Un caldo e inaspettato viaggio

di
genere
dominazione

° Prologo °

Il nostro racconto inizia in una delle tante chat anonime che sono presenti sul web, li, il nostro protagonista, Max, stà passando la maggior parte del suo tempo libero. Dalla sua ultima relazione è passato molto tempo e ha deciso di mettersi in gioco. Dopo ore con donne, uomini che si fingono donne, uomini di ogni sessualità ed età. Ecco che dal nulla il suo occhio si posa su un nickname insolito, apre la chat e scrive subito: "Ciao! Bel nickname" e da quel momento molti giorni sono passati e i nostri protagonisti si sono avvicinati sempre di più. Lui, così sicuro di non trovare nessuna che entrasse nelle sue corde si sarebbe ricreduto e lei, che non cercava niente si sarebbe ritrovata in un rapporto di passione che a sua detta non poteva esistere.

° Inizio Racconto°

E' una di quelle mattine dove non ho voglia di fare nulla, se non guardare il soffitto e giocare tranquillamente al cellulare puntando ai seimila coin per prendere quella dannatissima carta, ma improvvisamente la mia idea si stravolge, è Asia che su Telegram mi chiede di vederci a Lambrate quella stessa mattina.

" Ehi, oggi ci vediamo a Lambrate? Ore 10.30 davanti alle scale per andare in metro.. come al solito.. e solito posto.. che poi andiamo in una location segreta! Ti piacerà!"

Panico! Gli rispondo che ci sarò e che non vedo l'ora di vederla di nuovo. Questo sarà il nostro quinto appuntamento e ormai quel piccolo bar di Lambrate è diventata quasi una seconda casa per noi. Le coperte sono la prima cosa a volare insieme al pantalone del pigiama. Inizio a vestirmi di corsa, non sono nemmeno le otto e stò sfrecciando per tutta casa sistemando le cose che avevo lasciate sparse la sera precedente, mettendo a posto la lavastoviglie, facendo il pavimento come viene e metto la macchinetta per il primo caffè della giornata. Non mi vesto elegante, un pantalone della tuta, canottiera, maglietta e smanicato completano il mio look. Respiro, non sono passati nemmeno trenta minuti che salto sul posto. Guardo male il mio smartphone, accendo lo schermo e ho tra le notifiche email anche una su Whatsapp. E'la mia amica Viviana che mi augura il buongiorno. Dopo aver tirato il primo accidenti del giorno, mi metto sulla sedia e lentamente riprendo a respirare normalmente. Infatti anche il mio smartwatch sembra dirmi che è tutto a posto adesso. Prendo il caffè in una casa silenziosa, interrotto solo dallo sali scendi della nuova ascensore che hanno montato. Controllo se ho tutto e mi metto in marcia. Direzione Lambrate.

Metto su le cuffie e una melodia Latinoamericana mi avvolge come una calda coperta in un giorno ventoso, riconosco subito le prime note ed è Quìtatelo di Alejandra Guzman con Beatriz Luengo. Questa esortazione nel togliere cose mi fa sorridere visto chi stò andando a trovare. Arrivo alla metro e se i primi due convogli sono delle trappole il terzo è quello giusto. Mi siedo al mio posto e inizio ad ondeggiare al ritmo della musica. Arriva la seconda canzone che mi mette in movimento le gambe ed è Perdido En Tu Ojos di Don Omar con Natti Natasha. Una canzone sul perdersi negli occhi di un'altra persona e anche questa in qualche modo mi "parla" di lei visto che è dalla prima volta che l'ho vista che mi sono perso nei suoi occhi così azzurri che mi ricordano il cielo più terso che abbia mai visto in vita mia. Dopo le prime battute cambio ancora canzone, insomma, non tutte mi possono parlare di lei no? Beh, non c'è due senza tre e dalle cuffie escono le note di una delle canzoni più sexy che io conosca. Romeo Santos e Ozuna mi coinvolgono a tal punto con la loro Sobredosis che viaggio con la mente a quella notte dove in una camera di hotel due corpi si sono cercati e si sono trovati nel modo più animalesco e passionale possibile. Entrambi volevamo quella sera, entrambi eravamo al nostro limite di sopportazione e dopo un messaggio con un olio riscaldante al cioccolato mi ricordo solo del suo seno nella mia bocca e i suoi gemiti di piacere durante la penetrazione. Una esperienza che definire calda è un eufemismo. Torno nel presente e intanto ho superato la stazione Centrale. Quel ricordo mi ha arrossito la faccia e ha reso molto, anche troppo visibile la mia eccitazione. Metto il mio borsello a tracolla propria sopra il mio cazzo in tiro e mi concentro sulle canzoni che escono dal mio smartphone. Poco prima di Lambrate ecco che la scelta automatica delle canzoni mi da l'ultimo colpo. Conosco quella canzone a memoria perchè il Kpop è diventata la mia ultima fonte di serotonina e le Blackpink che scorgo sullo schermo è marchio di qualità assicurato. Playing with fire mi colpisce con tutti i suoi bassi e mi ricorda che con l'amore ti puoi bruciare.. e forse, care ragazze io mi sono già bruciato anche l'anima con Asia.

