L’s story. Capitolo 60. E vissero felici e contenti [FINE]
di
Laras
genere
dominazione
Il test sul funzionamento del Resort è finito, dopo 9 giorni torniamo a dormire alle Nazioni. Lì abbiamo tanti appartamenti liberi ed è più facile per i mariti e padroni venirci a trovare. Sonia mi confida che è stata usata molte volte dalle guardie e prova un tenero sentimento per alcuni: non si tratta solo di sesso (anche se confessa che la qualità dei suoi orgasmi è altissima e non è mai stata così bene), ma anche di cuore: spero tanto che anche per le guardie sia la stessa cosa. Ma quando si aprirà la stagione andremo allo Shakira Resort (avremo solo un locale comune per cambiarci, come gli altri lavoranti) al mattino e torneremo la sera.
Dopo quasi un mese di assenza, il 5 aprile Leòn torna in Italia e, come prima cosa, mi carica in auto e mi riporta alla Villa di Città per una settimana. Eugenio lo chiama, Camillo lo cerca: lui non sente ragioni, mi chiude con lui in mansarda, chiede a Marta di lasciare gli avanzi dei pranzi davanti alla porta e mi è addosso quasi 24 ore al giorno, ogni giorno. È scatenato, me ne fa di tutti i colori: mi spruzza ovunque, addirittura mi riempie le orecchie di seme; mi fa dormire accanto a lui con suo sesso in bocca. E non dimentica qualche giochino sporco (pipì) che da lui proprio non mi sarei mai aspettata. Lunedì 9 aprile, dopo 4 giorni, si è sfogato, scaricato ed è più calmo: esce dalla mansarda, fa a fare colazione come se niente fosse, poi va nei suoi uffici e riceve sia Eugenio che Camillo. Io non riesco ad alzarmi prima di altre 48 ore, mi ha sfinita. Mi riporta alle Nazioni il 16, e mi rimetto a faticare assieme alle altre. Lui deve lavorare nella villa di città, ma a fine giornata passa a prendermi al Resort e mi porta a casa di Camillo: io sola contro due 3XL: vi lascio immaginare!
Il 27 aprile apriremo la stagione e, anche se la prova del week end di Pasqua è andata benissimo, Eugenio ci fa ricontrollare tutto. L’ho avvertito che probabilmente quel giorno sarò mestruata e che per cinque giorni non posso ballare in pubblico: mi risponde che, appena il flusso cala, ballerò in mutandine. Una settimana prima arriva la ferale notizia: siamo in overbooking con 2 settimane di anticipo: tutti gridiamo “evviva”, Camillo diventa color cenere e ci spiega: “Lo sapete che se i nostri ospiti non saranno soddisfatti di tutto - e ripeto: tutto -, non torneranno più, lo scriveranno su internet, su tripadvisor, ecc.? Lo sapete che adesso non possiamo sbagliare? Lo sapete che dobbiamo correre e trovare il modo di alloggiare chi vuol venire e non c’è più posto? Tutti a spremersi le meningi!”.
Cambiano anche alcune regole per noi schiave: vengono stabiliti due turni al giorno di 3+3 ore, 4 schiave per turno, così si copre dalle 09:30 alle 21:30 senza difficoltà né farsi venire i piedi gonfi per i tacchi alti. La prova del Ponte di Pasqua induce Eugenio a rivedere alcuni nostri comportamenti: visto che molti ospiti maschi ci doneranno carezze, baci, richieste “particolari” e complimenti, è inutile dir loro di star fermi. Viene perciò affisso un avviso qua e là’, dove si spiega che “Le Hostess vi aiutano nel miglior uso della struttura e danno indicazioni su dove trovare quel che cercate. Non sono pertanto permessi altri rapporti, richieste del numero di cellulare, ecc.”. A voce Eugenio rispiega quanto detto un mese fa: “Voi siete pietre preziose che non si comprano: perciò nessuna forma di prostituzione è tollerabile. Discorso diverso è se il turista si innamora di voi, se è gentile, se sono i vostri padroni ad offrirvi ad altri: in quel caso si parli con me e deciderò io chi potrà possedervi. Ci sarà una villetta disponibile nella zona scambisti per farvi penetrare, ma solo io ho le chiavi. Se non ubbidite a queste norme c’è la frusta, quella più dolorosa. È chiaro adesso? E ricordatevi di chiedere sempre a Claudio se i clienti han lasciato i test del sangue in reception”.
