Cuckold Sissy per amore di mia Moglie (by Sweetsissysophie)

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Cuckold Sissy per amore di mia Moglie (by Sweetsissysophie)
Storia di un matrimonio a rischio salvato dalla abnegazione e dedizione di un maritino effeminato.

Mi chiamo Sandro e mia moglie si chiama Adele. Ci siamo conosciuti in biblioteca all’università dove studiavo lettere antiche e lei lingue moderne.
Sin dall’infanzia ho sempre avuto una sessualità scarsa con le donne. Sono piuttosto introverso ed il mio fisico di omino con piccoli attributi non mi aiuta affatto.
Adele è però una donna particolare. È carina anche se non bellissima, molto intellettuale. Alta 1.70 cm come me, ha i cappelli mori e lunghi, ha un bel viso un poco paffutello, degli occhi verdi stupendi con uno sguardo ammiccante e delle labbra generose. È piuttosto esile grazie alla dieta ferrea che mantiene con cura. Se così non fosse prenderebbe sicuramente dei chili di troppo. Il suo seno è medio anche se i suoi capezzoli sono protuberanti, molto adatti all’allattamento. Vita stretta e fianchi larghi, gambe abbastanza slanciate ed una vagina rosa piuttosto larga per il mio cazzetto.
Se non fossi un intellettuale inveterato non mi avrebbe forse degnato di uno sguardo. Ma amava la mia conversazione. Uscivamo insieme spesso. Qualche volta ci baciavamo. Poi un giorno di maggio facemmo sesso. Lei era poco esigente per fortuna. Sua madre l’aveva tenuta ben stretta in una morale religiosa che concedeva poco alla carne. Sembrava soddisfatta delle mie prestazioni. Ed io ero felice.
Andammo avanti nel nostro fidanzamento per tre anni. Poi quando lei era entrata di ruolo nell’insegnamento in una città lontana circa 800 km dalla nostra cittadina d’origine ed io come archivista nella biblioteca comunale decidemmo di sposarci.
I primi due anni furono anni di felicità e di tranquillità. Adele voleva però un bambino. Provammo ad averlo con ogni mezzo. Niente da fare. All’inizio pensammo che il problema fosse di Adele ma gli esami e le visite specialistiche lo esclusero. Mi sottoposi allora ad esami e visite anche io e scoprimmo che poco virile. Non del tutto sterile ma i miei spermatozoi erano pochi e poco vitali. Pensammo all’inseminazione artificiale ma, pur ripetuta, non funzionava.
I medici dicevano che prima o poi ce l’avremmo fatta, che si trattava di un mero calcolo probabilità. Ma intanto passava il tempo. Adele piangeva spesso ed io mi sentivo in colpa. Mia suocera cercava di rincuorarci. Lo facevano anche i miei genitori che, pure lontani geograficamente, ci sostenevano economicamente, ma le cose stavano peggiorando.
Adele iniziò a rifiutarsi a me.
Non sei in grado di farmi avere bambini Sandro, mi disse. Voglio dei bambini. E tu non sei in grado di essere padre.
Io ero confuso e mortificato. Cosa fare?
Avevo comunque voglia di fare l’amore con mia moglie. Questa voglia era debordante e non erano certo le poche volte al mese in cui mi accettava nel nostro letto che mi bastavano. Il resto delle notti le passavo in una altra camera. Quella degli ospiti dove iniziai a navigare in internet per distrarmi. All’inizio frequentavo siti intellettuali. Poi la mia voglia di sesso mi portò su siti porno ed erotici. Cominciai a guadare immagini, video e a leggere storie che mi eccitavano da morire. Mia moglie dormiva da due ore quando io stavo ancora nella mia cameretta a farmi delle lunghe seghe davanti a materiali di dubbio gusto che però mi procuravano emozioni e sensazioni fortissime e bellissime.
Uno dei generi di lettura e di video che mi appassionavano maggiormente era quello del cuckolding. Ero terribilmente attratto dalle varie sfaccettature degli intrighi e mi identificavo sempre con il povero maritino cornuto che assisteva consenziente alle effusioni d’amore e di sesso di sua moglie con i suoi amanti di turno.
Era terribile ma iniziai a immaginare mia moglie Adele nelle braccia di un altro uomo e la cosa mi eccitava da pazzi. Quando vi aggiunsi che così facendo mia moglie avrebbe potuto avere i figli che desiderava non reggevo mai più di pochi minuti nelle mie masturbazioni. Eruttavo il mio debole seme e, sebbene con sensi di colpa tremendi, andavo poi a dormire rimuginando nei sogni le stesse fantasie.
Nel tempo sviluppai l’idea di concretizzare le mie fantasie. Adele però non era certo donna da accettare una discussione sull’argomento. Come fare allora?
Passarono delle settimane poi mi capitò una chat su di un sito dedicato al cuckolding. Alcuni degli interventi erano interessanti. Non volgari. Uno degli utenti più sagaci era un certo “inseminator69”, tutto un programma!
Gli scrissi per chiedergli se voleva chattare con me. Mi rispose che era disponibile ma voleva avere dettagli sulla mia storia. Iniziai così una corrispondenza fitta con uno sconosciuto al quale confidai le mie fantasie, le mie paure e le mie speranze.
Lui era molto disponibile. Si spacciava per essere un bell’uomo, molto attraente e molto dotato che adorava le coppie consenzienti in cui il maritino di turno lo pregava di scopare sua moglie e in cui lei si dava a lui di fronte al suo coniuge come mai si era data.
La nostra chat andò avanti a lungo, settimane. Sentivo che quell’uomo era gentile e collaborativo. Mi capiva e mi dava consigli. Gli chiesi quindi un appuntamento. Lui accettò. Ci saremmo visti in un bar abbastanza in voga della città.
Quel sabato inventai una scusa per uscire in città. Vi erano diverse persone, tutte eleganti. Io stesso mi ero vestito bene. Adele aveva avuto da ridire.
Perché per fare una passeggiata ti agghindi così? Mi chiese.
Beh, vado a fare un giro in centro ed è sabato pomeriggio. Non voglio sfigurare.
Strano! Disse lei. Di solito ti curi poco degli altri. D’altronde ti curi poco di me pure.
Sei crudele Adele. Sei tu che ti rifiuti. Mi hai confinato in quella cameretta e passano giorni senza che ti possa vedere o baciare!
Beh, se tu fossi un vero uomo saresti sempre nel mio letto!
Su queste parole rimasi mortificato e umilmente ma con determinazione accresciuta uscii senza dare altre spiegazioni.
Ero nel bar da dieci minuti con il cuore che batteva all’impazzata quando entrò il signore della chat. Ci eravamo scambiati delle foto e poi avevamo usato anche le telecamere. Quindi fu facile incontrarci. Mi sorrise amichevolmente. Risposi con il mio più bel sorriso e mi raggiunse.
Ciao io sono Massimo, disse stringendomi la mano in modo deciso.
Ciao sono Sandro, piacere. Finalmente ci incontriamo.
Sì, finalmente. Speravo proprio che potessimo passare dalle parole ai fatti. Ero un poco stanco di chattare e basta. Sai che la tua storia mi ha eccitato molto. Ho proprio voglia di conoscere te e tua moglie un poco meglio.
Già mia moglie. Conoscere me non è molto difficile. Ma con lei non sarà facile. Come già sai è molto religiosa e conservatrice.
Sì, però vuole dei bambini.
Certo.
Faremo in modo che possa averli. Non ti preoccupare. Senti, possiamo andare a casa mia? Non è molto distante da qui. Staremo più comodi.
Va bene.
Ci alzammo, pagai le nostre consumazioni e ci avviammo a piedi lungo un vicolo laterale. Durante il tragitto scherzammo un poco su fatti di cronaca e sulla politica italiana che non dava esempi di particolare onestà.
Il suo appartamento era grande, spazioso, ben arredato e curato nei minimi dettagli. Mi disse di sedermi dove volevo. Mi avrebbe servito un caffè. Chiesi del tè. Acconsentì.
Mentre sorseggiavamo il nostro tè riprendemmo la nostra conversazione.
Lui mi disse che aveva già avuto storie a tre di cuckolding, ricordava otto esperienze significative. Questa volta però sperava di potere avviare una storia più seria. Ormai aveva quarantasei anni e desiderava qualcosa di più profondo.
Io capii. Ma non sapevo neppure come potere fare accettare a mia moglie l’arrivo nella nostra relazione di un altro uomo.
Massimo mi disse di non preoccuparmi troppo. Era lui l’esperto. Piuttosto voleva sapere da me se io ero pronto per il suo arrivo.
Non capisco. Cosa vuoi dire?
Beh, prima di fare la proposta a tua moglie dovremmo conoscerci meglio per essere, almeno noi, in sintonia.
E cioè?
Beh. Ti ho visto in foto ma mai nudo. E tu non hai mai visto me nudo. Sarebbe carino intanto scoprire le nostre carte per facilitare il nostro rapporto.
La logica era implacabile. Va bene dissi io. Così iniziai a spogliarmi. Togliermi il sopra fu facile anche se mettevo in evidenza le mie spalline strette, le mie braccia senza muscoli ed il mio petto debole. Niente pancino. Il dopo fu più difficile. Anche se Massimo mi incoraggiava amichevolmente. Sganciai i pantaloni e tirai giù gli slip. I miei fianchi larghi e le mie gambe glabre ed affusolate apparvero al suo sguardo assieme ai miei piccoli attributi. Arrossii dalla vergogna.
Non devi arrossire Sandro, disse lui. Capisco perché tua moglie non riesce ad avere bambini. Sei poco virile. Anzi con pochi ritocchi potresti essere una bella ragazza. Ma non c’è niente da vergognarsi. Sei molto carino, dovrei però dire carina. Sì, sei molto carina. Mi piaci molto. Vieni qui.
Vergognandomi mi avvicinai e lui all’improvviso mi baciò sulla bocca amorevolmente!
Io resistetti ma lui mi stringeva a sé e dopo un poco mi lasciai fare. Ero indifeso, debole, impaurito. Il suo abbraccio e le sue labbra calde, invitanti. Mi baciò a lungo.
Mi chiese poi di aiutarlo a spogliarlo. Era insolito ma divertente. Una rivelazione. Mi piaceva farlo!
Massimo era muscoloso e piuttosto peloso anche se non tantissimo. Corpo ben conservato per la sua età e quando tirai giù i suoi boxer mi apparve lui. Il suo membro. Una proboscide di carne penzoloni di circa venti centimetri montata su due grossi testicoli che dovevano contenere tanto di quello sperma da inseminare schiere di donne in calore.
Ero tutto un fremito di emozione e di paura. O forse dovrei dire di speranza. I miei sentimenti si mescolavano così velocemente in me da confondermi. Ero ancora sotto l’impresa della sorpresa quando mi chiese se avessi mai indossato della lingerie.
Beh, no. Ma non sono mica una donnicciola!
Peccato. Saresti molto attraente, disse su una aria mista tra lo scherzo e la confidenza. Dai, fammi vedere. Vediamo un poco cosa posso trovarti. E nudo con il suo corpo possente si scottò da me per rovistare in un grande armadio.
Sei più o meno della taglia della mia ex, continuò. Lei se ne è andata all’improvviso ed ha lasciato alcune cose qui da me. Mhmm… vediamo… abbiamo delle calze nere, rosse, beige. Mutandine fiorite… no, non adatte al momento. Ah, sì questo reggicalze è molto seducente. E poi, ma sì, ecco, sapevo che c’era un reggiseno imbottito. La mia ex aveva un seno piccolissimo. Ti andrà a pennello. Ho anche degli scarpini. Che taglia porti.