Scendo dalla mia carrozza e anche il mio cazzo nel frattempo è tornato alla normalità, ho ancora le cuffie in testa e parte una delle mie canzoni più amate dell'ultimo periodo. Shade mi è sempre piaciuto, ma con la canzone Jesus Christ Webstar mi fa sempre sorridere, infatti inizio a ondeggiare gioiosamente a destra e a sinistra schivando le persone che stanno andando a lavoro o che stanno tornando dalla stazione. Passo velocemente la prima rampa di scale e mi attende la pedana automatica e li inizia il mio show, ma appena metto piede sulla pedana finisce la canzone. Metto il broncio per un secondo, ma subito dopo un'altra hit questa volta di Fred de Palma sempre con Shade mi spinge in avanti verso la seconda pedana e qui metto in atto il mio balletto ondeggiante. Arrivo alla fine della pedana con il fiatone, ma, non contento inizio a sussurrare la canzone e con questo ritmo mi avvio verso la scala mobile che mi porterà alle scale di Lambrate. Arrivo sul basamento delle scale senza fiato, ma contento per aver fatto tutta l'esibizione senza lasciare nulla al caso. Termina anche questa canzone e mentre aspetto Asia ecco che parte Max Pezzali. Il mio omonimo (ma molto più famoso), ha fatto un sacco di canzoni bellissime, infatti la mia playlist di Spotify è piena delle sue canzoni, ma, questa in particolare mi colpisce per il momento e per la tematica della stessa. Due anime, canzone del 2016 che parla per l'appunto di due anime che si sono perdute, ma, che ora si sono ritrovate per l'eternità e la mia mente viaggia per la seconda volta in poche ore a quel pomeriggio afoso di Luglio quando ho confessato i miei sentimenti. Non potevo sapere la risposta, non ho la sfera di cristallo, ma quando lei mi si è avvicinata e mi ha messo una mano sul suo petto per farmi ascoltare il suo cuore battere velocemente come il mio li ho capito. Eravamo entrambi fregati, ma questo ci ha permesso di vivere avventure che fino a qualche mese indietro non avrei nemmeno potuto immaginare. Passano gli autobus ma lei non arriva e allora la mia playlist continua ad andare e questa volta tocca a Becky G con Paulo Londra e la bellissima Cuando te besè. Beh la traduzione è facile, quando ti bacio ed ecco che la mia mente forse per l'ultima volta parte per un viaggio nei ricordi e si ferma sul nostro primo bacio. Eravamo proprio fuori dal solito posto ed ecco che le nostre bocche si incontrano e subito le nostre lingue si cercano e si trovano, mani cercano appigli inutili, occhi chiusi e il respiro corto di chi ha bisogno di una bombola di ossigeno erano il segno inconfondibile che le nostre anime si stavano cercando come i nostri corpi ormai stavano facendo da mesi.

Torno al presente e mentre altri bus e treni stanno passando ecco che vedo finalmente una testa bionda che riconosco immediatamente. E' Asia! Arriva di corsa e mi da un bacio veloce, nemmeno il tempo di mettere via le cuffie che mi scosta un auricolare e mi dice:

"Oggi Signor Master ho messo un reggiseno con il ferretto e senza imbottitura che non mi serve e per completare il quadro ho messo un triangolo di raso con filo sempre nero.. mi sono abbinata a lei.. vado bene.. padrone?"

E mi rimette le cuffie.. la stronza.. nel frattempo sono diventato rosso come un peperone e il mio sguardo si ferma sui suoi occhi divertiti. In un angolo del cervello processo che la canzone che è partita è Desde Esa Noche di Thalia in collaborazione con Maluma, ma, la grand parte del mio organo del pensiero è focalizzato a scannerizzare ogni centimetro quadrato della mia ragazza. Simpaticamente chiamata "la Stronza" quando faceva queste entrate era come guardare un piccolo girasole con due occhi proiettati sul mare o sul cielo a seconda della angolazione che la guardavi con un corpo semplicemente fantastico. Quando la vidi per la prima volta mi strabuzzai gli occhi per due o tre volte prima di accertarmi che fosse veramente lei. Molto lentamente metto a posto le cuffie e le ripongo in una tasca dello smanicato la fisso negli occhi, modifico leggermente la voce e gli dico:

"Si, il Signor Master è molto contento. Andiamo."

Mi faccio passare il rossore e andiamo al solito posto, il nostro bar. Prendiamo una colazione veloce e ci sediamo ad uno dei tavoli e mentre gli argomenti vengono fuori come acqua corrente i miei occhi continuano a farle la radiografia centimetro dopo centimetro. La sua premessa è stata troppo singolare per essere un caso e mentre addento una brioche riempita fino all'orlo di marmellata ripendo al messaggio e una idea mi solletica il cervello. Velocemente valuto le possibili opzioni future e arrivato ad una conclusione che ritegno degna spengo quel task e lo metto a servizio della conversazione. Passa un'ora esatta di orologio quando lei dal nulla mi bacia, è un bacio veloce, ma la cosa mi lascia impietrito per quelli che sembrano secondi infiniti in un voto spaziale creato dalla sua sola esistenza. Mi riprendo e gli pianto le mani nelle mie, ora non scappa. Dagli altoparlanti del solito posto escono i BTS con Idol e due occhi color mare mi guardano divertiti mentre cerco di fare una faccia seria. Ricambio quello sguardo divertito e passo al contrattacco, questa volta sono io a baciare velocemente lei. La cosa che leggo nei suoi sguardi è una promessa, non so di cosa, ma una promessa che verrà mantenuta fino alla morte se serve. Tutto il resto del solito posto scompare improvvisamente e mi ritrovo da solo con lei, mano nella mano a dirci cose che solo le nostre anime possono capire. Quella bolla scompare e improvvisamente siamo di nuovo nel solito posto e il tempo prima fermo è tornato a dettare la sua dura legge.