Qualche giorno prima dell’apertura, quando ci siamo tutti e 30 circa, Leòn ci aggiorna sulla situazione delle comunità visitate: tutti i bilanci sono in crescita, soprattutto grazie alle navi del signor Rothschild (vedi cap. 49) e della mediazione svolta dalle aziende agricole di cui Helio è Presidente. Tra tutte, brilla la comunità italiana, la prima per profitti, che ora può di nuovo aumentare (di molto) gli stipendi delle guardie che con tanta cura ci proteggono. A sorpresa, Helio annuncia anche la nascita di 6 bambini, sparsi tra Spagna, Europa dell’Est e Africa. All’idea di poter diventare madre mi emoziono da matti, ma riesco a trattenere le lacrime: io di padroni ne ho addirittura due, sapranno ben loro cosa è meglio per me!
Arriva il grande giorno dell’apertura della stagione estiva: venerdì 27 aprile abbiamo appena 25°, ma non c’è vento e un sole primaverile ci riscalda. Gli ospiti cominciano ad arrivare dalle 08:00, alcuni stanchissimi, vengono da lontano, ma per ciascun ospite c’è una splendida Hostess, che accompagna alla villetta di competenza. Alle 16 siamo già al completo, i clienti chiedono, girano, consumano, fanno progetti per la discoteca della serata, ma… dalla grande piscina centrale partono le note di “Me Enamoré” di Shakira, inno del Resort: una piccola schiava (io) bionda balla nuda con tacchi alti, su un cubo vicino alla piscina! E’ giovanissima, sembra timida, tiene gli occhi bassi, ma è bagnata e ha i capezzoli sporgentissimi. Però sorride sempre… con una manina invita umilmente tutti a muoversi, a ballare. E questi turisti lo fanno! Ballo, sola, nuda, felice… dedico questa canzone ai miei due padroni, che amo tutto il cuore, che ringrazio di avermi scelta e di scegliermi ogni giorno: non voglio più pensare a niente, voglio solo ballare e trasmettere a chi mi guarda la grande gioia che pervade il mio cuore!
¡Aquì està la fiesta!
La stagione si rivelerà un trionfo, tutti i partner ringraziano: dai club privé alle discoteche, dallo chef del ristorante alle associazioni naturiste e scambiste. Già a fine maggio dobbiamo raddoppiare la tariffa per uomini singoli (320€ a notte, all inclusive): ce ne sono troppi (nudisti: il 50% singoli e il 50% coppie) al punto che ogni giorno c’è la fila fuori. Poi, ogni mattina ci sono montagne di lenzuola da cambiare: un segno tangibile di quanto si stan divertendo i nostri clienti. Scandali? Nessuno, tutto è stato progettato con grande riservatezza e nessuna legge è stata violata: ma all’interno del villaggio nascono amicizie, scoppiano passione, nascono amori…
Inconvenienti? Solo divertenti, per esempio: non solo io, ma anche le altre, a stare nude tutto il giorno in mezzo a tanti uomini ci bagniamo e ci si induriscono i capezzoli e si vede! Ci inventiamo un sistema per asciugarci: un tuffo in piscina e si torna al lavoro. Solo che quando risaliamo, nude e bagnate il problema lo hanno i maschietti che ci vedono! 😊
Avventure? Sì. Tante, nonostante i continui divieti di Eugenio, che fa il suo lavoro in modo perfetto. Avventure erotiche per tutte. Per me forse qualcuna in più.
Per esempio, uno scherzo congeniato da Leòn e Camillo che, una mattina, scoprono che tra gli scambisti c’è un loro simile: un gran bell’uomo belga di circa 40-45, alto, forte, biondo con occhi verdi e con moglie, che mostra a tutti il suo enorme 3XL. I miei padroni fanno subito amicizia, mi chiamano e mi presentano sia come moglie di Leòn sia come fidanzata di Camillo. La signora è simpatica ma maliziosa e guarda continuamente gli uccelloni dei miei padroni: non sono gelosa, ma quando viene invitata da un altro uomo tiro un sospiro di sollievo. Ma il bello (si fa per dire) succede il giorno dopo: la moglie del tipo è di nuovo tra le braccia di un altro e lui solo, sicuramente perché tutte han paura del suo gran pene.
