Si Signore

di
genere
dominazione

Jade si aspettava la ramanzina,  già ne sentiva l'olezzo nell'aria dalle prime ore del turno quando erano arrivate le review del mese.
Il fatto che se la aspettasse però non ne diminuiva la bruttura.
Stava lì, impalata in piedi dietro la scrivania di Philip,  ad aspettare che lui alzasse lo sguardo su di lei e cominciasse.
Lui non dava segno di volersi muovere, sembrava deciso a prendersi tutto il tempo necessario per aumentare il disagio della sua dipendente.
Lentamente levò gli occhi dallo schermo del computer e la guardò.
-Jade, questi numeri fanno schifo. Come me li spieghi? - la voce calda e il tono duro davano un senso di autorità più forte del solito.
Jade accusò il colpo ma la fiamma del suo amor proprio ardeva forte . Si mise sulla difensiva.
- Phil, cosa ti aspettavi?- gli chiese risentita.
-Mi aspettavo di meglio! - avevano appena iniziato e già lui buttava la calma alle ortiche. Phil battè i palmi sul tavolo a rimarcare il suo sdegno.
-Mi aspettavo almeno gli stessi numeri, non meno! Come hai fatto a mandare a puttane un mese di profitti già all'inizio dell'estate? Siamo stati pieni di clienti e dal resoconto che mi hanno mandato sono stati al 90% insoddisfatti! Abbiamo una sfilza di recensioni negative da qui a Londra!- le urlò contro mentre si alzava di scatto.
Ora Jade era su tutte le furie.
-Cosa avrei dovuto fare!? Alcune delle responsabilità saranno anche mie ma avevo lo staff risicato all'osso nonostante ti avessi chiesto di assumerne altro e in più hai mandato in ferie gli altri due manager! Phil come diavolo..-
-Non ti permetto di parlarmi in questo modo Giada! -
Jade si bloccò.  Nessuno la chiamava Giada in Inghilterra,  la pronuncia era troppo difficile, quindi l'uso del suo vero nome la colpì come uno schiaffo.
Philip approfittò di quell'attimo per fare il giro della scrivania e piazzarsi davanti a lei, ad un palmo sal suo viso.
-Siamo amici Giada ma non puoi parlarmi così,  al momento sono il tuo superiore.- le abbaiò addosso.
Il suo alito sapeva di sigaretta , la sua pelle di dopobarba e ...qualcos'altro. Forte e inebriante.
Jade tirò una boccata di quell'aroma e per un attimo lo assaporò sentendo le braccia ricoprirsi di pelle d'oca. Poi si riprese.
La collera tornò, seguita da una malizia fuori controllo e la sua bocca si mosse da sola.
-Sei un figlio di puttana Phil.- il suo tono era basso ma fremente di emozione.
Vide gli occhi di lui avvampare di rabbia e prima ancora che lui si muovesse Jade seppe cosa stava per fare.
Di colpo le premette una mano al collo e la spinse contro il muro.
Bam!
La schiena della ragazza colpì la parete dietro di sé,  mozzandole il fiato.
In un attimo gli occhi di entrambi,  piantati gli uni sugli altri, passarono dall'odio a qualcosa di molto più potente, viscerale e incontrollabile.
La mano di Phil si spostò dal collo della ragazza verso il basso, le passò dietro la schiena e la attirò a sé con violenza.
Jade non riuscì più a contenersi e si slanciò in avanti.
Labbra su labbra, lingua su lingua, un terribile e sensuale bacio come mai non ne aveva dato in vita sua.
La rabbia e la lascivia si mischiarono indissolubilmente mentre i due si contorcevano l'uno sull'altra.
Phil staccò le labbra dalle sue solo per poterle piantare sul suo collo, mentre la mordeva con le dita artigliava la camicia di lei, cercando di strapparla via.
L'eccitazione di Jade era già alle stelle quando lui le ringhiò ad un centimetro dell'orecchio.
- Piccola stronza, me lo fai venir duro ogni volta che mi sculetti vicino. Lo fai di proposito,  vero?- le sue mani erano ovunque sul suo corpo.
Avrebbe dovuto sentirsi offesa da quelle parole ma l'unico risultato che ottenne fu di sentirsi bagnare le mutandine ancora di più.  Lo desiderava da morire, e si sorprese a desiderare che Phil la insultasse ancora.
-E se anche fosse? - lo sfidò a fil di voce.
Phil rimase sorpreso per un istante ma Jade sapeva che aveva colto nel segno. Il suo uccello che ,già duro, le premeva sull'inguine ora era diventato marmoreo.
La prese di forza e la fece ruotare, schiacciandole il viso sul muro.
Con una mano la bloccava contro il muro e con l'altra le sfilava il resto della camicia.
Jade sentì l'alito caldo dell'uomo sulla pelle del collo mentre si avvicinava a morderle le spalle e la schiena
-Questo è decisamente poco professionale Giada, mi aspettavo di più da te. Immagino di doverti insegnare le buone maniere a forza.- Phil accompagnò la frase con una sonora sculacciata.
