Interrail ad Amsterdam 1

Nell'estate tra quarta e quinta liceo, negli anni ottanta, mi regalarono un interrail e partii per un giro in Europa da solo.
Arrivai ad Amsterdam con pochissimi soldi ma non resistetti alle tentazioni della città. Per due giorni mi chiusi nei coffeeshop e provai anche i peep show, quelli dove ti chiudi in una cabina a vedere porno e seduto su una poltrona ti puoi segare.
Non avevo mai avuto esperienze gay, ma sentivo che più che i porno mi eccitava quell'odore di sperma e sesso, i fazzolettini sporchi a terra, l'idea che qualcuno si fosse masturbato dove mi trovavo io.
Un giorno entrai in un peep, salutai il gestore che rispose senza neanche alzare lo sguardo dalla rivista che stava leggendo e notai che su una delle cabine c'era scritto gay movie. Entrai lì, misi la monetina e partì il film. Mi accorsi in quel momento che la cabina era collegata a un'altra cabina solo da una paretina di plastica che si fermava a più di un metro da terra.
Mentre il mio film andava avevo iniziato a menarmi l'uccello. A un certo punto sentii il rumore della porta dell'altra cabina aprirsi e chiudersi, poi il rumore della monetina e poi accendersi il video, che lo stesso mio in sincro.
Per un attimo mi irretii imbarazzato, era la mia prima volta in un posto per gay.
La mia poltrona era proprio accanto all'altra e la parete lasciava vedere tutto. Il tizio tirò fuori il cazzo e prese a masturbarsi. Guardarlo mi eccitava. Ripresi anche io segarmi, con il cazzo indurito a vedere l'altro. Sentivo l'altro iniziare a gemere, ero sempre più eccitato e sorpreso da quella voglia gay che non conoscevo ancora bene in me.
A un certo punto l'altro si alzò dalla poltrona e iniziò a masturbarsi verso di me, con un cazzo grande praticamente dentro la mia cabina e iniziò a dirmi "come-on guy, come-on".
Io non avevo mai toccato un cazzo ma non resistetti. Glielo presi in mano e iniziai a masturbarlo. Lui godeva, inizio a dirmi "take it in the mouth guy, take it" e a sporgersi.
Io mi inginocchiai, lo guardai bene da vicino e notai già qualche gocciolina di liquido prespermatico che usciva fuori, in un attimo me lo ritrovai in bocca... Sapeva di sperma, era caldo e carnoso. Succhiavo avido e mi masturbavo, avevo voglia di abbattere quella parete, ma non ce ne fu bisogno.
A un certo punto, mentre lo sbocchinavo, si aprì la porta della mia cabina. Era il gestore del locale. Entrò e con la faccia seria si sbottonò i pantaloni e tirò fuori il suo membro. Lui era biondo e bello. Il suo cazzo era chiaro, non grandissimo con una cappella rosa e un po' appuntita. Me lo infilò in bocca anche lui e ora mi assaporavo due cazzi. Passavo da uno all'altro come ipnotizzato in un'estasi si sesso orale.
Il gestore mi abbassò i pantaloni e le mutande, iniziò a toccarmi le chiappe, le palle e poi a sfiorarmi il buco del culo con le dita, mentre io continuavo a sbocchinare i due cazzi.
Lui mi disse "it'your first time?" io annuii. Lui allora usci dalla cabina e tornò subito dopo con un tubetto di crema, che iniziò a spalmarmi delicatamente sullo sfintere.
Io ero un po'preoccupato ma ancora di più eccitato. Poi me lo appoggiò sul buco orami allargato dalle sue dita e in un attimo me lo ritrovai nel culo. Lui iniziò a pompare forte.
Il tizio al di là della parete levò il suo cazzo dalla mia bocca, fece il giro ed entrò anche lui in cabina mentre il gestore mi inculava.
Farmi vedere con il cazzo nel mio culo, mentre venivo inculato a pecora, mi eccitò ancora di più. Il tizio mi rimise il cazzo in bocca e iniziò a scoparmela con forza fino a che non venne. La mia bocca assaporò per la prima volta una sborrata calda. Mi piaceva, gustai quel misto di dolce e salato continuando a succhiarglielo. Il gestore mi scopava sempre più vigorosamente e mi venne nel culo.
Ero stato riempito di sborra e venni anche io. Quando venni i due mi girarono a pancia in su, con le mani presero la mia sborra, la assaggiarono poi me la infilarono in bocca dicendo "tasteful".
Tornai spesso in quel peep e ogni volta il gestore mi inculava con quel suo bel cazzo da biondo.