L’s story. Capitolo 49. Festa degli… affari!

di
genere
dominazione

Finalmente anche io capisco perché siamo qui: Balthazar (e sicuramente anche suo figlio Karcharias) stanno lavorando ad accordi commerciali tra tutte le nostre comunità e alcuni dei più bei nomi dell’imprenditoria europea e mondiale. Compito di noi schiave è collaborare “ammorbidendo” quei cinque “squali” che sono sullo yatch: sia facendo conoscere un po’ come siamo educate nelle nostre comunità, sia rendendo più dolce e divertente la loro vacanza di lavoro. Ed è dopo quella specie di interrogatorio di Rothschild che Balth tira fuori il cellulare e compone il numero del mio padrone e marito. Quando lui risponde, come potete immaginare, mi bagno subito, sospiro, mi si inumidiscono gli occhi e non so far di meglio che inginocchiarmi da sola, con Marta che mi sussurra “Calmati! Rialzati in piedi”. Facile a dirsi, specie se non si sa cosa mi succede nel cuore quando avverto la sua presenza. Quando hanno finito la videochiamata, dopo circa un’ora, sono tutti soddisfatti e Balth chiede qualche minuto per farmi salutare Leòn: ne vedo il viso nel cellulare, piango e tremo, riesco a solo a sussurrare “Ti amo” non so quante volte: ma i miei umorini colano lungo l’interno delle mie cosce… sto quasi per godere solo a vederlo… e il saggio Balth stoppa la chiamata.

Tutti gli imprenditori sono impressionati dalle reazioni del mio corpo e mi guardano in modo diverso da prima. Adesso sì che sembrano aver capito che di escort tra noi non ce ne è nemmeno mezza. E capiscono il privilegio di poter usare cinque splendide schiave che stanno svolgendo un servizio per le loro comunità. Questo, ovviamente, li eccita ma fa anche cambiare il modo di porsi verso di noi. Verso le 12 la loro riunione finisce e Balth ci fa chiamare da Marta nella sua suite: tutte di corsa! Marta traduce per tutte, specialmente per me. Prima di tutto dobbiamo prendere in bocca il sesso di Balth a turno, mentre lui ci parla: ci inginocchiamo attorno a lui e io sono la prima da cui vuole farselo succhiare. Mentre succhio ci fa i complimenti, siamo state brave e sembra proprio che ci saranno accordi che riguardano le attività delle nostre comunità nell’industria, energia, allevamento e agricoltura. Ci fa l’esempio del trasporto delle mucche argentine per nave, a prezzi di favore, in tutti i principali mercati del pianeta. Per noi italiane ciò significa la possibilità di poter aiutare tante altre ragazze insicure e con problemi, come siamo tutte noi.

Fa per continuare ma io non vorrei smettere di succhiarglielo: mi tolgono con fermezza e Ottavia prende il mio posto. Rassegnata mi faccio da parte: capisco che l’uccellone di Balth è molto bello, ora drittissimo e gonfio, e anche le altre hanno diritto a dargli piacere. Lui prosegue raccomandandoci ancora umiltà, ubbidienza, pudore. Probabilmente da stamani saremo usate più intensamente, forse alcuni imprenditori vorranno possederci non in pubblico: è importante che ognuno di loro si senta uno “stallone” e quindi per noi è obbligatorio avere degli orgasmi importanti con ciascuno. È anche possibile che qualcuno chieda giochi un po’ strani: dobbiamo dire “sì” a quasi tutto, sorridere e servirli con gioia, anche se magari non sono dei bravi amanti. Ha finito di parlare, ma esige il bocchino della “traduttrice”, Marta. Spruzza presto, e vuole che tutte andiamo ad assaggiare un po’ del suo seme e pulirgli il membro. Ci fa rialzare, offre l’immenso bagno della sua suite per sistemarci perché dobbiamo tornare presto a servire: è quasi ora di pranzo. Via via che siamo pronte torniamo di la’: mi sembra che siamo tutte più fiere del compito che stiamo svolgendo.

Serviamo il pranzo e qualcosa è cambiato: ci guardano sempre in modo abbastanza libidinoso, ma ci parlano di più, ci rispettano, sorridono, sembra persino che chiedano il permesso prima di allungare le mani, addirittura c’è un filo di corteggiamento da parte di un paio di loro. Ora per noi le cose cambiano: anche per le altre è difficile aver a che fare con sconosciuti ma ora, che via via ci si conosce, è più facile ubbidire per tutte. Quello che non riesco a capire è perché, mentre ieri da vestita interessavo solo Balthazar e l’altro tipo, oggi, che sono nuda con la mise da cerimonia, tutti mi dedicano attenzioni. Essere timida non vuol dire che sono frigida e tutte queste carezze, bacetti e carinerie, non fanno altro che farmi bagnare!

