Prima notte di nozze indimenticabile
di
Thorn63
genere
trio
Il giorno tanto atteso e finalmente arrivò, il nostro matrimonio.
La cerimonia in chiesa fu emozionante subito dopo, baci, abbracci, complimenti, classico tour in auto e via a fare foto mentre gli invitati si diressero al ristorante. Dopo circa un paio d’ore eccoci anche noi al locale, musica di benvenuto, brindisi e vai col pranzo.
Mi allontanai con la scusa di andare in bagno e di nascosto ti ammiravo nel tuo candido vestito bianco, eri al centro del mondo come giusto che fosse e la cosa, “esibizionista come sei”, di sicuro ti appagava.
Io intanto, in grande trepidazione, pensavo gia alla sera, a quando finalmente saremmo rimasti soli ed in particolar modo alla sorpresa che ti avevo organizzato.
Si perche te, al di là delle nostre fantasie, e solo fantasie, perverse, mai avresti immaginato che avrei avuto il coraggio di spingermi oltre specie in quel giorno.
Finalmente si spensero i riflettori, tutti andarono via e ci ritrovammo per alcuni minuti soli, in quella sala immensa e silenziosa, a contemplarci ed infine ci dirigemmo nel nostro bungalow…
Esatto bungalow…
Avevo spinto per quella struttura perche non ci sarebbe stata la necessità di cambiarci l’abito nuziale e perche un bungalow isolato era l’ideale per una prima notte di nozze speciale.
Una volta dentro, ci buttammo sul letto a pancia in su e rimanemmo in silenzio per un po. Poi con un balzo, mi saltasti addosso posizionandoti a cavalcioni e prendesti a baciarmi.
Ovviamente eri eccitata e non vedevi l’ora di scopare ma i miei progetti erano ben diversi per cui ti fermai, e ti feci rimettere sdraiata a pancia in su, portai le tue braccia sopra la testa e dalla tasca della giacca tirai fuori un paio di manette con le quali ti bloccai i polsi mentre con l’altra scesi lungo il vestito fino ad insinuarmi tra le tue gambe e presi ad accarezzarle.
Mi guardasti tra l’incredula e l’eccitata, ti dissi che dovevo dirti una cosa e che dovevi ascoltarmi in silenzio, cosi iniziai il mio monologo:
- “Amore… come sai la prima notte di nozze è tale perché normalmente è quella in cui gli sposi dovrebbero fare sesso per la prima volta e ricordarlo per il resto della vita… ma noi questo l’abbiamo gia abbondantemente fatto e quindi non avremmo nulla da ricordare in tal senso.
Per questo ho pensato di organizzarti una sorpresa e rendere questa nottata degna del nome che porta.”
A queste prime parole mi guardasti intontita/incuriosita mentre la mia mano era arrivata alle tue mutandine e con le dita ne seguivo il bordo, il solco della figa sfiorandoti il clitoride e di tanto in tanto accennavo ad una leggera spinta senza mai insinuarmi sotto quella barriera di stoffa.
Ti sentivo gemere e implorarmi, figuriamoci se non avessi voluto scoparti subito, ma dovevo prepararti per quello che sarebbe accaduto di lì a poco.
Senza fermarmi presi il cell e feci una chiamata sotto il tuo sguardo sempre piu incredulo.
Dopo qualche minuto bussarono alla porta ed andai ad aprire. Tornai subito da Te, ti feci alzare dal letto levandoti le manette e comparvero davanti a noi “loro”.
Gianni e Marco, due uomini anziani, rispettivamente di 65 e 68 anni ben portati.
Mi guardasti piu impaurita che incredula, mi posizionai dietro di Te e ti tranquillizzai abbracciandoti passando subito con le presentazioni.
Riallacciandomi a quanto gli avevo detto poco prima, aggiunsi:
- “Amore… io e te abbiamo un grande desiderio che ci accompagna da molto nei nostri rapporti intimi.
Tu, desideri sin da piccola fare sesso con un uomo che potesse rappresentare tuo nonno;
io, ho sempre desiderato guardarti scopata da due uomini;
ecco perche stasera sarà la nostra prima notte di nozze magica.”
Sandra ascoltava quello che dicevo e guardava Gianni e Marco nel silenzio piu assoluto.
