Il culo di mia zia

di
genere
incesti


il culo di mia zia
Sono Luca oggi sto ripensando al passato, mi ricordo quando mia zia veniva a trovarci, lei sorella di mamma non si era mai sposata e passava da una relazione all'altra, alta bionda, formosa, io avevo 22 anni, una domenica venne a pranzo, mamma non si sentiva bene e lei stava caricando la lavastoviglie io invece ero eccitato, mentre stavo aiutando a sparecchiare e mettere i piatti nella lavastoviglie, lei si chinò e io che ero dietro non feci in tempo a scansarmi, il suo sedere toccò il mio cazzo duro, lei non disse nulla.
Una domenica mi disse che voleva tinteggiare casa, io le dissi che mi sarei preso una settimana di ferie e che se voleva potevo farlo io, lei a sorpresa accettò, presi ferie e per la domenica dopo portai vernice e pennelli, era luglio e faceva caldo, verso le otto mi presentai dalla zia portava un vestito lungo, di solito abbottonato, invece quella mattina il seno prorompente si intravvedeva e vedevo le cosce, belle bianche, mi offerse un caffè, poi mi misi al lavoro, dopo poco per il caldo iniziai a verniciare a torso nudo, i miei addominali in vista ogni tanto attiravano i suoi sguardi, poi mi disse che aveva caldo e andava a fare una doccia, avevo voglia di seguirla ma continuai il lavoro, uscì dala doccia in accappatoio, preparò un veloce pranzo, con l'accappatoio vedevo ancora di più il suo seno, immaginarla nuda mi eccitava e il cazzo mi venne duro, accavallò le gambe, vedevo quasi tutto, finito di mangiare l'aiutai a sparecchiare, mentre lavava i piatti nel lavandino con una scusa mi avvicinai, scusa bevo un bicchier d'acqua e nel prendere il bicchiere feci in modo di avvicinarmi a lei, feci finta di perdere l'equilibrio e mi appoggiai al suo sedere facendole sentire la poderosa erezione, lei si girò di scatto, hey ci provi con me mi disse, io arrossii, lei si mise a ridere e aprendo l'accappatoio si mostrò nuda, i seni grossi stavano abbastanza su, la figa pelosa, le cosce ancora ben tornite, io non sapevo che fare, lei mi aprì i pantaloni, dicendomi allora ti piaccio davvero, mi prese in mano il cazzo e vedendolo così grosso, disse wow mi uccidi con sto coso, si abbassò e lo succhiò un pò, scusa ma di bocca non sono brava, fa niente e le infilai una mano nella figa sentendola bagnata e bollente, la girai a novanta gradi e la penetrai, non feci molta fatica ma la sentii godere, ah ma che bel cazzone di carne, iniziai a stantuffarla, era un brodo, caldissima, le palpavo le tettone, continuavo a sbatterla con forza e la sentii venire, gemeva e si muoveva seguendo i miei colpi, il suo succo le colava tra le gambe, era così calda che dopo un paio dei suoi orgasmi le sborrai dentro, non finivo più e lei ohhh che bello.
La girai e iniziai a succhiarle le tette, il cazzo era mezzo duro, le dissi andiamo a letto e lei colando sborra dalla figa si diresse in camera da letto, ci baciammo con passione e il cazzo tornò duro, le alzai le gambe e la penetrai di nuovo, questa volta andai avanti un ora, lei continuava a venire e godere, mi stringeva con forza e il mio torace aderiva alle sue tettone, che scopata, poi la girai e la misi sopra, la sentivo colare sulle palle, la sentivo godere, poi sborrai di nuovo, che gran goduta.
Arrivammo a venerdì, ogni giorno verniciavo la mattina, poi pranzavamo e dopo scopavamo tutto il pomeriggio, mi piaceva così tanto che la sbattevo sempre un paio d'ore, facendola venire molte volte, mi raccontò che da dieci mesi non stava con nessuno e che era sempre stata una donna molto calda e non fare sesso le pesava, e poi tu sei un gran bel ragazzo mi disse.
Il mio desiderio era sfondare il culo alla zia ma avessi avuto un cazzo normale sarebbe stato facile, ma 25 cm di lunghezza e un diametro super, non era facile, infatti quando glielo dissi lei disse di no, ma io non demordevo, il venerdì iniziai a scoparla sempre più forte, le tirai su le gambe più che poteva e la sbattevo fino in fondo, continuava a venire, mi scoppia la testa dai vieni eran quasi due ore che la sbattevo, a quel punto la girai sulla pancia e iniziai a carezzarle l'ano con le dita, le inumidivo nella sua figa e piano piano mi facevo strada con le dita cercando di allargaglielo, lei cercava di divincolarsi, ma ero troppo forte, alla fine appoggiai la cappella sull'ano e iniziai a spingere, ahi mi fai male no, ma io continuavo a spingere, piano piano entravo, mi sfondi basta stronzo urlò ma io diedi un colpo più forte e sentii come una parte dello sfintere cedere, entrai tutto e iniziai a scoparle il culo, sempre più forte, lei non si lamentava più ma delle lacrime di dolore le riempivano gli occhi, alla fine venni inondandola.
Sei proprio uno stronzo, ma ti amo e mi soddisfi alla grande, si alzò dal letto a fatica, merda e sborra uscivano dal suo culo, si sedette sul bidè per lavarsi, poi mi lavai anche io e ci rivestimmo, si sedette sul divano e disse ahi che male, mi hai sfondata proprio, avevo il cazzo ancora duro, si inginocchiò e iniziò a succhiarmi, dopo una ventina di minuti le sborrai in gola, le andò anche di traverso, ma bevve tutto, stavo per andare via, a quel punto arrivò mia mamma, lei andò ad aprire e poi tirò un mega rutto, la mia mamma entrò e disse ma che strano odore, sai sarà la vernice, poi vide la sorella che camminava storta e le chiese cosa le fosse successo, lei disse che mentre mi aiutava era scivolata, mamma mi guardò ma non disse nulla.
scritto il
2023-01-31
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