Comunque, chi più chi meno, tutte veniamo baciate e coccolate in vari modi. Digestivi, poi cominciamo a sparecchiare e Mister Roth dà un altro segnale: chiama Filomena, la più giovane dopo di me, la prende per mano e, come se niente fosse, la porta nella sua suite. Tra le 4 schiave rimaste ci scambiamo uno sguardo significativo: saremo penetrate. Era ovvio, ma ora sembra che succederà davvero. Parlano tra loro, sento ripetere alcune volte il nome “Shakira” e, una per una, veniamo gentilmente portate nelle varie suite. Come la sera prima, restano con me nel salone Balth e l’altro tipo: sono in due e non vogliono litigare per la suite in cui dovrò essere usata. Mi fan sedere tra loro sul divano, mi coccolano dappertutto per un po’ facendomi tenere le gambe aperte spalancate. Il tipo vede che sono marchiata, sorride malizioso, vuole assaggiare i miei umori e, così, scopre cosa mi succede quando mi leccano la passerina: orgasmo immediato, con tremori e miagolii continui.

Il tipo resta a bocca aperta vedendo la rapidità con cui godo. Si eccita, abbassa la cerniera dei pantaloni e si accomoda tra le mie cosce. Mi prende, frettoloso e, quando sente come lo accolgo, rovescia gli occhi all’indietro dicendo qualcosa tipo “Shakira, você é deliciosa!”. Balth sorride contento: non è mai stato geloso e ora sembra davvero felice di condividermi, così che tanti scoprano quanto è bella e buona la sua “fidanzatina”. Suggerisce al tipo qualcosa e lui fa di sì con la testa, contento: mi trascina delicato sul tappetone persiano a terra e mi ritrovo sopra di lui, pancia contro pancia, col il suo uccellotto che mi penetra standomi sotto. Mi mordicchia un capezzolo: non sento male, anzi, mi piace tantissimo e miagolo a lungo. Ho il sedere indifeso: ecco cosa voleva Balth, che subito mi va dietro e procede a sodomizzarmi con il suo uccellone, spingendolo finché è tutto dentro. Posseduta sia davanti che dietro, vengo travolta dal piacere e godo di nuovo: in pieno orgasmo, volto la testa all’indietro e, spudoratissima, cerco un bacio dalla bocca di Balth. Faccio in tempo a sentire che spruzzano anche loro, poi mi affloscio.

Verso le 15:30 i ricconi tornano a riunirsi, ma c’è il bel Comandante che chiede di essere ricevuto. Subito dopo viene chiamata anche Marta che, alla fine dell’incontro, ci spiega cosa succede. Il problema, come al solito, sono io: i 9 uomini dell’equipaggio hanno spiato il rapporto con Balthazar e l’altro tipo e si sono masturbati tutti. Il Comandante lamenta che non si può andare avanti così: cinque splendide donne che girano nude per la nave distraggono l’equipaggio dal proprio compito e, per giunta, vedere la performance di “Shakira” (uffi!) li ha fatti impazzire e ha scatenato la protesta. Mister Rothschild ascolta, dice di capire e chiede aiuto a Balth. Che a sua volta chiama Marta. Alla fine, la soluzione concordata è la seguente: l’’equipaggio si impegna a rispettare noi schiave e a trattarci con gentilezza. Da parte nostra dovremo accettare di essere usate il pomeriggio, in base alle loro richieste, nella sala relax, vicina alla palestra. Sarà fatta una lista di quattro turni: dalle 15:30 alle 19:30 e i membri dell’equipaggio sceglieranno una di noi e ne scriveranno il nome di una di noi accanto al proprio: una signora non può essere usate due volte lo stesso pomeriggio. Si comincia già da oggi pomeriggio, con i due turni dalle 17:30 e 18:30.

Il Capitano sceglie Patty; ovvio: la più alta e appariscente. Poi vogliono me: vengo scelta da un bel marinaio sui 30 anni, alto e forte. Con tutto l’affetto per gli imprenditori, questo è un’altra cosa: è molto autoritario ma dolce, si vede che ci sa fare un casino con una donna ed è pure tanto virile laggiù. In un’ora riesce a farmi di tutto e di più: gli piaccio tanto e viene tre volte: si toglie la soddisfazione di spruzzami ovunque. Insomma, mi distrugge, ma mi riempie anche di baci e di coccole. Patty e io verremo scelte per tutti i restanti cinque pomeriggi. Le altre, avranno almeno un pomeriggio di riposo, fortunate loro. Ormai è chiaro a tutte che prenderemo tanto uccello ogni giorno, ma tanto tanto.

