La foto di Instagram

di
genere
dominazione

Martedì, oggi piove e non sembra voler smettere.
La nostra relazione procede nel migliore dei modi, non nascondo che più volte abbiamo discusso se fosse stato meglio fare una certa cosa oppure un'altra. Posso dire che però nel complesso ora le cose funzionano, è ormai diverso tempo che non discutiamo.

Ho dieci minuti liberi, non mi va di leggere il libro che ho iniziato da poco, ne di guardare qualche inutile video da youtube. Per quanto non mi interessino le faccende altrui, scorrere le storie di instagram da un'intrattenimento effimero, proprio quello di cui ora ho bisogno.

Prendo il telefono, apro la app e mi trovo davanti lei.
Non posso fare a meno di notare che nella abbia meno vestiti del solito. Sembra una di quelle foto al mare che mi aveva chiesto di farle.

La guardo, la giro e rigiro (la salvo, che non si sa mai); studio a fondo per capirne i dettagli. Si, indubbiamente la ho scatta io quella foto.

Ora, la prima questione sulla provenienza che è stato risolta, perché mai è stata pubblicata senza chiedere nulla? E per di più nel profilo dove tutti possono vederla!

Non indugio oltre, la questione richiede un chiarimento. Siccome uscire per vederla non mi sembra il caso, decido di videochiamarla.

Squilla a vuoto.. ah si? Non mi rispondi?
Sa bene perché la sto chiamando, evidentemente aveva premeditato tutto, voleva essere lontana da me.

Sorrido al pensare che ogni volta tenta la sfida, ma il modo migliore per vincere è: non fare il suo gioco.

Prendo nuovamente la foto, vado nella sezione dei commenti. Vi trovo una sequela inutile di faccine e alcuni apprezzamenti da parte di amiche e amici.
Decido che è il momento di alimentare quella fiamma che stava provando ad accendere sotto i miei piedi, spostando la posizione del falò.

Ho deciso il mio piano sadico, scrivo un commento anche io.
Passa qualche minuto, il telefono squilla. Questa volta però sono io che la faccio crogiolare nell'attesa.
Lascio cadere la chiamata e le invio un messaggio.

"Ora sono occupato, scrivi se hai bisogno di me"

Il suo stato balza tra "online" e "sta scrivendo", non devo attendere a lungo prima di leggere un suo messaggio pieno di veleno.

"Non avevi alcun diritto di mettermi in quella posizione scomoda, sai bene che anche i miei genitori vedono quel profilo! Cosa ti è saltato in mente quando hai scritto che a breve venderò il mio calendario erotico?!"

Vedo che il commento ha colto nel segno. Ora non può nemmeno cancellarlo.
Eh già, un po di persone hanno commentato ciò he ho scritto.

Quelle persone mi hanno conosciuto come una persona che non scherza mai, quindi mi hanno preso sul serio. Ora l'unico modo è che sia io steso a smentirmi.

Non le rispondo, le do il tempo di fare questo ragionamento da sola.
Passa del tempo, una seconda notifica:

"Perché lo hai fatto, era una semplice foto.."

Dal modo in cui scrive capisco che è il momento di giocare le mie carte.

"Avevamo stabilito che certi comportamenti libertini non ti erano concessi"
"Se sfidi i nostri accordi, io ti rimetto sulla giusta via"
"La cosa che ho scritto non la rimangio, ora arrangiati, questa è la tua punizione"

Vedo comparire più volte "sta scrivendo", ha provato a sfidarmi, e ora che ha visto la conseguenza.
Evidentemente sta decidendo la prossima mossa con attenzione prima di fare nuovi danni.

L'ultimo suo messaggio è nel ruolo, accetta la punizione e mi chiede di vederci.
Sa bene che quel calendario non si farà da solo.

Ho come l'impressione che questo fine settimana avremmo da fare.

Il racconto è di fantasia, per poter parlare con me: DaIlDom@proton.me
scritto il
2022-10-01
2 . 3 K
visite
0
voti
valutazione
0
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

racconto precedente

Una giornata in quarantena

racconto sucessivo

Il ritorno a casa
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.