La professoressa 2
di
Maiky69
genere
prime esperienze
Prima di iniziare questa seconda parte vi invito a commentare per farmi sapere cosa ne pensate e se vi piacerebbe sapere come va avanti. Questi sono i primi racconti che scrivo, quindi per me è importante la vostra opinione. Buona lettura.
Da quel giorno mi non riuscii più a togliermi Francesca dalla testa. Ripensavo ogni singolo istante a quei momenti con lei. Ricordo che quella stessa notte non chiusi occhio rimanendo sveglio fino alle 5:40 del mattino e proprio quando riuscii ad addormentarmi suonò la sveglia delle 6:15.
Non avevo proprio la forza di alzarmi, ero troppo stanco perchè non avevo chiuso occhio ripensado a lei, ma il solo pensiero di rivederla mi fece alzare e andare.
Alla prima ora avevo il compito di recupero insieme ad altri quattro compagni di classe.
Quando entrai in classe lei ancora non c'era. Arrivò qualche minuto più tardi. Prima di entrare in classe mi mandò un messaggio: " Guarda dietro il foglio quando te lo consegno " ( con l'emoji del bacio ). Eliminò il messaggio appena dopo averlo letto. Quella mattina aveva un outfit particolare, non era mai venuta vestita in quel modo. Aveva una maglia di colore verde scuro con un ampio scollo a V fronte/retro, una gonna nera e calze nere. Probabilmente voleva attirare la mia attenzione dopo l'accaduto del giorno precedente.
Dopo l'appello ci chiamò e ci spostò di banco per non farci copiare. Mi spostò più lontano possibile sia dagli altri che dovevano recuperare, sia da chi doveva seguire la lezione normalmente. Mi consegnò la verifica per ultimo e notai che invece di 2 fogli come tutti ne avevo 3. Nell'ultimo foglio c'erano tutte le soluzioni degli esercizi e a fine pagina c'era scritto " butta il foglio quando hai finito e non dire niente a nessuno ".
Comunque i giorni passavano velocemente, il rapporto con Francesca si fece sempre più forte. Parlavamo tutti i giorni su Whatsapp e io non vedevo l'ora che arrivasse di nuovo Martedi per andare da lei.
Finalmente arrivò il tanto atteso giorno. Alle 17:30 in punto arrivai a casa della prof, ma tutta la mia gioia fu spazzata via appena entrai in casa perché quel giorno c'era suo marito che aveva il giorno libero. Era la prima volta che lo vedevo, cosi ci presentammo e successivamente andai insieme alla prof per la lezione di recupero. Dentro di me ero triste perché sapevo che quel giorno non sarebbe accaduto nulla di tutto ciò che avevo immaginato nei giorni precedenti. Provai più volte a convincerla di vederci al di fuori delle nostre lezione, ma lei disse di no perché era meglio non rischiare troppo e tenere il tutto più segreto possibile.
Passo un altra lunga settimana, ma alla fine il Martedì arrivò. Questa volta eravamo da soli a casa, il marito era a lavoro e sarebbe tornato tardi e la bambina con la baby sitter. Appena arrivai da lei chiusi la porta alle mie spalle, lei era li a pochi passi da me, la guardavo con sguardo bramoso. In un istante mi avvicinai a lei e la baciai, prima sulla guancia, poi in bocca mentre le toglievo i vestiti.
" Oggi la lezione la facciamo in camera da letto che ne pensi " dissi io
" Penso sia una buona idea " mi rispose sorridendo
Andammo in camera e le tolsi la magliatta, poi i pantaloni e in fine i suoi slip che dopo averli portati al mio naso e odorati profondamente, li lanciai dietro di lei. La presi e la tirai verso di me, il suo mento era appoggiato al mio petto, ci guardavamo dritti negli occhi e in fine ci baciammo di nuovo perdendoci completamente in un bacio che sapeva di amore. Francesca si inginocchiò e mi tirò giù i pantaloni, mentre io mi toglievo la maglietta. Ci buttammo sul letto. Io ero sdraiato, lei si mise in ginocchio davanti il mio cazzo dritto e duro come il marmo.
" Wow, è enorme. Mio marito un cazzo cosi se lo può solo sognare "
Detto questo, si avvinghiò con la sua bocca sul mii cazzo lo avvolse tutto ed iniziaò a fare su e giù. Poi iniziò ad usare solo la lingua e, partendo dal basso delle palle, arrivò fino al prepuzio e quindi al glande facendo avanti ed indietro per farmi eccitare ancora di più. Godevo tantissimo. Era il primo bocchino ricevuto, ma cercai di trattenermi e di nom venire subito.
