La sguattera del rifugio - Cap. 2

di
genere
dominazione

Cuoco: “Sbrigati serva! Mi servono quelle padelle pulite cazzo!!”
Io: “Si signore! Provvedo subito, vi chiedo perdono”
Cuoco: “Sei una scansa fatiche lurida troia, vedi se ti prendo in mano cosa ti faccio!” nel mentre mi assesta un ceffone sul culo che è nudo e interamente a disposizione dei miei padroni. Il “ciaf” è talmente potente che mi fa pestare contro il lavabo e il mio grembiule già lurido si sporca di schiuma proprio davanti la vagina. Io a seguito di questo gesto mi eccito ancora di più e nel vedere me avvolta in un grembiulone fradicio e sporco mi fa inumidire la vagina. Nel mentre cerco di lavare ancora più velocemente aprendo ulteriormente le gambe e mettendomi più china sul lavabo con l’intento di bagnarmi anche la maglietta bianca che essendo bianca spero diventi anche trasparente e ancora più larga.
Io: “grazie Signore, me lo merito. Ecco a voi le pentole”.
Cuoco: “Parli troppo serva e lavori poco. Tu devi solo ubbidire e stare zitta sguattera che non sei altro!” Nel mentre mi prende per la scollatura della maglietta che si slarga ulteriormente e mi molla un ceffone.
E’ solo l’una del pomeriggio e questo è già il quinti schiaffone sul culo che mi prendo e il primo in volto della giornata. Il primo schiaffone sul culo l’ho ricevuto stamattina poiché quando sono andata a portare la colazione in camera a mia cugina Luana, non le è piaciuto il modo in cui mi sono inchinata dopo averle lasciato il vassoio. A quanto pare non basta più chinare la testa e piegare le gambe ma devo inginocchiarmi a piedi del suo letto e toccare con la fronte il pavimento. Essendo che non l’avevo fatto subito mi ha fatto mettere in quella posizione con il culo rivolto verso di lei e dopo una sonora sculacciata mi ha tirato una pedata sempre sul culo ordinandomi di rimettermi subito al lavoro. I miei zii e i miei cugini invece amano fare colazione in salone (prima che scendano gli ospiti). Tutti i giorni mi devo far trovare in ginocchio con le mani intrecciate dietro la testa, sempre con i miei luridi vestiti addosso e rivolta verso la porta della cucina. Chi vuole tra di loro si avvicina e per dirmi che posso iniziare a servire mi tira un cieffone sul culo. Subito mi alzo e inizio a portare caffè, latte e thè e in rigoroso silenzio inizio a servire i miei padroni.
Il terzo cieffone me lo sono preso mentre ero intenta a pulire il pavimento del salone. Lo devo pulire stando a quattro zampe solo con straccio e secchio. Lo straccio lo devo tenere con tutte e due le mani così sfrego meglio il pavimento e assumo una posizione molto più eccitante poiché inarco di più la schiena e il mio culo a mandolino sta più in alto mentre il busto e le tette quasi toccano a terra. Inoltre, poi non mi è permesso tenere le gambe chiuse ma le devo tenere ben aperte perché oltre se essere una sguattera sono anche una cagna. Mentre stavo pulendo mio zio ha ritenuto che non stessi lavorando abbastanza duramente e che ero troppo lenta e per ricordarmi che devo sfregare a terra con più energia mi ha picchiato una mano sul culo talmente forte che sono caduta in avanti e sono finita addosso al secchio contente l’acqua sporca, la quale si è riversata sul pavimento sporcandolo. Mio zio dopo aver tirato un calcio anche al secchio mi ha ordinato di rimettermi al lavoro e mi ha ricordato la mia gerarchia nell’impresa familiare ossia essere una lurida troia sguattera che non è degna neanche di alzare lo sguardo dal pavimento.
Il quarto cieffone me lo sono presa da mia zia quando ha visto che non avevo pulito bene il water e che erano rimaste delle macchie. Mi ha chiamato nell’ufficio di mio zio …
Zia: “ Ti diamo da mangiare, ti diamo dei vestiti e tu ci ripaghi così?”
Io: “Padrone, vi prego perdonatemi ma non ho idea di cosa abbia fatto”
Zia: “Voltati serva!” e senza darmi il tempo di capire mi ha assestato uno schiaffo sul culo e un calcio sulle ginocchia che mi hanno fatta cadere. In un lampo mi ha preso per la scollatura della maglietta che si è slambrata ancora di più e a terra mi ha trascinata fino in bagno mentre io la supplicavo di perdonarmi. Lì mi ha mostrato le macchie sul water che dovuto pulire con il grembiulone da sguattera.
Amo essere trattata come una serva, amo indossare degli stracci che si sporcano ancora di più mentre lavoro. Essere avvolta dal mio grembiule mi fa sentire al sicuro e mi ricorda che sono al mondo solo per fare la schiava domestica e ammazzarmi di lavoro.
scritto il
2022-12-25
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