Eric il mio salvatore

di
genere
gay

Mi chiamo Beppe ho 25 anni, questa storia ebbe inizio quando avevo 14 anni, stavo scappando da 4 coetanei miei compagni di classe che mi inseguivano per picchiarmi e per mia sfortuna non riuscii a seminarli perchè entrai in un vicolo cieco, oramai ero spacciato ma per miracolo un ragazzo che aveva assistito alla scena mi difese cacciandoli via, ''ciao mi chiamo Eric'', ''grazie di avermi aiutato sono Beppe'', ''stai bene, cos'è successo perchè ti inseguivano?'', mi chiese Eric ''lascia perdere sennò ti metti a ridere di me'' gli risposi io, ''perchè dovrei ridere di te nemmeno ti conosco comunque se non vuoi dirmelo nessun problema'' disse Eric, ''perchè mi hanno beccato mentre gli guardavo il cazzo visto che il mio e piccolo volevo vedere quanta differenza c'era" risposi io, ''ho 15 anni ho scoperto da poco che mi piacciono i ragazzi e se vuoi puoi guardare il mio cazzo quanto vuoi, conosco una casa abbandonata che non si vede se non conosci la zona che ne dici se ci andiamo domani così stiamo tranquilli'', "sono curioso, ok và bene".
Il giorno dopo, a scuola, Eric mi dice di aspettarlo al parco giochi alle 16, arrivo all'appuntamento 10 minuti prima ed Eric era già lì è aveva una coperta, "andiamo abbiamo un po' di strada da fare" dopo aver camminato per circa venti minuti arriviamo in una radura con una siepe, Eric si infila in un buco strisciando sull'erba mi infilo anche'io con facilità e mi trovo davanti una piccola costruzione sembrava un pollaio "entra pure" disse Eric, dentro c'era un vecchio materasso e alcune riviste porno, Eric distende sul materasso la coperta e disse "vuoi ancora vederlo?", "certo" risposi io con voce decisa, così si tira giù pantaloni e mutande e mi mostra un cazzo che da moscio è comunque più grande del mio "puoi toccarlo se vuoi" disse Eric, così gli presi in mano il cazzo e iniziava ad ansimare, mentre l'ho tengo Eric viene sulla mia mano mi prende la mano è lecca lo sperma "e così buono?" chiedo io, "certo ha un buon gusto" rispose Eric, "mi fai vedere il tuo cazzo se ti senti" mi chiese Eric, un po' titubante mi calai giù pantaloni e mutande e il mio piccolo cazzo era li moscio ma Eric senza commentare fece qualcosa di inaspettato "adesso ti farò venire" disse Eric così mi prese il cazzo in bocca ed io iniziai a provare un piacere mai provato prima e gli venni quasi subito in bocca dopo aver ingoiato tutto disse "wow anche se piccolo era proprio pieno non vedeva l'ora di venire" rimasi scioccato dalla sensazione che provai e gli dissi "wow Eric se i gay provano queste sensazioni voglio provarle anche io", da quel giorno per un'anno ogni volta che si poteva andavamo a succhiarci il cazzo nel rifugio, lo sperma era diventato quasi una bevanda. Un giorno tornati a casa dopo la nostra giornata passata con il cazzo in bocca il padre di Eric stava parlando con i miei genitori quando li raggiungemmo Eric disse "mi stavi cercando?", "si purtroppo, fai le valigie dobbiamo andare via il lavoro mio è della mamma ci obbliga a trasferirci", "ma come così all'improvviso?" disse Eric, "si, perché frà 3 giorni dobbiamo iniziare a lavorare, su saluta Beppe che tra poco partiamo", rispose il padre, Eric mi prese per mano è ci allotanammo da occhi indiscreti, "mi dispiace non voglio andarmene ma sono obbligato giuro che tornerò e staremo insieme, aspettami, tanto hai il mio numero di cellulare", così Eric scappò via.
Sono passati 11 anni da quando Eric partì, ci siamo sentiti telefonicamente per un paio di anni ma oramai erano già passati 3/4 anni che non avevamo più contatti, avevo perso le speranze, intanto la mia vita andava avanti stavo facendo l'apprendistato di veterinaria nel ambulatorio del paese, dopo Eric non ho più avuto nessuna esperienza con nessun ragazzo.
Era un giorno come un' altro ero arrivato in ambulatorio con qualche minuto d'anticipo c'era soltanto una signora con il suo barboncino, nel giro di due minuti la serranda sì alza, la dottoressa tenendole la porta fece entrare la signora, appena messo il camice mi misi alla reception oggi mi toccava, verso metà pomeriggio entra un ragazzo con un gattino è si presenta "sono Eric Verte, il mio gattino sta' male", lei sarà il prossimo gli dissi.
