Adrian - Strada Nucului- Pitesti
di
Avventurosso
genere
gay
Segue QUARTIERE PERIFERICO IN ROMANIA
Ricevo whatsapp da Vasile, è a Milano da solo.
È venuto a prendermi, dice, per portarmi in Romania.
Gli rispondo che assolutamente non lo incontrerò.
Qualche giorno dopo Vasile mi chiede indirizzo dove può parlare con me, subdorando la trappola, gli rispondo che non ho intenzione di incontrarlo..
Passa ancora qualche giorno e sento suonare il citofono, rispondo, sono Mimmo e Issam i due muratori che già avete conosciuto nei racconti precedenti.
Sono amic, li faccio salire e apro la porta che viene letteralmente sfondata da Vasile seguito dai due.
Mi prende per la gola e comincia a menarmi con schiaffi, pugni, calci e sputi.
Quando mi vede a terra inerme e sanguinante dice ai miei due “amici” di lavarmi e prepararmi per il viaggio.
Issam e Mimmo mi spogliano e si spogliano, ovviamente vogliono divertirsi anche loro. Non sanno della voragine che troveranno.
Mi mettono sotto la doccia ed entrano anche loro. Hanno già i cazzi duri, mi fanno inginocchiare mentre l’acqua scorre, e mi pisciano in bocca prima di sborrarmi dentro.
Poi Issam mi alza e appoggia il cazzo al buco del culo che prende il suo cazzo quasi fosse un grissino.
Si incazza e toglie il cazzo e ci nfila la mano, non ancora soddisfatto entra di più fino ad arrivare al gomito. Mentre mi Issam mi fista Mimmo mi scopa la gola e dopo pochi minuti mi riempie la bocca di sborra, che ingoio per poter respirare.
Vasile attende nell’altra stanza è aperto il frigorifero, si fa qualche birra, non ricordo quante ne avevo, comunque molte.
Finito di divertirsi lavandomi i due “amici” mi portano in cucina nudo con un occhio pesto e pieno di lividi.
Vasile vedendomi in quelle condizioni, non solo non si pente di ciò che ha fatto, mi fa inginocchiare e aprire la bocca. Mi sputa in bocca la saliva che sa di birra e poi mi piscia anche lui in bocca.
Dice ai due di prendere qualche vestito e metterlo in una borsa che appena pronta saremmo partiti.
Il viaggio era lungo, almeno 17 ore.
Mentre fanno la borsa anche Vasile vuole sborrare, si mena il cazzo e quando è pronto mi fa aprire la bocca e la riempie.
Mi vestono, scendiamo tutti e quattro, il camion è parcheggiato vicino a casa.
Saliamo nel cassone, Vasile mi mette in bocca una pallina fissata con la cinghia dietro la testa.
Mi mette un cappuccio, mi lega mani e piedi.
Mi fa stendere in fondo al camion e mi copre con degli stracci.
Saluta i due e si dirige all’orlomercato per caricare.
Il muretto riempie il cassone lasciando un piccolo varco tra i pallets.
Poi sento muoversi il camion, il viaggio ha inizio.
Continua
Commenti grazie
E magari qlc che voglia usarmi
Ricevo whatsapp da Vasile, è a Milano da solo.
È venuto a prendermi, dice, per portarmi in Romania.
Gli rispondo che assolutamente non lo incontrerò.
Qualche giorno dopo Vasile mi chiede indirizzo dove può parlare con me, subdorando la trappola, gli rispondo che non ho intenzione di incontrarlo..
Passa ancora qualche giorno e sento suonare il citofono, rispondo, sono Mimmo e Issam i due muratori che già avete conosciuto nei racconti precedenti.
Sono amic, li faccio salire e apro la porta che viene letteralmente sfondata da Vasile seguito dai due.
Mi prende per la gola e comincia a menarmi con schiaffi, pugni, calci e sputi.
Quando mi vede a terra inerme e sanguinante dice ai miei due “amici” di lavarmi e prepararmi per il viaggio.
Issam e Mimmo mi spogliano e si spogliano, ovviamente vogliono divertirsi anche loro. Non sanno della voragine che troveranno.
Mi mettono sotto la doccia ed entrano anche loro. Hanno già i cazzi duri, mi fanno inginocchiare mentre l’acqua scorre, e mi pisciano in bocca prima di sborrarmi dentro.
Poi Issam mi alza e appoggia il cazzo al buco del culo che prende il suo cazzo quasi fosse un grissino.
Si incazza e toglie il cazzo e ci nfila la mano, non ancora soddisfatto entra di più fino ad arrivare al gomito. Mentre mi Issam mi fista Mimmo mi scopa la gola e dopo pochi minuti mi riempie la bocca di sborra, che ingoio per poter respirare.
Vasile attende nell’altra stanza è aperto il frigorifero, si fa qualche birra, non ricordo quante ne avevo, comunque molte.
Finito di divertirsi lavandomi i due “amici” mi portano in cucina nudo con un occhio pesto e pieno di lividi.
Vasile vedendomi in quelle condizioni, non solo non si pente di ciò che ha fatto, mi fa inginocchiare e aprire la bocca. Mi sputa in bocca la saliva che sa di birra e poi mi piscia anche lui in bocca.
Dice ai due di prendere qualche vestito e metterlo in una borsa che appena pronta saremmo partiti.
Il viaggio era lungo, almeno 17 ore.
Mentre fanno la borsa anche Vasile vuole sborrare, si mena il cazzo e quando è pronto mi fa aprire la bocca e la riempie.
Mi vestono, scendiamo tutti e quattro, il camion è parcheggiato vicino a casa.
Saliamo nel cassone, Vasile mi mette in bocca una pallina fissata con la cinghia dietro la testa.
Mi mette un cappuccio, mi lega mani e piedi.
Mi fa stendere in fondo al camion e mi copre con degli stracci.
Saluta i due e si dirige all’orlomercato per caricare.
Il muretto riempie il cassone lasciando un piccolo varco tra i pallets.
Poi sento muoversi il camion, il viaggio ha inizio.
Continua
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