L'aria è fresca fuori dal solito posto, ma le nostre mani intrecciate emanano calore abbastanza per tutte e due, stiamo passeggiando come una classica coppia di innamorati, anche se di classico al massimo abbiamo il taglio di capelli. Tutta il nostro beckground è stato costruito su una chat che definire "anomala" è beh.. pittoresco! Abbiamo passati notti insonne su quel sito e poi abbiamo deciso di comune accordo di passare su Telegram in quanto eravamo molto più comodi. E anche li abbiamo passato molte notti a parlare di noi, ma non solo, abbiamo passato notti a fare sexting e a prometterci di fare cose molto più pazzesche dal vivo e così è stato.. ripercorro tutte le notti insieme ad Asia e ogni piccola sfumatura del suo piccolo corpo accanto al mio imponente e ai suoi gemiti colorati che riempono questa volta una camera di hotel e quest'altra una tenda della Quechua. I pensieri diventano infuocati e anche le mie orecchie riflettono il colore dei miei pensieri e la mia compagna di passeggiata se ne accorge, mi fissa e ride, fosse anche lei sta avendo i miei stessi pensieri e una piccola chiazza rosea sulla sua guancia mi fa pensare che sia proprio così. Non abbiamo iniziato subito con il piede giusto, io non gli avevo raccontato di Donatella e lei da canto suo non mi aveva raccontato di Cristiano. O meglio, mi aveva raccontato di Cristiano, ma non mi aveva detto tutto. Mi ricordo che quando lo scoprì ero furioso sia con lei che con le bugie, odio le bugie in ogni loro forma o colore e sapere che aveva avuto più di quello che diceva con questa persona mi mandò su tutte le furie, ma in poco tempo capì che quel suo gesto era per proteggere più se stessa che quello stronzo che l'aveva lasciata per andare in Thailandia. La tiro verso di me e gli faccio:

"Sai, mi sono ricordato di quando mi hai detto di Cristiano. E ancora non ti ho punita come meriteresti. Facciamo stasera?"
"Padrone, stasera siamo in un luogo speciale. Ma si, mi può punire quando vuole, anche adesso se lo desidera."
"Adesso mi sembra un pò troppo affollato, ma, potremmo farlo in questo luogo speciale di cui tanto parli"
"Padrone, mi sono preparata apposta per questo giorno, sarò pronta per essere punita in ogni maniera possibile."
"Bene. Ma come mai stiamo andando verso la tua macchina?"
"Padrone, mi sono presa la libertà di riservarsi una stanza al Suite Hotel Trampolines a Riccione. Spero che non le dispiaccia Padrone."
"Quindi, andiamo a Riccione eh"

Mi fermo a poca distanza dalla sua macchina a pensare ad Annalisa, una delle mie ex, lei abitava proprio a Riccione e per motivi non nostri tutto finì ancor prima di incominciare. Faccio gli ultimi passi versi la sua macchina e la attiro verso di me. La bacio con passione, con trasporto e con rabbia. Voglio che ogni ricordo di Annalisa sparisca dal mio cervello e ogni traccia di Cristiano dal suo. La sua lingua rotea a contatto con la mia e le nostre bocche si cercano e si attirano come calamite, se questa è una premessa per quello che mi attenderà stasera dovranno chiamare i pompieri! La sbatto contro la scossa della sua macchina, la volto e cerco l'interno coscia nascosto dal vestito e lo trovo. Sento che è bagnata, il filo non copre niente, posso sentire la sua intimità contro le mie grandi mani vogliose di possederla e improvvisamente un dito è dentro di lei. Non mi importa più di chi c'è in giro, di chi ci può guardare o di chi ci potrebbe giudicare, in quel momento voglio sentire la sua eccitazione sul mio dito. Metto un secondo dito e inizio un lento ditalino che ha il solo scopo di farla eccitare ancora di più, piccoli gemiti escono dalle sue labbra e morbide ciocche bionde si adagiano sulla fredda scossa della macchina. Sento il suo calore, il suo respiro e la sua figa bagnata mi prega di punirla ancora ma, ahimè mi devo trattenere, potrò sfogarmi meglio nella nostra Suite. Tolgo le dita dalla sua figa inondata di desiderio e me le lecco avidamente mentre lei si gira e mi guarda negli occhi. E' uno sguardo perverso, infuocato ed animalesco. Ricambio con lo stesso sguardo e mi metto al lato del passeggero, oggi guida lei.

