Bar Olimpia – invito alla vicina
di
Bluairon
genere
etero
Bar Olimpia – invito alla vicina
Bongiorno Sono Francesca, abito al piano di sotto, mi scuso del disturbo, ma ho finito il sale e sono in ritardo e non posso andare a comprarlo, me ne presta una tazzina?
Ma prego entra, ti do del tu perché penso che siamo coetanee, ho un pacco intero di riserva, te lo do subito.
Grazie sei gentilissima, domani te lo rendo, mi hai proprio salvata molte grazie.
Sono felice di averti aiutata, così ci siamo anche conosciute, potremmo diventare amiche, dal momento che nel condominio non conosco nessuno.
Volentieri, domani quando vengo a restituirti il sale, ci facciamo quattro chiacchiere.
Luca amore, oggi con una scusa inventata sono salita da Daniela, domani ci ritroviamo a casa sua e facciamo quattro chiacchiere, come vedi ho varato il progetto.
Brava amore mio, quando ti metti in testa qualcosa non demordi.
Il giorno dopo Francesca va a restituire il pacco di sale a Daniela.
Si accomodano in salotto e cominciano a chiacchierare.
Cosa ti posso offrire? Grazie quello che prendi anche tu.
Allora brindiamo alla nostra giovane amicizia con un bianco delizioso.
Grazie, bella idea!
Avevano lo stesso obiettivo non dichiarato di sciogliersi un po’.
Dopo qualche bicchiere raggiunsero il traguardo, i discorsi scivolarono sul sesso.
Spesso sentiamo che godete alla grande! Anche noi sentiamo che fate altrettanto!
Poi le confidenze si spostarono sui partner e sulle esperienze fatte.
Daniela allibì alle rivelazioni di Francesca, come ti invidio, vorrei anche io un compagno come il tuo, mi accontenterei anche di meno, il mio non brilla per fantasie e figurati per realizzazioni. Penso che o lo cambio o gli metto le corna, sai io mi sento tanto porca e vorrei esprimermi in tal senso.
Francesca le chiese: se ci frequentissimo come due coppie pensi che la situazione possa evolvere, se vuoi possiamo tentare.
Io non ti posso più tacere e ti voglio dire apertamente che mi intrighi un casino!
E se provassi la stessa cosa nei tuoi riguardi ti stupiresti?
No allora baciamoci! Vediamo cosa succede!
Il bacio fu sicuramente rivelatore, dire che fu appassionato è veramente poco, le lingue attorcigliate non si diedero tregua fino ad avvicinarsi quasi all’orgasmo.
Ripresesi per quanto possibile, si promisero di godere insieme e decisero di fare una visita al Bar Olimpia, per prendere un aperitivo e vedere se ci fosse qualche “offerta” interessante da provare!
Mi chiamarono: ci accompagni al Bar Olimpia? vogliamo tentare se c’è qualcosa di interessante che valga la pena da provare.
Certamente che vi accompagno, ma pretendo di essere ripagato!
All’unisono risposero: si certamente!
Ordinammo a Betty gli aperitivi raccomandando che fossero forti e afrodisiaci.
Mentre ci gustavamo gli aperitivi, squillò il mio telefono: sono Kirkan, vi volevo invitare perché ho un bel progetto che vorrei illustrarvi e rendervi protagonisti, metto al corrente Francesca che annuisce, poi si rivolge a Daniela chiedendole di accompagnarci, ricevuto l’assenso, chiesi a Kirk se potevamo portare un’amica, la risposta fu affermativa con entusiasmo.
Usciti dal Bar Olimpia, Francesca mise al corrente Daniela dell’incontro che avremmo fatto, e descrivendo chi fosse e le Kirkan esperienze avute con lui.
Daniela dire che fosse eccitata è veramente poco!
Kirkan ci fece accomodare in salotto, le presentammo Daniela, le fece molti complimenti, ci offrì un cocktail e prese a descriverci quella che chiamava la sceneggiatura del festino.
