le mie natiche. A quel punto pur dolorante, cercai di rilassare i muscoli poggiai la testa sul divano e allargai il culo con le mani, come a dargli via libera, e lui cominciò a pompare, entrava ed usciva, entrava ed usciva, ad ogni uscita era meno dolore ed ad ogni entrata era più piacere, aumentava pian piano il ritmo diventando un cazzo di treno inarrestabile, andò avanti un buon quindici minuti a trapanarmi il culo fin che pronto per sborrare uscì di colpo dal mio culo lasciandomi un senso di vuoto assurdo colmato subito dal suo cazzo che si infilava in bocca e mi riempiva di succo da bere.
Quel giorno non andammo in spiaggia, rimanemmo a casa a riposare ci ritrovammo solo la sera per la cena dove nessuno praticamente aprì bocca, un po’ per l’imbarazzo, un po’ per la stanchezza.
Il giorno dopo ci fu la svolta definitiva, questa volta ci alzammo entrambi presto, la sfida era stata compiuta in modo anche piuttosto plateale non aveva più senso “lasciarli soli” facemmo colazione e di marco non c’era traccia, andammo quindi in spiaggia insieme. Arrivati vedemmo che marco era già sotto il gazebo da solo, ci avvicinammo e ci rendemmo conto che era nudo, col cazzo al vento, avvicinandoci ci vide e ci invitò ad accomodarci.
- Scusate, non vi avevo avvisato, mi piace praticare il naturismo ogni tanto, accomodatevi dai! Tanto non c’è nulla che non abbiate mai visto giusto?
Un filo imbarazzati ci sistemammo sui nostri due lettini e cominciammo a chiacchierare cercando di stemperare la tensione, fin che ad un certo punto Marco si alzò in piedi, venne in mezzo a noi due e col cazzo all’altezza delle nostre facce, rivolgendosi ad entrambi ci chiese:
- Allora chi me lo svuota oggi?
Pochi istanti dopo eravamo nudi ai suoi piedi mentre gli succhiavamo il cazzo insieme.
Lei si alternava a succhiarlo a me e a lui mentre io mi dedicavo a lui con la bocca e a lei con le mani, ad un certo punto lui la fece alzare e la baciò mentre dirigeva la mia testa tra le sue gambe per farmi leccare bene il suo culo, quando la ritenne pronta la girò e in un colpo solo gli infilò tutti e 20 i cm di cazzo nel culo, lei sbarrò gli occhi per la sorpresa, ma non ebbe alcun accenno di dolore. a quel punto iniziai a leccargliela mentre lui la inculava per poi alzarmi in piedi limonarla sollevarla da terra e iniziare a scoparla da in piedi mentre lui da dietro continuava a incularla, non stava più capendo niente, io la scopavo in figa sostenendola dalle gambe: lui la inculava strizzandogli le tette da dietro e intanto la limonavo. Dopo 2 minuti ebbe un orgasmo che per poco non sveniva e quasi contemporaneamente le venimmo dentro entrambi lui nel culo, io nella figa.
Avevamo altri dieci giorni, e sarebbero stati i giorni più folli della nostra vita.
Rientrati a casa a fine vacanze ci mettemmo una pietra sopra, avevamo avuto la nostra vacanza e altre inaspettate soddisfazioni, lei non era interessata a cercare questo tipo di emozioni, ma le aveva comunque vissute bene, tornammo quindi alla normale vita di coppia, con un rapporto molto più forte di quello di prima, Marco lo incontrammo in altre occasioni e tentò altri approcci ma senza ottenere nulla, lei lo sfizio se l’era tolto e anche se lui aveva vinto la scommessa in quell’occasione non aveva conquistato il suo cuore
Questo fino all’estate scorsa.
Avevo di recente conosciuto tramite alcuni amici questo personaggio, Marco, un imprenditore cinquantenne a cui i soldi decisamente non mancavano: aveva, tra le tante, una proprietà in Sardegna con una spiaggetta privata sotto casa in cui non poteva accedere nessuno, quando me ne parlò gli dissi apertamente che lo invidiavo, era il sogno che avevamo io e la mia ragazza ormai da parecchi anni e che speravo un giorno di potergli offrire una vacanza in un posto così. La discussione finì lì e parlammo del più e del meno. Fu a distanza di qualche mese verso i primi caldi che avemmo l’occasione di uscire per una cena tra amici in cui presenziò anche la mia compagna, notai che ne era colpito, non era tipa da passare inosservata, era oggettivamente bella, capitava spesso che qualcuno la spogliasse palesemente con gli occhi e lui non fu da meno, anzi, non si tirò indietro dal dagli attenzioni dirette, complimenti espliciti e battute sul quanto io fossi fortunato, passò buona parte della serata a chiacchierarci amichevolmente, prese la palla al balzo e mi coglionò un po’ con la complicità di lei. La cosa non mi turbò particolarmente, la mia ragazza mi è sempre stata fedele e se poteva ridere e scherzare con qualcuno non si è mai tirata indietro sapendo che io stavo sempre al gioco. Il giorno dopo Marco mi mandò un messaggio proponendomi un aperitivo la sera stessa io e lui, la cosa mi parve strana, sebbene andassimo d’accordo non mi aveva mai proposto esplicitamente di trovarci da soli, andai quindi domandandomi cosa volesse e fu presto detto, non ci girò molto attorno:
- sai, la tua ragazza mi piace.