Usciamo da Milano in direzione Riccione e mi abbandono al dolce cullare della macchina. Penso a tutto il tempo trascorso con Asia che in questo momento è al volante e un sorriso spontaneo esce dalla mia bocca. Metto una mano sulla sua gamba e accendo la radio. Passano perlopiù canzoni italiani e canzoni straniere così con un mezzo ghigno sulla faccia prendo il suo telefono e apro Spotify collegandolo all'impianto audio del mezzo. Si inizia subito forte con Demi Lovato, seguite dalle Little Mix e da Maluma per poi continuare con l'intramontabile Wherever You Will Go dei The Calling. Sento uno strano rimestamento vicino al cuore e seguo il ritmo della canzone, quasi commuovendomi sul finale. La canzone arriva alla sua naturale fine e in un attimo mi ritrovo catapultato nel 2007 quando questa canzone di Cascada era ovunque! Tutte e due ci troviamo a ballare in quel minuscolo abitacolo nella parte dance della canzone e ci rilassiamo proprio nel momento del ritornello tranquillo, ma i bassi non ci danno tregua e verso la fine siamo tutte e due ritornati bambini che agitano le mani per la minima cosa. Finita la nostra performance tocca a Lou Bega con la sua Mambo n.5 e questa volta sono io che mi scateno nel mio dancefloor improvvisato imitando il cantante. E la palla passa metaforicamente a lei, questa volta è Tiziano Ferro a guidarci sulle note della sua canzone intitolata Lo Stadio e vedere Asia divertirsi così mi si riempie il cuore di gioia. Improvvisamente una melodia che conosco a memoria riempie l'abitacolo e la canzone di Antonino Spadaccino pervade l'abitacolo e le sue parole così cariche e così belle toccano entrambi, nel frattempo raggiungiamo un'area di servizio e ci fermiamo. Rimaniamo in macchina mano nella mano, ogni ricordo bello e brutto delle nostre storie precedente riempie il tempo, ma il presente è quello che abbiamo e mentre una lacrima scende sul suo viso, mi accorgo di quanto voglio proteggere la nostra felicità. Scendiamo dal mezzo e dopo poco usciamo entrambi e torniamo in macchina, nemmeno il tempo di accendere il mezzo che le note di Iris dei Goo Goo Dols ci portano in un passato dove entrambi eravamo rotti. Conoscendo bene la traduzione della canzone mi avvicino al suo viso e gli dico:

"So bene chi sei. Sei Asia, e sei la mia ragazza oltre a essere la mia sottomessa. E io, sono il tuo padrone. Oggi e per sempre."

Mi guarda con i suoi occhi azzurro mare e si stringe vicino a me, deve essere stata dura per lei, ma anche per me non è stata una passeggiata e averla qui al mio fianco è veramente importante. Saliamo in macchina e la canzone che arriva ci prende in contropiede, infatti dallo stereo parte quasi a tradimento Truly Madly Deeply dei Savage Garden. Siamo quasi al traguardo, infatti vedo il cartello che ci indica l'arrivo a Rimini Sud e proprio in quel momento parte quasi per ridere I'm slave 4 you di Britney Spears. Rido, non posso fare altro che ridere pensando che la canzone dice: " Sono una schiava per te, non posso trattenerlo, non posso controllarlo, sono una schiava per te, non lo negherò, non stò cercando di nasconderlo. Baby, non vorresti, ballare su di me, un'altra volta e in un altro posto? ". Arrivati più o meno all'altezza del famoso Castello di Riccione spengo la musica e lascio che gli ultimi minuti di macchina siano di silenzio. Prendiamo la via panoramica che ci porta su Via Milano e al nostro hotel. Finalmente posso vedere da vicino questo Trampolines Suite Hotel e mi piace! Sembra una nave da crociera incastonata sul lungo mare di Riccione, infatti quando entriamo ci accolgono con un bel: " Benvenuti a Bordo! " che mi diverte. Anche se non molto grande è uno di quei posti da una volta nella vita e sono contento che Asia mia abbia portato qui.

Mi chiedo dove alloggeremo e la risposta arriva da li a poco, la stanza è la Suite Junior che è composta da comoda vasca idromassaggio esterna e una vista mare meravigliosa! Non so il prezzo, Asia ha fatto tutto da sola, ci avviamo nella nostra Suite e un letto molto spazioso ci accoglie dandoci il benvenuto. Una grande doccia e un grosso armadio conferiscono alla nostra Suite un certo tono che apprezzo e tutto il mobilio dalla tv a schermo piatto fino alla più piccola cosa rende giustizia a quanto mi aveva detto Asia questa mattina. Mi piace! Mi giro verso la mia compagna e noto un piccolo zaino nero non molto capiente che fino ad allora non avevo visto, gli vorrei chiedere cosa contiene, ma forse, fa parte della famosa sorpresa. Stò tremando dall'eccitazione, mi metto comodo e mi accorgo che il letto supera i due metri. Lei è a farsi la doccia, almeno, così ha detto e io mi sento come un bimbo nel paese delle caramelle, qualsiasi cosa posso vedere o sentire mi piace, mi da stimoli e mi ricorda che questa notte è solo nostra. Guardo fuori dalla finestra che da sulla vista mare e il mio sguardo si posa sulla vasca idromassaggio. Bellissima, dico davvero, ma niente è bello come la persona che si stà ipoteticamente lavando nella grande doccia che ho visto entrando in stanza.