Poi rivolto a loro due, aggiunsi:
- “Stamane, questo fiore mi sei stato donato in moglie, ora io per questa notte lo dono a voi… desidero che vi sentiate liberi di dare sfogo ad ogni vostra fantasia pur di farla godere. Godetevela è completamente vostra, l’unica cosa che vi chiedo è di non levarle subito l’abito nuziale finche non ve lo dirò io”.
La baciai, la presi per la vita e la spinsi verso di loro.
Il solo guardarla, finalmente, tra le braccia di due uomini che avevano preso a palparla e a baciarla sul collo mi provocò un brivido di piacere per tutto il corpo ma il colpo di grazie fu quando la vidi diventare partecipe.
Ancora oggi, impressa nella mia mente, rivivo come al rallentatore la scena.
Marco, di fronte a Lei, le prese il mento con una mano e alzandole il visino si avvicinò per baciarla. Lei allungò le braccia intorno al collo di lui poi apri la bocca e ancor prima di appiccicarsi alle sue labbra, tirò fuori la lingua che incontrando la sua si perse in un gioco serpentino con relativo scambio di saliva.
Fu sufficiente quella scena per farmi godere all’istante nei boxer.
Gianni da parte sua, le allentò la zip del vestito quel tanto da poterle sfilare il reggiseno e mettere a nudo le sue tettine che prese a strapazzare. Subito dopo, sollevatole il vestito le fece divaricare le gambe e con una mano si insinuò tra di esse a tastarle culo e figa. Al contempo anche la mano di Marco si era insinuata tra le gambe ed ora erano in due a frugarle tra le gambe.
Le labbra di Sandra passarono dalla bocca di Marco a quella di Gianni e riprese il gioco di lingua con lui.
Sazi di questo primo approccio, Marco rivolto a Lei gli chiese:
- “qualcuno mi ha detto che il tuo sogno è succhiare il cazzo mollo di un vecchio, bene ora ne hai due che ne dici di realizzarlo?”
Così dicendo, gli mise una mano sulla testa e la spinse verso il basso.
Una volta in ginocchio davanti a loro Sandra inizio a slacciargli i pantaloni e tirò fuori i loro cazzi non proprio molli ma di sicuro non ancora in erezione.
Prese a succhiarli con grande avidità, passava da l’uno all’altro con grande dedizione e capii quanto veramente l’avesse desiderato.
Guardarla succhiare i cazzi di quei due vecchietti, Lei con i suoi 22 anni e con ancora l’abito nuziale addosso, era una scena davvero elettrizzante.
Dopo un po che li spompinava, Gianni si stacco e perse qualcosa dalla tasca dei pantaloni e mi chiese due bicchieri d’acqua. Vidi che aveva in mano due pasticche e capii che si trattava di viagra.
Quando incrociai il suo sguardo disse sorridendo:
- “Meno male che l’hanno inventato, altrimenti sarebbe stata dura tener testa a questa troietta.”
Al sentire quella espressione… “troietta”, rivolta a mia moglie, un sussulto di eccitazione mi fece pulsare il cazzo.
Ci vollero all’incirca una 30ina di minuti prima che si iniziassero a vedere gli effetti, ingrossandosi vennero fuori due bei cazzi di 15/20cm leggermente piu grossi del mio.
A quel punto, i giochi iniziarono a farsi seri, gli diedi l’ok per levarle il vestito ma senza denudarla del tutto.
Guardare quel corpicino con le calze autoreggenti col reggicalze e le scarpe col tacco, che caso strano erano ancora ai piedi, la rendevano ancora piu eccitante e piu troia e ai miei occhi.
Furono piacevolmente sorpresi quando scoprirono che indossava delle mutandine colorate con raffigurazioni di cuoricini e con un fiocchetto proprio come una bimba. Li eccitò maggiormente e presero a scoparla a dovere.
Le scaricarono a turno il proprio sperma in bocca e Lei, da brava mogliettina/nipotina troia, ingoiò tutto. Le riempirono la figa in un continuo scambio di ruoli che grazie all’aiuto del viagra permise loro di non darle mai un attimo di tregua.
Oramai era circa un’ora che la tormentavano quando finalmente Marco si decise a volere il suo culetto.
Di certo non era vergine visto che l’inculavo io regolarmente, ma considerate le dimensioni dei loro cazzi leggermente piu grossi del mio non sarebbe stata una passeggiata, Sandra tentò una strenua resistenza, ma l’idea che sarebbe stato per Lei come farlo per la prima volta mi eccitava di piu e la forzai a lasciarsi andare.