Jade gemette, di sorpresa e dolore. Ma il suono che le uscì dalle labbra fu quello di qualcuno che se la sta godendo un mondo.
-Credevo fossi in grado di tenere a bada i tuo dipendenti Phil.- la sua voce uscì dalle sue labbra con difficoltà per via della guancia premuta sulla parete ma il suo tono di sfida risultava più che evidente.
Sbam , sbam!  Un altra sculacciata, seguita da una terza.
Jade sentiva la sua natica destra gonfiarsi per via dell'urto ma ne rimase totalmente deliziata.
- Quando sei nel mio ufficio pretendo che mi dimostri il rispetto che mi devi Giada, d'ora in poi io sono "Signore " per te...- le morse il collo.
-Ci siamo capiti?-
Un altro schiaffo.
Jade squittì e con astio rispose un debole si.
-Si cosa?- quinto schiaffo.
-Si...Signore...-
Phil emise un debole sospiro soddisfatto e lei fu sicura che stesse ghignando.
-Brava la mia piccola, e ora...- lo sentì armeggiare con la lampo.
In un solo gesto la fece ruotare su se stessa e la costrinse in basso.
- ...in ginocchio!- finì secco lui.
Jade si ritrovò a fissare davanti a sé la svettante e cruda virilità del suo capo, quell'uomo che per tanto tempo aveva desiderato. Aveva passato ore a toccarsi mentre sognava di venirne violata.
Il suo cazzo si ergeva nudo dai pantaloni slacciati, tirati giù quel tanto che bastava per dargli mobilità.
Era di dimensioni nella media ma grosso e venoso, la peluria lasciata completamente incolta lo ricopriva dalle palle alla base dell'asta , riproseguendo rigogliosa più in alto verso l'addome coperto dalla camicia.
Lo prese in mano avvicinandolo al proprio viso e ne annusò il forte odore ormonale. La sua bocca si riempì di saliva al solo pensiero di imboccare quella grossa cappella lucida di umori. Era così duro e caldo...
-Bene, vedo che cominci a capire come ci si comporta... ti piace?- le sibilò dall'alto.
-Si Signore..- Jade alzò lo sguardo su di lui e provò ad immaginare che genere di visione aveva lui dall'alto. Lei mezza nuda, col suo cazzo in mano e il trucco che le colava dagli occhi e il diavolo negli occhi. Non aspettava che un suo cenno per venerarlo.
-E allora sai cosa fare piccola...- le sorrise malizioso.
Jade tirò fuori la lingua e lo bagnò appena il necessario per lubrificarlo, poi dischiuse le labbra e si infilò mezza asta in un colpo.
Puro paradiso.
Cominciò subito ad pompare quel bastone di carne torrida con una dedizione che aveva del religioso. Veloce e profondo mentre succhiava avidamente. Phil accompagnava i suoi movimenti con i suo capelli stretti nel pugno mentre ruggiva scomposto.
-Oh si, Giada...quanto sei brava.
Me l'hai fatto venire di marmo, piccola stronza.-
Ogni tanto le dava qualche schiaffetto sul viso, niente di doloroso, solo per umiliarla ancora un pò.
Ridendo soddisfatto la staccò dal suo uccello come un bambino discolo dal ciuccio e la costrinse a spostarsi più in basso affondandole il viso sulle sue palle.
-Datti da fare Giada...ah! Quelle palle non si lavano da sole e ,considerando il report di stamattina, sei in debito.- Jade non era in grado di vederlo da lì ma sapeva quanto Phil si stesse divertendo. In quanto a lei... era in estasi.
Leccava e succhiava quella pelle abbondante, riempiendosi i polmoni di quell'aroma innegabilmente maschio che la faceva eccitare da matti.
Stava impazzendo dal desiderio e quando Phil la tirò per i capelli per riposizionarla sul suo cazzo vide che lei si stava toccando quasi con rabbia. Le mutandine tirate giù e la gonna arrotolata sulle cosce.
Le sue dita scorrevano senza sosta sulla sua clitoride ed ora dalla sua bocca ,libera da impedimenti, escivano mugolii disperati di piacere.
-Ah, vedo che il mio cazzo in gola non ti basta. Beh, immagino di dovermene occupare.- Phil aveva stampato sul viso un ghigno malefico, sembrava adorare la sua umiliazione. Eppure quando tirò Jade per le braccia per riportarla in piedi , la prima cosa che fece fu di guardarla negli occhi per un secondo per poi baciarla.
Un bacio lungo e bagnato.
Nel mentre le sfilò il reggiseno e con delicatezza le stimolò i capezzoli. Jade si ritrovò a fremere per quel contatto così caldo e tenero dopo la violenza di qualche attimo prima. La lingua di lui era calda e viscida, le sue labbra morbide, le sue guance ispide di barba e lei si nutriva di tutte quelle sensazioni come un morto di fame davanti ad un banchetto. Non le bastava mai.
