Confessioni di una figlia: con mio padre al pranzo di Natale

di
genere
incesti

Sono Dora, ho 30 anni, bionda, formosa, 4a di seno. Non so perché scrivo questa confessione, forse per sfogarmi o perche' mi eccita scrivere il rapporto con l'uomo più importante della mia vita, mio padre..
Lui ha 67 anni, è ancora bello e in forma, vivo ancora con lui e confesso che fra di noi vi è un rapporto morboso di complicità.
Sono al pranzo di Natale con lui e i parenti, siamo seduti a fianco, un po' brilli dopo le varie portate.
A un certo punto sento la sua mano sinistra sulla mia coscia che si insinua sotto la gonna, fa piano con un lento movimento mi accarezza la gamba e sale su.
Ha messo due grossi tovaglioli sulle sue e mie gambe per non fare vedere alcunché agli altri commensali.
Ci vediamo negli occhi pieni di desiderio, sono già eccitata per le sue manovre, non so quanto resistero' alle sue mani, con le dita sposta la mutandina ed entra nella mia fica.
Fa su e giù il porco, io faccio finta di niente, sorrido alle battute delle mie cugine ma non riesco neanche a concentrarmi su quello che dicono.
Sono bagnata, i miei umori colano sulle sue dita, finalmente smette, prende la mia mano e se la porta sul suo pacco.
So quello che vuole il maiale di mio padre, la mia mano sente il suo cazzo durissimo, lo stringo e faccio su e giù da sopra la patta dei pantaloni.
Non resiste, dice ai parenti che deve andare in bagno, ha mangiato troppo.
Dopo 5 minuti, dico ai commensali che sono preoccupata per come sta papà e lo raggiungo.
Apro la porta del bagno e vedo che si sta segando, mi dice" mi hai fatto arrapare come un cane, lo vedi come è duro eh?"
Ed io " sei un porco papà, se ci scoprivano, ti eccita fare il maiale con gli altri presenti?
Non mi risponde ha il pantalone calato e il cazzo in mano, mi prende, mi fa girare verso il lavabo e mi fa piegare.
Mi abbassa la gonna e gli slip, è veramente allupato come un toro, a lui faccio questo effetto, perché sono sua figlia, perché è l'incesto che lo fa diventare un animale.
Me lo ficca subito dentro, non posso gridare, mi mette una mano sulla bocca, con l'altra spinge il mio corpo verso il suo cazzone che stantuffa senza pietà.
Mi dice a bassa voce " zitta amore, non fiatare, godi in silenzio, come mi piace fottere con gli altri in sala da pranzo, mmmmmmm..,,ahhhhhh...siiiii..."
Io emetto singulti e gemiti soffocati per via della sua mano che mi blocca la bocca, sono perversa ma lo ammetto, sto godendo da Dio, mi piace che mio padre mi desideri così tanto, che sono la sua puttana.
Dobbiamo fare presto, qualcuno degli ospiti potrebbe venire da noi
" presto papà spingi più forte, ti prego, che dobbiamo andare di la', mmmmm...siiii.."
" siii..amore..sto venendo... ahhhh..come mi fai godere..mmmmm...ahhhhh..."
A un certo punto mio padre estrae il suo cosone dalla mia fica in fiamme e lo appoggia sul mio culo, lo strofina sopra e sborra, dallo specchio vedo il suo viso che si deforma dal piacere, sembra un altra persona, un depravato che ha sempre voglia di me, per questo mi piace.
" ahhhh HHH... figlia mia..sborrooooo...mmmmm...siiii.."
Papà esausto si piega anche lui su di me sul lavabo, respiriamo affannati ma pieni di gioia ed appagati.
Ci rivestiamo in fretta e siamo dai nostri ospiti, dico che papà ha preso una biochetasi, sopra, nella sua camera da letto, meglio prevenire gli eccessi del pranzo di Natale, non vi pare? 😁

P.S. solo figlie sincere... antonioporcello145@gmail.com



scritto il
2023-01-06
1 4 . 9 K
visite
6 1
voti
valutazione
2.9
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

racconto precedente

Paolo e Chiara
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.