Io lo guardavo fare come in un sogno. Ehmm.. il 39, risposi.
Lei il 38. Ma vediamo, forse questi ti possono andare. Sono un poco più grandi. Dovrebbero calzare bene. Su dai. Prova il tutto e mi porse un ensemble da indossare.
Ma scusa dovrei fare la parte della donna? Non ti basta mia moglie?
Non hai capito caro. Io sarò l’amante di tua moglie ma tu dovrai giocare la parte della cuckold sissy. Sono sicuro che sarà molto più piacevole per te. Certo sarai un poco umiliato ma sarà più nella natura delle cose. Agli occhi di tua moglie apparirai come un uomo effeminato ed accetterà così più facilmente di concedersi a me con il tuo consenso.
Sei sicuro? Chiesi più intimorito dalla piega che stava prendendo il nostro incontro piuttosto che dal bisogno di essere rassicurato e convinto.
Ma certo. L’ho già fatto con altri tre coppie. Funziona benissimo.
Beh. Se lo dici tu!
Così presi il reggicalze e lo infilai. Agganciandolo provai una sensazione strana. Piacevole. Che andò aumentando quando mi infilai le calze nere. Le mie gambe glabre fremevano sotto il tocco del nylon. Avvertì un pizzicore pervadere il mio sfintere ed il mio cazzetto.
Quando mi infilai il reggiseno ero irrimediabilmente in tiro. Massimo sorrise e mi disse che ero molto attraente.
Vedi che ti piace vestirti da donna, mi disse. E devo dire che così agghindata sei più naturale e più carina. Ti voglio chiamare Sandra. Sei bellissima. Manca solo un poco di trucco e un ritocco ai tuoi capelli e ci siamo.
Mi stavo divertendo. Stranamente. Ma così era. Sapevo di essere un poco ridicolo ma il gioco mi piaceva e mi misi a sorridere.
Dai, prova gli scarpini adesso, mi disse.
Erano degli scarpini neri con un tacco medio, niente di che ma piuttosto eleganti e sexy. Mi stavano un poco stretti ma comunque riuscii ad indossarli. Quando mi misi in piedi avevo guadagnato 7 o 8 cm e traballavo un poco.
Lui mi fece camminare per la stanza tenendomi per mano. Essere guidato da questo uomo nudo mentre indossavo lingerie e scarpini da donna mi fece arrapare da morire. Mi sentivo stranamente a mio agio.
Dai, tira su il culetto, mi disse. Ancheggia bene. Sì, così cara. Sei molto bella!
E così dicendo e facendo lo guardai mentre si stava vistosamente eccitando. Il suo pene era in tiro come un fuso. Lunghissimo, enorme e profumato.
Vieni cara, disse, sediamoci un poco adesso. E mi fece sedere sulle sue cosce!
Parliamo un poco, amore. Vedi, per sedurre tua moglie dovrei passare per un tuo vecchio amico. Magari un amico di scuola. Comunque di un periodo anteriore alla vostra relazione. Tu dovresti invitarmi a cena una sera. Poi penserò io a tutto quanto. Flirt con tua moglie. Rivelazioni su di te. Ed il gioco sarà fatto.
Ma, lei è molto religiosa. Non penso che accetterà facilmente.
Non mi aspetto che lo faccia. Ma sono sicuro di riuscire a inserirmi dolcemente nella vostra relazione, magari con il tempo.
Mentre stavamo parlando Massimo mi stava accarezzando le cosce, il culetto. Mi baciava le spalle e dietro le orecchie. Fremevo tutta!
Vedrai che formeremo un bellissimo trio e quando tua moglie avrà capito chi sei veramente e chi sono io non metterà ostacoli.
Se lo dici tu… ed accettai il bacio passionale di Massimo. Quest’uomo era semplicemente un seduttore nato. Mi stava facendo scogliere tutta. A quel punto non avevo più dubbi sul fatto che avrebbe potuto decidere mia moglie ad acconsentire ad un trio amoroso.
Dai, cara. Prova ad accarezzarmi anche tu. Prendi confidenza con il corpo di un uomo vero.
Lo guardai intensamente e con un sorriso iniziai eseguire il suo comando dolcemente. Lui si lasciò fare divertito. Le mie manine sui suoi muscoli erano veramente quelle di un omino o di una donnicciola! Aveva ragione. Potevo benissimo passare per una donna, almeno per molti aspetti.
Era sodo, caldo, possente. Il profumo del suo sesso in erezione tra le mie cosce mi metteva in subbuglio. Immaginavo mia moglie davanti allo spettacolo della sua mascolinità. Il suo stupore e la sua speranza di avere dei bambini. Intanto con la mano sinistra avevo afferrato il suo pene sotto la grossa cappella. Tirai indietro la pelle per liberarla del tutto. Un fragolone enorme. Un frutto proibito rosso sangue che versava già liquido preseminale in abbondanza.
Se vuoi puoi metterti in ginocchio e baciarlo. Mi disse.
Credi che sia bene? Chiesi io intimorita.
Ma certo, cara. Non temere. Vedrai che ti piacerà. Ti verrà tutto naturale e starai benissimo. Devi solo lasciare la femmina in te prendere il sopravvento e sarà bellissimo.
Fidandomi di lui mi misi in ginocchio tra le sue cosce. Lo guardai. Era stupendo. Uomo maschio puro. Un concentrato di testosterone. Immaginavo mia moglie nella stessa mia posizione ed io che stavo a guardare. Ma in fondo prima di proporre questo uomo a mia moglie era giusto che lo provassi prima io!
Così iniziai ad accarezzare i suoi bei testicoli pelosi e capienti. Erano la promessa di felicità per mia moglie, forse anche la speranza per lei di rimanere incita. Li baciai amorevolmente. Poi dolcemente posai un bacio intenso sulla sua cappella. Mugolò di piacere. Ma quando iniziai a leccarlo e a succhiarlo il suo mugolio si fece molto più intenso. Mi incitava dicendomi che ero molto gentile, molto brava. Prendevo confidenza con l’Uomo. Una cosa che non avrei mai immaginato di potere fare solo due ore prima.
Così ero lì che succhiavo il cazzo di un signore appena conosciuto che mi scopava la boccuccia per convincermi che era in grado di scoparsi mia moglie! Situazione alquanto rocambolesca e depravata ma gioivo con tutto il mio essere.
Mi accorsi che il mio pene era quasi moscio. Eppure avvertivo una grande eccitazione sessuale. Chissà perché e come fosse possibile?
Andai avanti a succhiarlo molto a lungo, più di mezza ora. Infine lo sentì irrigidirsi, contorcersi e con un urlo liberatorio mi inondò la gola, la bocca ed il viso di sette o otto getti copiosi del suo sperma dolce un poco acido. Ne presi un poco sul mio dito e lo guardai. Era bianco e cremoso. Sembrava yogurt dal colore e dalla densità. Niente a che vedere con il mio seme trasparente e molto liquido. Il profumo era poi fortissimo. Gustai ancora quella delizia e porsi in alto il mio sguardo verso Massimo che mi sorrideva soddisfatto.
Sei bellissima Sandra. Vieni amore. Sdraiati accanto a me. Ci coccolammo a vicenda, a lungo, parlando dei nostri piani futuri.
Venne poi il momento di lasciarci. Massimo aveva degli impegni ed io dovevo tornare a casa. Mi chiese di mettere la lingerie in una borsa e di portarla a con me. Avrei potuto indossarla nei momenti di libertà.
Rientrai a casa quando Adele era già intenta a preparare la cena. La baciai ma mi accolse freddamente. Allora le proposi di aiutarla un poco. Non disse niente ma mi lasciò apparecchiare, preparare l’insalata, tagliare il pane e scegliere un vino bianco adatto al menu di pesce che aveva cucinato.
La cena fu piuttosto silenziosa. Parlammo solo di lavoro. Poi mi offrii per lavare i piatti poiché la nostra lavastoviglie era guasta. Adele mi guardò con sorpresa. Non avevo per abitudine di fare le faccende di casa.
Ti senti bene? O hai qualcosa da farti perdonare? Mi chiese lei.
Beh, no. È solo che voglio darti una mano. Sei sempre indaffarata quindi mi sembra giusto aiutarti.
Mhm.. non me la racconti a modo. Mi stai nascondendo qualcosa. Comunque sia se vuoi farlo accetto volentieri. Sono stanca stasera ed ho bisogno di rilassarmi un poco.
Bene cara. Se vuoi posso anche farlo tutte le sere. Non so come mi sia venuta questa battuta ma mia moglie sorride ed acconsente volentieri.
Così mi ritrovo in cucina affaccendato mentre lei va in salotto a guardare un poco di tv.
Più tardi la raggiungo e ci guardiamo l’ennesima replica di Pretty Woman. Lei lo adora ed io inizio ad apprezzarlo anche dal punto di vista femminile!
Quando è il momento di andare a letto Adele mi sorprende. Di solito recentemente non abbiamo più rapporti o quasi. Sono state settimane senza sesso. Solo qualche bacio e qualche carezza.
Invece stasera mi dice che sono stato molto carino e che ha molto apprezzato che volessi fare le faccende di casa. Era stanca ed aveva proprio bisogno di rilassarsi.
Vieni caro! Mi bacia e mi coccola tutto. Ci spogliamo e il mio cazzetto è già in tiro. Lei sorride. Lo prende in mano e lo accarezza. Non duro molto. Le vengo nel palmo della mano e mi sparge il seme sul ventre.
Poi mi chiede di leccarle la passerina. Eseguo ben volentieri nella speranza di poterle fare l’amore dopo.
Il suo gusto è delizioso. Lo riconoscerei tra mille donne. Mi soffermo a lungo sulle sue labbra vaginali e mordicchio il suo clitoride come piace a lei. Affondo la lingua più che posso e gioco con il mio dito nel suo sfintere. Risultato viene due volte nell’arco di mezza ora e ancora una volta quando le bacio e le lecco i seni che fremono sotto l’impulso delle mie carezze.
Massimo mi ha chiesto di parlare a mia moglie di rapporti con altri uomini, tanto per preparare il terreno e sondare le sue reazioni emotive. Approfitto del suo momento di estasi per avviare la mia proposta.
Adele. Mi rendo conto che non sono abbastanza per te. Sono piccolino. Ti amo da morire ma so di non essere all’altezza dei tuoi desideri. Hai mai pensato di fare l’amore con un altro uomo? Anche solo in sogno?
Lei mi guarda con stupore. Ma tu sei mio marito! Come potrei desiderare un altro uomo! Amo te anche se è vero che sessualmente sei raramente molto prestante.
Beh, non parlo di sentimenti, cara. Ma mi rendo conto che non riesco a darti le soddisfazioni che meriti. Forse un altro uomo saprebbe farlo.
E tu accetteresti che tua moglie andasse al letto con un altro uomo?
Beh, sarebbe terribile per me, lo ammetto. Ma ti amo così forte che forse potrei sopportarlo. I suoi occhi si accendono di colpo.
Oh, maritino mio, riprende lei coccolandomi tutto. Sei un tesoro. Ti amo tanto. Un marito devoto come te dove lo ritrovo? Non diciamo più sciocchezze vuoi. Mi fai girare la testa ma sai che sono molto religiosa e per niente al mondo farei l’amore con un altro. E poi sei il mio tesoro, nonostante tutto. E mi bacia appassionatamente. Mi lascio fare… la sento bagnata oltre modo. Le mie dita si soffermano sulla sua vagina in calore. So che il concetto di cuckolding che le ho instillato inizia a fare il suo effetto. Non lo ammette ma è sicuramente eccitata. Anche se penso sia sincera quando mi dice che mi ama e che la sua morale non le consente di andare oltre i rapporti coniugali.
