Alessia, il culto dell'inganno.

di
genere
tradimenti

Mi chiamo Alessia, sono sposata con Marco da quattro anni. Marco è un bravo ragazzo, pieno di attenzioni nei miei confronti, a volte troppe, mi fa sentire oppressa. Lo so che lo fa per il mio bene, ma preferirei vivere a modo mio. E' stato d'accordo, data la nostra giovane età a non avere figli subito, la spensieratezza ed il divertimento erano le mie aspirazioni di donna. Sono discretamente bella, avverto piacere quando gli uomini mi guardano ed il primo anno non l'ho mai tradito. Non sento la necessità di farlo, mi piacciono le situazioni rischiose attinenti al sesso, sono abbastanza esibizionista per completare l'opera. Lui quando scopiamo mi soddisfa totalmente, forse sono io ad essere un pochino fredda in situazioni normali.
Tutto è cominciato al veglione di capodanno, siamo andati in un locale vicino casa, non eravamo in tanti quindi una festa abbastanza soft. Abbiamo ballato poi lui abbastanza vestito ha iniziato a sudare e siamo tornati al nostro posto. Non ero molto vestita, mi aveva acquistato un intimo rosso per l'occasione ma decisi all'ultimo momento di non indossarlo assolutamente, figa al vento e molto sensibile. Mentre eravamo seduti venne un ragazzo, molto giovane avrà avuto meno di vent'anni, mi chiese se potevo ballare con lui abbastanza indecisa non risposi, lo fece Marco che mi lasciò andare. Neanche a farlo apposta l'orchestrina stava eseguendo un lento, c'era poco da fare Luca, il nome del ragazzo mi strinse a se facendomi sentire il duro del suo cazzo. Mi eccitai come una cagna in calore, delicatamente lo guidai dietro una colonna e gli misi la lingua in bocca. La sua reazione istintiva fu quella di trascinarmi fuori, non accettavo quel modo di fare mi divincolai e tornai dal mio Marco. Quella era una situazione abbastanza intrigante e se non fosse stato così irruento l'avrei pomiciato a dovere e dopo chissà. Non accetto la violenza, devo essere io a decidere cosa fare. Luca ebbe la faccia tosta di tornare nel nostro tavolo invitandomi ancora ed ottenne un secco rifiuto da parte mia. La mia soddisfazione sessuale la trovavo oltre che scopare con Marco, in situazioni simili al veglione che comunque finì nella normalità più monotona. Nei giorni seguenti sentivo la necessità di adulare uomini sotto gli occhi di Marco senza che se ne accorgesse. Quel modo di fare abbastanza rischioso ma appagante per me. Le cercavo in tutte le occasioni fissando negli occhi i ragazzi che meritavano. Al cinema mentre lui si era fatto coinvolgere dalle azioni di guerra, masturbai un innocente ragazzo che ignaro di quale genere di troia avesse vicino, per fargli avere una decente erezione ci volle oltre mezz'ora. Nel centro commerciale andammo in bagno, mentre Marco era ancora dentro finsi di aggiustarmi la gonna e feci vedere la figa ad uno che pisciava nell'orinatoio. Mi sentivo appagata come se avessi scopato, il cazzo lo avrei trovato a casa. Mi accorsi di dover esagerare sempre di più, non mi bastava sentire il duro di un cazzo, segare qualcuno o mostrare la figa, avevo bisogno di altro. Un giorno eravamo nel garage a mettere in ordine ci raggiunse Giorgio un ragazzo dello stesso condominio che cercava un tester. Marco mi disse di portarlo sopra e vedere se era adatto quello che avevamo. Salimmo senza ascensore al secondo piano, lo precedevo agitando i glutei per eccitarlo, vidi che era quasi incosciente appena entrati in casa lo portai sul letto, mi feci scopare col cazzo quasi flaccido per la sorpresa. Io invece raggiunsi un orgasmo violento. Immediatamente tornammo giù Giorgio non capiva nulla, informai io Marco che il tester non era buono lui balbettando salutò e sparì. Forse Marco aveva intuito questo mio modo di fare e cercava di agevolarmi a dimostrazione del suo attaccamento nei miei confronti. Al mare incontrai un compagno di liceo che riconoscendomi venne a salutarmi, e dopo un leggero dialogare disse che andava in acqua perché stava sudando, invitai Marco a seguirci, rispose che preferiva restare al sole. Entrammo in acqua io e Luigi, ci allontanammo nuotando, trovammo una piccola scogliera per riposarci, eravamo soli, tolsi il bikini invitando lo a fare la stessa cosa, l'erezione fu istantanea, scopammo selvaggiamente. rimettemmo i costumi e tornammo da Marco. Notai la forma del suo cazzo eretto, si era eccitato sapendoci nascosti, non solo ma ci invitò a rientrare in acqua.
Lo facemmo e quando l'acqua ci copriva fino al collo scopammo ancora, questa volta sotto i suoi occhi che ci guardavano soddisfatti, eravamo a circa trenta metri quindi si vedeva chiaramente quello che stavamo facendo. Avevo scoperto il sistema per eccitare Marco e scopare io con altri liberamente. Non fu affatto così, non mi eccitavo sapendo che Marco mi consentiva tutto, anche scopare sotto i suoi occhi. Per aumentare la sua eccitazione fui ridotta a farlo frequentemente. Il nostro matrimonio finì, ora ho iniziato di nuovo con Angelo, ingannarlo è il mio traguardo.
scritto il
2022-11-20
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