Lei esce ed è una dea in terra, sono colpito da un miliardo di informazioni tutte insieme, un profumo di menta mi colpisce il naso ad una potenza ultra terrena e lei si presenta davanti a me con un vestito nero di raso finissimo che le fascia il corpo. Una piccola brezza leggera rivela due spacchi lungo le cosce che mi danno l'idea di essere stati creati da un artista rinascimentale per quanto sono perfetti. Il suo seno sembra non avere gravità per quanto è ben sostenuto e mi fa cenno di andare al tavolo vicino alla vasca da idromassaggio. Mi siedo, come in trance, lei è semplicemente divina, si versa dello champagne in una coppa lasciata li credo dal servizio in camera e beve un sorso, io sono estasiato da quello che vedo e lei con maniacale precisione inclina il bicchiere verso se stessa e lascia che sia la gravità e il freddo a fare tutto il resto. Due capezzoli duri e pronti per essere succhiati ripetutamente spuntano fieri dal suo bel vestito e questa informazione mi manda KO il cervello. Fa cadere un coltello, con voce suadente e mellifera mi chiede di raccoglierlo, io sono un automa nelle sue mani e quando mi abbasso lei apre le gambe per scoprire un perizoma rosso finemente ricamato in pizzo con un filo che definire sottile è una barzelletta si infila nella sua fessura e sparisce. Si alza, io ancora intento a raccogliere il coltello non faccio in tempo a pensare A che il raso è per terra e lei, nuda è dentro la vasca idromassaggio con il solo tanga e vestirla.

Mi spoglio di conseguenza e sono solamente con i boxer mentre il mio cazzo eccitato da tale vista inizia a farsi strada attraverso il tessuto. Mi immergo e non mi accorgo nemmeno dell'acqua calda che mi stà bagnando i piedi, ho occhi solo per lei. Si lecca le labbra e mi fa cenno di sedermi accanto a lei, io sono stregato da questa visione e acconsento alla richiesta, in questo momento non c'è un Master e una Slave, ma un uomo e una donna che si vogliono prendere e si vogliono abbandonare al piacere della carne. Lei si tocca i capezzoli con una mano bagnata e posso solo guardarla, inizia a leccarlo con fare seducente e mi guarda, in quei occhi vedo la passione di un mare in tempesta o di un cielo che promette un violento temporale. Gli fermo la mano, mi guarda e sorride, lei lo sa, io lo so, ma questa sera nessuno dormirà.

Prendo un suo capezzolo in bocca e lo succhio avidamente, mentre con le mani libere da impedimenti arrivo alla sua intimità che mi aspetta in ammollo nell'acqua calda. Sento una piccola pressione sulla mano e mi accorgo che la vasca nel punto dove lei si è messa fa uscire un piccolo schizzo d'acqua proprio nella sua intimità. Allora con l'aiuto della vasca inizio con un massaggio circolare sul monte di venere, sento la sua bocca schiudersi per cercare aria che al momento non c'è, e poi scendo molto lentamente per tutta la fessura della sua figa. Tolgo il tanga che vola in una parte non ben precisa della camera e continuo il mio ritmico massaggio. Un piccolo cerchio e poi giù nella valle del piacere, mentre sensazioni più grandi di noi ci rapiscono. Finalmente volano anche i miei boxer e il mio membro eccitato svetta oltre il pelo dell'acqua calda, lo prende in mano e inizia una lenta sega, non ha fretta, vuole torturarmi mentalmente e fisicamente, ma suo malgrado sono più bravo di lei e un dito birichino entra nella sua intimità spostando grandi e piccole labbra. Ora che sono dentro di lei, anche se con una misera falange mi rendo conto di quanto è bagnata e questo aumenta la mia eccitazione. Aumenta anche il ritmo della sua sega e con un colpo di reni mi divincolo dalla sua stretta ferrea e sono sopra di lei, il mio dito reclama quella sensazione calda, ma ci sarà tempo, adesso torreggio sopra di lei, la guardo negli occhi e scendo in maniera controllata.

Le nostre bocche sono come calamite che cercano il Nord magnetico, si trovano sempre e anche adesso io trovo la sua. Passione, Amore e Desiderio tutto vortica insieme alle nostre lingue intrecciate in quell'attimo senza tempo, dove anche il mare sembra essersi fermato, mordo leggermente la parte iniziale della sua lingua e chinandomi ancora un pochino riesco ad essere esattamente sopra di lei, lascio una scia sopra il suo corpo che termina sul capezzolo destro che mi attende eretto ed eccitato. Lo prendo in bocca e lo lavoro sia con i denti che con la lingua, mentre con la mano che ho appena lasciato libera inizio a lavorare l'altro seno e l'altro capezzolo. Accarezzo dapprima l'aureola e poi lentamente, ma decisamente stringo il capezzolo, un gemito riempie l'aria, non posso più stare in acqua, mi sollevo in piedi e stò per prendere anche lei, ecco che si piega e inizia a fare una fellatio divina, non riesco a non barcollare, sento i sensi venire meno e con un filo di forza residua la stacco dal mio uccello in erezione e la porto in camera.

La adagio sul letto ed è tutto come prima, io, sopra di lei che massaggio e torturo piacevolmente il suo seno mentre lei si contorce dal piacere. Stacco la mano che lavora il seno e scende, lentamente, su tutto il suo corpo, arriva al monte di Venere e li si ferma, piccoli cerchi concentrici aumentano il desiderio mentre le nostre bocche stanno divorando l'altro. Scendo ancora un pochettino e sento un piacevole calore provenire dal basso, dalla sua intimità ormai aperta e inondata di piacere.