Finiamo la serata con un torrido 69. Avrei preferito poterla penetrare e farle l’amore come l’uomo che vorrei essere. Ma lei preferisce così e quando penso al pomeriggio con Massimo mi dico che forse è questo tutto quello che posso sperare fare con la mia sposa.
Ci addormentiamo felici insieme. Non accadeva da tanto.
Nei giorni successivi la fortuna vuole che Adele sia spesso a scuola per impegni collegiali ed altre riunioni. Io non appena posso vado a prendere la mia borsa. Tiro fuori la lingerie e la indosso immaginando di essere con Massimo. Non posso contenermi e vengo dopo poche sollecitazioni. Mi trovo non bella ma abbastanza intrigante. E quando il mio piccolo pene è moscio ancora di più!
La settimana successiva, una mattina in cui non ho il turno in biblioteca vado a trovare Massimo. Ci siamo messi d’accordo per telefono. Si è liberato da impegni di lavoro per me. Appena entro nel suo appartamento mi bacia sulla bocca e mi fa sedere. Mi offre da bere e mi chiede se sto indossando la lingerie che mi ha regalato. Arrossisco e abbasso lo sguardo poi reagisco e fieramente gli dico di sì.
Fammi vedere cara! Ordina lui.
Ed inizio a spogliarmi dei miei vestiti maschili per restare in reggiseno, reggicalze, calze e mutandine.
Sei un amore, mi dice e mi accarezza tutta. Vedo che ti sei anche depilata come ti avevo chiesto.
Non so come spiegherò la cosa ad Adele ma ho seguito le consegne di Massimo alla lettera. Sono andato due giorni prima in farmacia ed ho acquistato una confezione di crema depilatoria. Ne ho usato pochissimo vista la mia poca peluria ma il risultato è sorprendente. Ho una pelle liscia e soffice come quella di un bambino. E Massimo si diverte molto ad accarezzarla e a farmi fremere di voglia.
Ho tanto voglia di te, gli confesso. Una settimana senza vederti è stata durissima.
Oh, cara, vieni qui, amore. E mi bacia, mi stringe a sé e lo sento sotto i suoi pantaloni tirare a più non posso.
Vorrei subito prenderlo in bocca ed assaporare il suo seme ma lui mi chiede di attendere.
Ho un piccolo regalo per te. Prima di tutto altra lingerie per divertirti a casa. Mi fa vedere altri indumenti sexy, in particolare due corsetti in pizzo e motivi floreali che mi fanno subito impazzire. Provo uno dei due e mi sento immediatamente troia a mio agio!
Poi mi fa vedere un vestitino. Uno di quelli che si trovano nei sexy shop, immagino. Un costume da sexy cameriera bianco e nero con fronzoli alla francese.
Lui mi guarda divertito quando lo indosso. Mi sento un poco ridicola ma sicuramente eccitata. Mi sta a pennello.
Scarpini neri. Mi porta davanti alla coiffeuse della sua ex ragazza e provo a truccarmi. Ho guardato diversi video su You tube ma sono molto insicura. Comunque sia fondo tinta, mascara, eyeliner, rossetto rosa. Faccio del mio meglio. I miei capelli abbastanza lunghi si lasciano fermare da una passata rosa con fiore laterale poi pettino i miei riccioli tanto da darmi una aria vagamente femminile. Non è un granché ma ho quasi l’aria di una ragazzina.
Massimo è molto soddisfatto. Mi bacia e mi prende per mano.
Prova a fare qualche faccenda in modo sexy, mi dice. Lo guardo allietata e mi metto a spolverare i mobili di casa sua. Ancheggio più che posso, ammicco, e mi piego per meglio fare vedere il mio culetto. Lui si diverte molto.
Poi mentre mi piego per l’ennesima volta sento le sue possenti mani posarsi sui miei fianchi e la sua carne calda posarsi tra le mie chiappe!
Ti voglio cara. Ti desidero tanto. Sei molto sexy. Lasciami farti l’amore. Ti voglio fare donna oggi!
Io sono tutta in subbuglio ma ho paura. Paura di essere ad un punto di non ritorno, paura del probabile dolore e della perversione che so di non saper controllare in me.
Lui mi tranquillizza. Vedrai che sarò molto gentile, mi dice. E poi se vuoi che diventi l’amante di tua moglie devi fare un piccolo sforzo per diventare meno uomo. Questo di darà maggiore credibilità e forza. Una volta più donna che uomo la mia presenza apparirà a te come a tua moglie la cosa la più naturale che sia. Formeremo un trio eccezionale.
La sua logica è inesorabile e le sue mani sul mio corpo, il suo respiro vicino al mio. Le sue carezze ed i suoi baci nel collo e dietro le orecchie mi fanno vacillare.
Quando mi chiede di mettermi a pecorina davanti a lui non resisto più. So quello che vuole fare ma non riesco ad appormi, anzi. Vi è qualcosa in lui di seducente e di forte che mi da fiducia. Chissà se saprà convincere mia moglie?
Ha convinto me intanto!
Mi solleva la gonna e mi toglie le mutandine. Il mio culetto è lì davanti ai suoi occhi e ai suoi baci. Mi fa fremere. Umetta il buchino con lingua e saliva in abbondanza. Ci sa fare questo mascalzone!
Se leccasse così Adele la farebbe venire in cinque minuti. Io ho il cazzetto ritto nonostante la posizione di sottomissione.
E’ il momento. Sono un poco rigida come una giovane pulzella. Lui mi accarezza e mi parla dolcemente. Secondo le sue indicazioni mi devo rilassare e quando lui spingerà in me dovrò favorire la sua penetrazione muovendo indietro lo sfintere come se dovessi fare la popò.
Non sapevo tutto ciò ma sembra funzionare. Avverto la sua grossa cappella calda posarsi sul mio buchino arroventato e umido. Ed inizia a spingere in me. Eseguo le sue consegne ed arcuo bene la schiena per rialzare le mie chiappe verso di lui.
Mi tiene per i fianchi e mi fa muovere indietro sempre di più mentre lui continua a spingere. Sta entrando!
Sento la verga sfondarmi il culetto. Avverto la invasione del mio sfintere delicato. La sua cappella e parte dell’asta si stanno muovendo in me. Leggero bruciore ma niente dolore per fortuna. Solo una sensazione di intrusione. Un disagio iniziale che però con il tempo e le continue sue spinte sta scemando lasciando il posto ad una nuova sensazione. Inizio ad apprezzare il suo bel cazzone in me. Sta scivolando sempre più nelle mie viscere procurandomi dei piaceri mai sentiti. E‘ una folgorazione. Sono gay? Mi sta scopando ormai e la cosa mi piace un sacco!
Rantola il suo piacere a più non posso, spingendo forte tra le protuberanze del mio culo ormai slabbrato.
Io inizio a contorcermi e ad assecondare il suo movimento sensuale e passionale. L’asta mi fa vibrare. Le nostre carni si mescolano sempre più ed inizio a gridare di gioia. Mi ha sverginato e mi sta montando come fossi una donna. Nella mia mente malata immagino Adele scopata da questo stallone che sto provando in anteprima per lei. Massimo è un maschio di razza. Continua a stantuffarmi il culetto per un tempo lunghissimo.
Non sapevo che un uomo potesse durare così tanto! Io nel frattempo non reggo più e dopo l’ennesimo affondo di Massimo nelle mie viscere, erutto il mio debole sperma tra le lenzuola arrotolate sotto di me.
E’ stato qualcosa di incredibile. Improvviso, intenso e liberatorio. Un orgasmo così sconvolgente che ho gridato, con una vocina da donnicciola il mio piacere, la mia sottomissione e la passione perversa che mi pervade quando sto con Massimo.
Sono ancora in fase di recupero ma Massimo continua senza tregua a scoparmi. Deciso, implacabile e fortemente sensuale. Passano almeno 15 minuti. Sono tutta un brodo. Sento il suo corpo sbattere contro il mio. Il liquido profumato del nostro amplesso continua a sgorgare dal mio culetto sformato e a colare sui miei testicoli e lungo le mie cosce. I colpi suoi ripetuti, i suoi baci poi le sue mani che mi stringono i fianchi e mi obbligano ad accompagnare il suo movimento frenetico mi fanno impazzire di goduria.
Rantolo ancora di piacere quando lo sento irrigidirsi. Si esalta una ennesima volta spingendo la sua lunga asta nel profondo delle mie viscere e mi sento riempire. Eiacula una volta, due, tre getti abbondanti di sperma! E ancora e ancora poi qualche sussulto e ancora gocce di sperma. So, dal nostro incontro precedente, che Massimo è abbondante, ma oggi si supera. Immagino mia moglie irrorata di tanto seme in lei. La sua voglia di avere bambini sicuramente soddisfatta da tanti spermatozoi di maschio vero. Non resisto più e, mentre sta pompando le ultime gocce della sua mascolinità in me, vengo di nuovo. Un rivolo appena ma il mio sperma trasparente finisce sulle lenzuola nel mio rantolo soffocato dal bacio intenso di Massimo.
Restiamo sul letto a coccolarci a lungo.
Parliamo di come organizzare l’incontro con mia moglie. Viene confermato che Massimo dovrebbe passare per un amico d’infanzia e di adolescenza. Fissiamo alcuni dettagli per fare corrispondere le nostre versioni di fatti di gioventù per essere credibili. Faccio una ipotesi di data per una cena a casa. Potrebbe essere la settimana prossima di venerdi.
Massimo mi chiede se sono contenta. Lo sono eccome. Con mia moglie il sesso è diventato raro e poco soddisfacente. Con lui è un uragano che mi pervade e mi elettrizza i sensi.
Ti piace indossare i miei regalini? Mi chiede. E così facendo accarezza il nylon delle mie calze.
Si, amore. Rispondo io. Mi piacciono tantissimo. Devo ammettere che vestirmi da donna mi da un senso di completezza e di eccitazione mai provati prima.
Ti piacerebbe indossarli sempre?
Sì, ma non so come fare con Adele e con il mio lavoro.
Beh, per il lavoro possiamo trovare una soluzione. Per quanto riguarda tua moglie, una volta che sarà la mia amante potrai vestirti da donna anche sempre.
Davvero?
Certo cara. Sarò io l’uomo di casa. Tua moglie e tu sarete le mie amanti.
E tu pensi di potere soddisfare entrambe, dico io scherzando sulla sua mascolinità. La mia è una battuta. In realtà sento il suo membro eretto premere contro la mia coscia e so già la risposta. Massimo è un vero mandrillo.
Mi bacia intensamente. Afferro il suo cazzone che si sta distendendo sempre più. È forte, caldo, pulsante e profumatissimo. Non resisto e lo prendo in bocca.
È soltanto il nostro secondo appuntamento e tutto mi sembra così naturale!
Io piccola sissy in intimità con l’uomo che spero diventerà l’amante di mia moglie! Solo l’idea mi fa vibrare di eccitazione. Sembra impossibile ma è così vero e perverso che mi sciolgo tutta nella fellatio al suo membro adorato.
Mi soffermo a lungo sull’asta e sul glande ma scendo anche verso i suoi testicoli enormi e pelosi che lecco come una cagna in calore.
È veramente degradante ma bellissimo!
Intanto Massimo gioca con il mio sederuccio e con il mio forellino. Accarezza le cosce, si diverte a farmi sentire di più l’estasi provocata dalle mie calze di nylon.