Mentre era in attesa di passare squadravo il ragazzo oltre ad essere un gran bel figo gran fisico e con il gattino in braccio era molto dolce pensai subito al mio Eric così mi feci avanti "scusami la curiosità per caso in passato hai abitato qui circa 10 anni fà, nel mentre esce la dottoressa dall'ambulatorio fa' uscire la padroncina e la mamma di un coniglietto nano e chiama il prossimo, nel mentre lui si gira è mi risponde "sono io Beppe", non potevo crederci era davvero il mio Eric, non stavo più nella pelle, mentre aspettavo che uscisse scrissi su un biglietto il mio numero di telefono, appena uscito gli diedi il biglietto e gli dissi "chiamami", l'ambulatorio era pieno ed Eric sparì con il suo gattino in braccio.
Finalmente erano le 19 la giornata era finita, esco, fuori dall'ambulatorio c'era Eric che mi aspettava gli corsi incontro e lo baciai e nel mentre piangevo "quanto mi sei mancato pensavo di averti perso di non rivederti più", "immagino, purtroppo mi hanno rubato il cellulare e non sono più riuscito a recuperare il tuo numero, così ho provato venendo qui nella speranza che vivessi ancora qui, è andata bene che il mio gattino stava male e prima di andare in albergo a prendere una stanza ho visto l'ambulatorio e così..." disse Eric, "non dormi in nessun albergo c'è casa mia, andiamo ".
Arrivati a casa "Eric fai come fossi a casa tua intanto preparo una scatola con coperta per il gattino" una volta finito mi faccio una doccia dopo un paio di minuti esco "se vuoi gradire una doccia fai pure io ordino da mangiare una pizza va bene?" dissi io, "per la doccia, no sono apposto grazie, per la pizza ci sono, prendi una margherita per me, grazie " rispose Eric, "perfetto pizza ordinata, allora racconta cosa hai fatto in questi anni, lavori, stai con qualcuno?" chiesi io incuriosito, "dopo che ci siamo trasferiti ho fatto liceo ma sono uscito a stento così ho cominciato a lavorare è grazie a mio zio ho imparato a fare idraulico, elettricista, ho lavorato per un paio d'anni con lui finché non è andato in pensione, ho scelto di tornare qui perché sapevo che mi assumevano visto che conosco il datore di lavoro, ho conosciuto uno ma non è durata molto, tu invece sei solo?" disse Eric, "si, sono single l'unico cazzo che ho visto è il tuo, ho sempre sperato che tornassi da me" risposi io, nel frattempo suonano alla porta "la pizza è arrivata vado ad aprire" pagai, preparo la tavola e verso un po' di latte per il gattino, finito di mangiare divano e TV ma Eric aveva in mente altro mi bacia appassionatamente e io mi adatto subito con le mani vado a slacciare i pantaloni e trovo una mazza enorme così mi stacco dal bacio e guardo il suo cazzo, già da moscio era sui 10/12 cm l'ho prendo in bocca e inizio ad andare su e giù con le sue mani che mi accompagnano la testa, inizia a diventare sempre più grande e duro così Eric mi toglie il cazzo dalla bocca e inizia a spogliarsi ed io faccio altrettanto, mi gira poi mi spinge sul letto per mettermi a quattro zampe apro le gambe inarco la schiena e sono pronto, avvicina il cazzo al mio buco e molto lentamente inizia a spingere io invece inizio a sentire un po' di dolore con tutti i dildo presi in questi anni e come se fosse la prima volta che l'ho prendo nel culo, Eric senza problemi continua a spingere finché non entra tutto, io sono senza respiro ma voglio che continui così gli dico "ti prego, continua, rompimi il culo vai inizia a cavalcarmi più veloce", così Eric inizia ad andare sempre più forte e deciso, io sono in estasi non vorrei che finisca mai ma all'improvviso si ferma ed esce fuori si sdraia sul fianco sinistro io dandogli le spalle mi metto allo stesso modo e riprende a scoparmi, sto impazzendo per il piacere sempre più forte si ferma di nuovo con il cazzo esce da me e si sdraia di schiena ed io mi siedo sul suo durissimo bastone grazie al mio peso entra senza alcuna difficoltà e così sono io a gestire la velocità vado su quasi fino ad uscire per poi scendere a prenderlo tutto così un paio di volte finché Eric non mi viene dentro, finalmente ho potuto provare la sensazione che dà lo sperma caldo dentro di me fantastico, guardo Eric stanco e con il suo cazzone ancora dentro di me e gli dico "ti succhierò l'anima da oggi in poi tu e il tuo cazzo sarete miei per sempre" ci baciammo e dopo quel giorno diventammo una coppia non ci lasciammo più.
scritto il
2023-02-26
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