L’infermiera dell'ambulanza e la sorella - II episodio
di
Franco pranzo
genere
etero
L’INFERMIERA DELL’AMBULANZA E LA SORELLA – II EPISODIO
Riassumendo, l’infermiera dell’ambulanza che mi aveva raccolto, dopo un incidente in moto, era stata dolce con me, ed ero finito a letto con lei e con la sorella, bellissime scopate. Ora quando potevo mi vedevo con loro, anche se non facevamo più a tre, ma si alternavano.
La figlia dell’infermiera si era sposata ed attendeva un figlio, la sorella aveva trovato un rapporto (?) e non voleva farsi sfuggire l’occasione, per cui ci si vedeva ormai poco, e del resto, maniaco quale sono, avevo anche altri rapporti, più qualche avventura.
Poi venni a sapere dalla figlia dell’infermiera che la mamma era nei guai, aveva comprato la casa col mutuo assieme all’ex marito violento, che non pagava le rate, e col suo stipendio non ce la faceva. Potevo,e quindi chiamai il direttore della banca, mi feci spiegare la situazione, gli feci ridurre interessi e spese, rimaneva una somma da poco, la saldai, e dissi al direttore di non dire niente. A Lei non dissi niente. Mi chiamò alcune settimane dopo, mi spiegò che era successo un miracolo, la banca aveva chiuso il debito e lei era padrona della sua casa. Non riusciva a spiegarsi cosa fosse successo, ma sospettava che fossi intervenuto io. Negai. La presi in giro, magari hai un corteggiatore segreto.
Mi chiama la sorella, è un po che non ci vediamo, vorrei ancora stare con te e mia sorella, ti va una domenica con noi? Va bene dai, con piacere.
Furono splendide, non ricordo pompini cosi belli, e scopate così calde, cercavano di non farmi stancare si esibirono anche in uno spettacolino fra loro per tenermi eccitato. Ormai erano per me senza misteri, ma quale sorpresa volevano farmi? Voglio presentarti la mia fidanzata, mi fa la sorella più grande, arriva fra poco, ed in effetti arriva una bella donna, non giovanissima, ma ben fatta, che saluta sia la mia amica che la sorella con un bacio in bocca. Ah, non pensavo. Ti piace? Beh, magari non le piaccio io, visto che le piacete voi. Pensavo che ormai l’incontro fosse finito, non ero neanche venuto, ma l’avevano fatto apposta, volevano offrirmi la “fidanzata” che si prestava volentieri, e si era già buttata sul letto con la sorella grande. La mia infermiera me lo sta succhiando, per prepararmi a scopare la nuova venuta, si staccano le due amanti, la nuova venuta apre le cosce e mi abbraccia, trovo una figa bagnata e calda, i giochi che stava facendo l’avevano preparata bene. Loro due sono a fianco, le toccano il seno, o mi leccano le palle, si baciano in bocca, mi levo dalla “fidanzata” e lo metto nel culo della mia infermiera culona, mentre le altre due fanno un 69. Devo sborrare e lo faccio nella fica della sorella più grande. Mi adagio sul letto, la mia infermiera mi viene vicino, mi chiede se sono contento. Mi bastavi tu, ma mi piace il regalo che mi hai fatto. Tu sei stato un gran signore con me, non ti avevo chiesto niente, ma sto con te perché mi piaci, non pensare che voglio ringraziarti perché mi hai tolto dai guai. Quella è una pensata di mia sorella, beh, un pensiero carino, ma ora voglio te. Le due “fidanzate” restano nel lettone, io e lei ci portiamo nell’altra stanza, cominciamo un rapporto lentissimo e dolcissimo, non ho mai trovato una donna cosi calda e cosi ben disposta. Ormai avrebbe dovuto annoiarmi, ma il rapporto si prolungava. Quando ci alzammo, eravamo rimasti soli in casa, le “fidanzate” erano andate via.
Una serata dolcissima fra noi.
Poi trovò un fidanzato anche lei, ne fui felice, e per quanto potetti, la assistei. Una sola volta mi ha detto ti amo. La sera del suo secondo matrimonio. Le risposi solo “anche io”.