Poi mi fa piazzare sul lato destro e con dolcezza mi penetra da dietro. Me lo ritrovo dentro tutto quanto senza forzare. Il mio ano è stato così lavorato prima che cede senza difficoltà. La sensazione è inebriante.
Mi sento avvolta, protetta, rilassata e sottomessa. Mi sento amata per la mia debolezza di maschietto effeminato. Mi sento sissy e mi piace da morire!
Prende lentamente a scoparmi su un ritmo più sostenuto. Ansima rumorosamente. Fa tutto il lavoro, poverino. Io puttanella mi lascio sbattere con dolcezza senza fare grossa fatica. Accompagno solo il suo pompare in me indietreggiando il culetto verso di lui per facilitare la sua penetrazione. È uno sforzo minimo per un massimo piacere!
Mi bacia più volte, spinge in me. Mi sciolgo tanto da sentire rivoli di umori profumati colare dal culetto sulla chiappa destra e sulle lenzuola.
Poi decide di cambiare posizione. Senza uscire da me mi posiziona sotto di lui. Stiamo di fronte. Io sdraiata con le gambe sulle sue spalle e lui imperante in ginocchio contro il mio sfintere. Riprende il suo ritmo. Anzi è più sostenuto!
Il mio cazzetto moscio si sveglia un poco ma rimane pressoché passivo, scosso in qua e là secondo le spinte impresse da Massimo che mi sbatte adesso come una bagascia. Scivola in me con forza. Entra ed esce, poi rientra facendomi perdere la cognizione del tempo. Avverto solo l’estasi della nostra copulazione. Non mi trattengo più e inizio ad ululare di piacere in un brodo di goduria febbricitante.
Lo sento gonfiarsi in me. Si irrigidisce. Sono sicura che sta per eruttare il suo seme abbondante in me. Lo voglio tanto!
Invece lui si calma. Mi sento frustrata ma è sicuro di sé. Competente ed implacabile nel sesso quanto è bravo nella seduzione.
Esce da me e si sdraia per rilassarsi un poco.
Vieni, cara! Monta a cavalluccio sul mio cosone e divertiti un poco mentre riprendo fiato.
Sorrido e come una troietta mi posiziono sopra di lui gambe divaricate poi mi siedo sulle sue cosce prendendo cura di lasciarmi dolcemente impalare dal suo enorme membro eretto.
Le nostre carni si uniscono di nuovo. I nostri umori si mescolano ancora ed inizio a muovermi su e giù roteando il bacino per meglio sentirlo in me.
È bellissimo! Quando poi prendo il ritmo, inizio a danzare su di lui. Una danza dell’amore e del sesso che mi fa impazzire di goduria. Lui gioca con le mie tettine erette. Le accarezza, le pizzica, le mordicchia poi le lecca ed avverto sensazioni insospettabili e bellissime.
Sai cara, mi dice, al più presto dovremo pensare a farti crescere delle belle mammelle, dice lui. Adoro questa posizione quando le mie compagne di sesso fanno ballare i loro seni liberi e li posso toccare e baciare.
Le mie mammelle? Chiedo io mentre rallento il mio ritmo amoroso.
Certo, dolcezza. Vedrai che bello. Ho già pensato a tutto io.
Non so cosa rispondere. L’idea di avere un seno da donna mi eccita ma mi fa anche paura. Per adesso preferisco vivere nel presente e lascarmi scopare da questo toro da monta di Massimo.
Andiamo avanti ancora a lungo. Vibro, ansimo, mi dibatto sul suo cosone e infine sborro il mio seme trasparente sul suo ventre mentre lui si arcua e erutta il suo sperma denso a fiotti nelle mie viscere. Rantola di piacere e mi chiama puttanina. Lo bacio con passione e lo ringrazio di tanta goduria provata.
Ci lasciamo andare alle coccole. Poi esce da me. Sento colare un fiume di sborra che cerco di raccogliere con le dita. È abbondante, bianco, consistente e profumato. Bevo quanto più posso del suo nettare.
Lui mi osserva divertito.
Sei veramente una troia nata, mi dice. Ma sei così dolce. Quando saremo con tua moglie sarà bellissimo vedrai!
Mezz’ora più tardi mi rivesto. Massimo mi osserva dal letto. Ho ancora la mia lingerie sotto i miei vestiti maschili e penso che se tutto va bene presto potrò indossarli in libertà. Domanda. Sto facendo la cosa giusta? Sicuramente sto facendo qualcosa di non comune. Desiderare il bene di mia moglie tanto da diventare una cuckold sissy è qualcosa che ho letto raramente e mai visto né sentito prima nella realtà. Eppure Massimo mi da fiducia. Mi da concretezza. Mi fa sentire nella carne e nei sensi che ciò è possibile.
Mi da ancora qualche consiglio su come preparare mia moglie al cuckolding poi ci baciamo intensamente e prendo la via di casa.
Durante lo spostamento in auto mi sento sconvolta ed elettrizzata. Avverto alcuni rivoli di sperma che umettano le mie mutandine. Un profumo intenso di sesso che emana dal mio corpo. Sono proprio una troietta!
Appena arrivato a casa mi spoglio e mi faccio una lunga doccia. Ripongo nel ripostiglio la lingerie e mi riposo un poco. Ascolto musica sorseggiando un tè caldo.
Nel tardo pomeriggio decido di mettermi a cucinare. Ho letto alcune ricette su internet e voglio fare una sorpresa ad Adele.
Quando la sento rientrare, avverto il suo nervosismo dal modo in cui cammina forzando sui suoi tacchi a spillo e sbattendo le chiavi dell’auto sul mobiletto d’entrata.
Dopo un minuto si affaccia in cucina, mi giro e noto la sua sorpresa nel vedermi con il suo grembiulino rosa affaccendato nel preparare una cena a base di pesce.
Ciao, mi dice. Sei un amore a preparare la cena. Come hai fatto?
Beh, pensavo che ti facesse piacere rientrare a casa e trovare tutto pronto. Ho letto alcune ricette interessanti su internet e volevo farti una sorpresa.
Gradita sorpresa! Mi dice lei con un sorriso che la libera in parte dal suo nervosismo.
Mi bacia amorevolmente. Sono felice che le sia un poco passata. Mi racconta la sua giornata di lavoro, i problemi con una classe difficile, una discussione animata con un genitore, le angherie di una collega ed il confronto animato con un vigile urbano per un parcheggio al limite delle regole in una zona però in cui parcheggiare è diventato una gara a chi arriva prima.
La consolo e le dico che stasera non deve pensare a tutte quelle brutte cose.
La faccio sedere in salotto e le preparo un drink. Poi mentre lei sorseggia e si rilassa un poco, torno in cucina a perfezionare i piatti che ho preparato.
Venti minuti più tardi passiamo a tavola e mangiamo tranquillamente il pasto variegato ma leggero che ho preparato con cura. Mi fa i complimenti. La ringrazio e le propongo di cucinare io durante la settimana in maniera tale da alleviarle il fastidio. Rimane stupita una volta di più della mia disponibilità a sostituirla nelle faccende di casa e sebbene i nostri rapporti sessuali siano ancora sporadici mi propone di raggiungerla in camera più tardi.
Sono felicissimo. È allora che le dico che oggi ho incontrato un vecchio amico di scuola. Un caro amico che non vedevo da anni e a cui ho proposto di venire a cena a casa nostra se Adele fosse d’accordo. Mi guarda sorridente e mi dice che non ci sono problemi. Al contrario, anche perché non frequentiamo molte persone. Sarebbe utile e piacevole.
Quando hai pensato di fare venire questo tuo amico? Mi chiede.
Ti andrebbe bene venerdi prossimo?
Beh, sì perché no! Che tipo è?
Penso che ti piacerà molto. È un amico incredibile ed è anche un bell’uomo. Ho piazzato questo apprezzamento per vedere l’effetto su di lei.
I suoi occhi si sono accesi un istante forse ma rimane apparentemente impassibile e mi dice che intendeva chiedermi della sua personalità.
Oh, dico io… ha una personalità forte, ha tendenza a comandare ma sa essere altruista, comprensivo e generoso. Ha un buon lavoro da libero professionista.
È sposato? Mi chiede lei.
No, rispondo io. Non so neppure se abbia una compagna al momento. Ci siamo incontrati stamani per caso e non ho approfondito.
Beh, potresti chiedergli di venire con la sua donna se ce l’ha.
Sorrido dentro di me pensando che spero che lei, Adele, possa diventare la compagna del mio amico ma resto neutrale nei miei propositi e nelle mie espressioni.
Così fissiamo per venerdi. Telefono a Massimo per annunciargli l’appuntamento e lui mi da alcuni consigli ulteriori per i preparativi.
Dopo avere sparecchiato e lavato i piatti, raggiungo mia moglie in salotto dove ci guardiamo un vecchio film di Woody Allen. Mi addormento un poco sulla spalla di Adele. È stata una giornata lunga ed intensa.
Prima della fine del film mi sveglio e mi stiro un poco. Adele è molto gentile. Mi bacia. Ci coccoliamo. Le chiedo se ha ripensato alle mie parole di giorni fa.
Lei fa finta di non ricordare.
Sai, quando ti ho parlato di un uomo vero con cui avere veri rapporti sessuali.
Beh, no. Che sciocchezza! Non ci ho pensato per niente. Molliamola qui ok? Non mi va.
I suoi occhi dicono il contrario ma la chiudo lì. Sono sicuro che nella sua testa la mia proposta perversa e l’invito a Massimo abbiano fatto connessione rapida ma non insisto.
Più tardi andiamo al letto insieme. Adele mi chiede perché non ho più i pochi peli miei sul corpo.
Oh, pensavo che ti sarebbe piaciuto di più, amore. Un pizzico di fantasia nel nostro piccolo gioco amoroso. Ti dispiace?
Lei mi guarda un poco sorpresa ma sorridente. No, no al contrario, la tua pelle è molto soffice e delicata. È curioso ma intrigante. Vieni qui carino!
E ci facciamo le coccole. Niente di ché. Baci, carezze, ci facciamo un lungo e dolce 69 e dopo essere venuti entrambi ci addormentiamo appagati. Io nell’attesa piena di paure e di speranza del venerdi.
Le giornate passano lentamente. Penso a quello che sto facendo. Fino a questo momento è stato come un gioco. Una sorta di piccolo sogno con elementi di realtà ma niente più. Cosa accadrà da venerdi? Chissà come reagirà Adele? E come reagirò io? So che Massimo è un bell’uomo seducente e seduttore. Lo sento molto sicuro di sé. Con me ha già operato la sua magia. Lo saprà fare anche con mia moglie? Poi mi chiedo se è veramente quello che voglio. Sento il mio stomaco annodarsi, contorcersi. Non riesco a concentrarmi sul lavoro e mi faccio riprendere più volte per degli errori banali. Il mio capo ufficio, sig. Pacini, un uomo di cinquantatre anni con l’aria severa mi reprimenda seccamente. Sono costretto a chiedere scusa e a inventarmi dei problemi di famiglia.
Per adesso può andare, mi dice su di un tono stizzito… ma stia attento Sandro. Non potrò tollerare alcuna altra negligenza.
Me ne vado mortificato e provo vergogna. Anche mentre lui mi parlava stavo con la testa altrove. Immaginavo cosa cucinare per cena. Quali addobbi mettere in tavola. Poi mi chiedevo di nuovo se stessi facendo la cosa giusta. Uno zibaldone di pensieri, speranze e timori che mi confondono la mente e i sensi.