A parte queste novità, il sabato trascorre sereno, prendiamo sempre più confidenza con i ricconi e, ora, un po’ anche con l’equipaggio. A ora di cena succede che Ottavia viene incantonata in cucina da tre del personale di servizio: si tratta solo di baci e carezze, lei sta bene, geme di piacere. Ma Marta teme, perché siamo cinque donne senza guardie a proteggerci, mentre loro sono 14 uomini più il nostro Balthazar. Perciò decide che Patty, Filomena e io non entreremo più in cucina e aspetteremo le comande subito fuori. Balthazar, in segreto, si riserva di usarmi ogni notte nella sua suite: Marta è avvertita e non si preoccupa. Continua sodomizzarmi, ma non riesce sempre a farlo due volte a notte e continua a ripetermi: “Elle io volio fare regalo a te” aggiungendo “Io parla con tuo marito Leone, io volio te mia fidanzatta cuando lui non è”. Già la notte scorsa avevo proposto qualcosa, ma lui è più intelligente e avrà pensato a una soluzione migliore.

È domenica 31, Capodanno. La festa comincia dalle prime ore del mattino: perché gli imprenditori lavorano meno: 2 ore al mattino e 2 al pomeriggio, invece delle solite sei. Nei tempi liberi si rilassano, si socializza, si esplorano i vari ambienti dello yacht baciandoci, accarezzandoci: è inevitabile che si viene a creare più confidenza, quasi amicizia. A parte Balth, che vuole solo me, gli altri cinque provano ogni schiava, a turno, me compresa. Nel corso della giornata, alcuni riescono a possedere due schiave, ma non tutti ce la fanno: invece, i giovani dell’equipaggio non hanno problemi di resistenza né frequenza e chissà quante di noi vorrebbero! Ma devono accontentarsi della lista pomeridiana… Dopo cena, finalmente il signor Rothschild mi sceglie: emozionata, temo di non essere all’altezza delle sue aspettative.

Mi fa sedere sulle ginocchia e, essendo piccina, ci sto a pennello, perché lui non è molto alto. Parla di affari sorseggiando il digestivo a tavola e, con nonchalance, mi apre le gambe in un modo esagerato e gioca con le mie grandi labbra e il clitoride: mi sottometto, lo lascio fare quel che gli va, ma miagolo e nascondo il viso contro la sua spalla per l’imbarazzo… ridono tutti. Anche se non mi guardo tra le gambe, so di essere bagnatissima come sempre mi accade quando mi umiliano: lui sembra contento di trovarmi così pronta e mi prende in braccio come una sposa: credo di esser la più leggera di tutte e cinque. Soli nella sua immensa suite vuole prima provarmi la bocca: ha un pene medio-piccolo, ma molto carino, armonioso e gli manca la pellicina sulla punta. Lo accolgo completamente, fino ai testicoli senza nessuna difficoltà. Ma quando comincio a succhiarglielo con passione si stacca, mi fa segno di “no” col dito, ride, non vuole spruzzare: ma mi accarezza i lunghi capelli e mi parla con tono dolce, è contento di me. Mi possiede alla missionaria e, quando è dentro, perde il controllo: si muove veloce e mi sbatte proprio, spero perché l’ho accolto come merita. Non ho bisogno di fingere, lo sento dentro rigidissimo e godo a modo mio, intensamente, senza nessun bisogno di fingere. Prima di liberarmi, la sorpresa più bella: mi abbraccia, mi stringe forte e mi bacia dolcissimamente sulla bocca. Verso l’una andiamo tutti a dormire, sono sessantenni: ma è stato un Capodanno bello, durato un giorno intero.
Lunedì pomeriggio mi hanno già penetrata Balth, un imprenditore al mattino e uno subito dopo pranzo; infine, anche il Comandante ha voluto provarmi e mi ha prenotata subito dopo.

L’ultimo rapporto sessuale è stato emozionante: il Comandante è proprio un maschio alpha, vuole decidere tutto ed essere ubbidito: è stato bello essere sotto il suo controllo. Anche la sua prestazione è stata notevole: mi ha donato tanto seme in tutti e tre i miei buchini. Spero di essere riuscita a farlo divertire, così forse mi sceglierà altre volte.

