La prima volta con mamma.

di
genere
incesti

“Mamma un figlio può fare l’amore con la mamma” “Cosa ti salta in mente, sei uscito di senno”?
“Parlando con un mio compagno di liceo è venuto fuori che desidera fare l’amore con la mamma perché la sente tutte le notti farlo col padre” “Non mi sembra un buon motivo” “Dice che lo fanno in maniera tanto rumorosa che forse li sentono anche i vicini” “Sono giovani i genitori del tuo compagno”? “Sono come te e papà, frequentiamo l'ultimo anno”? “Ma !!!Valli a capire, fare l’amore in modo che lo senta il figlio , sembra che abbiano un comportamento deviato”. “Mamma tu fai l’amore con papà”? “Caro il mio ragazzo, questi discorsi stamattina mi sorprendono” “Sai mamma perché mi interessa”? “Allora vedi che c’è un motivo, spiegami” “L’insegnante di italiano ci ha avvertito che sabato abbiamo una verifica in cui dobbiamo parlare dell’argomento, rapporti figli genitori” “Rapporti con i genitori intesi come comportamento in famiglia, non altro” .
“I comportamenti mamma comprendono tutti non solo alcuni” “Niente niente hai l’idea di trattare questo argomento”? “Certo mamma ma avrei bisogno di studiarlo” “Con un argomento del genere secondo me rischi la sospensione” “Mi sembra un argomento interessante” “Parlane con tuo padre, vedi cosa ne pensa lui”. Questo dialogo con mamma mi ha un po’ turbato, forse per lei il turbamento è stato maggiore. Parlane con tuo padre, mi aveva consigliato mamma, invece fu lei la sera a cena a tornare sull’argomento davanti a papà. Forse lui non si aspettava di entrare in questo
ginepraio e per poco un boccone non gli andò di traverso. Fu mamma a dialogare con papà, non io, era più mamma interessata a farlo. Dopo tutta la minuziosa illustrazione fatta da lei che papà rispose in modo equivoco “Forse bisognerebbe valutare il contesto in cui un figlio può avere un rapporto sessuale con la madre” Quindi non lo escludeva, non solo, mamma era assorta in mille pensieri come fossero eccitati dal tenore del discorso, spesso si guardavano negli occhi. Papà concluse con un “ Sei grande, decidi tu per sabato” Avevo tre giorni per riflettere. Quella notte per la prima volta li sentii fare l’amore, addirittura in maniera esagerata, non smettevano più, non riuscivo a prendere sonno, non solo ma sentivo una forte eccitazione, il cazzo aveva superato l’ombelico. Una feroce masturbazione pose fine al mio stato, e subito dopo un sonno ristoratore.
Il risveglio quella mattina avvenne con un bacio di mamma giustificandolo col fatto che, nonostante mi avesse chiamato più volte, non riuscivo a svegliarmi. Quello era il motivo del bacio? Al ritorno da scuola, mi sorprese ancora “Hai deciso per sabato” “Non ancora mamma, sabato e dopo domani” “Caso mai trattassi quell’argomento, cosa diresti”? “Non ancora entro in quell’idea ho solo alcuni spunti” “Mi piacerebbe partecipare allo studio della materia se a te non da fastidio” “Tutt’altro mamma, tu devi collaborare perché saresti parte in causa” Altro bacio, molto vicino alla bocca, ebbi un brivido sulla schiena. Mamma stava scoprendo un mondo nuovo, forse collaborare col consenso di papà, per lei ora era una necessità. Ero seduto alla scrivania, sulla poltrona da studio, quella governabile per intenderci, con regolo in altezza e rotelle ausiliarie.
Poteva prendere una sedia ed affiancarmi, invece si sistemò sulle mie gambe. Seduto con mamma in braccio, le possibilità non erano molte ed il duro non tardò ad interessare il cazzo. Se ne accorse eccome se se ne ne accorse. Lei tranquilla ed io tranquillo ma quello era un forte segnale. “Non capisco se sei eccitato per l’approfondimento della materia oppure perché sono seduta sulle tue gambe” “Entrambe le cose mamma, con te sulle gambe, sai non è facile non eccitarsi” Forse si accorse che stava accelerando i tempi ed ebbe un rifiuto, scese dalle mie gambe e prese una sedia.