Cosa si inventa Camillo? Va con Leòn dal belga e gli dice, con finto imbarazzo, che la loro schiava (io) si è innamorata di lui e desidera sottomettersi alle sue voglie per dargli piacere. Non è vero! In realtà io mi sto innamorando perdutamente proprio di quel brigane di Camillo, oltre che di Leòn, al punto che ho cominciato a bagnarmi quando lo vedo, sento la sua voce, riconosco il suo passo: Passerei intere giornate ad adorargli i testicoli per quanto lo amo: lui, invece, ha sempre voglia di giocare, ridere, far scherzi. Ma quello scherzo lo scoprirò il giorno dopo: quel giorno, invece, scopro cosa significa sottomettersi a tre superdotati assieme: dalle 12:30 alle 16 e dalle 19:00 fino alle 23:00!
Anche Claudio ha la sua parte di avventure: già erano andati a cercarlo i due che lo avevano quasi stuprato al Buone Maniere ma poi, tra gli ospiti del villaggio, alcuni degli ospiti notano che quella splendida puledrina che va agli uffici ogni mattina ha un cosino tra le gambe… e così gli vanno spesso a far visita proprio con la scusa di pagare il conto o chiedere chiarimenti!
Infine, persino Diana, una delle ultime arrivate, 18 anni, timidissima e bellissima, facendo la Hostess riceve decine di richieste, anche dai singoli e mariti della zona nudisti: Eugenio la concede a tanti, ma prima esige un invito a cena, o una passeggiata, o, almeno una chiacchierata: e MAI nessun regalo, salvo che il tipo dimostri intenzioni serie, di matrimonio (che purtroppo non arrivano). Diana non gode miagolando come me, né urlando come Marta, ma in modo classico, con gemiti molto forti, al punto che si sentono anche fuori dalla villetta dove veniamo usate. E gode tanto, con tutti, in ogni modo, segno che ha superato i drammi della sua vita precedente e ora è serena, rispettata, donna.
Alla fine della stagione, che per noi è il 31 ottobre, abbiamo incassato circa 50.000 euro al giorno (lordi), senza tener conto del ristorante, royalties e servizi. E abbiamo aperto 5 mesi prima! Inutile dire che abbiamo coperto tutte le spese, le ristrutturazioni, il personale esterno, ecc. Salta fuori un bel premio di produzione per tutti, eccetto noi schiave, che abbiamo già i bonifici dei nostri mariti o padroni.
Si decide per una grande festa, tutti assieme, anche con il personale stagionale che è rimasto in Riviera: la faremo al chiuso, ormai fa più che fresco, nel Club Il Tempio di Camillo e sarà sesso, tanto sesso e orgasmi. Per quanto riguarda me, sempre più innamorata anche di Camillo, farò divertire tanti uomini con la bocca, per le solite note ragioni di “allargamento”.
Poi ci aspetta l’inverno, in cui riposeremo e ci daremo ai lavori domestici, riprenderemo a studiare: danza, yoga, ginnastica, cucina, galateo, cucito, governo della casa, eccetera. Ma non sarà routine, nella nostra comunità è impensabile: ci sono sempre novità, sorprese e quanto accade ad una diventa parte di ciascuna.
A questo è servito lo Shakira Resort: non per far soldi (che pure abbiamo fatto), ma a renderci amiche, complici, alleate… a lavorare tutte assieme per un obiettivo.
Il confronto con come eravamo prima è inevitabile, ed è racchiuso nel cuore di ciascuna.
La mia storia ve l’ho raccontata come ho potuto, tralasciando solo le cose più vergognose e cercando, invece, di condividere i successi, i cambiamenti, le gioie.
Ripenso a quel mio primo bussare alla porta dell’allora capitano Adelmo, alle prime parole che riuscii a dirgli: “Ciao. Sono qua per venire educata”. Alle parole che nessun altro mi aveva mai detto fino a quel momento: “Non faremo niente di sessuale che tu non voglia”.
Al riassunto che feci della mia vita amorosa fino a quel giorno: “Luigi è il mio 23° fidanzato: non sono stata molto fortunata in amore, perché ho un carattere debole. Tanti mi hanno scelta, tutti mi hanno usata, ma nessuno mi ha chiesto di diventare sua moglie… eccetto Luigi”.