- Anche a me! – dissi sarcastico
- No, sul serio, vorrei portarmela a letto
- Non credo sia possibile…
- Sei così sicuro di te stesso?
- No, sono sicuro di lei, non mi ha mai tradito e non lo farebbe mai, mi ama e ci tiene a me più di ogni altra cosa, di questo le sono grato, ci hanno provato in tanti, li ho visti tentare spesso, ma non si è mai filata nessuno.
- Capisco... e se avessi modo di stare da solo con lei molto spesso per... che so, due settimane di fila?
- Che intendi?
- Beh lo sai che ho la casa al Sardegna...
- Se pensi di farti una vacanza tu e lei te lo scordi.
- Pensavo piuttosto a noi 3…
- In che senso?
- Nel senso, vi ospito a casa mia in Sardegna, avrete a disposizione una camera ed un bagno tutto per voi, tutto pagato per 2 settimane, viaggio incluso. L’unica cosa che ti chiedo è di fare in modo che per mezza giornata ogni giorno di farmi stare da solo con lei. Se la conquisto me la scopo, se non la conquisto hai avuto una vacanza gratuita per te e lei come sognavate da tempo. Se però ti metti in mezzo e mi impedisci di stare da solo con lei per il tempo che ti ho chiesto mi paghi tutto il servizio, vitto alloggio e viaggio. Ci stai?
Rimasi sbalordito dalla proposta, mi aveva lasciato perplesso e non seppi cosa rispondere,
- Non saprei, devo pensarci un attimo..
- Non serve che tu mi dia una risposta ora, però lei non deve sapere niente, se gli dici le mie intenzioni partirebbe prevenuta e non sarebbe un gioco alla pari.
Non capii il senso di “gioco alla pari”, ma comunque dovevo ragionarci su, parlai con la mia ragazza se potesse interessargli una vacanza ospitati da Marco, giusto per capire se almeno da parte sua, in modo innocente, l’idea della vacanza potesse interessargli, come immaginavo un po’ di disagio glielo procurava, non lo conosceva molto e stare in casa altrui non è mai pieno relax; però il fatto di avere camera e bagno tutto per noi rendeva la cosa un po’più confortevole e dato il desiderio di questa vacanza espresso ormai da svariati anni alla fine mi disse di accettare.
Chiamai quindi marco e gli dissi che accettavamo lui, ne fu felice ma si giocò un ultima carta:
- Sai che c’è? dato che mi avete fatto aspettare per una risposta aggiungo una clausola: se mi scopo la tua ragazza poi mi scopo pure te!
- Scusa, ma ti piacciono anche i maschi?
- No ma mi piace l’idea di umiliarti dall’inizio alla fine, sei troppo sicuro di te stesso
Un po’ mi fece ridere questa frase, lui diceva che si sarebbe fatto la mia ragazza ed ero io quello troppo sicuro di me!
- Eh eh, ok si come vuoi, intanto vediamo se te la scopi davvero!
- Certo! Organizzo tutto e ti aggiorno!
Arrivò dunque il giorno, della partenza, andammo in aereo fino ad Olbia e li ci venne a prendere lui in macchina e ci portò fino alla sua tenuta, dove, come da accordi ci fece accomodare in una camera con bagno tutta per noi
- Qui per le prossime due settimane ci entrerete solo voi, sistemate le vostre cose, poi raggiungetemi in sala da pranzo che mangiamo qualcosa!
E si congedò.
Lei era felice come una pasqua, era super eccitata, finalmente la vacanza che aveva sempre sognato!
- Oddio è fantastico, ancora non ci credo! Come diavolo hai fatto a renderlo possibile!? Ti amo!
Mi saltò addosso baciandomi mi riempì di baci, mi tirò via la maglia e mi infilò una mano nei pantaloni,
- Mi sa che qualcuno merita un premio!
