Una sguattera per fidanzata
di
sguatterapersempre
genere
dominazione
Mi chiamo Flavia e sono una ragazza di 28 anni che ha sempre avuto l’indole da sottomessa. L’anno scorso all’università di Giurisprudenza ho conosciuto un bel ragazzo alto, moro con gli occhi azzurri che mi ha subito conquistata per la sua sicurezza e la sua ambizione.
L’altro giorno si è laureato e ha già trovato lavoro presso uno studio legale di cui presto diventerà socio essendo molto in gamba. I suoi genitori invece gestiscono l’osteria più buona del paese e spesso andiamo a mangiare. Ogni volta che intravedo vedo la sguattera in cucina mi eccito e spero un giorno di poter prendere il suo posto. Nonostante il ristorante vada molto bene ci sono solo un cuoco, due cameriere una serva che provvede a pulire i piatti, la cucina, i bagni e i pavimenti.
Non vedo l’ora anche di poter andare a vivere con questo magnifico ragazzo che mi tratta con autorità ma anche con dolcezza in modo tale che possa servirlo e riverirlo. Già in piccole cose gli sto mandando dei segnali. Per esempio, sabato scorso mentre i genitori erano al piano di sotto a gestire l’osteria, gli ho proposto se potevo cucinare per lui una bella cenetta. Ho preso un grembiule di quelli bianchi di stoffa ruvida un po’ sporco perché era già stato usato e completamente nuda ho cucinato per lui mentre lui se ne stava comodamente seduto sul divano a guardare la partita. Ogni tanto quando mi chiamava si faceva portare la birra oppure qualche snack. Però sapevo che dentro di me più che la partita guardava il mio culetto sodo che si muoveva su e giù mentre preparavo il pane fatto in caso. Il grembiule l’ho scelto apposta bello grande così da avvolgermi completamente ma allo stesso tempo il nodo l’ho fatto lento in modo tale che la pettorina non aderisse al corpo ma si vedessero bene le mie tette ogni qualvolta mi piegavamo leggermente. Anche il culo ero bello esposto e i lacci ho fatto in modo di legarli esattamente a metà culo.
Si capiva che il mio uomo era eccitato nel vedere me che facevo la serva per lui completamente nuda solo con un grembiule da sguattera a coprirmi. Ogni tanto mentre ero ai fornelli si avvicinava per controllare la situazione e mi incalzava di fare in fretta tirandomi una pacca sul culo non molto forte ma bella secca che mi faceva sussultare.
Io ogni volta gli rispondevo “si padrone, mi sbrigo! Vi chiedo perdono per la lentezza, sono una novizia”. Lui allora si rimetteva sul divano ogni volta che le gambe sempre più aperte. Quando poi ho finalmente tutto era pronto “padrone, perdonatemi, la cena è pronta per Voi” e nel mentre mi ero messa di lato a lui con le mani giunte in avanti e inchinandomi leggermente in modo tale da fargli vedere le tettone. Lui oltre che ringraziarmi mi ha tirato una bella pacca sul culo e si è accomodato al tavolo mentre io mi affrettavo a portare le pietanze in tavola. Dopo che si era seduto mi sono permessa di farlo anch’io ma lui mi ha detto “visto che stasera vuoi fare la mia serva, perché non ti metti in ginocchio da parte a me con le mani dietro la schiena, il culo che tocca a terra e non mi servi ogni volta che te le ordino?”. Io ero un po’ in imbarazzo ma non me la sono sentita di dirgli di no e così ho fatto, con tanta tanta eccitazione.
Ogni tanto schioccava le dita e voleva dire che aveva finito o voleva che gli versassi l’acqua e io in rigoroso silenzio eseguivo mentre lui mi parlava come se nulla fosse. Finita la cena, sono arrivati a casa i suoi amici per fare i giochi in scatola mentre io ero in cucina a rigovernare tutto il casino che c’era. Nonostante la casa non fosse mia ma del mio ragazzo mi sono ritrovata a pulire la cucina da cima a fondo, pulendo non solo i piatti ma proprio tutta la cucina compreso i pavimenti e gli armadi. Ogni tanto il mio ragazzo mi chiamava per farsi portare la birra a lui e i suoi amici oppure per farsi servire il caffè con lo stesso grembiule da sguattera. Ogni volta che entravo in sala tutti i suoi amici (erano in 6 incominciavano a urlare e dire che ero una gran pezzo di gnocca e che mi avrebbero sbattuta sul tavolo). Allora lui mi diceva di muovermi e con una pacca sul culo mi rispediva in cucina ma non era arrabbiato bensì orgoglioso di mostrarmi ai suoi amici. Mi chiamavano per ogni stupidaggine, per esempio, se gli fosse caduto una carta da gioco sotto il tavolo, il mio ragazzo avrebbe urlato il mio nome e io subito accorrevo in sala con lo straccio ancora in mano chiedendo “si padrone, comandate” e lui sempre con uno sculaccione mi diceva di mettermi a quattro zampe e di raccogliere sotto il tavolo la carta. Nel mentre ero sotto il tavolo, me ne arrivavano ancora di schiaffoni da parte sua e faceva notare come le mie natiche erano belle sode ideali da prendere a schiaffi.