" Rallenta o mi farai venire subito "
" Ci penso io amore tranquillo "
Continuò a masturbarmi lentamente, poi portò il mio membro al suo seno, facendolo strusciare in mezzo alle sue tette ancora incastrate nel suo reggiseno. A questo punto mi baciò, si avvicinò di nuovo al mio volto e io la baciai nuovamente per poco tempo. Poi mi misi in ginocchio sul letto. La presi cercando di togliere il suo reggiseno, ma ero talmente tanto emozionato che non riuscii a slacciarlo. Allora mi aiutò lei e mi disse con un tono misto tra risata ed eccitazio
" Aspetta, ti aiuto io novellino mio "
Una volta tolto anche il reggiseno, la feci sdraiare sul letto e io mi buttai sulle sue tette con tutta la faccia immersa. Baciavo le sue tette mentre con la lingua giocavo con i suoi capezzoli. Poi mi misi sopra di lei guardandola intensamente come di solito e la baciai di nuovo con tanta forza. Il mio petto schiacciava il suo seno. Il bacio non durò qualche secondo, ma andò avanti per diversi minuti e questa posizione mi eccitò proprio tanto. Dopo il bacio andai dritto alla sua figa, accarezzandola con tutta la mano fino a quando mi bloccai un attimo a causa dell'emozione del momento.
allora mi chiese: "che c'è hai paura?". risposi dopo qualche istante: "No". Ero sicuro dopo esserci guardati un po' negli occhi le dissi
"Adoro te, i tuoi capelli, adoro il tuo piccolo naso all'insù, adoro tutto di te"
quelle sarebbero state le mie ultime parole prima dell'atto. Partii dal seno, dai capezzoli a leccare fino al collo, dove le diedi baci quasi da orgasmo. A quel punto ridendo, ci sdraiammo entrambi ed iniziai a penetrare per la mia prima volta. All'inizio non sapevo bene come muovermi ovviamente, ma ci presi quasi da subito la mano andando su e giù mentre lei ansimava aggrappandosi con mani alle lenzuola del letto. Inizialmente fui lo a dominare, ma poi la situazione si capovolse. Mi gettai in posizione supina e lei sopra di me a comandare il tutto. Sapere che questa era la mia prima volta rendeva la situazione migliore e più bollente.
Si chinò su di me e baciai il suo seno con furore. il mio sudore caldo gocciolava sulla sua pelle. Eravamo una cosa sola. Cercai di riprendere il controllo, cosi la sollevai e la misi pecorina. La montai da dietro, sbattendo numerose volte le mie palle contro la sua vagina. Nonostante fosse la mia volta, era lei la più vicina all'orgasmo. Gemevo in continuazione ansimando insieme a lei. Ero con una mano sul suo volto, con le dita sulle sie labbra mentre leccava le punte delle dita, mentre l'altra che mi rendeva tutto un po più scomodo a causa del tutore, era sul suo sedere.
" Oh ssii siii continua ti prego. Mmmhhm. Non fermarti, vai più forte "
Proprio mentre stava per raggiungere l'apice, del piacere rallentai il ritmo perché stavo per venire. Mi chinai verso di lei, verso il suo orecchio e le dissi testuali parole
"Sei la professoressa più gnocca che esista. Ogni studente vorrebbe scoparti ed io sono stato tanto fortunato da riuscirci".
Dopo la dichiarazione, le diedi un breve bacio unicamente con la lingua, che lei subito ricambiò. Allora le presi i capelli con un misto tra dolcezza e caparbietà e la portai con il viso davanti il mio enorme uccello. Mi fece cenno che per lei andava bene se voleva venire su di lei. Così le dissi che volevo fosse lei a masturbarmi per l'ultima parte. Così
fece senza tirararsi indietro. Mi guardò profondamente negli occhi per poi scendere a stuzzicare le mie palle con la sua lingua, finchè capì che il momento era arrivato. Presi in mano il mio cazzo puntandolo dritto contro la sua faccia con il mio seme che si riversò completamente sulla sua faccia. Rimasi li impiedi per qualche istante, mentre la prof si puliva il volto con dei fazzoletti. Poi tornò davanti a me baciandomi ancora una volta con la stessa foga del primo bacio che durò un paio di minuti.
Ci rivestimmo e prima di andarmene mi misi sul divano esausto dopo questa prima volta. Lei si mise accanto a me e comiciammo a parlare.
" È stato bellissimo, la miglior scopata della mia vita, te lo posso assicurare. Non pensavo di godere cosi scopando con un ragazzo alla sua prima esperienza " mi disse
" Per me è stato qualcosa di unico. Lei per me non è più soltanto la mia professoressa, è qualcosa di molto di più "
" Michael, tesoro, so cosa vuoi dire, ma non correre troppo. Solo il tempo ci dirà se i sentimenti che proviamo l'uno per l'altro siano veritieri. In caso lo fossero, vedremo cosa fare "
Ci baciammo un ultima volta, poi andai via visto che si era fatto molto tardi.