Mi cavò braghe e mutande e come un’assatanata prese a farmi uno dei migliori pompini che potesse mai fare, mi guardava negli occhi e sorridendo mi pompava il cazzo come se non ci fosse un domani, mi eccitò talmente tanto che in cinque minuti capitolai sborrandole direttamente in gola e lei che di solito evitava, questa volta ingoiò tutto lasciandomi il cazzo pulito. Si alzò quindi, mi diede un bacio a stampo e mi disse,
- Andiamo a mangiare!
- Si, anche se tu l’aperitivo l’hai già fatto!
Arrivammo ridendo in sala da pranzo dove Marco ci attendeva con un’ottima pastasciutta fredda pomodorini rucola e grana, si parlò del più e del meno, del viaggio e di cosa potevamo fare in questi giorni. Colsi la palla al balzo per rispettare i patti e dissi:
- Beh per me la vacanza è relax, quindi non esiste sveglia presto, quando mi sveglio mi sveglio!
La mia ragazza un po’ scocciata reclamò
- Si ma io non ce la faccio a dormire fino a tardi, che devo fare, stare qui a rompermi le palle ed aspettarti?
E marco che aveva mangiato la foglia:
- Posso sempre accompagnarti io in spiaggia se vuoi, tanto è qui a 50 metri, potete andare e venire quando volete se lui si alza tardi andiamo noi e poi quando si sveglia ci raggiunge, questo pomeriggio facciamo un giro così imparate a conoscere la zona e vi orienterete facilmente!
Il pomeriggio dunque finimmo di sistemare le nostre cose e più tardi Marco ci guidò attraverso i sentieri nella sua proprietà per conoscere le varie zone e i servizi che c’erano lì attorno, infine ci portò alla spiaggetta e li ci facemmo il primo bagno dell’anno in un’acqua cristallina come non ne avevo mai vista.
La sera rientrammo a casa, cenammo e poi andammo presto in camera dove sotto la doccia mi fece capire che l’eccitazione della giornata non era andata calando: mi chiamò con la scusa di un bagno schiuma dimenticato fuori dalla doccia ed io che avevo recepito il messaggio mi spogliai e glielo portai direttamente dentro la doccia, li iniziò a sculettare e a stimolarmi l’uccello col culo, facendolo diventare di marmo in poco tempo, quando sentì che la consistenza era buona me lo afferrò, lo scappellò e se lo infilò direttamente tra le gambe dove era decisamente un lago ( e non per l’acqua della doccia), non capii più niente e iniziai a scoparla cattivo, con una mano gli tiravo i capelli tenendola con la faccia in alto, con l’altra gli strizzavo una tetta e come un martello pneumatico la scopavo da dietro tenendola schiacciata nell’angolo della doccia.
Non ho approfondito il livello di insonorizzazione della casa ma dubito fosse sufficiente a impedire a Marco di sentirla urlare.
Dopo 10 minuti così iniziò a tremare e le gambe le cedettero, dovetti sostenerla con le braccia per non farla cadere in preda all’orgasmo, continuai però a scoparla nonostante mi stesse chiedendo di smettere e dopo circa un minuto venni anch’io sulla sua schiena.
Andammo a dormire verso le 23.00 e la mattina dopo come da copione lei si alzò verso le 7 mi diede un bacio e mi disse:
- Io mi alzo, faccio colazione e vado in spiaggia, tu quando ci sei raggiungici, altrimenti ci vediamo per pranzo!
E così fu: ci vedemmo per pranzo, passai la mattinata ridacchiando tra me e me, cazzeggiando sui social, e guardando la tv, ero decisamente tranquillo: scopandola così ogni giorno, Marco non aveva speranza.
Come dicevo, rientrarono per pranzo, ridendo e scherzando come vecchi amici, pranzammo con un fresco prosciutto e melone e poi aspettammo le 15 per rientrare in spiaggia, li la mia ragazza mi coinvolse per farmi vedere alcuni aspetti della spiaggia che gli aveva fatto vedere marco durante la mattinata: prima si arrampicò su alcune rocce di granito levigate che chiudevano la spiaggia dalle quali si godeva una fantastica veduta e poi, discendendo dall’altra parte si raggiungeva una piccola grotta molto graziosa, che si riempiva e svuotava di acqua a seconda della marea. Capii dunque che marco non si era seduto sugli allori e stava giocando pian piano le sue carte. La sera la mia compagna mi disse che era stato molto carino con lei e che “era davvero una bella persona” sorrisi a denti stretti pensando “se lo conoscessi davvero chissà se diresti la stessa cosa”. La giornata passò regolare e la sera andammo a dormire presto, tentai un approccio, ma la giornata di sole l’aveva sfinita e non aveva decisamente le forze per affrontare una scopata.