Sembra una vita fa e, invece, è passato solo un anno o poco più: come sono cambiata! Ricordo quando Leòn mi offrì a chiunque, pubblicamente, al Resort Hedonism in Giamaica e alla vergogna infinita che provai, ricevendo uccelli da tutti e dappertutto o quasi: mi stavano addestrando e, sicuramente, mettendo alla prova.
Poi le prime missioni del progetto di Ercole per coinvolgere nella nostra comunità i migliori esponenti del mondo imprenditoriale della Regione: Helio, Otello, il senatore, Leonida, il mio amato Balthazar, la crociera sullo yatch dei ricconi e l’ultimo, Guimaraes. Senza dimenticare Camillo, oggi padrone del mio cuore.
Molti sono stati compiti difficili, che solo una ragazzina poco intelligente e ingenua poteva assolvere. Quante prove, quante umiliazioni, quanto sperma… ma alla fine ce l’ho fatta: oggi sono ubbidiente, mi annullo e appartengo a due splendidi padroni che mi amano.
Come me, ho visto via via arrivare tante ragazze insicure, che la vita stava per abbattere e che, oggi, sono felici e protette, quasi tutte amate alla follia. A novembre ricominceranno a valutarne di nuove e, forse, le più buone e belle verranno ammesse alle prime quattro prove, per cominciare il loro percorso verso l’accettazione di sé stessa, l’ubbidienza, l’annullarsi e la corona finale: l’appartenere.
Infine, l’ultima grande notizia: smetterò i contraccettivi e l’anno prossimo, assieme a Leòn e Camillo, proveremo a farmi diventare mamma: i miei padroni han deciso e ora vogliono tanti bambini: un anno saranno figli di Leòn, l’anno dopo di Camillo.
E la stessa decisione han preso tanti altri padroni con le loro mogli o schiave.
Nessuno può dire che questo stile di vita durerà per sempre: ma abbiamo garanzie che, se anche dovesse purtroppo finire, avremo sicurezza e benessere per tutti i nostri giorni.
---
Ecco care amiche lettrici e lettori il vero senso di questa esperienza: ubbidire, annullarsi, appartenere. Il tutto fatto con amore e con l’indispensabile pazienza, errori, cadute e pentimenti.
Perché è l’amore che ci ha permesso di raggiungere questi risultati e questa gioia.
Padroni, non picchiate le vostre schiave. Invece, amateci, educateci, trattateci con gentilezza anche se siamo persone inferiori. Vi doneremo tutte noi stesse, vivremo per voi, vi adoreremo giorno e notte.
FINE DELLA TERZA PARTE “APPARTENERE”
e del romanzo “L’s story”.
Dopo quasi un mese di assenza, il 5 aprile Leòn torna in Italia e, come prima cosa, mi carica in auto e mi riporta alla Villa di Città per una settimana. Eugenio lo chiama, Camillo lo cerca: lui non sente ragioni, mi chiude con lui in mansarda, chiede a Marta di lasciare gli avanzi dei pranzi davanti alla porta e mi è addosso quasi 24 ore al giorno, ogni giorno. È scatenato, me ne fa di tutti i colori: mi spruzza ovunque, addirittura mi riempie le orecchie di seme; mi fa dormire accanto a lui con suo sesso in bocca. E non dimentica qualche giochino sporco (pipì) che da lui proprio non mi sarei mai aspettata. Lunedì 9 aprile, dopo 4 giorni, si è sfogato, scaricato ed è più calmo: esce dalla mansarda, fa a fare colazione come se niente fosse, poi va nei suoi uffici e riceve sia Eugenio che Camillo. Io non riesco ad alzarmi prima di altre 48 ore, mi ha sfinita. Mi riporta alle Nazioni il 16, e mi rimetto a faticare assieme alle altre. Lui deve lavorare nella villa di città, ma a fine giornata passa a prendermi al Resort e mi porta a casa di Camillo: io sola contro due 3XL: vi lascio immaginare!
Il 27 aprile apriremo la stagione e, anche se la prova del week end di Pasqua è andata benissimo, Eugenio ci fa ricontrollare tutto. L’ho avvertito che probabilmente quel giorno sarò mestruata e che per cinque giorni non posso ballare in pubblico: mi risponde che, appena il flusso cala, ballerò in mutandine. Una settimana prima arriva la ferale notizia: siamo in overbooking con 2 settimane di anticipo: tutti gridiamo “evviva”, Camillo diventa color cenere e ci spiega: “Lo sapete che se i nostri ospiti non saranno soddisfatti di tutto - e ripeto: tutto -, non torneranno più, lo scriveranno su internet, su tripadvisor, ecc.? Lo sapete che adesso non possiamo sbagliare? Lo sapete che dobbiamo correre e trovare il modo di alloggiare chi vuol venire e non c’è più posto? Tutti a spremersi le meningi!”.