Gianni seduto sul letto con le spalle appoggiate alla spalliera del letto la teneva per i polsi, Lei carponi e Marco dietro di Lei.
Gli passai un tubetto di vasellina, procuratomi per l’occasione, con il quale Marco iniziò a lubrificare quel piccolo buchetto e a spingere dentro prima una poi due dita. Intanto mi ero avvicinato e con le mani le allargai al massimo le natiche in modo da poter facilitare l’operazione.
Nel giro di poco, le dita che giravano in quel culetto divennero tre e Lei prese a gemere mentre succhiava il cazzo di Gianni.
Oramai sembrava pronta e Marco, senza sfilarle le tre dita dal culo, si posizionò dietro di Lei poi sfilò le dita e provò a spingere il suo cazzo dentro.
Quello che sembrava oramai fatto invece si dimostrò piu complicato. Per quanto dilatato non era sufficiente a far entrare quel cazzo.
Marco spinse piu volte e riusci solo a infilargli la punta, Sandra da parte sua, per il dolore, smise di succhiare il cazzo di Gianni e tentò di svincolarsi, per fortuna lui riuscì a tenerla.
Dopo un po che eravamo in stallo, un po per rabbia un po per il forte desidero di vedere quel cazzo in culo a mia moglie, mi venne istintivo di darle uno schiaffo sul culo.
Glie lo diedi con tutta la rabbia del momento e a piena mano che risuonò forte in tutta la stanza e in un nano secondo gli apparve sulla natica, diventata rosso fuoco, la forma delle cinque dita.
Sandra lanciò un urlo dal dolore che Gianni smorzò ficcandogli il cazzo in gola.
Quell’azione violenta, fece si che il dolore prevalse sulla sua resistenza e il cazzo di Marco entrò un altro po ma non piu del tanto.
Ecco all’ora un secondo ed un terzo schiaffo in sequenza piu violenti del primo e finalmente il cazzo di Marco spari del tutto dentro.
Che in quel momento Sandra stesse soffrendo non era indubbio, glie lo si leggeva dalle lacrime che colavano dagli occhi, ma era anche vero che durò appena qualche istante perche subito dopo il dolore iniziale fu Lei con i suoi movimenti ad invitare Marco a scoparla cosa che avvenne immediatamente e Lei si avventò sul cazzo di Gianni riprendendo a succhiarlo avidamente.
Andarono avanti a scoparla in tutti i buchi finche gli feci notare che ancora non le avevano fatto provare la doppia penetrazione. Detto fatto. Marco si sdraiò sul letto e la fece impalare sul suo cazzo, quando le fu tutto dentro Lei si inarcò all’indietro tenendosi con le mani sul letto e Gianni posizionandosi davanti le affondò il cazzo in figa.
Sandra, aveva ripetuti orgasmi multipli dal piacere.
Dopo un po, le fecero cambiare posizione. Stavolta teneva il cazzo di Marco in figa e quello di Gianni in culo.
Non resistetti, salii sul letto con loro e posizionandomi davanti a Lei le ficcai il cazzo in gola scopandola.
Dalla doppia eravamo arrivati a scoparla in tre e finimmo col riempirle a turno bocca, figa e culo col nostro sperma…
Oramai l’effetto del viagra iniziava a svanire e a differenza di prima, i loro cazzi facevano fatica a tirarsi su cosi finimmo la serata come l’avevamo iniziata con Sandra che si concentrò a succhiare quei due cazzi tornati molli.
Erano trascorse all’incirca 3-4 ore dall’inizio e quando Gianni e Marco si congedarono rimanemmo d’accordo che ci saremmo rivisti.
In un attimo nella stanza cadde il silenzio. Senza proferire parola, solo guardandoci negli occhi, restammo sul letto a coccolarci ancora un po prima di farci una doccia ed addormentarci.
La mattina al risveglio, al primo sguardo provammo quasi un po di imbarazzo reciproco che sparì subito.
Commentammo soddisfatti quanto accaduto e quando provai a scusarmi per non averle detto nulla, mi blocco dicendo che era stata davvero felice per la sorpresa, perche diversamente per quanto lo desiderasse non l’avrebbe mai fatto.
E aggiunse che, sarebbe stata felicissima di esaudire ogni mio desiderio/fantasia, se il risultato era godere così intensamente.
Da quel giorno ad oggi, il nostro matrimonio è stato un crescendo di emozioni, con Lei completamente alla mia mercé.