Ci indicò la filosofia a cui si era ispirato: “la ierogamia o hieròs gámos (dal greco ιερογαμία, ἱερὸς γάμος, «matrimonio sacro») indica un rito sessuale in cui più partecipanti umani rappresentano la sacra unione o sizigia (congiunzione) tra un dio e una dea. I partecipanti sono metaforicamente vestiti solo del cielo. L’orgia fa circolare l'energia vitale e sacra, l'energia prodotta dalla sessualità è una delle forze più potenti possedute dagli esseri umani, e che possa essere sfruttata per ottenere una condizione di trascendenza rispetto alla normale percezione della realtà, la pratica della nudità rituale è diffusa nei riti pagani”
Immagino incominciare con il rito pagano, in cui il sacerdote (lo stesso Kirkan) consacrerà le dee al del Dio SESSO! Vestiranno delle tuniche bianche, incoronate con una corona di mirto, verranno condotte su un altare e osannate da tutti i maschi presenti che si masturberanno in loro onore, tassativamente senza eiaculare, e le ancelle contribuiranno ad essere sempre in tiro.
Dopo la consacrazione il sacerdote darà il via all’orgia sacra.
Daniela e Francesca si turbarono invase da una eccitazione davvero intensa, anche io mi eccitai moltissimo, facemmo i complimenti per la sceneggiatura veramente “interessante”.
Chiedemmo quando era previsto l’evento, rispose che a breve ci avvertiti, il tempo di preparare l’ambiente e la scenografia, oltre reperire gli attori maschili adatti, per le dee pensava per l’appunto a Francesca, Daniela e forse Alexa.
Disse inoltre alle due signore presenti di fargli pervenire le fantasie che volessero soddisfare durante la “cerimonia”. Dopodiché ci accomiatammo.
Usciti da casa Kirkan, Daniela era molto turbata, se ne uscì: voglio assolutamente vivere questa esperienza, vi chiedo aiuto, preparatemi!
Il mio compagno suona tutta la settimana a Reggio Emilia, vorrei che mi ospitaste per “rodarmi” prima dell’evento!
Mio marito è un bigotto, sesso solo tradizionale, per carità mi fa godere, fino ora durante il sesso mi sono aiutata con la fantasia, ma ora pretendo dipiù.
Arrivati a casa Daniela ci chiese un aperitivo: fatelo molto alcolico, voglio sballare e fare sesso con voi!
Preparai un Margarita ma aggiunsi qualche goccia di flibanserina e le offro, lo bevé tutto in sol colpo, aspetto che mi faccia sentire troia senza inibizioni!
In pochi minuti le fece effetto, molto effetto!
Ho deciso di lasciarmi andare oltre le mie fantasie e i più spinti desideri e perversioni alle quali mi voglio abbandonare, voglio godere il sesso in tutte le proprie declinazioni.
Quella che mi avete offerto è stata la scintilla che farà esplodere il fuoco che voglio mi divori, vi prego iniziatemi a qualsiasi perversione e depravazione, sento che voi siete quelli giusti, sono pronta a tutto e oltre!
L’alcol mi ha fatto effetto! Sono vostra viziatemi fino alla perdizione! Si spogliò e si sdraiò sul divano, tutta nuda: sono a vostra completa disposizione, fatemi godere!
Francesca e io ci guardammo, ci spogliammo anche noi: mettiamocela tutta godiamocela e facciamola godere.
La prendemmo per mano e la conducemmo sul nostro letto, cominciammo tutti e due a leccala, le nostre lingue si incrociavano sulla sua fica, godevamo noi mentre Daniela si contorceva sotto le nostre lingue e urlava il suo piacere.
Poi Francesca mi chiese: chiavarla e incularla mentre mi baci, voglio che mi trasmetti il tuo e il suo piacere. voglio godere anche io insieme a te!
Andammo avanti per ore, quando eravamo esausti. Francesca mi disse: ora concludiamo noi, chiavami mentre lecco la sua fica!
Esausti ci abbandonammo a un sonno ristoratore, ormai era giorno, squillò il telefono: sono Kirkan, volevo informarvi che ho fissato la festa per sabato prossimo, ci vediamo alle diciannove, ci prepariamo, poi la festa vera e propria comincerà intorno alle ventuno. Volevo anche le richieste particolari delle signore.
Gli risposi che avrei sondato le signore e gli avrei telefonato a breve, ringraziandolo.
Andai a fare il caffè e li portai alle signore insieme alle brioche scaldate, facemmo colazione sul letto e le misi al corrente della telefonata di Kirkan.