Sono un po’ stanca per i tanti orgasmi e, per fortuna, è prevista una sosta al casinò di Portorose in Slovenia. C’è poco tempo e il problema delle divise: abbiamo solo quelle da indossare, mentre i ricconi sono in smoking. Ma qual è il problema? Ci fan scendere mezz’ora prima, si va alla boutique Napoleon e ogni imprenditore regala alla sua preferita un bell’abito da sera nero: siccome io sono la preferita di due, Balth e l’altro tipo, si mettono d’accordo tra loro. Così, scopro che il mio secondo corteggiatore si chiama Onisto Guimaraes, portoghese che vive in Mozambico, vuole rivedermi in Italia e farmi subito un dono importante. Tenero, mi tiene per mano e mi porta alla vicina gioielleria Zlatarstvo, dalla quale esco con un regalo pazzesco: ho visto il prezzo, senza volere, e spende per me 4.600 euro. Mi ha preso un collare-girocollo firmato Sorelle Ronco: in oro bianco, con diamanti rotondi e smeraldi naturali rotondi posizionati centralmente su castoni a griffe. Dal fatto che sotto agli smeraldi ha fatto mettere un anello per guinzaglio realizzo che… ha capito tutto di noi. Cerco di spiegargli che è troppo per me, che sono una persona inferiore: non sa l’italiano, ma capisce, mi sorride e mi dice: “Shakira you are lovely and always so wet for everyone”, quindi mi bacia appassionatamente nel bel mezzo della gioielleria!

Quando torniamo alla boutique del Grand Hotel, Balth parla a Onisto come per sfidarlo e ridono entrambi: non vuol essere da meno e sceglie per un costosissimo abito Oscar de la Renta (gugglate pure) color nero, lungo, in tulle (è un tessuto trasparente) con schiena scoperta e scollo a V: 4.400 euro! Muoio di vergogna, ma cosa ho fatto per meritarmi questi regali? Sono la più somara e bassa di tutte… Me lo fanno indossare, non ci vanno né calze, né reggiseno… ma mi fan togliere anche il perizoma e resto totalmente nuda sotto l’abito: per fortuna la vagina è un po’ coperta da un ripiego orlo del tulle! Nella boutique ci siamo tutti, schiave e imprenditori e… parte un applauso! Le mie sorelle non sono invidiose, anzi, mi dicono che sembro una dea! Ma Onisto ha vinto la scommessa, ha speso di più e, tutto allegro, spinge Balth da Marta per chiedergli qualcosa: lei allarga le braccia e china il capo, come per dire: se il mio signore Balthazar vuole così, si farà come lui vuole. Poi viene da me e mi sussurra: il dottor Guimaraes ha scoperto che dormivi tutta la notte con Bakoyannis e si son messi d’accordo: da stasera devi dormire con entrambi. Cavolo!

Si va al casinò, giocano tutti, perdono che è un piacere, ma io sembro portare fortuna ai miei due cavalieri: alla roulette vincono entrambi una montagna da soldi. Meno male. Dormiamo tutti e tre assieme, sono molto dolci ma non gli importa che io sia stanca: devo lasciarmi fare tutto e anche Onisto scopre finalmente il gusto di sodomizzarmi. Al mattino mi gira un po’ la testa e ho colpi di sonno, mi piace tutto nell’amore, ma avere orgasmi così numerosi e intensi con chiunque, mi sfinisce. Marta però mi fa continuare i lavori perché, secondo lei, non tutte le giornate che restano saranno così intense per me. Mah!

I giorni passano, ormai le giornate hanno orari stabiliti per ogni cosa, ma non ci annoiamo. Gli imprenditori sono tranquilli perché, grazie all’altissima tecnologia dello yatch, riescono a star dietro ai loro affari. Il progetto di collaborazione tra le nostre comunità e le loro imprese è ormai delineato ed è stato approvato da mio marito, che ne spiegherà i vantaggi a tutti i padroni, italiani e non, appena possibile. I rapporti sessuali con noi schiave sono frequenti, anche se non per tutte nello stesso numero, ma tutte veniamo usate quotidianamente e siamo contente di donare piacere a questi uomini, che si sono rivelati squali sul lavoro, ma gentili in pubblico e addirittura dolci e affettuosi nell’intimità.
Il Venerdì arriva presto, e sembriamo tutte un po’ dispiaciute. Ma anche tra gli imprenditori e l’equipaggio ci sono musi lunghi. Ci restano tutti malissimo quando Marta spiega che non possiamo prendere appuntamenti per il futuro e nessuna di noi ha il telefono: Sono increduli, protestano. E allora Marta deve spiegare apertamente e senza giri di parole a tutti; siamo schiave di piacere per uomini, e chi vuole rivederci può parlarne con il signor Balthazar, l’unico dei presenti che può decidere della nostra vita e morte. Ci lasciamo con tanti baci e abbracci e io, come al solito mi metto a piangere: mi hanno penetrata tutti, sono stati bene con me, io ho goduto tante volte grazie a loro… e il mio cuoricino batte forte per ognuno.

Continua
di
scritto il
2023-01-21
1 . 5 K
visite
0
voti
valutazione
0
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.