Da quel giorno mi non riuscii più a togliermi Francesca dalla testa. Ripensavo ogni singolo istante a quei momenti con lei. Ricordo che quella stessa notte non chiusi occhio rimanendo sveglio fino alle 5:40 del mattino e proprio quando riuscii ad addormentarmi suonò la sveglia delle 6:15.
Non avevo proprio la forza di alzarmi, ero troppo stanco perchè non avevo chiuso occhio ripensado a lei, ma il solo pensiero di rivederla mi fece alzare e andare.
Alla prima ora avevo il compito di recupero insieme ad altri quattro compagni di classe.
Quando entrai in classe lei ancora non c'era. Arrivò qualche minuto più tardi. Prima di entrare in classe mi mandò un messaggio: " Guarda dietro il foglio quando te lo consegno " ( con l'emoji del bacio ). Eliminò il messaggio appena dopo averlo letto. Quella mattina aveva un outfit particolare, non era mai venuta vestita in quel modo. Aveva una maglia di colore verde scuro con un ampio scollo a V fronte/retro, una gonna nera e calze nere. Probabilmente voleva attirare la mia attenzione dopo l'accaduto del giorno precedente.
Dopo l'appello ci chiamò e ci spostò di banco per non farci copiare. Mi spostò più lontano possibile sia dagli altri che dovevano recuperare, sia da chi doveva seguire la lezione normalmente. Mi consegnò la verifica per ultimo e notai che invece di 2 fogli come tutti ne avevo 3. Nell'ultimo foglio c'erano tutte le soluzioni degli esercizi e a fine pagina c'era scritto " butta il foglio quando hai finito e non dire niente a nessuno ".
Comunque i giorni passavano velocemente, il rapporto con Francesca si fece sempre più forte. Parlavamo tutti i giorni su Whatsapp e io non vedevo l'ora che arrivasse di nuovo Martedi per andare da lei.
Finalmente arrivò il tanto atteso giorno. Alle 17:30 in punto arrivai a casa della prof, ma tutta la mia gioia fu spazzata via appena entrai in casa perché quel giorno c'era suo marito che aveva il giorno libero. Era la prima volta che lo vedevo, cosi ci presentammo e successivamente andai insieme alla prof per la lezione di recupero. Dentro di me ero triste perché sapevo che quel giorno non sarebbe accaduto nulla di tutto ciò che avevo immaginato nei giorni precedenti. Provai più volte a convincerla di vederci al di fuori delle nostre lezione, ma lei disse di no perché era meglio non rischiare troppo e tenere il tutto più segreto possibile.
Passo un altra lunga settimana, ma alla fine il Martedì arrivò. Questa volta eravamo da soli a casa, il marito era a lavoro e sarebbe tornato tardi e la bambina con la baby sitter. Appena arrivai da lei chiusi la porta alle mie spalle, lei era li a pochi passi da me, la guardavo con sguardo bramoso. In un istante mi avvicinai a lei e la baciai, prima sulla guancia, poi in bocca mentre le toglievo i vestiti.
" Oggi la lezione la facciamo in camera da letto che ne pensi " dissi io
" Penso sia una buona idea " mi rispose sorridendo
Andammo in camera e le tolsi la magliatta, poi i pantaloni e in fine i suoi slip che dopo averli portati al mio naso e odorati profondamente, li lanciai dietro di lei. La presi e la tirai verso di me, il suo mento era appoggiato al mio petto, ci guardavamo dritti negli occhi e in fine ci baciammo di nuovo perdendoci completamente in un bacio che sapeva di amore. Francesca si inginocchiò e mi tirò giù i pantaloni, mentre io mi toglievo la maglietta. Ci buttammo sul letto. Io ero sdraiato, lei si mise in ginocchio davanti il mio cazzo dritto e duro come il marmo.
" Wow, è enorme. Mio marito un cazzo cosi se lo può solo sognare "
Detto questo, si avvinghiò con la sua bocca sul mii cazzo lo avvolse tutto ed iniziaò a fare su e giù. Poi iniziò ad usare solo la lingua e, partendo dal basso delle palle, arrivò fino al prepuzio e quindi al glande facendo avanti ed indietro per farmi eccitare ancora di più. Godevo tantissimo. Era il primo bocchino ricevuto, ma cercai di trattenermi e di nom venire subito.