Le signore parlottarono, presero la decisione che volevano porre una sola condizione: concludere fra noi con io che chiavavo Francesca, mentre lei leccava la fica di Daniela.
Richiamammo Kirkan e lo ragguagliammo sulla richiesta delle signore.
Fino a venerdì ci siamo molto allenati, finalmente arrivò il sabato, eravamo pronti e eccitati!
Sabato pomeriggio, ci vestiamo, le due signore: perizoma mini, autoreggenti, tacco 12, tunica e soprabito, io jeans e blazer blu.
Suoniamo, ci viene a aprire direttamente Kirkan, ci fece accomodare in salotto, ci offri uno spumante millesimato, brindammo alla festa che sarebbe seguita.
Poi ci fece strada scendendo in quello che era un enorme garage, nel quale aveva realizzato una stupenda scenografia, simulando una sorta dì paradiso terrestre con al centro un tempietto con un altare, anche con impianti di realtà aumentata.
Entusiasti ci guardammo e ci complimentammo.
Entrarono Alexa e Miky, la nipotina diciottenne di Kirkan, presentò Alexa a Daniela e ci presentò la nipotina come una “troietta in carriera”, con una gavetta di sette anni almeno!
Ci spiegò che avrebbero rappresentato le ancelle delle Dee. Si spogliarono nude e subito iniziò la vestizione.
Nel frattempo entrarono in scena anche i maschi, ventiquattro bei maschioni già nudi e svettando i loro cazzi. Si disposero in due file intorno all’altare.
Fremevano come canne al vento imboccando il sentiero scosceso verso la perdizione.
I maschi preparati dalle ancelle e schierati a terne infilarono le dee in bocca, in fica è in culo alternandosi e scambiandosi.
Le dee urlavano il loro piacere godendosi orgasmi su orgasmi.
Che delizia le sue urla e i suoi gemiti mentre la chiavavano ovunque
Erano venuti tutti, tranne uno che aveva un cazzo veramente mostruoso per lunghezza e per larghezza.
Daniela l’aveva scartato, invece Francesca mi fece cenno di avvicinarmi, io mi avvicinai. mi baciò voluttuosamente e mi sussurrò: pensi anche tu che devo rifiutarlo?
Le dissi: prendilo! Se non lo prendi ti rimarrà il rimorso di non averlo provato!
Amore è immenso non credo di riuscire.
A more lo facciamo stendere e tu lo cavalcherai.
Si prepararono per la monta, lei si posizionò sul suo cazzo.
Amore non riesco proprio a farlo entrare!
Io allora la presi per i fianchi e le detti una grande spinta mentre il maschio spinse anche lui.
Entrò tutto, Francesca cominciò a guaire, prima di dolore poi di piacere, tanto piacere!
Non l'ho mai vista così fuori di testa... avrà goduto almeno una decina di volte e urlava a più non posso quanto si sentisse troia con quel grosso cazzo dentro. Dopo una lunga cavalcata le venne dentro!
Allora Francesca chiamò me e Daniela, soddisfatta disse: ora prestoooo concludiamoooo! …….e concludemmo come avevamo previsto!
La serata è finita così e, a detta di tutti, è stata fantastica
Adesso che hai visto fino a che punto sono troia mi ami ancora?
Si …… molto di più amore mio!
Francesca mi si avvinghiò addosso, mi baciò con passione travolgente: grazie amore mio sei stato grandioso! ora voglio goderti senza limiti! Andiamo a casa!
La storia è vera i nomi sono stati cambiati
Per scambiare opinioni e chat scrivere a:
(alisexx@yahoo.it) Telgram: LL04037
Bongiorno Sono Francesca, abito al piano di sotto, mi scuso del disturbo, ma ho finito il sale e sono in ritardo e non posso andare a comprarlo, me ne presta una tazzina?
Ma prego entra, ti do del tu perché penso che siamo coetanee, ho un pacco intero di riserva, te lo do subito.
Grazie sei gentilissima, domani te lo rendo, mi hai proprio salvata molte grazie.
Sono felice di averti aiutata, così ci siamo anche conosciute, potremmo diventare amiche, dal momento che nel condominio non conosco nessuno.
Volentieri, domani quando vengo a restituirti il sale, ci facciamo quattro chiacchiere.