La mattina dopo fu uguale alla precedente, si alzò e andò insieme a marco in spiaggia, il pomeriggio andammo di nuovo tutti insieme in spiaggia, questa volta però marco aveva attrezzato con un gazebo ed alcuni lettini la spiaggetta e vidi poggiata a terra la crema solare, la mia ragazza la raccolse e me la porse e mi chiese di mettergliela
- Pensavo te la mettessi direttamente a casa prima di uscire
- Ieri si, oggi ho voluto venire subito in spiaggia
Tra me e me mi domandai, “ok, ma quindi sta mattina te la sei messa da sola o te l’ha messa marco?”
In serata questa domanda gliela feci esplicitamente in modo quasi provocatorio ma la risposta fu abbastanza sconcertante:
- Certo che me l’ha messa Marco, come me l’ha messa ieri a casa prima di uscire, non sono una piovra, mica ci arrivo alla schiena
- Quindi te l’ha messa solo sulla schiena?
- Ieri! Oggi me l’ha spalmata direttamente lui su tutto il corpo, con l’occasione mi ha fatto un massaggio divino, dovresti provare!
A quel punto realizzai che forse, un massaggio, non quello che intendeva lei c’era il rischio che lo facessi io a Marco.
Mentre mi diceva ste cose marco fingeva di leggere sul suo lettino con un sorrisetto beato stampato in faccia.
“E siamo solo al terzo giorno” pensai..
In cuor mio non avevo mai calcolato questa possibilità, cominciai quindi a pensare a cosa avrebbe potuto significare, non avevo paura di esser scopato da Marco, di fatto avevo già avuto qualche esperienza bisex in gioventù, ma mi domandavo se un eventuale sbandata della mia ragazza fosse da interpretare come un suo invaghimento per Marco o semplicemente il desiderio di togliersi qualche sfizio.
La sera mentre lei si faceva la doccia, andai da marco e gli dissi fuori dai denti: facciamo così, se tu riesci a scoparla o farci qualsiasi cosa tu voglia pretendo di assistere. Voglio vederlo con i miei occhi e sentire cosa vi dite, quindi portati dietro il cellulare e se ci sta vedi di registrare tutto.
Non so perché lo feci un po’ perché avevo bisogno di vederlo con i miei occhi per crederci, un po’ perché più immaginavo lei che si faceva scopare da lui più il cazzo mi si induriva, non avrei mai immaginato di avere fantasie cuckold, ma ahimè ci stavo arrivando.
Rientrai in camera e li trovai la mia ragazza in piedi appena docciata con l’asciugamano addosso che come mi vide, lo fece scivolare per terra
- Ops.. mi è caduto…
Sorrisi andandogli incontro, gli afferrai le chiappe e la sollevai da terra, sbattendola poi sul letto, limonandola e trastullandogli la figa con la mano, tirai fuori l’uccello e senza bisogno di ulteriori preliminari la scopai come se non ci fosse un domani e mentre la penetravo e lei ansimava le sussurrai all’orecchio :
- Se mi metti le corna ti inculo
Lei non si scompose, e tra i vari
- sii, sii, sii,
aggiunse
- VA BENE!
Pochi istanti dopo raggiunse l’orgasmo, tremando e piantandomi le unghie sulla schiena, mentre io a fatica mi sfilai e le sborrai sulle tette
Il quarto giorno come ogni mattina andarono in spiaggia. Tra me e me iniziai ad interrogarmi se ne valeva la pena o se fosse il caso di mandare tutto a puttane e pagargli l’alloggio con buona pace del mio cervello, ma nonostante i dubbi non feci nulla.
Quel giorno all’ora di pranzo rientrarono senza proferire parola, giusto qualche saluto di cortesia, lei mi diede un bacio e disse che andava a farsi la doccia, lui appena lei se ne andò mi porse il telefono:
C’è qualcosa che penso tu debba vedere
Sbiancai all’idea, afferrai il telefono dove c’era un video pronto per essere riprodotto, si vedeva lui piazzare il telefono in modo tale che riprendesse i due lettini e il mare di sfondo, al momento non era accaduto nulla, ma evidentemente lui aveva già le idee chiare:
- andiamo a fare un bagno? Le chiese
- ok si!
Si alzarono depositarono un po’ di cose sui lettini e si avviarono, nel farlo lui la cinse col braccio sul fianco, poi mentre entravano in acqua abbassò la mano poggiandola sul culo ma lei la prese e se la rimise sul fianco ridendo e dandogli dello sciocco.