Baciò le guance ed il collo di lui mentre lo attirava a se,  dirigendosi verso la sua scrivania. Vi si sedette e senza una parola afferrò il suo viso e lo spinse verso il basso.
Phil le ricoprì di baci e morsi il petto, per poi prendere a coppa i suoi seni nelle mani e dedicarsi ai suo capezzoli con la bocca.
Jade aveva sempre amato le attenzioni verso i suoi seni ma il modo in cui lui la leccava e succhiava non lo aveva mai sperimentato. Era un piacere immenso che le scuoteva i fianchi e le allagava la passera , le cui pareti si contraevano incontrollate dandole la sensazione di poter venire da un momento all'altro.
-Ti prego, basta. Scopami! Ti voglio dentro!- lo implorò lei ansimante.
Phil alzò il viso da quel florido nido che era il suo petto e la fissò negli occhi sollevando un sopracciglio, in attesa.
-...Signore...- aggiunse lei imbarazzata.
Sorrise malizioso -Brava piccola..-
Si abbassò i pantaloni ed indirizzò il suo uccello verso la fica fradicia li lei ma si fermò all'entrata. Le accarezzò le grandi labbra con la cappella, spennellandole la vulva con deliberata lentezza mentre lei cercava convulsamente di aprirgli la camicia per rivelare quel petto villoso e invitante che sognava da tanto.
-Mi vuoi?- le chiese sottovoce.
-Si, ti voglio- si ritrovò a piagnucolare Jade.
Phil si abbassò su di lei, premendo tutto il suo corpo sul suo per avvicinarsi al suo orecchio e sussurrarle -Dimmi quanto mi vuoi-
Jade prese fiato e con un solo sospiro gli rispose - Da morire Signore, ti voglio da impazzire, ti prego, ti pre...-
Senza una parola e con un solo movimento fluido Phil le entrò dentro senza farle finire la frase , accompagnato da un rumore liquido e lascivo.
Lei urlò.
La afferrò per i fianchi e le sbattè il cazzo su per la fica , in fondo, ad un ritmo serrato e spietato.
Entrambi ansimavano e gridavano il loro piacere,  ignorando completamente che chiunque fosse passato da quel corridoio avrebbe sentito ogni singolo suono.
Jade sentiva le sue pareti vaginali chiudersi bramose sul sesso dell'uomo  come a volerlo costringere a restare li per sempre ad appagarla.
-Dio quanto sei bagnata! Vorrei stare qui a scoparti per ore! Quanto cazzo sei sexy! - le afferrò di nuovo i capelli dalla nuca e le tirò la testa all'indietro. Fissandola negli occhi la martellava  sbuffando come un mantice , il suo sudore le gocciolava addosso formandole rivoli sulla pelle già viscida di liquidi.
-Aaah... Phil, continua! Ah ah Oddio! Ti prego, non ti fermare... mi stai facendo... mi stai facendo..!
Phile non la lasciò finire, le ficcò di nuovo la lingua in bocca e con pochi colpi la sbattè sino a farla venire.
Jade si ritrovò a strozzare un urlo in quel bacio, con le viscere squassate da un orgasmo violento e spietato mentre lui ancora la percuoteva con quel meraviglioso pezzo di virilità accompagnado le sue contrazioni muscolari .
Lo sentì irrigidirsi e mentre il suo orgasmo si spegneva ,con rimpianto lo sentì uscire da lei, staccarsi dalle sue labbra e gridare.
Jade aprì gli occhi trovandosi davanti l'immagine più erotica ed eccitante che avesse mai visto, quella che per anni avrebbe portato con sé nei suoi viaggi ad occhi aperti sotto le lenzuola:
Phil in piedi si stava menando disperato il cazzo ingrossato e grondante dei suoi umori,  il suo sguardo una maschera di piacere  quasi doloroso ; il suo seme zampillò ovunque su di lei , atterrandole copioso sui sui capezzoli, sulle labbra e sulla gonna macchiandone il tessuto.
Gli occhi nocciola di lui piantati nei verdi di lei mentre un ululato gli lacerava le corde vocali , esprimendo tutta la sua passione e desiderio per lei.
Quei pochi istanti le sembrarono un'eternità.
Phil si accasciò su di lei ansimando , si arrampicò sino al suo viso e ancora una volta la baciò,  impiastricciandosi di saliva e sperma. Mai bacio era stato tanto delizioso e Jade si beò di quel momento di perfetta staticità.

Mezz'ora dopo entrambi si erano puliti, rivestiti e sistemati. Si comportarono come se nulla fosse successo e così continuarono,  ognuno con le proprie mansioni . Ma tutte le volte che Jade entrava in quell'ufficio sapeva che ne sarebbe uscita rivestita di un odore animale e pungente e un "Signore" sulle labbra.

scritto il
2022-07-29
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