Cambiano anche alcune regole per noi schiave: vengono stabiliti due turni al giorno di 3+3 ore, 4 schiave per turno, così si copre dalle 09:30 alle 21:30 senza difficoltà né farsi venire i piedi gonfi per i tacchi alti. La prova del Ponte di Pasqua induce Eugenio a rivedere alcuni nostri comportamenti: visto che molti ospiti maschi ci doneranno carezze, baci, richieste “particolari” e complimenti, è inutile dir loro di star fermi. Viene perciò affisso un avviso qua e là’, dove si spiega che “Le Hostess vi aiutano nel miglior uso della struttura e danno indicazioni su dove trovare quel che cercate. Non sono pertanto permessi altri rapporti, richieste del numero di cellulare, ecc.”. A voce Eugenio rispiega quanto detto un mese fa: “Voi siete pietre preziose che non si comprano: perciò nessuna forma di prostituzione è tollerabile. Discorso diverso è se il turista si innamora di voi, se è gentile, se sono i vostri padroni ad offrirvi ad altri: in quel caso si parli con me e deciderò io chi potrà possedervi. Ci sarà una villetta disponibile nella zona scambisti per farvi penetrare, ma solo io ho le chiavi. Se non ubbidite a queste norme c’è la frusta, quella più dolorosa. È chiaro adesso? E ricordatevi di chiedere sempre a Claudio se i clienti han lasciato i test del sangue in reception”.
Qualche giorno prima dell’apertura, quando ci siamo tutti e 30 circa, Leòn ci aggiorna sulla situazione delle comunità visitate: tutti i bilanci sono in crescita, soprattutto grazie alle navi del signor Rothschild (vedi cap. 49) e della mediazione svolta dalle aziende agricole di cui Helio è Presidente. Tra tutte, brilla la comunità italiana, la prima per profitti, che ora può di nuovo aumentare (di molto) gli stipendi delle guardie che con tanta cura ci proteggono. A sorpresa, Helio annuncia anche la nascita di 6 bambini, sparsi tra Spagna, Europa dell’Est e Africa. All’idea di poter diventare madre mi emoziono da matti, ma riesco a trattenere le lacrime: io di padroni ne ho addirittura due, sapranno ben loro cosa è meglio per me!
Arriva il grande giorno dell’apertura della stagione estiva: venerdì 27 aprile abbiamo appena 25°, ma non c’è vento e un sole primaverile ci riscalda. Gli ospiti cominciano ad arrivare dalle 08:00, alcuni stanchissimi, vengono da lontano, ma per ciascun ospite c’è una splendida Hostess, che accompagna alla villetta di competenza. Alle 16 siamo già al completo, i clienti chiedono, girano, consumano, fanno progetti per la discoteca della serata, ma… dalla grande piscina centrale partono le note di “Me Enamoré” di Shakira, inno del Resort: una piccola schiava (io) bionda balla nuda con tacchi alti, su un cubo vicino alla piscina! E’ giovanissima, sembra timida, tiene gli occhi bassi, ma è bagnata e ha i capezzoli sporgentissimi. Però sorride sempre… con una manina invita umilmente tutti a muoversi, a ballare. E questi turisti lo fanno! Ballo, sola, nuda, felice… dedico questa canzone ai miei due padroni, che amo tutto il cuore, che ringrazio di avermi scelta e di scegliermi ogni giorno: non voglio più pensare a niente, voglio solo ballare e trasmettere a chi mi guarda la grande gioia che pervade il mio cuore!
¡Aquì està la fiesta!