Sono graditi commenti e suggerimenti: thorn63@yahoo.it
La cerimonia in chiesa fu emozionante subito dopo, baci, abbracci, complimenti, classico tour in auto e via a fare foto mentre gli invitati si diressero al ristorante. Dopo circa un paio d’ore eccoci anche noi al locale, musica di benvenuto, brindisi e vai col pranzo.
Mi allontanai con la scusa di andare in bagno e di nascosto ti ammiravo nel tuo candido vestito bianco, eri al centro del mondo come giusto che fosse e la cosa, “esibizionista come sei”, di sicuro ti appagava.
Io intanto, in grande trepidazione, pensavo gia alla sera, a quando finalmente saremmo rimasti soli ed in particolar modo alla sorpresa che ti avevo organizzato.
Si perche te, al di là delle nostre fantasie, e solo fantasie, perverse, mai avresti immaginato che avrei avuto il coraggio di spingermi oltre specie in quel giorno.
Finalmente si spensero i riflettori, tutti andarono via e ci ritrovammo per alcuni minuti soli, in quella sala immensa e silenziosa, a contemplarci ed infine ci dirigemmo nel nostro bungalow…
Esatto bungalow…
Avevo spinto per quella struttura perche non ci sarebbe stata la necessità di cambiarci l’abito nuziale e perche un bungalow isolato era l’ideale per una prima notte di nozze speciale.
Una volta dentro, ci buttammo sul letto a pancia in su e rimanemmo in silenzio per un po. Poi con un balzo, mi saltasti addosso posizionandoti a cavalcioni e prendesti a baciarmi.
Ovviamente eri eccitata e non vedevi l’ora di scopare ma i miei progetti erano ben diversi per cui ti fermai, e ti feci rimettere sdraiata a pancia in su, portai le tue braccia sopra la testa e dalla tasca della giacca tirai fuori un paio di manette con le quali ti bloccai i polsi mentre con l’altra scesi lungo il vestito fino ad insinuarmi tra le tue gambe e presi ad accarezzarle.
Mi guardasti tra l’incredula e l’eccitata, ti dissi che dovevo dirti una cosa e che dovevi ascoltarmi in silenzio, cosi iniziai il mio monologo:
- “Amore… come sai la prima notte di nozze è tale perché normalmente è quella in cui gli sposi dovrebbero fare sesso per la prima volta e ricordarlo per il resto della vita… ma noi questo l’abbiamo gia abbondantemente fatto e quindi non avremmo nulla da ricordare in tal senso.
Per questo ho pensato di organizzarti una sorpresa e rendere questa nottata degna del nome che porta.”
A queste prime parole mi guardasti intontita/incuriosita mentre la mia mano era arrivata alle tue mutandine e con le dita ne seguivo il bordo, il solco della figa sfiorandoti il clitoride e di tanto in tanto accennavo ad una leggera spinta senza mai insinuarmi sotto quella barriera di stoffa.
Ti sentivo gemere e implorarmi, figuriamoci se non avessi voluto scoparti subito, ma dovevo prepararti per quello che sarebbe accaduto di lì a poco.
Senza fermarmi presi il cell e feci una chiamata sotto il tuo sguardo sempre piu incredulo.
Dopo qualche minuto bussarono alla porta ed andai ad aprire. Tornai subito da Te, ti feci alzare dal letto levandoti le manette e comparvero davanti a noi “loro”.
Gianni e Marco, due uomini anziani, rispettivamente di 65 e 68 anni ben portati.
Mi guardasti piu impaurita che incredula, mi posizionai dietro di Te e ti tranquillizzai abbracciandoti passando subito con le presentazioni.
Riallacciandomi a quanto gli avevo detto poco prima, aggiunsi:
- “Amore… io e te abbiamo un grande desiderio che ci accompagna da molto nei nostri rapporti intimi.
Tu, desideri sin da piccola fare sesso con un uomo che potesse rappresentare tuo nonno;
io, ho sempre desiderato guardarti scopata da due uomini;
ecco perche stasera sarà la nostra prima notte di nozze magica.”
Sandra ascoltava quello che dicevo e guardava Gianni e Marco nel silenzio piu assoluto.