Metto una falange e le sue gambe si spalancano, ha voglia, proprio come me, ma questa sera non sarà così semplice. Prima solo una falange e poi tutto il dito, poi due, e in fine tre, mentre cerco di respirare ho tre dita dentro di lei, sento talmente tanto caldo che mi vorrei togliere anche la pelle, ma sono sicuro, che anche lei sente lo stesso! Sono un marinaio in una tempesta mai vista prima, eppure non ho paura, ho solo voglia di cavalcarla e di farla mia. Non faccio in tempo che lei mi è sopra, sa che amo la cowgirl, ma torna leggermente indietro e inizia a leccarlo, è un supplizio fatto di piacere, mi porta alla soglia del mio primo orgasmo e si ferma, al secondo e si ferma, ho capito dove vuole arrivare, ma come fa per mettersi a leccare e mordere per il terzo round ecco che con una leggera pressione sul polso mi libero e sono dietro di lei, ansimante, febbricitante di passione e voglioso. Alzo leggermente il suo fondoschiena, per metterlo in linea con il mio membro in tensione e finalmente entro di lei, un ruggito dell'anima si libera appena sento la sua carne avvolgere la mia.

Sono madido di sudore, come lei, il nostro accoppiamento è puro istinto animale, prendendola da dietro la sbatto violentemente contro il mio pube e quel magnifico suono di due corpi che si uniscono riempie l'aria insieme ai nostri gemiti di piacere. Posso sentire la sua intimità fondersi come burro fuso ad ogni colpo assestato con decisione, così come sento che anche lei è sull'orlo del suo primo orgasmo, mi fermo, esattamente come ha fatto lei, ma continuo a dare piccoli colpetti per non interrompere quella connessione tra i nostri corpi, cala la tensione e io sono pronto a dare tutto per il secondo round, sono fradicio, come lei e ogni spinta mi costa una fatica enorme, ma anche lei è allo stremo delle forze e finalmente entrambi possiamo venire liberamente.

Gli riempio la sua cavità con un getto sborra calda che finisce sul copriletto e lei in tutta risposta mi squirta addosso regalandomi un paradisiaco e naturale afrodisiaco che mi urla: "CONTINUA". Siamo stesi sul letto, riprendiamo fiato e nel frattempo dolci coccole sono profuse sia da me che da lei, ma questo, era solo il primo atto di una lunga serie di atti che si sarebbero susseguiti nel cuore della notte Romagnola.

Mi sveglio nel cuore della notte ancora madido di sudore, trovo Asia accanto a me che stà dormendo tranquilla e ripenso alla folle serata che abbiamo passato. Non sarà stata una dominazione su tutti i fronti, ma sicuramente è stata una delle notte più folli della mia vita. Mi riprometto che avrà il suo premio una volta tornati a Milano e con questo pensiero in testa mi riaddormento beato.

Sono passati alcuni giorni da quel magico giorno a Riccione e la promessa non è stata ancora mantenuta, domani sarà Domenica e lei è libera tutto il giorno. Intanto mi godo la sua compagnia mentre il mio cervello pensa a tutte le cose da fare e da prendere per mettere in atto il mio piano. Arriva il giorno tanto atteso e di mattina presto vado nel mio sexy shop preferito e tranne l'olio edibile alla menta trovo tutto. Vado in un secondo negozio e finalmente compro l'olio che stavo cercando. Metto tutto nel sacchetto e corro a casa da Asia. Lei non sospetta nulla, gli ho solo detto di mettersi quel vestito perchè stasera le cose si faranno veramente scottanti. Non sa, non immagina, che mi dovrebbe prendere letteralmente in parola. Pranziamo, usciamo insieme e arriva il momento della cena, ordino fuori una pizza margherita per lei e una vegetariana per me. Il fattorino arriva subito e nel breve tempo della cena tutti i pezzi si vanno ad incastrare tra loro, formando nella mia testa la ragnatela che stasera, o meglio, tra poche ore accenderà l'atmosfera e anche la sua intimità.

Finiamo la pizza in tranquillità, nessuna fretta questa sera, voglio godermi ogni secondo insieme a lei. Gli dico di andarsi a cambiare mentre io sistemo la sala e la cucina. Sento l'armadio aprirsi e vestiti che volano da una parte all'altra della stanza per arrivare, infine al solo ed unico "vestito" delle occasioni speciali. Prendo tutto quello che c'è nel mio sacchetto e lo dispongo sul tavolo, a disposizione della sua vista nonché della mia. Ma l'olio massaggiante alla menta lo metto in acqua calda, quella sarà la vera sorpresa della serata. Sento aprirsi la porta della nostra camera e come una brava sottomessa Asia si è messa proprio quel "vestito". E' un body di pizzo nero pero su Ebay quasi per scherzo è diventato il nostro "vestito" importante. Con una grande apertura sulla schiena è il davanti il punto forte, dove due lacci incrociano il seno mentre tutto il corpo è coperto e non coperto da un pizzo di ottima qualità. Riesco a vedere ogni segno, ogni piccola imperfezione e ogni piccola macchia che abbiamo fatto e questo mi eccita ancora di più.

Fa una piroetta su se stessa e mi guarda negli occhi fiera e poi guarda il tavolo, nella sua reazione capisco che non se lo aspettava minimamente e la cosa mi manda su di giri. Gli faccio cenno di avvicinarsi, lei lo fa, ubbidiente e appena è a portata di braccio la prendo e la bacio con passione.