Lui allora esplose a ridere e iniziò a schizzare l’acqua del mare per provocarla, lei ridendo si lasciò andare al gioco e iniziò pure lei a schizzare acqua ridendo e scherzando fin che lui non trovò il modo per afferrarla e lanciarla in acqua, a quel punto sempre rimanendo sempre nel campo del gioco la abbracciò da dietro ridendo le diede un bacio affettuoso sulla guancia, arresa alla sconfitta lei si rilassò in acqua restando tra le sue braccia mentre lui a quel punto cominciò a dargli altri bacetti sulle guance, poi sulla spalla, quindi sul collo, non si poteva vedere dal video ma era abbastanza evidente che lui glielo stesse appoggiando tra le chiappe e che lei pian piano se ne stesse rendendo conto, senza però reagire, quelle coccole, un po’ spinte, gli piacevano.
Ad un certo punto lei si destò e decise di uscire dall’acqua avviandosi verso i lettini in primo piano nel video con un sorriso e dell’evidente imbarazzo stampato in faccia, prese l’asciugamano e cominciò ad asciugarsi mentre dietro di lei arrivava Marco che aveva un evidente erezione sotto il costume che lasciava intendere anche un cazzo di dimensioni ragguardevoli. Sebbene avesse potuto sentirlo con le chiappe lei non lo aveva ancora visto perciò quando lo vide strabuzzò gli occhi:
- ho un problema un po’ duro da risolvere, dici che me la dai una mano? Fece lui ridendo
a quel punto lei si girò e vide “il problema”, sebbene shoccata dalle dimensioni si mise a ridere per la sua battuta e con una certa malizia disse
- Credo sia un problema che dovrai affrontare da solo!
- Ma questo problema lo hai creato tu!
A quel punto lei era seduta sul lettino e lui in piedi di fronte a lei, fece un passo in avanti mettendogli il pacco praticamente in faccia e mentre lei rideva imbarazzata, gli strappò di mano l’asciugamano e portò le mani di lei sul suo cazzo. Lei rimase immobile imbarazzatissima, col cazzo di lui in mano attraverso il costume lo guardò e l’unica cosa che seppe dire fu:
- e adesso?
Lui si abbassò, le alzò lo sguardo con la mano le diede un bacio a stampo e le disse:
- adesso ringraziami per l’ospitalità..!
e fece un occhiolino mentre rialzandosi si abbassò il costume, lasciando il cazzo eretto di almeno 20 cm di fronte alla sua faccia, le riprese le mani e se le rimise sul cazzo. Lei non fiatò completamente imbarazzata cominciò a segarlo lentamente, fin che dopo un po’ iniziò con una mano a segarlo e con l’altra a massaggiargli le palle, lui apprezzava ma non era soddisfatto quindi poco dopo le mise una mano sulla nuca e le spinse la testa sul cazzo, lei automaticamente aprì la bocca e iniziò a spompinarlo bene come sapeva fare lei.
A quel punto lui non doveva più fare nulla si sedette sul suo lettino e lei gli si inginocchiò davanti e proseguì con quel pompino fin che ad un certo punto lo vidi mettergli nuovamente la mano sulla nuca spingergli il cazzo in gola fino alle palle e con un grugnito si svuotò le palle direttamente nella sua gola.
Lei si ricompose un poco e poi si rimise sul lettino senza proferire verbo quindi lui si alzò e bloccò il video
Vedere la propria ragazza inginocchiata ai piedi di un altro uomo che va su e giù con la testa mentre accoglie in bocca il suo cazzo è un esperienza indescrivibile: non si tratta di una scopata, è lei che decide di dare del piacere a lui, a lei non ne viene nulla, è una totale sottomissione e osservare la scena da un lato ti fa morire di gelosia, dall’altro lato pensi sia finto e contemporaneamente ti rendi conto che è in assoluto la scena più arrapante a cui tu abbia assistito in tutta la tua vita, questo mix di emozioni ti contorce le budella e ti fa tirare il cazzo contemporaneamente, ti manda fuori di testa.
Quattro giorni. In quattro giorni un mezzo sconosciuto è riuscito a sedurre e farsi spompinare dalla mia ragazza, ero sconvolto. Ma soprattutto avevo il cazzo di marmo. Era come aver appena visto il miglior video porno della mia vita.
Pensai “devo sborrare, non sto più capendo un cazzo” mollai li il telefono senza nemmeno guardare Marco, d’istinto andai in camera pensando di farmi una sega, aprii la porta e trovai la mia ragazza appena docciata, completamente nuda distesa a pancia in giù sul letto e mi ricordai quello che gli avevo detto il giorno prima.
Mi catapultai sul suo culo le allargai le chiappe sputai e le infilai un dito dentro, lei per tutta risposta non si mosse e con lo stesso imbarazzo del video mi disse
- Scusa, non so come sia potuto accadere..