Luca amore, oggi con una scusa inventata sono salita da Daniela, domani ci ritroviamo a casa sua e facciamo quattro chiacchiere, come vedi ho varato il progetto.
Brava amore mio, quando ti metti in testa qualcosa non demordi.
Il giorno dopo Francesca va a restituire il pacco di sale a Daniela.
Si accomodano in salotto e cominciano a chiacchierare.
Cosa ti posso offrire? Grazie quello che prendi anche tu.
Allora brindiamo alla nostra giovane amicizia con un bianco delizioso.
Grazie, bella idea!
Avevano lo stesso obiettivo non dichiarato di sciogliersi un po’.
Dopo qualche bicchiere raggiunsero il traguardo, i discorsi scivolarono sul sesso.
Spesso sentiamo che godete alla grande! Anche noi sentiamo che fate altrettanto!
Poi le confidenze si spostarono sui partner e sulle esperienze fatte.
Daniela allibì alle rivelazioni di Francesca, come ti invidio, vorrei anche io un compagno come il tuo, mi accontenterei anche di meno, il mio non brilla per fantasie e figurati per realizzazioni. Penso che o lo cambio o gli metto le corna, sai io mi sento tanto porca e vorrei esprimermi in tal senso.
Francesca le chiese: se ci frequentissimo come due coppie pensi che la situazione possa evolvere, se vuoi possiamo tentare.
Io non ti posso più tacere e ti voglio dire apertamente che mi intrighi un casino!
E se provassi la stessa cosa nei tuoi riguardi ti stupiresti?
No allora baciamoci! Vediamo cosa succede!
Il bacio fu sicuramente rivelatore, dire che fu appassionato è veramente poco, le lingue attorcigliate non si diedero tregua fino ad avvicinarsi quasi all’orgasmo.
Ripresesi per quanto possibile, si promisero di godere insieme e decisero di fare una visita al Bar Olimpia, per prendere un aperitivo e vedere se ci fosse qualche “offerta” interessante da provare!
Mi chiamarono: ci accompagni al Bar Olimpia? vogliamo tentare se c’è qualcosa di interessante che valga la pena da provare.
Certamente che vi accompagno, ma pretendo di essere ripagato!
All’unisono risposero: si certamente!
Ordinammo a Betty gli aperitivi raccomandando che fossero forti e afrodisiaci.
Mentre ci gustavamo gli aperitivi, squillò il mio telefono: sono Kirkan, vi volevo invitare perché ho un bel progetto che vorrei illustrarvi e rendervi protagonisti, metto al corrente Francesca che annuisce, poi si rivolge a Daniela chiedendole di accompagnarci, ricevuto l’assenso, chiesi a Kirk se potevamo portare un’amica, la risposta fu affermativa con entusiasmo.
Usciti dal Bar Olimpia, Francesca mise al corrente Daniela dell’incontro che avremmo fatto, e descrivendo chi fosse e le Kirkan esperienze avute con lui.
Daniela dire che fosse eccitata è veramente poco!
Kirkan ci fece accomodare in salotto, le presentammo Daniela, le fece molti complimenti, ci offrì un cocktail e prese a descriverci quella che chiamava la sceneggiatura del festino.
Ci indicò la filosofia a cui si era ispirato: “la ierogamia o hieròs gámos (dal greco ιερογαμία, ἱερὸς γάμος, «matrimonio sacro») indica un rito sessuale in cui più partecipanti umani rappresentano la sacra unione o sizigia (congiunzione) tra un dio e una dea. I partecipanti sono metaforicamente vestiti solo del cielo. L’orgia fa circolare l'energia vitale e sacra, l'energia prodotta dalla sessualità è una delle forze più potenti possedute dagli esseri umani, e che possa essere sfruttata per ottenere una condizione di trascendenza rispetto alla normale percezione della realtà, la pratica della nudità rituale è diffusa nei riti pagani”
Immagino incominciare con il rito pagano, in cui il sacerdote (lo stesso Kirkan) consacrerà le dee al del Dio SESSO! Vestiranno delle tuniche bianche, incoronate con una corona di mirto, verranno condotte su un altare e osannate da tutti i maschi presenti che si masturberanno in loro onore, tassativamente senza eiaculare, e le ancelle contribuiranno ad essere sempre in tiro.
Dopo la consacrazione il sacerdote darà il via all’orgia sacra.