"Tutto questo è il frutto del tuo duro lavoro per compiacere il padrone sottomessa"

Dico con tono aspro e senza amore. Lei mi guarda negli occhi e capisce che ho tolto la maschera da fidanzato e ho messo quella da padrone. Ora lei è la schiava sottomessa al mio volere e io il padrone che decide e comanda ogni suo respiro.

"Si padrone, sono felice di prendere la mia ricompensa."

E fa un piccolo inchino. Un inchino che mi permette di apprezzare la cura con cui si è legata i capelli e la curva della sua schiena. Gli ordino di prendere tutti i toys che vede sul tavolo e di andare in camera mentre io recupero una cosa. Obbedisce, non può fare altro, e mentre mi spoglio di corsa l'ultimo atto prima di scatenare l'inferno sulla terra è prendere quel maledetto olio alla menta che alla fine è diventato caldo in acqua. Sarà la mia arma segreta per sfondare ogni sua indecisione e possederla.

La trovo a pancia in giù mentre contempla il nuovo toys che gli ho comprato, non si accorge di me, e questo mi permette di fare tutto con estrema calma. Preparo l'olio, metto a posto i miei vestiti e finalmente lei si accorge di me. Gli ordino di restare così e lei obbedisce, non ci sono spazi di margine, i miei ordini sono assoluti. Prendo il toys e lo metto vicino all'olio, servirà anche lui e così faccio per tutti gli altri oggetti di scena che ho comprato.

Da dove sono io posso benissimo vedere la sua colonna vertebrale allungarsi fino al collo e giù fino ai glutei, mi abbevero di questa visione ancora per un pò, ma ora, è il tempo di agire, non di guardare senza fare niente. Mi metto a cavalcioni sopra di lei e metto l'olio ormai intiepidito sulla mano, sfrego bene le mani e soffio. Il prodotto non delude le mie aspettative ed effettivamente mi riscalda le mani, verso direttamente sulla sua pelle l'olio profumato e inizio a massaggiarle la schiena con movimenti circolatori che partono dall'alto verso il basso. Arrivo al filo che divide la sua intimità con le mie mani e gli do una generosa passata di olio, adesso, quando soffierò un piacevole calore attiverà la sua intimità. Arrivo al collo e faccio la stessa cosa, ora sa di menta e ovunque io soffierò lei avrà brividi caldi. Ordino di girarsi e faccio la stessa cosa sul ventre e sul monte di venere, per passare al seno. Mi prendo il mio tempo per oliarlo per bene, ogni centimetro di pelle deve essere a prova di soffio, mentre stò spalmando un'abbondante quantità di olio sul seno destro mi accorgo che entrambi i capezzoli sono come due piccole torri rosa e questo mi rende molto fiero del mio operato. Continuo così fino a quando non è cosparsa completamente di olio alla menta.

Slaccio delicatamente l'ampia apertura frontale del suo body e la si potrebbe definire completamente nuda, ma non lo è in quanto sono solo le spalline a reggere tutto il "peso" della stoffa in eccesso. Prendo dal mobile vicino il primo succhia capezzolo e lo appoggio, così con il secondo, adesso che sono entrambi applicati inizio a soffiare su ogni parte del suo corpo unto e piccoli gemiti quasi impercettibili escono dalla sua bocca. Nel frattempo i succhia capezzoli stanno facendo il loro lavoro e continuano a stimolare i suoi capezzoli mentre io mi diverto a soffiare sulle sue aureole ormai increspate dal piacere. Mi abbasso molto lentamente, tracciando con la lingua disegni e fantasie sul suo corpo tremante. Arrivo alla curva che connette le due estremità del body e slaccio anche l'ultimo bottone. Davanti a me la sua eccitazione si mostra chiara in quanto sta già producendo molta secrezione vaginale e questo mi compiace. Mi abbasso ancora e lecco il clitoride sempre con movimenti circolatori e lenti, anzi lentissimi, deve assaporare ogni leccata, ogni movimento della lingua. Nel frattempo nella mia bocca è un misto tra il suo sapore e il delizioso aroma di menta che ormai permea ogni cosa nella stanza. Prendo il Mantric (un vibratore clitorideo) e lo appoggio proprio sul suo fiore nascente, questo genera una contrazione in lei che amo, inizio a giocare con il suo clitoride sempre più esposto e ogni volta che appoggio l'apparecchio ecco la contrazione, stò giocando con il suo corpo ma ne sono conscio. Metto a posto il Mantric e do respiro al suo clitoride in quanto adesso mi prendo cura delle sue grandi e piccole labbra che nascondono la sua vulva. Lecco abbondantemente la zona e piccole scosse elettriche attraversano il corpo di Asia che rimane ferma, impassibile, anche se stesse per avere un orgasmo sa benissimo che non deve muovere un muscolo sennò ci sarebbe la punizione e questa sarebbe ben più dura del mio dolce leccare. Mi stacco dalle sue labbra e dal comodino prendo un altro toys, questa volta è un vibratore da dita, il Digit è carico e lo metto subito in funzione appoggiandolo delicatamente all'interno della vulva mentre io lecco l'esterno questo per dare la maggior stimolazione possibile in poche e semplici mosse. Altre scosse elettriche scuotono Asia come una barca in mezzo ad un mare forza nove, ma resiste. Come se nulla fosse io continuo la mia stimolazione con il Digit e con la lingua. Pazientemente attendo i primi segnali del suo imminente orgasmo e mi godo il sapore della sua intimità come se fosse la prima volta. Una espressione compiaciuta si dipinge sul mio volto quando arrivata al culmine della sua estasi Asia squirta, macchiando tutto il copriletto.