- Tranquilla amore mio, va bene così
Tirai fuori il dito dal suo culo e ci infilai il mio cazzo. La sentii trasalire, tuffò la faccia nel cuscino e urlò con quanto fiato ebbe in corpo, ma non si ribellò cominciai quindi a pompare, senza tante preoccupazioni, quel magnifico culo che avevo a disposizione, dopo qualche minuto lei iniziò ad ansimare forte fin quando dopo un po’ non scaricai una vagonata di sborra nel suo culo.
Facemmo la doccia assieme, lei mi abbracciò per tutto il tempo senza dire una parola, la sollevai e la scopai in piedi sotto l’acqua fin che anche lei non raggiunse l’orgasmo e dopo di che andammo sul letto a riposare, li sul letto mi abbracciò e mi sussurrò
- Ti amo
Non parlammo più fin che mi arrivò un messaggio al cellulare da marco che mi diceva che il pranzo era pronto.
Andammo a tavola dove Marco iniziò a parlare come se nulla fosse, rompendo il ghiaccio con qualche battuta estranea ai fatti appena accaduti, il pomeriggio andammo in spiaggia come se non fosse accaduto nulla, poi in un momento in cui lei si era allontanata mi disse,
- sappi che non è finita: ho detto che me la volevo scopare e me la scopo, oggi era solo un assaggio, ogni giorno sarà un’escalation da oggi in avanti.
Non seppi cosa dire se non “ok” la discussione finì la
Il giorno dopo mi svegliai e lei non si era alzata, la cosa mi preoccupò un po’: metti che oltre a farsi succhiare il cazzo dalla mia lei devo pure pagarmi la vacanza?
- che fai, oggi non vai in spiaggia?
- Non lo so, dovrei?
- Sei libera di fare quello che vuoi tesoro, volevi venire qui per goderti le ferie, è giusto che tu te le goda.
Lei mangiò la foglia e se pur poco convinta si alzò ed uscì dalla stanza.
Marco appena la sentì uscire mi mandò un messaggio su WhatsApp, diedi un occhio e vidi che era un link, ci cliccai sopra e vidi che era una pagina internet dove erano visibili i video in diretta delle telecamere della casa, in pratica, fatto salvo per le camere degli ospiti, l’intera tenuta era piena di telecamere dotate di microfono in cui poter osservare e monitorare tutto quello che accadeva all’interno.
Vidi quindi marco accogliere la mia ragazza con un sorriso:
- Pensavo non ti svegliassi più oggi!!
- E invece eccomi qui!
- Vuoi sempre andare in spiaggia questa mattina?
Lei lo guardò stranita e chiese
- E che altro sennò?
- Beh un idea alternativa l’avrei...
Le porse la mano e la tirò a sé mentre lei, un po’diffidente faceva un po’ di resistenza, quindi l’afferrò in modo deciso e la baciò. Lei sconvolta si ribellò facendogli notare che c’ero anche io in casa e che avrei potuto svegliarmi, per tutta risposta, lui in modo perentorio:
- Vieni con me.
La prese per mano e la portò nella sua camera al piano superiore
- Qui non può raggiungerci nemmeno se vuole.
Ed era vero, il piano superiore era separato da una porta chiusa a chiave.
Ciò nonostante lei era comunque a disagio, di fatto non voleva andare con lui, chiaramente gli piaceva e aveva un debole, ma si sentiva in colpa nei miei confronti. Si sentiva in colpa verso di me, che stavo vedendo la scena attraverso l’impianto di sorveglianza, col cazzo di marmo in mano che mi chiedeva pietà.
Mi sentii un verme e pensai di dover fare qualcosa, non si meritava di stare così male, dato che il mio dubbio iniziale ormai era chiaro: con lui si sarebbe solo tolta uno sfizio… presi il telefono e gli scrissi un messaggio: “non smetterei di amarti qualunque cosa tu faccia”.
Tornai a guardare il video e vidi lei che tentava di temporeggiare e lui che con un sorriso beffardo capiva perfettamente cosa stava succedendo, gli dava corda, poi d’un tratto lei sentì il telefono vibrare, lo guardò e la vidi stringere le spalle e sedersi sul letto, lui le si sedette a fianco e le chiese se andava tutto bene, lei si girò verso di lui annuendo e a quel punto lui la baciò e questa volta lui accolse il bacio. Fu un bacio molto intenso, palesemente mentre si baciavano lei prendeva coscienza di quello che stava accadendo e all’improvviso i ruoli si invertirono, lui era la preda e lei la tigre.
Lei gli saltò addosso facendolo cadere sul letto, intanto gli apriva la camicia per poi infilargli la mano direttamente dentro il costume. Marco era totalmente scombussolato da questo repentino cambio di atteggiamento, ma decisamente non gli dispiaceva. A quel punto si staccarono dalle labbra e lei gli abbassò costume afferrò il cazzo e se lo infilò direttamente in gola sbattendo direttamente il naso sulla pancia di lui.