Quando poi tutti i suoi amici se sono andati mi disse che anche la sala doveva essere pulita perché altrimenti i suoi genitori si sarebbero arrabbiati e io gli risposi che aveva ragione e che avrei pulito subito e prima di iniziare a mettermi dietro mi sono inginocchiata e gli ho baciato i piedi ringraziandolo per la bella serata. Presi l’aspirapolvere e mi misi a passare il pavimento restando sempre piegata a 45 gradi, quando poi dovevo passare sotto il tavolo non esitai a piegarmi a novanta come una troia che fa di tutto per eccitare il suo uomo. Fu quando poi nel pulire il pavimento a una certa, sapendo che lui mi guardava, lasciai cadere lo scopettone e mi misi in ginocchio davanti a lui con entrambi le mani a passare il pavimento. La visione che si presentò davanti a lui che ero bello comodo sulla poltrona a chattare era quella di una donna bellissima, nuda, con una solo grembiule da sguattera sporco, e strofinare per terra il pavimento di casa sua. Dopo 5 minuti, il mio caro ragazzo non resistette più si tolse i pantaloni e il suo gran cazzone svettò in aria e dopo avermi ricordato di strofinare bene perché le donne sanno solo fare le serve, mi prese per i capelli e mi abbasso la testa verso il pavimento in modo tale che il mio culo fosse ancora maggiormente esposto verso l’alto e senza preamboli mi inculò e mi scopo come fossi la sua serva. Appena finito mi ritrovai sempre in ginocchio con lo straccio ancora in mano e non potei far altro che sgrillettarmi avendo uno dei più grandi orgasmi di sempre. Una volta ripresa finii di fare pulire il pavimento, tenendo lo sguardo verso il basso mentre il mio amore mi riempiva di complimenti per la bellissima serata!
To be continueed …
L’altro giorno si è laureato e ha già trovato lavoro presso uno studio legale di cui presto diventerà socio essendo molto in gamba. I suoi genitori invece gestiscono l’osteria più buona del paese e spesso andiamo a mangiare. Ogni volta che intravedo vedo la sguattera in cucina mi eccito e spero un giorno di poter prendere il suo posto. Nonostante il ristorante vada molto bene ci sono solo un cuoco, due cameriere una serva che provvede a pulire i piatti, la cucina, i bagni e i pavimenti.
Non vedo l’ora anche di poter andare a vivere con questo magnifico ragazzo che mi tratta con autorità ma anche con dolcezza in modo tale che possa servirlo e riverirlo. Già in piccole cose gli sto mandando dei segnali. Per esempio, sabato scorso mentre i genitori erano al piano di sotto a gestire l’osteria, gli ho proposto se potevo cucinare per lui una bella cenetta. Ho preso un grembiule di quelli bianchi di stoffa ruvida un po’ sporco perché era già stato usato e completamente nuda ho cucinato per lui mentre lui se ne stava comodamente seduto sul divano a guardare la partita. Ogni tanto quando mi chiamava si faceva portare la birra oppure qualche snack. Però sapevo che dentro di me più che la partita guardava il mio culetto sodo che si muoveva su e giù mentre preparavo il pane fatto in caso. Il grembiule l’ho scelto apposta bello grande così da avvolgermi completamente ma allo stesso tempo il nodo l’ho fatto lento in modo tale che la pettorina non aderisse al corpo ma si vedessero bene le mie tette ogni qualvolta mi piegavamo leggermente. Anche il culo ero bello esposto e i lacci ho fatto in modo di legarli esattamente a metà culo.
Si capiva che il mio uomo era eccitato nel vedere me che facevo la serva per lui completamente nuda solo con un grembiule da sguattera a coprirmi. Ogni tanto mentre ero ai fornelli si avvicinava per controllare la situazione e mi incalzava di fare in fretta tirandomi una pacca sul culo non molto forte ma bella secca che mi faceva sussultare.