Aiuto Asia a togliere i succhia capezzoli, ora due cerchi perfetti sono al posto dei toys e poi l'aiuto a togliere il body, ma facendo questo attivo involontariamente l'effetto afrodisiaco dell'olio alla menta e una nuova scarica percorre le sue gambe, la sua vulva, il suo seno e il suo cervello. Una volta sbarazzati dei vestiti è lei a togliermi i boxer e con piccoli colpi mi lecca l'asta del pene ormai in erezione completa ed duro come la roccia. Mi abbassa il prepuzio e il glande esce fuori. Tutto il tronco del mio pene finisce risucchiato nella sua gola, io sono immobile da quanto piacere stò provando, ed ecco che il mio pene ritorna alla luce. Questo trattamento dura per qualche minuto fino a quando, sapendo benissimo cosa mi piace, mette a disposizione la sua quarta di seno per farmi una spagnola. La sua saliva, i miei umori, i suoi umori che imbrattano il letto e la menta si mischiano in uno strano mix che però manda in paradiso sia Asia che me. Continua a far ballare quelle tettone oscene davanti ai miei occhi e io mi sento sempre più eccitato, più voglioso e più sfacciato. Voglio possederla. Ma prima voglio venirle in bocca. Con dei piccoli movimenti di bacino inizio a far ballare il mio pene a ritmo con le sue tettone e questo crea un piacevole massaggio che mi manda in orbita. Lo prende in bocca ancora una volta, ed è proprio in quel momento che blocco la risalita con entrambe le mani. Possenti spinte di bacino e movimenti di gola si alternano fino a quando anche io stremato dal piacere intenso vengo nella sua gola. Faccio uscire il mio pene ancora duro e vivace dai suoi meandri e prima che possa dire qualsiasi cosa gli ordino di ingoiare e anche se piccoli rivoli di sborra caldi cadono dalla sua bocca non mi preoccupo perchè finiscono per andare nel copriletto dove lei prima aveva squirtato.

Con un piccolo scatto sono dietro di lei, la prendo per la lunga chioma dorata e la stringo forte a me, il mio pene ancora duro sbatte contro il suo culo, lei si avvicina d'istinto quasi chiamata dal desiderio stesso di essere una cosa sola. Punto il mio desiderio in direzione della vagina, non ci sono prigionieri in questo gioco a due e con un colpo secco di reni sono dentro di lei. Mi stava aspettando già pronta in quanto non faccio fatica ad entrare ed ogni colpo scivola come se fossimo fatti di olio. Tiro un pò la chioma per farla avvicinare ancora di più, per darle tutto quello che ho. Gemiti escono dalle nostre bocche colorando la nostra camera da letto, sono infermabile, continuo a fottere la sua vagina per minuti interminabili e per altrettanti minuti lei mi accoglie, quando sono allo stremo delle forze fisiche ecco che Asia si mette sopra di me e si mette dentro il mio pene. Questa posizione mi permette di giocare con il suo seno, ma lei vuole di più e con uno sguardo capisco, lei si abbassa quanto basta per far si che le mie mani vadano intorno al suo collo simulando una violenza che in realtà è un gioco ancestrale quanto l'uomo stesso. Questo gioco si trasforma velocemente in qualcosa di più, si stacca dal mio pene voglioso e si mette a novanta con il culo in bella mostra, volano le prime pacche sul quel culo così perfetto e ad ogni pacca la sua voce si fa più chiara e cristallina e quello che dice è solamente questo:

"Ancora Max! Ti prego. Ancora Max! Continua! Fammi male! Ti prego! Continua Max! Stò godendo!"

La sua cantilena mi prende e le mie pacche diventano parte di una melodia che possiamo suonare solo noi due, quando il suo culo è diventato bello rosso smetto e con un'ultimo sforzo sono ancora contro il suo culo, questa volta non sono così gentile come prima e il mio desiderio entra nel suo culo. Lei si inarca in avanti per toccarsi il clitoride gonfio di voglia mentre io la fotto da dietro. Sento che sono vicino al mio limite massimo, anche lei al limite, inizio a sentire le nostre gambe che stanno tremando, continuo a spingere aumentando la presa sulla chioma aumentano anche i gemiti di Asia che ormai è al suo zenit e per una seconda volta bagna il copriletto, ma, questa volta bagna anche me. Io continuo a martellare il suo ano, sento che sono vicino, troppo vicino per staccarmi da lei. Asia intuisce al volo quello che voglio fare e si abbassa, in questo modo ho più presa su di lei e sul suo corpo. Vengo di getto, ansimando come un animale, faccio uscire il mio pene questa volta esausto da lei e piano piano anche la sborra dentro la sua cavità anale cade sul copriletto. Faccio girare Asia di cento ottanta gradi e siamo faccia a faccia, la prendo per la nuca e la attacco a me, alle mie labbra che vogliono sentire i nostri sapori combinati. Le nostre lingue si toccano ogni volta che si cercano nel vorticare di un bacio che sa di passione e di amore. Mi stacco da lei e finalmente mi rimetto la maschera da fidanzato.

"Asia, amore mio è stato stupendo!"

° Fine °
scritto il
2023-04-30
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