A casa con Adele cerco di essere tranquillo. Lei mi sorride. Sembra felice di potere finalmente incontrare qualcuno del mio entourage. A parte i miei genitori e qualche parente non conosce nessuno del mio ambiente. A dire il vero la situazione è reciproca. Conosco i suoi ed un paio di cugine sue. Le altre persone sono state delle comparse nel nostro matrimonio. Anche lei ha una sola amica. Piuttosto antipatica. Bella ragazza Nicole ma con un caratteraccio che mi mette sempre a disagio. Meno male che abita a circa 100 km di distanza da noi.
Infine arriva venerdi. Ho già in programma di preparare tutto io. La cena, la sala da pranzo, i cocktail. Seguo alla lettera le istruzioni di Massimo. Adele è ormai abituata a vedermi fare le faccende di casa. È molto contenta e scambiamo dolci baci di affetto anche se il nostro sesso ha ripreso, dopo quella serata di emozioni, la sua triste routine.
È venerdi sera. Sono in cucina con un grembiule mentre sto sistemando l’arrosto quasi pronto. Adele è vicina a me e sta mettendo l’acqua della pasta a bollire. Sento suonare il campanello.
Tuffo al cuore! E’ lui, dico a mia moglie con una espressione vistosamente esagerata che mi sorprende.
Bene, caro… mi dice lei sorpresa più di me. Chi va ad aprire?
Vado io, amore, dico io e mi incammino verso l’entrata. Aprire la porta è stato dura. Emozioni contrastanti. Ci siamo, mi dico internamente. Il dado è tratto!
Apro la porta e mi si presenta un Massimo elegante nel suo costume blu. Profumato, sorridente, alto e seducente, fiori alla mano.
Vedendomi solo mi bacia sulla bocca!
Ciao cara… è bello essere finalmente qui. Posso entrare?
Prego, caro amico! Dico io sorridendo e un poco scherzando.
Tua moglie dov’è?
Sta arrivando penso.
Adele si mostra nella hall d’entrata con il suo bel vestito nero aderente, calze e scarpini tacco 12. Sorride a Massimo con uno sguardo di meraviglia e di intensa emozione. E’ un colpo di fulmine. E’ chiarissimo! Lui le tende i fiori. Mia moglie arrossisce un poco, poi da donna di casa elegante e matura si riprende e tende la mano a Massimo.
Lui le fa un bacia mani da film. Lei si emoziona ulteriormente. Massimo è un seduttore nato!
È lì che capisco la situazione appieno e capisco di avere fatto la scelta giusta. Loro due alti, eleganti, belli e sorridenti. Io piccolino con il mio grembiule da donna. Sono già umiliato. Avverto chiaramente che Adele è stata colpita di primo acchito dalla bellezza di Massimo, dalla sua sicura virilità ed eleganza. La sua morale vacilla già davanti a questo uomo così attraente.
Li invito a sedersi in salotto mentre io vado a prendere da bere e a sistemare i fiori in un vaso adeguato.
Quando ritorno li trovo accanto l’uno dell’altra intenti a parlare di me.
Sa, Adele, quando Sandro mi ha detto di essere sposato non gli ho creduto all’inizio. Non lo credevo capace. Adesso poi che vedo sua moglie così incantevole sono oltremodo sorpreso.
Lei sorride capendo che la sta corteggiando e mi sta umiliando. Quell’uomo ci sa fare davvero!
Mentre sto versando da bere, lei riprende.
Sa… Sandro è un bravo maritino. Gentile, fedele e servizievole. È facile per una donna legarsi a lui. Lo amo tanto ed è un coniuge fedele..
Posso capire, dice lui, è stato un bravo amichetto da adolescente. Abbiamo fatto tante follie insieme.
Ah, sì? Dice lei curiosa. Cosa per esempio?
E si mette a raccontarle un paio di episodi inventati in cui passo da scemo e lui da scaltro con le ragazze. Mi guarda. Annuisco davanti a mia moglie che si mette a ridere di gusto del suo ridicolo maritino.
Perché non vai a controllare la pasta, caro? Mi chiede lei su un tono di comando.
La guardo stupito. Mi affretto però a rispondere. Certo cara, vado subito! E li lascio lì a chiacchierare di tutto un poco.
Dopo un quarto d’ora annuncio che la cena è pronta. Arrivano in salotto che sono già intimi!
Massimo tiene mia moglie per i fianchi e lei si lascia guidare da questo ammaliatore nato.
Servo io. Mangiamo e parliamo dapprima di lavoro, poi delle nostre passioni.
Ad un tratto, a fine cena, Massimo mi chiede se ho ancora la mia piccola passione di indossare lingerie.
Arrossisco di stupore e di vergogna. L’argomento non avrebbe dovuto essere oggetto di discussione la prima sera. Avevamo previsto di incontrarci alcune volte in modo benigno prima di affrontare questi temi.
Mia moglie rimane colpita. Mi guarda intensamente con un aria indagatrice. Lingerie? Chiede con un tono che mi mette a disagio.
Sì, lingerie, cara Adele. Sa come sono certi ragazzini. Curiosi sulla loro personalità e sessualità. Suo marito era uno di quelli. Niente di che, ovviamente. Io curiosavo tra la lingerie delle mie ragazze. Lui curiosava tra la lingerie di sua madre. E si mette a ridere.
Lei mi guarda, poi si gira verso di lui. Ma veramente? E si mette a ridere anche lei.
Io resto lì, umiliato, impotente davanti alla loro ilarità. So però che devo reggere il gioco di Massimo.
Non faccio fatica ad esprimere il mio imbarazzo. Ammetto però davanti a mia moglie che qualche volta gioco ancora a indossare lingerie.
Lei mi guarda con un misto di divertimento e di repulsione che mi colpisce nel profondo.
Beh, dice lui. È carino ma a quanto pare non ne hai mai parlato con tua moglie. Mi dispiace di essere entrato in questo argomento. Pensavo che lei ne fosse al corrente.
Non lo ero, dice Adele. Ma adesso capisco molte cose. Mio marito è una persona adorabile ma non molto virile.
Questo lo posso capire. Non lo era in passato, dice lui. Attirava anche gli uomini inconsapevolmente. Anche io devo ammettere di avere avuto un attimo di debolezza per lui. Però sono troppo innamorato del sesso femminile.
Dice questo guardando intensamente mia moglie che di colpo si scioglie in uno sguardo languido e si perde negli occhi di lui tenendolo per mano!
Io cerco di sviare i loro sguardi parlando del dessert. Loro si girano lentamente verso di me e mia moglie mi dice che sarebbe carino se li servissi vestito da donna!
Da donna? Chiedo io basito.
Ma certo cara.
Cara?
Ma sì, amore. Dai, fammi vedere come sei quando indossi la tua lingerie. Sono proprio curiosa.
Non riconosco mia moglie. È una moralista molto religiosa e piuttosto severa in fatto di costumi. In questo momento reagisce oltre le mie più rosee aspettative alle lusinghe di Massimo e addirittura vuole scoprire il mio lato femminile!
Anche Massimo è rimasto spiazzato. Ma sorride e mi fa cenno di muovermi.
Va bene, cara, rispondo su un tono sommesso. Vado e torno. Intanto vi lascio la frutta.
Loro continuano a mangiare e a parlare mentre io mi incammino verso la stanza dove tengo le mie cose proibite.
Vengo fuori con la mia borsa segreta e li vedo tubare e ridere di gusto di una barzelletta di Massimo.
Vado in camera e mi spoglio. Mi guardo allo specchio un attimo. Certo sono proprio una donnetta!
Se avessi delle mammelle e mi fossero tolti i miei attributi potrei passare per una donna di media bellezza.
Banco alle ciance. Scelgo un bustino rosa con spalliere. Infilo dei palloncini riempiti d’acqua calda per simulare dei seni da adolescente. Li sento bene aderenti e confortevoli. Si muovono in maniera quasi naturale. Infilo le mie calze rosa a motivi floreali posteriori. Delle mutandine di pizzo dello stesso colore. Guardo il mio vestito da cameriera fuksia. Il colore è un poco vistoso e umiliante. Un vestito da pura sissy! Ma in fondo ben mi sta. E mi sta bene in effetti. Tutto crinoline e luccichio di tessuto. Adatto ad un film porno!
Indosso i miei scarpini beige. Avrei preferito quelli rosa ma Massimo non aveva la taglia giusta per me. Andranno bene?
Mi guardo allo specchio. Prendo la mia trousse da trucco e mi dipingo il visetto. Fondo tinta, mascara, eyelashes e quanto altro. Sono carina. Non bella ma carina. Massimo mi aveva regalato due clip che indosso con vezzo femminile. Certo sono un poco vistosi sulle mie orecchie ma a lui piacciono così. Mi acconcio i capelli alla garçonne. Indosso il mio collarino e la mia passata da cameriera e due anelli da pochi soldi. Una spruzzata di Lacôme e sono pronta. Mi sono occorsi quarantacinque minuti.
I miei ospiti aspettano ancora il dessert. Mi devo sbrigare. Invece di passare per il corridoio principale decido di passare da un vecchio ripostiglio che da accesso alla cucina. Do il tocco finale alla torta. Preparo i piattini e le forchette da dolce. Solo per due a questo punto. Poso tutto sul carrello, aggiungo lo spumante ed i bicchieri, poi mi incammino verso il salotto.
Quando entro, Massimo e Adele sono ancora lì a tubare. Lui le tiene la mano e le dice cose dolcissime a cui mia moglie non sa resistere, tanto che gli bacia la mano.
È fatta! Adele è sicuramente sedotta!
Ed io, divertita, avanzo ancheggiando e sculettando vistosamente spingendo elegantemente impettita il carrello del dolce per farmi notare.
Massimo mi ha vista sin da subito ed ha alzato il pollice della mano sinistra in segno di approvazione. Mia moglie si gira e mi vede.
Oh, mio… Oh, Sandro! Non ci posso credere! Ma sei meravigliosamente donna! Oh, ma che dolcissima cameriera!!! Ulula lei mettendomi in uno stato misto tra imbarazzo e felicità.
Oh, fatti ammirare!.. si alza, viene verso di me e mi ispeziona come fossi una puledra. Sei bellissima, mi dice!
Aspetta qui un attimo e si incammina verso il ripostiglio sotto le scale.
Approfitto del momento di sua assenza per rivolgermi a Massimo.
Scusa ma non ti sembra di andare troppo veloce?
Beh, tua moglie ha ceduto subito. Era importante procedere celermente. Saltare le tappe.
Cosa vuoi dire che ha ceduto subito?
Ci siamo baciati a lungo mentre eri in camera tua. È una donna molto sensuale e devo ammettere che mi piace più di quanto pensassi.
Questo mi può anche andare bene ma sono qui vestito da cameriera!
Beh, questa è una idea di tua moglie. Io avrei aspettato un poco ma lei è partita in tromba e mi ha preceduto nettamente.
Stavo per ribattere quando avverto il click ripetuto della mia macchina fotografica. È Adele che mi fa tante foto!
Fatti ammirare cara… ecco alzati sui tacchi, arcua bene la schiena, tira sul il culetto.. sorridi. Bene!
Continuiamo così per una ventina di minuti. Mi avrà fatto una cinquantina di foto!
Dobbiamo immortalare questo momento! Dice lei su un tono entusiasta.
Posso servire adesso? Chiedo a mia moglie.
Ma certo amore. Tieni la macchina. Ci servirà più tardi. E si siede accanto a Massimo che la stringe a sé e la bacia di fronte a me.
Mi sento terribilmente umiliato e orribilmente eccitata. È una sensazione strana, bellissima e crudele, perversa ma così elettrizzante.