Poi rivolto a loro due, aggiunsi:
- “Stamane, questo fiore mi sei stato donato in moglie, ora io per questa notte lo dono a voi… desidero che vi sentiate liberi di dare sfogo ad ogni vostra fantasia pur di farla godere. Godetevela è completamente vostra, l’unica cosa che vi chiedo è di non levarle subito l’abito nuziale finche non ve lo dirò io”.
La baciai, la presi per la vita e la spinsi verso di loro.
Il solo guardarla, finalmente, tra le braccia di due uomini che avevano preso a palparla e a baciarla sul collo mi provocò un brivido di piacere per tutto il corpo ma il colpo di grazie fu quando la vidi diventare partecipe.
Ancora oggi, impressa nella mia mente, rivivo come al rallentatore la scena.
Marco, di fronte a Lei, le prese il mento con una mano e alzandole il visino si avvicinò per baciarla. Lei allungò le braccia intorno al collo di lui poi apri la bocca e ancor prima di appiccicarsi alle sue labbra, tirò fuori la lingua che incontrando la sua si perse in un gioco serpentino con relativo scambio di saliva.
Fu sufficiente quella scena per farmi godere all’istante nei boxer.
Gianni da parte sua, le allentò la zip del vestito quel tanto da poterle sfilare il reggiseno e mettere a nudo le sue tettine che prese a strapazzare. Subito dopo, sollevatole il vestito le fece divaricare le gambe e con una mano si insinuò tra di esse a tastarle culo e figa. Al contempo anche la mano di Marco si era insinuata tra le gambe ed ora erano in due a frugarle tra le gambe.
Le labbra di Sandra passarono dalla bocca di Marco a quella di Gianni e riprese il gioco di lingua con lui.
Sazi di questo primo approccio, Marco rivolto a Lei gli chiese:
- “qualcuno mi ha detto che il tuo sogno è succhiare il cazzo mollo di un vecchio, bene ora ne hai due che ne dici di realizzarlo?”
Così dicendo, gli mise una mano sulla testa e la spinse verso il basso.
Una volta in ginocchio davanti a loro Sandra inizio a slacciargli i pantaloni e tirò fuori i loro cazzi non proprio molli ma di sicuro non ancora in erezione.
Prese a succhiarli con grande avidità, passava da l’uno all’altro con grande dedizione e capii quanto veramente l’avesse desiderato.
Guardarla succhiare i cazzi di quei due vecchietti, Lei con i suoi 22 anni e con ancora l’abito nuziale addosso, era una scena davvero elettrizzante.
Dopo un po che li spompinava, Gianni si stacco e perse qualcosa dalla tasca dei pantaloni e mi chiese due bicchieri d’acqua. Vidi che aveva in mano due pasticche e capii che si trattava di viagra.
Quando incrociai il suo sguardo disse sorridendo:
- “Meno male che l’hanno inventato, altrimenti sarebbe stata dura tener testa a questa troietta.”
Al sentire quella espressione… “troietta”, rivolta a mia moglie, un sussulto di eccitazione mi fece pulsare il cazzo.
Ci vollero all’incirca una 30ina di minuti prima che si iniziassero a vedere gli effetti, ingrossandosi vennero fuori due bei cazzi di 15/20cm leggermente piu grossi del mio.
A quel punto, i giochi iniziarono a farsi seri, gli diedi l’ok per levarle il vestito ma senza denudarla del tutto.
Guardare quel corpicino con le calze autoreggenti col reggicalze e le scarpe col tacco, che caso strano erano ancora ai piedi, la rendevano ancora piu eccitante e piu troia e ai miei occhi.
Furono piacevolmente sorpresi quando scoprirono che indossava delle mutandine colorate con raffigurazioni di cuoricini e con un fiocchetto proprio come una bimba. Li eccitò maggiormente e presero a scoparla a dovere.
Le scaricarono a turno il proprio sperma in bocca e Lei, da brava mogliettina/nipotina troia, ingoiò tutto. Le riempirono la figa in un continuo scambio di ruoli che grazie all’aiuto del viagra permise loro di non darle mai un attimo di tregua.
Oramai era circa un’ora che la tormentavano quando finalmente Marco si decise a volere il suo culetto.
Di certo non era vergine visto che l’inculavo io regolarmente, ma considerate le dimensioni dei loro cazzi leggermente piu grossi del mio non sarebbe stata una passeggiata, Sandra tentò una strenua resistenza, ma l’idea che sarebbe stato per Lei come farlo per la prima volta mi eccitava di piu e la forzai a lasciarsi andare.
