Quella serpe di mia figlia

di
genere
incesti

E' sempre difficile classificare questi resoconti, a metà tra incesto, dominazione e feticismo.

Comunque, la questione è questa. Ho ceduto ancora una volta. Lei, bellissima, terribile, divina, unica, una regina assoluta e perfetta, aveva un vestitino di pizzo nero che le lasciava scoperta gran parte delle zone inferiori del corpo. Sì, sapete di chi sto parlando, ovviamente di quella troietta infoiata del mio cazzo maturo: mia figlia S.

Era appena passata l'ora dell'aperitivo. Salgo un attimo in camera e sbirciando dalla porta della stanza di mia figlia vedo che si era tolta il vestitino di pizzo ed era rimasta in topless rosa, ancora dal mare. In un attimo il mio sguardo è andato all'estremità che insieme alla sua figa adoro più di ogni altra cosa al mondo: i suoi piedi. Teneri, affusolati, dolci, non troppo grandi e non troppo piccoli, erano tutto il mio mondo da quando ero diventato il suo schiavo, il suo fedele leccapiedi, quando aveva solo 14 anni. Ora ne ha 21. Quella sera aveva lo smalto rosa a mani e piedi, un colore che usa spesso insieme al bianco, specie d'estate. Colori freschi, colori luminosi, colori di fanciulla dolce ma puttanella. Ma la cosa che mi colpì, mentre si sistemava il reggiseno (ha delle tette niente male, anche se non eccessive, preferisco il suo culo), era che sembrava essere molto contenta dei nuovi sandali che le avevo comprato - in realtà me lo aveva ordinato lei - qualche giorno prima. Mi sono costati €300, sono un grande tirchiaccio, lo ammetto, ma erano davvero belli...e originali...li aveva voluti fortemente dopo una passeggiata in centro ''li voglio! Li voglio, papi! DEVI assolutamente comprarmeli, DEVI''...erano sandali particolari perché....beh, la parte che avvolge il piede e termina nella parte dell'infradito era a forma di SERPENTE con perline...si vede proprio il corpo di un serpente e la testa corrisponde alla parte che divide l'infradito...ce n'erano diversi colori in vetrina: rosa, blu cobalto, grigio argentato e dorato. Se li è voluti provare tutti, e alla fine ha scelto il modello rosa. Non sono il suo moneyslave, lei mi domina gratuitamente, ma comunque se mi ordina una cosa devo farla e devo accontentarla...quindi ho aperto il portafoglio, carta di credito, e i sandali a serpente erano suoi.

Quella sera, mi vede sulla porta e mi dice, sorridendomi: ''Che fai lì, cucciolo? Entra, e chiudi la porta...ho un programmino per te, stavo giusto ammirando i sandali che mi hai comprato - obbedendo alla tua padrona -, sono davvero belli, vieni, vieni...'' Io a quel punto ce l'avevo già duro. Di lì in avanti è stato un attimo. Mi sono messo in ginocchio, la regina mi ha ordinato di toglierle i sandali (''dolcemente, papino, non fare il coglione, fai piano, devi gustarti questo rito, sei il mio sacerdote, non c'è nessuna fretta, vedi di fare le cose per bene, stupidino...''), e li ho messi da parte, in un angolo della stanza. Nel tardo pomeriggio estivo, dopo una giornata al mare, ero ancora una volta in ginocchio da mia figlia, schiavo dei suoi piedi, devoto di quelle unghie e di quella topa che presto avrei avuto. A quel punto, sempre ridendo per umiliarmi, mi ha detto di spogliarmi, ovviamente ha notato che il pennone nelle mutande già premeva...e non avevo ancora iniziato a leccarle i piedi, non avevo ancora iniziato ad entrarle nel culo...comunque, mi dice di prendere nel cassetto del suo armadio catena, collare e frustino, e in più la maschera. Potete immaginare a cosa servissero, quindi non mi dilungherò nei preparativi, dicendo solamente che volevo si sbrigasse perché avevo FAME dei suoi piedi, quelle unghie rosa mi chiamavano, quelle dita affusolate sarebbero arrivate presto sulla mia faccia...e così è stato...

Ancora una volta sono stato il suo schiavo, ancora una volta la mia lingua ha adorato i suoi piedi, ancora una volta mi ha stuzzicato e masturbato il cazzo duro con quei piedi da fata....mi sentivo mancare..era perfetta, e io ero solo un verme. Quel giorno era in forma, perciò non mi chiamava spesso con nomignoli umilianti (i più comuni sono in genere ''schiavo'', ''coglione'', ''inutile pagliaccio'', ''vecchio pervertito'', ''loser'', ''idiota fallito'', '' cagnolino leccapiedi'' e cose così), ma ho avuto comunque la mia dose di frustate e di unghiate. Per un po' mi ha messo anche l'uccello in castità, per farmi desiderare di più quello che sarebbe venuto dopo. Abbiamo trombato come matti, ovviamente, i suoi piedini in faccia mentre le trapanavo ancora una volta la figa e il culo. Per la trombata mi ha concesso di togliermi la maschera, ma la catena ehehe quella no, era saldamente nelle sue mani, il collo che mi faceva un male cane ma avendo l'uccello dentro quel giardino fatato non ci facevo caso...e poi, e poi, quanta quanta sborra calda sui suoi piedini, mentre dovevo controllare il piacere estremo per non urlare...eravamo accaldati, ma dovevamo tornare di sotto, tra poco sarebbero arrivati altri ospiti per la cena delle 21.30...le ho ripulito i piedini dalla mia sborra leccandoglieli con attenzione, mentre mi osservava come una cerbiattina felice e accaldata, la figa ancora umida davanti i miei occhi, le tette ancora sode per gli ormoni ricevuti...e ancora mi stuzzicava il cazzo, non contenta, con quelle unghie rosa. Le ho rimesso i sandali con il serpente, il serpente che sembrava guardarmi sornione e contento, partecipe e testimone silenzioso di quel che era accaduto in poco più di una mezzoretta...i sandali hanno aderito meravigliosamente ai piedi della mia principessa. Sono uscito, mentre i raggi del tramonto illuminavano il letto, la figa fresca e il sudore della mia principessa, quelle unghie rosa da paradiso. Quella serpe di mia figlia, croce e delizia, dea e demonio, sogno e tormento. Ma soprattutto desiderio infinito.
scritto il
2022-07-08
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