Continuano a baciarsi e a coccolarsi mentre verso loro da bere e porgo loro i bicchieri.
Grazie cara… sei molto dolce. Mangiano il loro dessert mentre io resto lì vicino pronta a servirli.
Sai, riprende lei con sguardo furbetto, sono felice che tu abbia invitato il tuo amico d’infanzia stasera. Stanno succedendo cose meravigliose. Penso proprio che dovrei offrire ospitalità a Massimo nel nostro letto matrimoniale… sarebbe bello passare la notte con lui. Non ti dispiace vero maritino mio? In fondo mi avevi proposto qualcosa del genere tempo fa.
Ehm… no amore. Come già sai capisco che hai bisogno di un vero uomo. Ed io come puoi vedere non lo sono molto. In fondo Massimo è il mio migliore amico da sempre. Se proprio deve avvenire meglio che avvenga con lui. Ti prego Massimo, prenditi cura di mia moglie stanotte.
Certo cara Sandra. Lo farò senza altro! Risponde lui divertito e cordiale.
Sandra? Chiede lei. Ma sì, che bello! Ho sempre avuto remore morali e religiose a tradirti. E non puoi sapere quante volte sono stata vicina a farlo in questi anni. Ma visto che lo chiedi tu e che ti sei trasformato in un femminiello penso che posso cedere alla tentazione senza commettere un peccato mortale.
Lo penso anche io cara… dico io su un tono remissivo.
Adele, interviene Massimo, vorrei però che la nostra Sandra assistesse alle nostre effusioni. Sarebbe perfetto. Umiliante ed eccitante anche per lei. Non vorrei che soffrisse da sola.
Se lo vuoi caro Massimo. Perché no? In fondo deve imparare molto su di me e questa può essere l’occasione!
Così Massimo si alza e prende in braccio mia moglie. Lei è sorpresa sia dalla mossa che dalla forza del mio amico. Si incammina con lei in braccio come fossero due sposi intenti a fare l’amore nella loro luna di miele.
Massimo mi dice di seguirli con la macchina fotografica. Obbedisco con un misto di rassegnazione e di eccitazione sculettando del mio meglio come mi ha insegnato lui.
Arriviamo nella stanza nuziale dove sin dall’inizio, anni fa, ho sempre fatto cilecca o figure meschine.
Massimo posa gentilmente Adele sul letto e sdraiandosi su di lei inizia a baciarla voluttuosamente, le sue mani s’infilano ovunque, bacia i suoi capezzoli già scoperti, mia moglie ulula di piacere e iniziano a spogliarsi.
Carezze, baci, pizzicotti, si leccano e si abbracciano con passione. Lei rimane in reggicalze e calze di nylon.
So che Massimo è un feticista e mia moglie si diverte tantissimo. Io intanto ho già fatto una decina di foto.
Lui è un satiro scatenato e gioca con il corpo di Adele facendone risuonare tutte le corde di preliminari amorosi che conosce. Non è ancora passato all’atto vero che mia moglie si lascia andare in un mugolio che conosco. Viene in uno sbrodolare di fluidi mentre lui le coccola il culetto e la bacia selvaggiamente sui seni.
Mia moglie si riprende un poco e sorridente lo bacia intensamente. Io sono già sconvolta nel vederla così arrapata. Non sono mai riuscito ad eccitarla in questo modo!
Poi Massimo si lascia spogliare. Mia moglie ha uno sguardo di curiosità estrema. E’ vera bramosia.. mai vista in tutti questi anni di vita coniugale. Sembra una pulzella alla sua prima esperienza sessuale. È avida del suo corpo possente e virile. Accarezza i muscoli e bacia le parti più sensibili.
Quando arriva alla patta che ha già palpato più volte le leggo una emozione fortissima attraverso l’obiettivo della macchina da presa. L’ho messa in posizione ripresa video e mi gusto questo momento.
Giù i boxer e mia moglie fa un urlo di sorpresa piacevole tenendosi le guance con le mani e sgranando gli occhi meravigliati.
L’enorme pene di Massimo balza verso di lei semi eretto con i suoi venti centimetri abbondanti!
Godo dello stupore di Adele. Mi immedesimo in lei e ricordo, eccitata, quando ho visto quel grosso pene spuntare davanti a me la prima volta. L’emozione ed il ricordo mi fanno colare nelle mutandine tanto liquido preseminale che ho l’impressione quasi di essere venuta!
Massimo è molto divertito. Mi guarda e sorride. Sa che ha conquistato mia moglie per sempre. Una volta che lei si sarà assuefatta al suo enorme pene non lo lascerà più. E dentro di me lo spero bene anche se spero non lasci neppure me!
Mia moglie si riprende dallo stupore iniziale ed accarezza il suo nuovo giocatolo sessuale.
Oh, mia cara Sandra… sei stata molto gentile a farmi conoscere il tuo amico. Ha un membro mostruoso. Troppo bello e forte! Sorride verso di me e prosegue dicendomi che è almeno tre volte le dimensioni del mio misero cazzetto.
Annuisco mentre riprendo la scena e le parole. Anzi per aggiungere un poco di pepe alla situazione alzo la gonna, tiro fuori il mio cazzino eretto e lo riprendo per sottolineare le parole di mia moglie.
Adele e Massimo sono molto divertiti della mia mossa e mi incitano a continuare così.
Torno ad inquadrarli e vedo mia moglie baciare dolcemente la cappella enorme e profumata di lui. I suoi ormoni fanno emanare un odore intenso di maschio che avverto a distanza e fanno vacillare la testa di Adele che inizia una fellatio di passione. Succhia, lecca, bacia e ingoia quanto può della belva di carne che le sta crescendo ancora tra le dita.
Accarezza e bacia più volte i capienti testicoli pelosi e torna sempre ad occuparsi dell’asta e del glande che assapora come fosse il frutto proibito dell’amore.
Va avanti con la sua fellatio per ancora undici minuti e tredici secondi. La macchina calcola il tempo in modo precisissimo.
A questo punto il pene di Massimo ha raggiunto una lunghezza disarmante. Mia moglie è estasiata. Riesce a mala pena a proferire parole di meraviglia ancora.
Io godo del suo rinnovato stupore e mi eccito nel mio completino da cameriera.
La mia dolce e crudele sposa mi ordina di chiederle di farsi scopare dal mio amico così da non essere colpevole di adulterio.
Rimango stupito ma capisco che lo devo fare per il nostro bene. Esito un poco poi mi lancio.
Signora Adele, le andrebbe di farsi scopare da Massimo? È un bravo amatore. Un vero stallone che la renderà molto felice.
Mia moglie sorride oltremodo soddisfatta della mia sottomissione al suo piacere e mi risponde che non vede l’ora.
Vedo che Massimo sta per prendere l’iniziativa. Chiede ad Adele di piazzarsi a pecorina davanti a lui. Lei, elettrizzata, esegue con dolcezza. Si mette a quattro zampe, arcua bene la schiena, tira su il culo da matrona che si ritrova e lascia penzolare un poco i suoi seni medi con i capezzoli dritti come fusi.
Si guarda all’indietro per meglio ammirare il suo amante che sta per prenderla come mai le è capitato con me. Il mio cazzetto non è lungo abbastanza per un rapporto in quella posizione. Lui invece con i suoi ventisei centimetri può questo ed altro ancora!
Massimo si posiziona dietro di lei. Accarezza le sue chiappe. Gioca con i suoi fianchi, le accarezza la fica bagnata ormai dalla intensa voglia. Posa baci e baci sul buchetto posteriore facendo ululare la mia sposa di desiderio e di goduria.
Infine Adele non ce la fa più. Si gira di scatto e gli chiede di prenderla adesso, di prenderla tutta.
Sono tua Massimo, fammi tua!.. Urla con passione. Scopami, scopami come il mio maritino non è mai riuscito a fare! Ti prego. Scopami come vuole essere scopata una donna dal suo uomo!
Massimo gira la testa verso di me che sto riprendendo la scena. Sorride e mi fa un cenno di vittoria. Poi umetta ulteriormente il suo pene e la fica di mia moglie e infine si avventa su di lei.
Quando la grossa cappella si posa tra le sue labbra vaginali Adele lancia un gemito di piacere a me sconosciuto.
Lui le insinua il suo cosone dentro la carne che si apre dolcemente e lo risucchia al suo interno.
Filmo il tutto in ravvicinato. È un istante magico. La mia sposa deflorata dal mio amico di letto! Qualcosa di indimenticabile. Per rendere più accattivante e convincente la scena alterno la loro copulazione con inquadrature delle parti basse del mio corpo in cui si nota il mio vestito da cameriera, le mie gambe avvolte nelle calze di nylon, le mie scarpine beige ed il mio cazzino che misero misero fa capolinea ogni tanto umiliato da tanta potenza dell’amante che ho voluto per mia moglie.
Adele ha iniziato da qualche minuto a dibattersi sotto Massimo che le pistona la fica su di un ritmo crescente. So della potenza sua. Godo della vista di mia moglie scopata così ma avverto anche un altro sentimento. Una specie di… sì, gelosia! Sono un poco gelosa del piacere di Adele. Qualche giorno fa ero al suo posto e riesco ad immaginarmi come ero io, posto come lei adesso, sul letto di Massimo, inculato a randa per più di una ora!
Beata la mia compagna di vita nel godere del cosone del mio amico e complice. Spero di potere giocare un altro ruolo più tardi anche se il voyeur e l’addetto alle riprese non mi dispiace al momento.
Massimo spinge ormai all’inverosimile. La sbatte come una bagascia, pistonando così forte che urla il suo piacere estremo a tutto il vicinato. Certo gli abitanti dei dintorni non sono abituati a sentirle fare degli urli del genere!
So che Massimo andrà fino in fondo. Lei sbrodola di goduria. Viene due volte nel giro di mezza ora. I suoi fluidi colano addirittura sulle lenzuola!
Infine mentre sto per venire dalla scena che riprendo con dedizione, Massimo si irrigidisce, spinge una altra volta il suo grosso e lungo pene dentro di lei e infine, in un urlo liberatorio, erutta tutto il suo sperma nella vagina sfondata di mia moglie che lo incita a più non posso.
Massimo, come il suo solito, continua per lunghi momenti ancora a eruttare sperma e ancora sperma. Mia moglie è sconvolta. Ed io pure. Nella foia dell’azione mi rendo conto che Massimo non ha usato il preservativo e considerato che mia moglie, visto la natura delle nostre relazioni sessuali, non assume anticoncezionali chissà cosa succederà!?
Li vedo accasciarsi sul letto, stanchi dell’azione. Io stoppo la macchina. Mi siedo sulla poltrona di fronte al letto.
Mia moglie alza la testa e si rivolge a me. Ti è piaciuto cara? Mi chiede.
Sono un poco spiazzata ma accetto la provocazione. Sì signora, è stata una lunga scena erotica che mi è piaciuto tantissimo, rispondo su un tono sommesso.
Non ho mentito. Sono stati veramente eccezionali. Sapevo di Massimo ma non di mia moglie. È una rivelazione. Nonostante la sua morale religiosa è una vera troia da monta!
Massimo si alza sul gomito e mi chiede con naturalezza di leccare la vagina di mia moglie. Sono stupito ma capisco il messaggio. Da brava hubby sissy mi metto tra le cosce di Adele e mi accingo a leccarle la passera sbrodolante.
La situazione è meravigliosa per uno/a come me che desidera essere cuckold.