“Ecco così evitiamo fraintendimenti” “Si mamma però mi hai dato lo spunto per iniziare” “Ed allora quale sarebbe il prologo” “ Le condizioni che si creano involontariamente come il bene affettivo esagerato, il libero linguaggio in famiglia di tutti gli argomenti sesso compreso, non tarpare le ali alle iniziative spregiudicate, l’atteggiamento della mamma ed il modo di presentarsi che è parte preponderante dello sviluppo e magari ci sarà pure dell’altro” “Bravo abbiamo gli stessi punti di vista, col tuo compagno ne avete riparlato”? “Si ma loro hanno il problema del carattere ostativo del padre” “Quindi tu ritieni che tuo padre sia d’accordo”? “Anche se non lo
dice immagino ci sia l’accordo tacito” “E quindi l’ultimo ostacolo sarei io”? “Ora sei tu a correre mamma” “E si , mi sento coinvolta totalmente, direi anche eccitata, però ne riparliamo dopo la verifica”. Ormai l’argomento aveva assunto proporzioni tali da impedirci di parlare di altro.
La mattina della verifica il mio cervello era un vulcano, scrissi così tanto da restare sorpreso.
L’insegnante si meravigliò di tanto scritto, forse anche lui desideroso di leggere, cosa che non fece in classe. Qualche giorno dopo la correzione della verifica, si congratulò con me senza entrare nel compito, ebbe molto tatto anche nei confronti degli altri, si discusse tanto, i pareri erano discordanti. Alcuni lo ritenevano un atto contro natura, pochi per la verità, altri erano indifferenti mentre la quasi totalità era favorevole. Il tatto dell’insegnante fu quello di non, far capire a nessuno cosa avevano scritto e chi lo aveva scritto.
A casa soprattutto, quando seppero del giudizio dell’insegnante restarono sorpresi e si fecero l’idea che non era la fine del mondo per questa generazione. Mamma intanto la sentivo sempre più vicina, ogni occasione era buona per toccarmi e per parlare. Fu lei stessa ad aprire il libro dei sogni. “Ti sentiresti in grado ora come ora di fare l’amore con mamma”? “Perché no, solo che dovrei essere preparato mentalmente questa iniziativa rappresenta un passo importante della
mia vita, od anche della nostra vita” “Bene comincio io a prepararti” “Papà”? “Ora siamo soli io e te quindi non pensiamo ad altri” Una spogliarellista di professione non avrebbe fatto meglio,
una lentezza esasperante nel togliere quel poco che portava addosso. A meta percorso mi diede un bacio sulla bocca, tolsi anch’io quello che avevo addosso. Poi vedere il seno e la figa depilata di mamma fu quanto di più bello potessi vedere. “Mamma proviamo, non so se riesco” Intervenne con i suoi poteri di amatrice meravigliosa, il suo corpo da dea, i suoi occhi azzurri, l’abbracciai con tutta la forza cademmo sul letto, non ci volle molto che ci accoppiassimo. Sembrava avesse una calamita nella figa ed io col cazzo di ferro fui attratto. Quello non era ancora nulla perché nelle fasi successive il movimento coordinato di penetrazione dava un piacere immenso. Lei aveva orgasmi
sicuramente dovuti alla trasgressione e quando stavo per sborrare l’avvisai e...come se fossimo stretti in una morsa. Un piacere, una sensazione divina. Dopo cinque minuti eravamo distesi sul letto a parlare di nulla, solo allora pensai a papà ed ebbi un blocco. “Cos’hai ora” “Nulla mamma sto pensando a papà” “Be non pensarci, è stato lui a portarmi su questo percorso” “Quindi papà sa tutto”? “Certo, mai avrei pensato di tradire tuo padre”. “Ed ora” “Ora la più soddisfatta sono io che dispongo di due galoppatori che mi porteranno a godere come mai mi è successo”

scritto il
2023-01-31
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