Riassumendo, l’infermiera dell’ambulanza che mi aveva raccolto, dopo un incidente in moto, era stata dolce con me, ed ero finito a letto con lei e con la sorella, bellissime scopate. Ora quando potevo mi vedevo con loro, anche se non facevamo più a tre, ma si alternavano.
La figlia dell’infermiera si era sposata ed attendeva un figlio, la sorella aveva trovato un rapporto (?) e non voleva farsi sfuggire l’occasione, per cui ci si vedeva ormai poco, e del resto, maniaco quale sono, avevo anche altri rapporti, più qualche avventura.
Poi venni a sapere dalla figlia dell’infermiera che la mamma era nei guai, aveva comprato la casa col mutuo assieme all’ex marito violento, che non pagava le rate, e col suo stipendio non ce la faceva. Potevo,e quindi chiamai il direttore della banca, mi feci spiegare la situazione, gli feci ridurre interessi e spese, rimaneva una somma da poco, la saldai, e dissi al direttore di non dire niente. A Lei non dissi niente. Mi chiamò alcune settimane dopo, mi spiegò che era successo un miracolo, la banca aveva chiuso il debito e lei era padrona della sua casa. Non riusciva a spiegarsi cosa fosse successo, ma sospettava che fossi intervenuto io. Negai. La presi in giro, magari hai un corteggiatore segreto.
Mi chiama la sorella, è un po che non ci vediamo, vorrei ancora stare con te e mia sorella, ti va una domenica con noi? Va bene dai, con piacere.
Furono splendide, non ricordo pompini cosi belli, e scopate così calde, cercavano di non farmi stancare si esibirono anche in uno spettacolino fra loro per tenermi eccitato. Ormai erano per me senza misteri, ma quale sorpresa volevano farmi? Voglio presentarti la mia fidanzata, mi fa la sorella più grande, arriva fra poco, ed in effetti arriva una bella donna, non giovanissima, ma ben fatta, che saluta sia la mia amica che la sorella con un bacio in bocca. Ah, non pensavo. Ti piace? Beh, magari non le piaccio io, visto che le piacete voi. Pensavo che ormai l’incontro fosse finito, non ero neanche venuto, ma l’avevano fatto apposta, volevano offrirmi la “fidanzata” che si prestava volentieri, e si era già buttata sul letto con la sorella grande. La mia infermiera me lo sta succhiando, per prepararmi a scopare la nuova venuta, si staccano le due amanti, la nuova venuta apre le cosce e mi abbraccia, trovo una figa bagnata e calda, i giochi che stava facendo l’avevano preparata bene. Loro due sono a fianco, le toccano il seno, o mi leccano le palle, si baciano in bocca, mi levo dalla “fidanzata” e lo metto nel culo della mia infermiera culona, mentre le altre due fanno un 69. Devo sborrare e lo faccio nella fica della sorella più grande. Mi adagio sul letto, la mia infermiera mi viene vicino, mi chiede se sono contento. Mi bastavi tu, ma mi piace il regalo che mi hai fatto. Tu sei stato un gran signore con me, non ti avevo chiesto niente, ma sto con te perché mi piaci, non pensare che voglio ringraziarti perché mi hai tolto dai guai. Quella è una pensata di mia sorella, beh, un pensiero carino, ma ora voglio te. Le due “fidanzate” restano nel lettone, io e lei ci portiamo nell’altra stanza, cominciamo un rapporto lentissimo e dolcissimo, non ho mai trovato una donna cosi calda e cosi ben disposta. Ormai avrebbe dovuto annoiarmi, ma il rapporto si prolungava. Quando ci alzammo, eravamo rimasti soli in casa, le “fidanzate” erano andate via.
Una serata dolcissima fra noi.
Poi trovò un fidanzato anche lei, ne fui felice, e per quanto potetti, la assistei. Una sola volta mi ha detto ti amo. La sera del suo secondo matrimonio. Le risposi solo “anche io”.
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