La stagione si rivelerà un trionfo, tutti i partner ringraziano: dai club privé alle discoteche, dallo chef del ristorante alle associazioni naturiste e scambiste. Già a fine maggio dobbiamo raddoppiare la tariffa per uomini singoli (320€ a notte, all inclusive): ce ne sono troppi (nudisti: il 50% singoli e il 50% coppie) al punto che ogni giorno c’è la fila fuori. Poi, ogni mattina ci sono montagne di lenzuola da cambiare: un segno tangibile di quanto si stan divertendo i nostri clienti. Scandali? Nessuno, tutto è stato progettato con grande riservatezza e nessuna legge è stata violata: ma all’interno del villaggio nascono amicizie, scoppiano passione, nascono amori…
Inconvenienti? Solo divertenti, per esempio: non solo io, ma anche le altre, a stare nude tutto il giorno in mezzo a tanti uomini ci bagniamo e ci si induriscono i capezzoli e si vede! Ci inventiamo un sistema per asciugarci: un tuffo in piscina e si torna al lavoro. Solo che quando risaliamo, nude e bagnate il problema lo hanno i maschietti che ci vedono! 😊
Avventure? Sì. Tante, nonostante i continui divieti di Eugenio, che fa il suo lavoro in modo perfetto. Avventure erotiche per tutte. Per me forse qualcuna in più.
Per esempio, uno scherzo congeniato da Leòn e Camillo che, una mattina, scoprono che tra gli scambisti c’è un loro simile: un gran bell’uomo belga di circa 40-45, alto, forte, biondo con occhi verdi e con moglie, che mostra a tutti il suo enorme 3XL. I miei padroni fanno subito amicizia, mi chiamano e mi presentano sia come moglie di Leòn sia come fidanzata di Camillo. La signora è simpatica ma maliziosa e guarda continuamente gli uccelloni dei miei padroni: non sono gelosa, ma quando viene invitata da un altro uomo tiro un sospiro di sollievo. Ma il bello (si fa per dire) succede il giorno dopo: la moglie del tipo è di nuovo tra le braccia di un altro e lui solo, sicuramente perché tutte han paura del suo gran pene.
Cosa si inventa Camillo? Va con Leòn dal belga e gli dice, con finto imbarazzo, che la loro schiava (io) si è innamorata di lui e desidera sottomettersi alle sue voglie per dargli piacere. Non è vero! In realtà io mi sto innamorando perdutamente proprio di quel brigane di Camillo, oltre che di Leòn, al punto che ho cominciato a bagnarmi quando lo vedo, sento la sua voce, riconosco il suo passo: Passerei intere giornate ad adorargli i testicoli per quanto lo amo: lui, invece, ha sempre voglia di giocare, ridere, far scherzi. Ma quello scherzo lo scoprirò il giorno dopo: quel giorno, invece, scopro cosa significa sottomettersi a tre superdotati assieme: dalle 12:30 alle 16 e dalle 19:00 fino alle 23:00!
Anche Claudio ha la sua parte di avventure: già erano andati a cercarlo i due che lo avevano quasi stuprato al Buone Maniere ma poi, tra gli ospiti del villaggio, alcuni degli ospiti notano che quella splendida puledrina che va agli uffici ogni mattina ha un cosino tra le gambe… e così gli vanno spesso a far visita proprio con la scusa di pagare il conto o chiedere chiarimenti!
Infine, persino Diana, una delle ultime arrivate, 18 anni, timidissima e bellissima, facendo la Hostess riceve decine di richieste, anche dai singoli e mariti della zona nudisti: Eugenio la concede a tanti, ma prima esige un invito a cena, o una passeggiata, o, almeno una chiacchierata: e MAI nessun regalo, salvo che il tipo dimostri intenzioni serie, di matrimonio (che purtroppo non arrivano). Diana non gode miagolando come me, né urlando come Marta, ma in modo classico, con gemiti molto forti, al punto che si sentono anche fuori dalla villetta dove veniamo usate. E gode tanto, con tutti, in ogni modo, segno che ha superato i drammi della sua vita precedente e ora è serena, rispettata, donna.
Alla fine della stagione, che per noi è il 31 ottobre, abbiamo incassato circa 50.000 euro al giorno (lordi), senza tener conto del ristorante, royalties e servizi. E abbiamo aperto 5 mesi prima! Inutile dire che abbiamo coperto tutte le spese, le ristrutturazioni, il personale esterno, ecc. Salta fuori un bel premio di produzione per tutti, eccetto noi schiave, che abbiamo già i bonifici dei nostri mariti o padroni.