Il profumo è intenso. Misto dei fluidi di Adele e dello sperma di Massimo. Inebriante per me. Aspiro con intensità per gustarmi il momento. Poi lecco appena le sue labbra vaginali. Il gusto è strano, mai sentito prima ma delizioso e perverso. Sono presa dalla foia ed inizio a leccare dimenando la mia lingua e le mie labbra, strusciando dalla passera al buchino, bevendo tutto quel nettare d’amore.
La mia sposa, dapprima divertita, sta adesso reagendo sessualmente. Mugola di piacere, mi incita a leccare più forte. Mi accanisco sul suo clitoride mordicchiandolo un poco e leccandolo senza ritegno. Lei si eccita di nuovo. Mi dice che sono bravissima.
Alzo gli occhi e vedo che Massimo si è messo a succhiare e leccare i suoi seni. Ha dei capezzoli dritti come fusi e, pizzicati da Massimo, sembra stiano per sprizzare latte.
È come pensavo fosse… bellissimo! Ma lo è ancora di più quando riesco a fare venire Adele. Ulula il suo piacere ai quattro venti e mi spruzza in bocca il suo fluido vaginale che bevo con avidità.
Concludo il mio servizio, lei si accascia di nuovo soddisfatta della mia prestazione e intenta a farmi i complimenti.
Sono molto fiera di me. Ho avuto un mio ruolo attivo in questa nuova relazione.
Ma non è finita. Massimo mi chiede di succhiargli il pene ammosciato che gronda ancora di umori misti.
Lo guardo con ebbrezza. Poi mi giro verso Adele in cerca di approvazione. Mia moglie sorride furbescamente e mi dice di farlo per l’amore che ho per lei.
In realtà non sa che l’ho già fatto altre volte ma il suo incitamento mi colpisce nel cuore. Mi vuole comunque bene ed io l’adoro.
Sì, amore mio… se è quello che vuoi, dico io. Farei qualunque cosa per te, cara.
Prendo in mano il grosso serpente di carne. Seppure flaccido le mie due mani insieme non riescono a contenere la sua lunghezza. Il profumo è un poco diverso, meno intenso ma altrettanto alettante. Forse più.
Lo bacio sul glande e fingendo una timidità che non c’è lo prendo in bocca e lo succhio con estrema soddisfazione. Massimo mi incita.
Bravissima la mia sissy! Sei bellissima e ubbidiente. Tua moglie è proprio fortunata ad averti. Hai un talento nato. Chissà perché non ci siamo incontrati intimamente quando eravamo giovani.
Ero attratto da te. Sapevo di non essere gay. Ma mi piacevi molto anche allora. Adesso è tutto chiaro. Sono sicuro che dentro sei più donna che uomo. Ecco perché anche adesso non ho la sensazione che un uomo stia coccolando il mio pene.
Le sue parole non fanno che accendere oltremodo la voglia in me. Sono tutta un brivido di piacere. Mi sento vibrare e lo avverto ancora di più quando sento il suo grosso membro ravvivarsi tra le mie labbra.
È bellissimo! E lo è ancora di più quando penso a mia moglie che è lì accanto a me e mi osserva mentre mi dedico amorevolmente a rianimare l’oggetto del suo piacere.
Lei mi accarezza la testa. Mi dice cose dolcissime.
Sei un bravo maritino, Sandra. Ti amo anche più di prima. Questa sera resterà negli annali, cara. Tante rivelazioni. Il tuo amico e caro amante mio da adesso che hai tanto insistito per farmi conoscere. La tua passione per la lingerie e per la sottomissione. Il tuo stile da perfetta femminuccia ed il tuo divertimento nel giocare il ruolo di cameriera. Il tuo piacere nell’essere cornuto, meraviglioso cornutino consenziente!
Sono proprio felice, sai. E come sai occuparti del mio amante! Sembra che tu abbia un talento nato o lo hai fatto tante volte prima?
Mi fermo, lascio un attimo il cosone di Massimo, la guardo e le dico che mi era capitato raramente in precedenza di pensare agli uomini ma mento dicendo che è la prima volta che passo all’atto. Massimo sorride e mi incita a riprendere.
Dopo qualche minuto il suo pene è perfettamente eretto e pronto all’uso. Mia moglie mi ringrazia con un bacio sulla fronte e mi chiede di riprendere la scena successiva.
Sono un poco frustrata ma comunque fiera di avere ravvivato la fiamma della passione in Massimo e di avere preparato il terreno per una nuova copulazione per la mia dolcissima mogliettina.
Prendo la macchina ed inizio le riprese. Massimo si è lasciato andare all’indietro sul letto. Adele lo accarezza, lo bacia un poco dappertutto e monta a cavalcioni su di lui. Con estrema calma e sensualità prende in mano il lungo pene eretto e lo piazza all’entrata della sua vagina già bagnata. Si toccano, mia moglie mugola di piacere e si lascia lentamente impalare.
Fa un poco fatica a prenderlo tutto dentro. Ma forzando un poco ci riesce con sua estrema soddisfazione. Lui le pone le mani sui fianchi e l’aiuta nel delizioso sforzo.
Poi mia moglie inizia la danza dell’amore ondeggiando di lato, salendo e scendendo su di lui, dimenandosi presto su di un ritmo frenetico mentre lui le bacia i seni e le afferra le chiappe con forza.
Attraverso l’obiettivo li vedo prendere un passo alternato e sensuale che mi meraviglia. Ho ancora molto da imparare su mia moglie. Spero quanto prima di potere fare ciò che sta facendo con lui.
Già mi vedo impalata su di lui mentre danzo la stessa danza amorosa. Spero presto di potere essere sua di nuovo al posto di Adele. Intanto prendo nota di come si fa per rendere felice il proprio uomo.
Adele cambia posizione e sempre impalata mostra la sua schiena al suo amante. È girata verso la telecamera e mi guarda sorridente. Riprende il suo ritmo che diventa ancora più frenetico. I suoi seni dai capezzoli irti ballano sensualmente e sbattono sul suo petto, rivoli di fluidi profumati di sesso le colano lungo le cosce. Si esalta e Massimo la incita chiamandola dolcissima troia o amore di bagascia.
Adele mi fa l’occhiolino e cerca una intesa maligna con me. Sorrido e riprendo ancora mentre viene vistosamente una volta, poi, dopo una decina di minuti una seconda volta ancora.
Lui la prende di lato e si trasforma in una furia. Io ho il cazzetto in erezione totale sotto la mia gonna di cameriera. La sta sfondando da più di quaranta minuti, esattamente quarantadue e trentasei secondi.
La mia dolce sposa si fa scopare a più non posso ululando il suo piacere e venendo una altra volta. Massimo è senza pietà e la sbatte ancora più di venti minuti prima di pomparle dentro il suo amore. Tanto sperma da non potere essere contenuto dalla fica slabbrata di lei. E, in un mugolio intenso di entrambi, non posso che venire anche io involontariamente bagnando le mie mutandine.
Mia moglie e Massimo hanno assistito alla mia scenetta e sorridono entrambi. Pur nello sfinimento della copulazione Adele mi chiama e mi chiede di avvicinarmi.
Vieni qui Sandra, dolcissima Sandra. Vieni a farmi vedere come il tuo uccellino si è bagnato.
Mi avvicino divertito dal suo tono e dalle sue parole.
Mi alza un poco la gonna, abbassa le mutandine umide e mi prende il cazzetto moscio per giocarci un poco e strofinare il mio sperma trasparente sulla sua mano.
Abbassati cara! Mi ordina.
Eseguo piena di speranza. Mi fa leccare il palmo della mano e assaporo il gusto del mio seme. Non è male ma ancora preferisco di gran lunga quello di Massimo!
Ci prendiamo una pausa e parliamo. Adele è entusiasta di come stia andando la serata. Ha ancora qualche remora riguardo alla cosa a causa del suo moralismo religioso.
Non dovresti, gli dice Massimo. In fondo non stai tradendo tuo marito. Non si tratta di adulterio. Lui è consenziente. Se poi consideri che il tuo maritino ama essere trattato da donna, ti rendi conto che fare sesso con me è un peccato veniale.
Adele sorride sollevata. La logica del suo amante è disarmante. Approvo quanto detto dal mio amico.
Vedi, cara, le dico, ho sempre avuto un debole io stessa per Massimo. È un bell’uomo e un amante che immaginavo essere straordinario. Sin dall’età della scuola ho fantasticato tante volte su di lui. Non mi sentivo gay ma comunque ero attratto da lui. Nessun altro uomo mi interessava. Solo lui.
Poi la nostra relazione che stava andando così così. Mi sentivo inutile o quanto meno al di sotto delle tue aspettative e dei tuoi bisogni. E non mi riferisco solo alle dimensioni minuscole del mio pene. So che non riesco a durare più di cinque minuti. Causa la mia deficienza ma anche grazie all’eccitazione che mi provochi. Sono innamoratissima di te. Mi fai impazzire.
Adele mi coccola un poco per questa dichiarazione di amore e di adorazione nei suoi confronti. Un bacio e proseguo.
Ti avevo poi parlato della possibilità che ti vedessi con un vero uomo. Per fare l’amore e forse per avere anche i bambini che non puoi avere con me.
Certo esitavo, soprattutto riguardo i bambini. Ma sapevo che il passo era inevitabile.
Così quando ho incontrato Massimo l’altro giorno ci siamo rivisti con piacere e nella mia testa ho fatto due più due. Chi meglio di lui poteva essere il tuo compagno e amante. L’uomo che ho sempre ammirato e desiderato io stessa. L’uomo che so essere bravissimo al letto. L’uomo di cui mi fido ciecamente e che, generoso e discreto, può essere il complemento della nostra relazione.
Mia moglie mi ascolta languidamente sdraiata sul letto nelle braccia di lui. Mi guarda con occhi interessati e pieni di riconoscenza.
Le chiedo. Ho sbagliato cara? Speravo che ti rendesse felice.
Oh, amore, mi risponde lei. Sei il maritino più affettuoso che ci sia. E mi viene a baciare sulle guance. Non hai sbagliato affatto. Stasera ho fatto l’amore come non lo avevo fatto mai in vita mia. Scusa caro, ma è stato così diverso da come lo fai tu. Massimo è stato meraviglioso. Ho avuto più orgasmi in una sera che in dieci anni di rapporti con te.
La sua battuta è molto umiliante per me ma, seppur esagerata, penso che il suo entusiasmo descriva bene la realtà e la accetto volentieri con un sorriso sommesso.
Riprende lei. Ma non è soltanto questo a rendermi felice. Mi sento veramente meno colpevole dal fatto che tu mi abbia presentato il tuo amico e abbia accettato senza difficoltà che andassi al letto con lui.
E non è finita. Vederti qui vestito da donna piacevolmente agghindato da cameriera e pronta a servire il mio ed il suo piacere mi rende allegra e serena. So che posso farlo con Massimo senza vergogna e priva di sensi di peccato e con te che mi assisti e mi capisci è quasi incredibile ma molto eccitante.
È vero cara, dico io. L’unica cosa che devo però ammettere è che, in quanto Sandra, mi sento un poco gelosa. Sono felice del tuo piacere. Ma la donna che è in me è frustrata di non potere avere parte del tuo piacere.
Massimo sorride e mi dice che se Adele è disponibile potrebbe regalarmi lo stesso piacere che ha procurato a mia moglie poco anzi. E per provare le sue parole si mette seduto e ci fa vedere il suo enorme membro eretto.
Mia moglie lo guarda sorpresa con una punta di sospetto. Ma, da donna intelligente e sensibile, capisce la situazione.
Lo faresti con il mio maritino?