A quel punto iniziai a segarmi di brutto, ogni tanto mi fermavo per non venire e far durare la libidine di quel che vedevo il più a lungo possibile,
Lui iniziò a scopargli la gola e lei si lasciava fare fin che marco esclamò:
- basta cambiamo, non voglio fermarmi ad un pompino!
Quindi la fece alzare, la spogliò completamente, rimase per un istante ad ammirare la sua bellezza per poi farla distendere sul letto, si mise le sue gambe sulle spalle e la penetrò, lei palesemente non aspettava altro, iniziò a pompare, con una mano gli bloccava le braccia, con l’altra gli strizzava una tetta e intanto la limonava, lei godeva che potevo perfettamente sentirla da camera mia dato che avevano le finestre aperte, di tanto in tanto cambiavano posizione, prima a pancia in giù, poi a pecora, quindi di nuovo gli fotteva la gola, andarono avanti una buona ora, lui sembrava non venire mai, lei era già al terzo orgasmo quando lui la mise di nuovo a pecora e iniziò a puntargli il culo ma lei si ritrasse,
- No! Quello è una sua esclusiva!
- Mi spiace, ma in questa casa non esistono esclusive, al massimo condivisioni, quindi le bloccò le braccia sulla schiena, gli salì dietro di peso e glielo infilò nel culo
A quella scena non ce la feci più tirai una sborrata che macchiò pure il soffitto, quel palo da 20 cm che profanava il culo della mia ragazza mi mandava in pappa il cervello, a quel punto evidentemente l’eccitazione fu troppa anche per lui dopo pochi minuti che la inculava con brutalità usci dal culo la girò glielo mise in bocca e si svuotò le palle dentro di lei obbligandola a ingoiare tutto.
- Non pensare che sia finita, ora devi ripulirlo dall’inizio alla fine!
Lei in trans non se lo fece ripetere due volte e iniziò a leccare l’asta ripulendola completamente fin che non si ammosciò.
A quel punto il bastardo senza neanche dargli il tempo di riprendersi la fece alzare e la sbatté fuori dalla sua camera, nuda senza nulla per coprirsi.
Lei scombussolata iniziò a vagare per la casa, ma non riuscì a trovare neanche un asciugamano, demoralizzata quindi si avviò verso la nostra camera, nuda, sfatta, sudata e piena di umori su tutto il corpo. Le aprii e la accolsi in camera, non saprei dire cosa stesse pensando, da un lato sembrava arrabbiata, dall’altro in imbarazzo, dall’altro ancora soddisfatta, la presi per mano e l’abbracciai, quindi la baciai e le dissi
- Ti amo.
La strinsi forte e iniziai a baciarla su tutto il corpo la feci distendere sul letto e inziai a leccargli la figa che sapeva di lui, poi passai a leccargli il culo quindi tornai a mordicchiargli i capezzoli e poi a baciargli il collo fin che lei mi sussurrò
- Scopami ti prego!
Facemmo l’amore come due teneri amanti, niente brutalità niente aggressività, molte coccole, molti baci e amore, quindi mi invitò a metterglielo nel culo.
- È la regola - mi disse - se ti tradisco mi inculi!
Pure il sesso anale fu dolce, intenso, amava ogni centimetro che gli infilavo al punto che ebbe un altro incredibile orgasmo: mi incitò a non smettere e iniziò a tremare mi morse la spalla mentre venivo anche io e mi svuotavo le palle nel suo culo. Di nuovo.
Dopo le coccole rituali, mi andai a fare una doccia, quando tornai lei era addormentata, la lasciai riposare e andai in soggiorno dove trovai Marco
- Buon giorno signorina. Adesso è il tuo turno, te lo ricordi vero?
Rimasi di stucco, avevo momentaneamente rimosso quel dettaglio.
- Se per te va bene possiamo anche procedere ora, io ne ho, e la tua fidanzatina dormirà per un bel pezzo dopo la mattinata che ha avuto.
Si alzò in piedi e si tolse il costume, in tutto ciò io ero rimasto come un ebete in piedi a fissarlo, lui aveva un cazzo che dal vivo sembrava ancora più grosso e tra me e me pensai “come diavolo fa ad averne ancora?!”
Ma ne aveva eccome che ne aveva. Mi fece cenno di avvicinarmi a lui, si sedette sul divano e mi disse di spogliarmi e inginocchiarmi davanti a lui, io come un automa eseguivo ogni ordine che mi dava, compreso quello in cui mi disse di non usare le mani. Mi prese per la nuca e mi infilzò la gola con quel cazzo gigante che faticavo a far stare in bocca, in quel momento stimai ancora di più le capacità orali della mia ragazza.