Si decide per una grande festa, tutti assieme, anche con il personale stagionale che è rimasto in Riviera: la faremo al chiuso, ormai fa più che fresco, nel Club Il Tempio di Camillo e sarà sesso, tanto sesso e orgasmi. Per quanto riguarda me, sempre più innamorata anche di Camillo, farò divertire tanti uomini con la bocca, per le solite note ragioni di “allargamento”.
Poi ci aspetta l’inverno, in cui riposeremo e ci daremo ai lavori domestici, riprenderemo a studiare: danza, yoga, ginnastica, cucina, galateo, cucito, governo della casa, eccetera. Ma non sarà routine, nella nostra comunità è impensabile: ci sono sempre novità, sorprese e quanto accade ad una diventa parte di ciascuna.
A questo è servito lo Shakira Resort: non per far soldi (che pure abbiamo fatto), ma a renderci amiche, complici, alleate… a lavorare tutte assieme per un obiettivo.
Il confronto con come eravamo prima è inevitabile, ed è racchiuso nel cuore di ciascuna.
La mia storia ve l’ho raccontata come ho potuto, tralasciando solo le cose più vergognose e cercando, invece, di condividere i successi, i cambiamenti, le gioie.
Ripenso a quel mio primo bussare alla porta dell’allora capitano Adelmo, alle prime parole che riuscii a dirgli: “Ciao. Sono qua per venire educata”. Alle parole che nessun altro mi aveva mai detto fino a quel momento: “Non faremo niente di sessuale che tu non voglia”.
Al riassunto che feci della mia vita amorosa fino a quel giorno: “Luigi è il mio 23° fidanzato: non sono stata molto fortunata in amore, perché ho un carattere debole. Tanti mi hanno scelta, tutti mi hanno usata, ma nessuno mi ha chiesto di diventare sua moglie… eccetto Luigi”.
Sembra una vita fa e, invece, è passato solo un anno o poco più: come sono cambiata! Ricordo quando Leòn mi offrì a chiunque, pubblicamente, al Resort Hedonism in Giamaica e alla vergogna infinita che provai, ricevendo uccelli da tutti e dappertutto o quasi: mi stavano addestrando e, sicuramente, mettendo alla prova.
Poi le prime missioni del progetto di Ercole per coinvolgere nella nostra comunità i migliori esponenti del mondo imprenditoriale della Regione: Helio, Otello, il senatore, Leonida, il mio amato Balthazar, la crociera sullo yatch dei ricconi e l’ultimo, Guimaraes. Senza dimenticare Camillo, oggi padrone del mio cuore.
Molti sono stati compiti difficili, che solo una ragazzina poco intelligente e ingenua poteva assolvere. Quante prove, quante umiliazioni, quanto sperma… ma alla fine ce l’ho fatta: oggi sono ubbidiente, mi annullo e appartengo a due splendidi padroni che mi amano.
Come me, ho visto via via arrivare tante ragazze insicure, che la vita stava per abbattere e che, oggi, sono felici e protette, quasi tutte amate alla follia. A novembre ricominceranno a valutarne di nuove e, forse, le più buone e belle verranno ammesse alle prime quattro prove, per cominciare il loro percorso verso l’accettazione di sé stessa, l’ubbidienza, l’annullarsi e la corona finale: l’appartenere.
Infine, l’ultima grande notizia: smetterò i contraccettivi e l’anno prossimo, assieme a Leòn e Camillo, proveremo a farmi diventare mamma: i miei padroni han deciso e ora vogliono tanti bambini: un anno saranno figli di Leòn, l’anno dopo di Camillo.
E la stessa decisione han preso tanti altri padroni con le loro mogli o schiave.
Nessuno può dire che questo stile di vita durerà per sempre: ma abbiamo garanzie che, se anche dovesse purtroppo finire, avremo sicurezza e benessere per tutti i nostri giorni.
---
Ecco care amiche lettrici e lettori il vero senso di questa esperienza: ubbidire, annullarsi, appartenere. Il tutto fatto con amore e con l’indispensabile pazienza, errori, cadute e pentimenti.
Perché è l’amore che ci ha permesso di raggiungere questi risultati e questa gioia.
Padroni, non picchiate le vostre schiave. Invece, amateci, educateci, trattateci con gentilezza anche se siamo persone inferiori. Vi doneremo tutte noi stesse, vivremo per voi, vi adoreremo giorno e notte.
FINE DELLA TERZA PARTE “APPARTENERE”
e del romanzo “L’s story”.
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