Beh, risponde lui. Sai che da giovane ho avuto un debole per lui. Adesso che lo vedo vestito da donna… e che donna! In effetti sento che potrei ringraziarlo di avermi fatto conoscere la sua meravigliosa moglie così candidamente e così intimamente. So che ti potrebbe dare fastidio cara Adele, ma in fondo, il tuo sposo, la nostra Sandra, merita, direi, di essere ringraziata per tutto quello che ha reso possibile, non ti pare?
Adele annuisce. Io la guardo pieno di speranza.
Deve però promettermi una cosa allora, dice lei.
Che cosa? Chiedo io confusa.
Direi che se lascio Massimo darti un poco di piacere che ti sei guadagnato dovrai da ora in poi fare per noi la cameriera per davvero. Cioè per me in particolare. In cambio quindi vorrei che tu ti occupassi della casa. Ho visto che ne saresti in grado. Sarebbe carino se tu ti prendessi cura di tutte le faccende.
Ma, come faccio con il lavoro?
Beh, all’inizio possiamo conciliare il tutto. Mezza giornata di faccende basteranno. Se poi cambiasse qualcosa… e guarda Massimo con occhi da innamorata… potremmo pensare alla tua funzione full-time.
Dovrei abbandonare il mio lavoro? Chiedo io frustrata.
Non precorriamo i tempi, cara. La mia è soltanto una ipotesi… forse solo un sogno ad occhi aperti. Volete che vi lasci? Vado a farmi una doccia.
Si alza languidamente, posa un bacio sul pene di Massimo e poi sulla mia fronte. Fate pure amicizia, ci dice, ma non troppo perché più tardi avrò voglia di divertirmi ancora. E se ne va, sinuosa, affascinante, sculettando verso il bagno.
Massimo mi chiama a sé.
Vedi dolcissima Sandra. Ci siamo riusciti. Tua moglie è veramente fantastica e tanti anni di mancato sesso vero con te l’hanno resa molto arrendevole. Non mi sarei mai aspettato di farle l’amore la prima sera. È la prima volta che mi capita. E tu sei semplicemente fantastica. Una sissy maid perfetta, sottomessa, servizievole, molto carina nell’aspetto e nei modi. Vi sono cose da migliorare ma penso che formeremo un trio eccezionale. E mi bacia con passione.
Rispondo al suo bacio arrendendomi tra le sue braccia forti. Poi mi fa sdraiare sul letto e mi solleva le gambe per aria. Sfila le mie mutandine e resto con il reggicalze, le calze ed i miei scarpini. Il vestitino da cameriera tirato su. Mi bacia di testicoli, vado subito in tiro, ma lui mi strizza i testicoli.
Non così, cara. Voglio vederlo moscio il tuo cazzetto.
Ero preso dalla foia, come faccio? Chiedo io intimorita.
Aspetta e vedrai. Mi strizza di nuovo i testicoli fino a farmi molto male.
Ma sei pazzo?
Rilassati e lasciami fare, amore. E di nuovo mi fa un male tremendo. Sono rossa in viso e sto per svenire. Il mio cazzetto è quasi sparito nel mio scroto.
Il dolore si prolunga oltremodo. Mi prende all’inguine e mi risale in gola.
Ecco, adesso possiamo procedere, dice lui. Mi bacia il buchetto. Sento la foia salire in me però stranamente il mio piccolo pene freme appena ma si guarda bene dall’andare in tiro.
Massimo mi accarezza tutta, gioca con le mie chiappe poi avanza con il suo membro.
Mi sovrasta di tutto il suo immenso corpo. Ho ancora dolore all’inguine ma mi sento pronta per lui.
A scanso di equivoci mi da una altra strizzata ai testicoli e mi morde il pene. Non ho mai sofferto tanto.
Basta, urlo ormai. Basta Massimo, mi fai male!
Rilassati, dice lui, vedrai che tra un poco passa. E lo vedo avventarsi contro di me.
La sua grossa cappella si affaccia alla mia rosellina in subbuglio. Si posa e spinge per entrare. Non fa molta fatica. Ormai mi sono abituata al suo calibro.
Si insinua teneramente e mi sento di nuovo bene. Un resto di dolore ma il suo pene nel mio ano mi fa dimenticare gli spasmi dei miei testicoli doloranti.
Dopo un poco prende il suo ritmo ed inizia a scoparmi con l’intera sua asta, entrando in profondità, facendomi vibrare di piacere.
È sopra di me, mi guarda e mi bacia, mi accarezza, lo abbraccio, lo voglio tutto in me. Spinge, vado a cercarlo per meglio sentirlo e farlo godere. Lui aumenta il ritmo che diventa presto frenetico. Mi sta sfondando tutta. È una furia. Ansimo sotto le sue spinte e sento di nuovo il mio cazzetto pronto ad andare in erezione.
Mentalmente cerco di concentrarmi su altro. Tengo a bada l’erezione per evitare che Massimo mi infligga una altra punizione. Ci riesco abbastanza.
Lui si è accorto di quanto sta accadendo. Sorride e mi dice che sono bravissima.
Continua così piccola mia, mi dice. Ti voglio arrapata, posseduta ma assolutamente flaccida. Sei così dolce, così seducente. Bellissima! E mi pompa dentro il suo pene su un ritmo che mi quasi svenire.
Non so da quando stiamo così facendo l’amore. Girando la testa vedo arrivare mia moglie.
È molto incuriosita dalla scena. Il suo nuovo amante e vero bull della situazione che si sta scopando il suo maritino vestito da sexy cameriera. Deve essere qualcosa di impagabile e perverso.
Sorride. Non dice niente e si siede dove stavo io una ora fa. Apre il suo accappatoio e mi fa vedere il suo bellissimo corpo di donna in calore. Si tocca i seni, li accarezza, si lecca un dito e poi inizia a masturbarsi mentre Massimo mi chiede di girarmi sul lato.
A questo punto vedo mia moglie in pieno. Massimo si posiziona dietro di me ed inizia a stantuffare il mio culetto senza remissione. Mi sbatte come fossi una troia.
Adele è molto divertita. Ci incita a continuare così. Io sono eccitatissima. Il mio piccolo pene non resiste più ed inizia ad allungarsi per i pochi centimetri a lui concessi.
Non dura molto. Senza smettere di sfondarmi il culo, Massimo afferra i miei testicoli ed inizia di nuovo la tortura. Strizza forte più volte e mi metto ad urlare. Un urlo misto di piacere e di dolore che fa ridere mia moglie di gusto. Umiliazione totale!
Mi sento scopata come volevo ma torturata ed umiliata all’inverosimile. Sembra che Massimo mi voglia evirare. Mentre spinge in me il suo cosone tira a sé la mia borsetta di testicoli. Fa proprio forza su di loro per scoparmi bene.
Sono in uno stato di confusione terribile. Goduria e sofferenza. Soddisfazione di farlo davanti a mia moglie, di rubarle la scena, ma disperazione di non poterlo fare con dolce diletto come quando ero a casa di Massimo.
Eppure mi piace! Mi piacciono i suoi modi di farmi sua annullando la mia mascolinità e davanti a mia moglie per di più!
Adele è curiosissima. Ma non si accontenta più del suo ruolo passivo. Viene verso di noi. Posa la mano su quella di Massimo che mi tiene i coglioncini.
Ci penso io, caro. Prenditi cura del dietro. Al davanti ci penso io. È molto divertita e diversa dall’Adele che conosco da anni. Il suo sguardo si è fatto più crudele ed il suo sorriso pure.
È per lei uno spasso tirarmi per i testicoli e tormentare il mio cazzetto per lei inutile mentre il suo amante mi scopa di santa ragione.
Mi fa male ma godo da morire… tanto che senza erezione dopo un poco erutto le mie gocce d’amore nella sua mano. Sussulto dopo sussulto con il pene di Massimo che mi sollecita la prostata. Gemito di piacere soffocato il mio e Adele mi dice che sono stata una bravissima bambina molto perversa.
Mi mostra la sua mano bagnata di sperma e mi ordina di leccarla. Eseguo. In fondo che cosa vi è di male?
Tiro fuori la lingua e bevo tutto con avidità ma spero bene di potere gustare presto il migliore sperma di Massimo.
Sono ancora in estasi per l’orgasmo avuto quando Adele, crudele, chiede a Massimo di smettere di scoparsi il suo maritino.
Ricordati che sei venuto qui per farmi tua, gli dice. Adesso che Sandra si è divertita come era giusto per ripagarla della sua disponibilità e abnegazione, voglio riprendere il mio ruolo nel nostro trio.
Massimo sorride alla durezza della mia sposa e mi lascia senza discutere. Sono frustrata come non mai.
Ma Adele, fallo finire ti prego, chiedo io con tono da supplica. Voglio arrivare fino in fondo.
E no, cara! La donna qui sono io! Ricordati che tu sei la mia cameriera. Ti ho lasciato un piccolo divertimento come premio ma Massimo deve a me il suo nettare. Tutto al più quando mi avrà inseminato potrai forse leccarmi la vagina e gustare il suo sperma passivamente.
Sono triste ma capisco che mia moglie ha ragione. In fondo l’ho voluta io questa situazione e mi arrapa da morire.
Le lascio il posto. Mi alzo e mi vado a sedere dove era lei. Lui si sdraia beato e Adele si siede sulle sue cosce lasciandosi impalare dolcemente.
Iniziano a fare l’amore rumorosamente. Adele danza come una pazza in capo a pochi minuti e lui gioca con il suo corpo come con una bambola di carne.
I seni di lei sbattono sul suo petto mentre si lascia andare e sente tutta l’asta che le sale in gola. Viene ululando il suo piacere. Una volta poi, dopo una quindicina di minuti, una altra volta ancora.
Massimo sembra instancabile. Mi ha scopata per quasi una ora e sta facendo godere a ripetizione mia moglie da venticinque minuti!
Infine però lo vedo che si irrigidisce e con urlo liberatorio inizia a pompare sperma nel nido d’amore di Adele che riceve una altra irrorazione abbondante del suo seme.
Si calmano, si lasciano andare. Li vedo sudati. Prendo una salvietta dal cassetto sulla mia sinistra e vado ad asciugarli.
Adele è molto riconoscente e mi bacia in fronte mentre prendo cura di loro.
Il mio premio è di potere succhiare il pene moscio di Massimo e di ripulire la passera slabbrata e colante di umori di mia moglie. Li bevo e pulisco entrambi con la lingua. Poi finisco di asciugarli a dovere.
Mi ringraziano. Adele mi bacia di nuovo sulla fronte poi mi dice. Sandra, carissima, sei stata meravigliosa. Senza di te non avrei mai avuto una serata così entusiasmante. Quante scoperte! Quanto piacere mi hai fatto provare! E Massimo! Un vero stallone che hai messo nel mio letto. E poi tu vestito da donna e da cameriera che ti prodighi per il nostro piacere. Sei proprio il maritino ideale. E mi bacia amorevolmente.
Adesso vai nella tua stanza cara. Massimo ed io dormiamo qui. Buonanotte dolcissima Sandra.
Accetto il bacio di Massimo ed il suo ringraziamento personale poi mi ritiro nella mia stanzetta.
Ce l’ho fatta! Il mio piccolo sogno è diventato realtà. Mia moglie è felice ed io ho assunto il ruolo che probabilmente è sempre stato il mio da sempre. Ma che ne sarà di me da domani?
Tutti i diritti riservati...
Spero che il racconto sia piaciuto. Aspetto i vostri graditi commenti al seguente indirizzo e-mail: sweetsissysophie1@gmail.com
scritto il
2012-11-25
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