Gianni seduto sul letto con le spalle appoggiate alla spalliera del letto la teneva per i polsi, Lei carponi e Marco dietro di Lei.
Gli passai un tubetto di vasellina, procuratomi per l’occasione, con il quale Marco iniziò a lubrificare quel piccolo buchetto e a spingere dentro prima una poi due dita. Intanto mi ero avvicinato e con le mani le allargai al massimo le natiche in modo da poter facilitare l’operazione.
Nel giro di poco, le dita che giravano in quel culetto divennero tre e Lei prese a gemere mentre succhiava il cazzo di Gianni.
Oramai sembrava pronta e Marco, senza sfilarle le tre dita dal culo, si posizionò dietro di Lei poi sfilò le dita e provò a spingere il suo cazzo dentro.
Quello che sembrava oramai fatto invece si dimostrò piu complicato. Per quanto dilatato non era sufficiente a far entrare quel cazzo.
Marco spinse piu volte e riusci solo a infilargli la punta, Sandra da parte sua, per il dolore, smise di succhiare il cazzo di Gianni e tentò di svincolarsi, per fortuna lui riuscì a tenerla.
Dopo un po che eravamo in stallo, un po per rabbia un po per il forte desidero di vedere quel cazzo in culo a mia moglie, mi venne istintivo di darle uno schiaffo sul culo.
Glie lo diedi con tutta la rabbia del momento e a piena mano che risuonò forte in tutta la stanza e in un nano secondo gli apparve sulla natica, diventata rosso fuoco, la forma delle cinque dita.
Sandra lanciò un urlo dal dolore che Gianni smorzò ficcandogli il cazzo in gola.
Quell’azione violenta, fece si che il dolore prevalse sulla sua resistenza e il cazzo di Marco entrò un altro po ma non piu del tanto.
Ecco all’ora un secondo ed un terzo schiaffo in sequenza piu violenti del primo e finalmente il cazzo di Marco spari del tutto dentro.
Che in quel momento Sandra stesse soffrendo non era indubbio, glie lo si leggeva dalle lacrime che colavano dagli occhi, ma era anche vero che durò appena qualche istante perche subito dopo il dolore iniziale fu Lei con i suoi movimenti ad invitare Marco a scoparla cosa che avvenne immediatamente e Lei si avventò sul cazzo di Gianni riprendendo a succhiarlo avidamente.
Andarono avanti a scoparla in tutti i buchi finche gli feci notare che ancora non le avevano fatto provare la doppia penetrazione. Detto fatto. Marco si sdraiò sul letto e la fece impalare sul suo cazzo, quando le fu tutto dentro Lei si inarcò all’indietro tenendosi con le mani sul letto e Gianni posizionandosi davanti le affondò il cazzo in figa.
Sandra, aveva ripetuti orgasmi multipli dal piacere.
Dopo un po, le fecero cambiare posizione. Stavolta teneva il cazzo di Marco in figa e quello di Gianni in culo.
Non resistetti, salii sul letto con loro e posizionandomi davanti a Lei le ficcai il cazzo in gola scopandola.
Dalla doppia eravamo arrivati a scoparla in tre e finimmo col riempirle a turno bocca, figa e culo col nostro sperma…
Oramai l’effetto del viagra iniziava a svanire e a differenza di prima, i loro cazzi facevano fatica a tirarsi su cosi finimmo la serata come l’avevamo iniziata con Sandra che si concentrò a succhiare quei due cazzi tornati molli.
Erano trascorse all’incirca 3-4 ore dall’inizio e quando Gianni e Marco si congedarono rimanemmo d’accordo che ci saremmo rivisti.
In un attimo nella stanza cadde il silenzio. Senza proferire parola, solo guardandoci negli occhi, restammo sul letto a coccolarci ancora un po prima di farci una doccia ed addormentarci.
La mattina al risveglio, al primo sguardo provammo quasi un po di imbarazzo reciproco che sparì subito.
Commentammo soddisfatti quanto accaduto e quando provai a scusarmi per non averle detto nulla, mi blocco dicendo che era stata davvero felice per la sorpresa, perche diversamente per quanto lo desiderasse non l’avrebbe mai fatto.
E aggiunse che, sarebbe stata felicissima di esaudire ogni mio desiderio/fantasia, se il risultato era godere così intensamente.
Da quel giorno ad oggi, il nostro matrimonio è stato un crescendo di emozioni, con Lei completamente alla mia mercé.
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