Adrian - Strada Nucului- Pitesti 3

di
genere
gay

La notte addormentato sul giaciglio di paglia è stata veramente un toccasana.
Mi tocco i capezzoli ancora doloranti e ricoperti di crosticine che iniziano a seccare e staccarsi.
Sto giocando coi capezzoli e sento aprire la porta della stalla, entra un ragazzo sui 25 anni, deve essere un cugino di Vasile, tendente al biondo con due baffetti appena accennati ed un fisico niente male.
Piuttosto giovane per i miei gusti sessuali.
Mi porta del latte e del pane, che mangio con molta soddisfazione.
Mentre il ragazzo mi guarda, si chiama Marius, mi chiede cosa mi è successo ai capezzoli e al corpo pieno di lividi.
Non mi va di raccontargli tutto, accenno solo alle torture di Vasile perché accettassi la penetrazione di Adrian,
Marius mi dice di conoscere Adrian, mi dice che comanda un gruppo di uomini molto cattivi, di diffidare di lui.
Si alza mi accarezza un fianco prende la scodella e se ne va.
Dopo circa tre ore arriva Vasile accompagnato da due uomini molto più grandi di lui, sui 47/48 anni.
Loro mi guardano e lui dice a loro quanto sono troia e che mi sta portando da Adrian che mi vuole per lui dopo avermi aperto il culo a Milano.
I due restano perplessi se fare ciò che Vasile ha chiesto a loro per paura di Adrian.
A quel punto Vasile fa da apripista, ovviamente non usando il culo, troppo largo per tutti e tre, ma usando la bocca.
Vasile si avvicina mi fa inginocchiare mi piazza il cazzo in bocca e piscia poi inizia a scopare la bocca e alla fine ci sborra dentro, mi fa aprire la bocca per vedere la sborra, ci sputa dentro e mi fa ingoiare tutto.
I due nel frattempo si sono eccitati e chiedono a Vasile se avranno conseguenze con Adrian se mi usano anche loro. Mai toccare ciò che è di Adrian.
Vasile da loro il permesso di fare ciò che ha fatto lui.
Eseguono immediatamente poi se ne vanno.
Verso sera ritorna Marius con la cena e dei medicamenti per le ferite.
Mangio quello che ha portato poi mi fa stendere ed inizia a passarmi un unguento sul corpo, che mi da un piacevole sollievo.
Mentre fa questa operazione vedo che nei suoi pantaloni qualcosa si sveglia.
Mi passa l’unguento anche sui capezzoli.
Gli chiedo se vuole che giochi col suo cazzo.
Mi guarda spaventato ma eccitato nello stesso tempo.
Gli dico che non dirò nulla a Vasile.
Allora lasciandomi sdraiato, si spoglia completamente, e venendomi sopra mi infila cazzo in bocca e comincia a scopare la bocca.
È lungo a venire.
Ad un tratto si apre la porta ed entra uno dei due maschi che accompagnavano Vasile.
Prende il ragazzo e lo schiaffeggia, poi lo lega ad un montante della stalla e con la cinghia inizia a frustarlo, non so quanti colpi ha ricevuto il ragazzo, sicuramente molti e molte le urla del ragazzo.
Finita la punizione l’uomo se ne va lasciando Marius legato e nudo.
Verso mezzanotte torna l’uomo, deve essere il padre del ragazzo, con Vasile.
I due parlano poi l’uomo per farsi perdonare dona il ragazzo a Vasile.
L’uomo se ne va per non vedere ciò che succederà.
Vasile si avvicina a Marius lo accarezza, gli morde molto forte la spalla, il ragazzo urla.
Poi Vasile si spoglia, gli allarga le chiappe e sputa sul buco forse vergine, poi sputa sul suo cazzo.
Punta il cazzo e con una spinta poderosa lo infila tutto facendo urlare il ragazzo.
Non gli scherma la bocca, vuole che tutti sentano l’esito della punizione.
Anche io sento l’urlo e soffro per il ragazzo.
Marius sembra incosciente.
Vasile gli riempie il culo di sborra poi estratto il cazzo coperto di sborra e di sangue, piscia sulla schiena sanguinante del ragazzo.
Si riveste e viene verso di me e mi dice che la colpa della punizione al ragazzo è mia. Sono proprietà di Adrian e solo Vasile può farmi utilizzare.
Mi dice che l’indomani partiamo.
Non ci sono più dogane da attraversare perciò starò in cabina con lui e sarò il suo cesso.

Continua


scritto il
2022-07-16
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