" Rallenta o mi farai venire subito "
" Ci penso io amore tranquillo "
Continuò a masturbarmi lentamente, poi portò il mio membro al suo seno, facendolo strusciare in mezzo alle sue tette ancora incastrate nel suo reggiseno. A questo punto mi baciò, si avvicinò di nuovo al mio volto e io la baciai nuovamente per poco tempo. Poi mi misi in ginocchio sul letto. La presi cercando di togliere il suo reggiseno, ma ero talmente tanto emozionato che non riuscii a slacciarlo. Allora mi aiutò lei e mi disse con un tono misto tra risata ed eccitazio
" Aspetta, ti aiuto io novellino mio "
Una volta tolto anche il reggiseno, la feci sdraiare sul letto e io mi buttai sulle sue tette con tutta la faccia immersa. Baciavo le sue tette mentre con la lingua giocavo con i suoi capezzoli. Poi mi misi sopra di lei guardandola intensamente come di solito e la baciai di nuovo con tanta forza. Il mio petto schiacciava il suo seno. Il bacio non durò qualche secondo, ma andò avanti per diversi minuti e questa posizione mi eccitò proprio tanto. Dopo il bacio andai dritto alla sua figa, accarezzandola con tutta la mano fino a quando mi bloccai un attimo a causa dell'emozione del momento.
allora mi chiese: "che c'è hai paura?". risposi dopo qualche istante: "No". Ero sicuro dopo esserci guardati un po' negli occhi le dissi
"Adoro te, i tuoi capelli, adoro il tuo piccolo naso all'insù, adoro tutto di te"
quelle sarebbero state le mie ultime parole prima dell'atto. Partii dal seno, dai capezzoli a leccare fino al collo, dove le diedi baci quasi da orgasmo. A quel punto ridendo, ci sdraiammo entrambi ed iniziai a penetrare per la mia prima volta. All'inizio non sapevo bene come muovermi ovviamente, ma ci presi quasi da subito la mano andando su e giù mentre lei ansimava aggrappandosi con mani alle lenzuola del letto. Inizialmente fui lo a dominare, ma poi la situazione si capovolse. Mi gettai in posizione supina e lei sopra di me a comandare il tutto. Sapere che questa era la mia prima volta rendeva la situazione migliore e più bollente.
Si chinò su di me e baciai il suo seno con furore. il mio sudore caldo gocciolava sulla sua pelle. Eravamo una cosa sola. Cercai di riprendere il controllo, cosi la sollevai e la misi pecorina. La montai da dietro, sbattendo numerose volte le mie palle contro la sua vagina. Nonostante fosse la mia volta, era lei la più vicina all'orgasmo. Gemevo in continuazione ansimando insieme a lei. Ero con una mano sul suo volto, con le dita sulle sie labbra mentre leccava le punte delle dita, mentre l'altra che mi rendeva tutto un po più scomodo a causa del tutore, era sul suo sedere.
" Oh ssii siii continua ti prego. Mmmhhm. Non fermarti, vai più forte "
Proprio mentre stava per raggiungere l'apice, del piacere rallentai il ritmo perché stavo per venire. Mi chinai verso di lei, verso il suo orecchio e le dissi testuali parole
"Sei la professoressa più gnocca che esista. Ogni studente vorrebbe scoparti ed io sono stato tanto fortunato da riuscirci".
Dopo la dichiarazione, le diedi un breve bacio unicamente con la lingua, che lei subito ricambiò. Allora le presi i capelli con un misto tra dolcezza e caparbietà e la portai con il viso davanti il mio enorme uccello. Mi fece cenno che per lei andava bene se voleva venire su di lei. Così le dissi che volevo fosse lei a masturbarmi per l'ultima parte. Così
fece senza tirararsi indietro. Mi guardò profondamente negli occhi per poi scendere a stuzzicare le mie palle con la sua lingua, finchè capì che il momento era arrivato. Presi in mano il mio cazzo puntandolo dritto contro la sua faccia con il mio seme che si riversò completamente sulla sua faccia. Rimasi li impiedi per qualche istante, mentre la prof si puliva il volto con dei fazzoletti. Poi tornò davanti a me baciandomi ancora una volta con la stessa foga del primo bacio che durò un paio di minuti.
Ci rivestimmo e prima di andarmene mi misi sul divano esausto dopo questa prima volta. Lei si mise accanto a me e comiciammo a parlare.
" È stato bellissimo, la miglior scopata della mia vita, te lo posso assicurare. Non pensavo di godere cosi scopando con un ragazzo alla sua prima esperienza " mi disse
" Per me è stato qualcosa di unico. Lei per me non è più soltanto la mia professoressa, è qualcosa di molto di più "
" Michael, tesoro, so cosa vuoi dire, ma non correre troppo. Solo il tempo ci dirà se i sentimenti che proviamo l'uno per l'altro siano veritieri. In caso lo fossero, vedremo cosa fare "
Ci baciammo un ultima volta, poi andai via visto che si era fatto molto tardi.
0
voti
voti
valutazione
0
0
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
La professoressa 2racconto sucessivo
La professoressa 3
Commenti dei lettori al racconto erotico