Sentii un sapore di pulito si era evidentemente lavato nel frattempo, cinsi con le labbra la cappella e iniziai ad andare su e giù con la testa, le braccia, come da ordini, dietro la schiena.
- Dimmi signorina, hai preferenze su dove farmi sborrare? Culo o gola?,
mi resi conto che la cosa era assolutamente indifferente per quanto mi riguardava,
- È uguale
- Wow, siamo proprio servizievoli! Vediamo come dai il culo allora!
Quindi mi girò di spalle mi sputò sul buco del culo, puntò il cazzo e iniziò a spingere.
Completamente fuori allenamento com’era il mio culo, era come se mi stessero inculando per la prima volta, sentii la carne lacerarsi e pensai al servizio che avevo riservato alla mia ragazza il giorno prima, sentendomi un po’ in colpa, fin chè finalmente entrò completamente nel mio culo. Sentivo i suoi coglioni tra le mie natiche. A quel punto pur dolorante, cercai di rilassare i muscoli poggiai la testa sul divano e allargai il culo con le mani, come a dargli via libera, e lui cominciò a pompare, entrava ed usciva, entrava ed usciva, ad ogni uscita era meno dolore ed ad ogni entrata era più piacere, aumentava pian piano il ritmo diventando un cazzo di treno inarrestabile, andò avanti un buon quindici minuti a trapanarmi il culo fin che pronto per sborrare uscì di colpo dal mio culo lasciandomi un senso di vuoto assurdo colmato subito dal suo cazzo che si infilava in bocca e mi riempiva di succo da bere.
Quel giorno non andammo in spiaggia, rimanemmo a casa a riposare ci ritrovammo solo la sera per la cena dove nessuno praticamente aprì bocca, un po’ per l’imbarazzo, un po’ per la stanchezza.
Il giorno dopo ci fu la svolta definitiva, questa volta ci alzammo entrambi presto, la sfida era stata compiuta in modo anche piuttosto plateale non aveva più senso “lasciarli soli” facemmo colazione e di marco non c’era traccia, andammo quindi in spiaggia insieme. Arrivati vedemmo che marco era già sotto il gazebo da solo, ci avvicinammo e ci rendemmo conto che era nudo, col cazzo al vento, avvicinandoci ci vide e ci invitò ad accomodarci.
- Scusate, non vi avevo avvisato, mi piace praticare il naturismo ogni tanto, accomodatevi dai! Tanto non c’è nulla che non abbiate mai visto giusto?
Un filo imbarazzati ci sistemammo sui nostri due lettini e cominciammo a chiacchierare cercando di stemperare la tensione, fin che ad un certo punto Marco si alzò in piedi, venne in mezzo a noi due e col cazzo all’altezza delle nostre facce, rivolgendosi ad entrambi ci chiese:
- Allora chi me lo svuota oggi?
Pochi istanti dopo eravamo nudi ai suoi piedi mentre gli succhiavamo il cazzo insieme.
Lei si alternava a succhiarlo a me e a lui mentre io mi dedicavo a lui con la bocca e a lei con le mani, ad un certo punto lui la fece alzare e la baciò mentre dirigeva la mia testa tra le sue gambe per farmi leccare bene il suo culo, quando la ritenne pronta la girò e in un colpo solo gli infilò tutti e 20 i cm di cazzo nel culo, lei sbarrò gli occhi per la sorpresa, ma non ebbe alcun accenno di dolore. a quel punto iniziai a leccargliela mentre lui la inculava per poi alzarmi in piedi limonarla sollevarla da terra e iniziare a scoparla da in piedi mentre lui da dietro continuava a incularla, non stava più capendo niente, io la scopavo in figa sostenendola dalle gambe: lui la inculava strizzandogli le tette da dietro e intanto la limonavo. Dopo 2 minuti ebbe un orgasmo che per poco non sveniva e quasi contemporaneamente le venimmo dentro entrambi lui nel culo, io nella figa.
Avevamo altri dieci giorni, e sarebbero stati i giorni più folli della nostra vita.
Rientrati a casa a fine vacanze ci mettemmo una pietra sopra, avevamo avuto la nostra vacanza e altre inaspettate soddisfazioni, lei non era interessata a cercare questo tipo di emozioni, ma le aveva comunque vissute bene, tornammo quindi alla normale vita di coppia, con un rapporto molto più forte di quello di prima, Marco lo incontrammo in altre occasioni e tentò altri approcci ma senza ottenere nulla, lei lo sfizio se l’era tolto e anche se lui aveva vinto la scommessa in quell’occasione non aveva conquistato il suo cuore
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