Io ogni volta gli rispondevo “si padrone, mi sbrigo! Vi chiedo perdono per la lentezza, sono una novizia”. Lui allora si rimetteva sul divano ogni volta che le gambe sempre più aperte. Quando poi ho finalmente tutto era pronto “padrone, perdonatemi, la cena è pronta per Voi” e nel mentre mi ero messa di lato a lui con le mani giunte in avanti e inchinandomi leggermente in modo tale da fargli vedere le tettone. Lui oltre che ringraziarmi mi ha tirato una bella pacca sul culo e si è accomodato al tavolo mentre io mi affrettavo a portare le pietanze in tavola. Dopo che si era seduto mi sono permessa di farlo anch’io ma lui mi ha detto “visto che stasera vuoi fare la mia serva, perché non ti metti in ginocchio da parte a me con le mani dietro la schiena, il culo che tocca a terra e non mi servi ogni volta che te le ordino?”. Io ero un po’ in imbarazzo ma non me la sono sentita di dirgli di no e così ho fatto, con tanta tanta eccitazione.
Ogni tanto schioccava le dita e voleva dire che aveva finito o voleva che gli versassi l’acqua e io in rigoroso silenzio eseguivo mentre lui mi parlava come se nulla fosse. Finita la cena, sono arrivati a casa i suoi amici per fare i giochi in scatola mentre io ero in cucina a rigovernare tutto il casino che c’era. Nonostante la casa non fosse mia ma del mio ragazzo mi sono ritrovata a pulire la cucina da cima a fondo, pulendo non solo i piatti ma proprio tutta la cucina compreso i pavimenti e gli armadi. Ogni tanto il mio ragazzo mi chiamava per farsi portare la birra a lui e i suoi amici oppure per farsi servire il caffè con lo stesso grembiule da sguattera. Ogni volta che entravo in sala tutti i suoi amici (erano in 6 incominciavano a urlare e dire che ero una gran pezzo di gnocca e che mi avrebbero sbattuta sul tavolo). Allora lui mi diceva di muovermi e con una pacca sul culo mi rispediva in cucina ma non era arrabbiato bensì orgoglioso di mostrarmi ai suoi amici. Mi chiamavano per ogni stupidaggine, per esempio, se gli fosse caduto una carta da gioco sotto il tavolo, il mio ragazzo avrebbe urlato il mio nome e io subito accorrevo in sala con lo straccio ancora in mano chiedendo “si padrone, comandate” e lui sempre con uno sculaccione mi diceva di mettermi a quattro zampe e di raccogliere sotto il tavolo la carta. Nel mentre ero sotto il tavolo, me ne arrivavano ancora di schiaffoni da parte sua e faceva notare come le mie natiche erano belle sode ideali da prendere a schiaffi.
Quando poi tutti i suoi amici se sono andati mi disse che anche la sala doveva essere pulita perché altrimenti i suoi genitori si sarebbero arrabbiati e io gli risposi che aveva ragione e che avrei pulito subito e prima di iniziare a mettermi dietro mi sono inginocchiata e gli ho baciato i piedi ringraziandolo per la bella serata. Presi l’aspirapolvere e mi misi a passare il pavimento restando sempre piegata a 45 gradi, quando poi dovevo passare sotto il tavolo non esitai a piegarmi a novanta come una troia che fa di tutto per eccitare il suo uomo. Fu quando poi nel pulire il pavimento a una certa, sapendo che lui mi guardava, lasciai cadere lo scopettone e mi misi in ginocchio davanti a lui con entrambi le mani a passare il pavimento. La visione che si presentò davanti a lui che ero bello comodo sulla poltrona a chattare era quella di una donna bellissima, nuda, con una solo grembiule da sguattera sporco, e strofinare per terra il pavimento di casa sua. Dopo 5 minuti, il mio caro ragazzo non resistette più si tolse i pantaloni e il suo gran cazzone svettò in aria e dopo avermi ricordato di strofinare bene perché le donne sanno solo fare le serve, mi prese per i capelli e mi abbasso la testa verso il pavimento in modo tale che il mio culo fosse ancora maggiormente esposto verso l’alto e senza preamboli mi inculò e mi scopo come fossi la sua serva. Appena finito mi ritrovai sempre in ginocchio con lo straccio ancora in mano e non potei far altro che sgrillettarmi avendo uno dei più grandi orgasmi di sempre. Una volta ripresa finii di fare pulire il pavimento, tenendo lo sguardo verso il basso mentre il mio amore mi riempiva di complimenti per la bellissima serata!
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