Daniela e Francesca si turbarono invase da una eccitazione davvero intensa, anche io mi eccitai moltissimo, facemmo i complimenti per la sceneggiatura veramente “interessante”.
Chiedemmo quando era previsto l’evento, rispose che a breve ci avvertiti, il tempo di preparare l’ambiente e la scenografia, oltre reperire gli attori maschili adatti, per le dee pensava per l’appunto a Francesca, Daniela e forse Alexa.
Disse inoltre alle due signore presenti di fargli pervenire le fantasie che volessero soddisfare durante la “cerimonia”. Dopodiché ci accomiatammo.
Usciti da casa Kirkan, Daniela era molto turbata, se ne uscì: voglio assolutamente vivere questa esperienza, vi chiedo aiuto, preparatemi!
Il mio compagno suona tutta la settimana a Reggio Emilia, vorrei che mi ospitaste per “rodarmi” prima dell’evento!
Mio marito è un bigotto, sesso solo tradizionale, per carità mi fa godere, fino ora durante il sesso mi sono aiutata con la fantasia, ma ora pretendo dipiù.
Arrivati a casa Daniela ci chiese un aperitivo: fatelo molto alcolico, voglio sballare e fare sesso con voi!
Preparai un Margarita ma aggiunsi qualche goccia di flibanserina e le offro, lo bevé tutto in sol colpo, aspetto che mi faccia sentire troia senza inibizioni!
In pochi minuti le fece effetto, molto effetto!
Ho deciso di lasciarmi andare oltre le mie fantasie e i più spinti desideri e perversioni alle quali mi voglio abbandonare, voglio godere il sesso in tutte le proprie declinazioni.
Quella che mi avete offerto è stata la scintilla che farà esplodere il fuoco che voglio mi divori, vi prego iniziatemi a qualsiasi perversione e depravazione, sento che voi siete quelli giusti, sono pronta a tutto e oltre!
L’alcol mi ha fatto effetto! Sono vostra viziatemi fino alla perdizione! Si spogliò e si sdraiò sul divano, tutta nuda: sono a vostra completa disposizione, fatemi godere!
Francesca e io ci guardammo, ci spogliammo anche noi: mettiamocela tutta godiamocela e facciamola godere.
La prendemmo per mano e la conducemmo sul nostro letto, cominciammo tutti e due a leccala, le nostre lingue si incrociavano sulla sua fica, godevamo noi mentre Daniela si contorceva sotto le nostre lingue e urlava il suo piacere.
Poi Francesca mi chiese: chiavarla e incularla mentre mi baci, voglio che mi trasmetti il tuo e il suo piacere. voglio godere anche io insieme a te!
Andammo avanti per ore, quando eravamo esausti. Francesca mi disse: ora concludiamo noi, chiavami mentre lecco la sua fica!
Esausti ci abbandonammo a un sonno ristoratore, ormai era giorno, squillò il telefono: sono Kirkan, volevo informarvi che ho fissato la festa per sabato prossimo, ci vediamo alle diciannove, ci prepariamo, poi la festa vera e propria comincerà intorno alle ventuno. Volevo anche le richieste particolari delle signore.
Gli risposi che avrei sondato le signore e gli avrei telefonato a breve, ringraziandolo.
Andai a fare il caffè e li portai alle signore insieme alle brioche scaldate, facemmo colazione sul letto e le misi al corrente della telefonata di Kirkan.
Le signore parlottarono, presero la decisione che volevano porre una sola condizione: concludere fra noi con io che chiavavo Francesca, mentre lei leccava la fica di Daniela.
Richiamammo Kirkan e lo ragguagliammo sulla richiesta delle signore.
Fino a venerdì ci siamo molto allenati, finalmente arrivò il sabato, eravamo pronti e eccitati!
Sabato pomeriggio, ci vestiamo, le due signore: perizoma mini, autoreggenti, tacco 12, tunica e soprabito, io jeans e blazer blu.
Suoniamo, ci viene a aprire direttamente Kirkan, ci fece accomodare in salotto, ci offri uno spumante millesimato, brindammo alla festa che sarebbe seguita.
Poi ci fece strada scendendo in quello che era un enorme garage, nel quale aveva realizzato una stupenda scenografia, simulando una sorta dì paradiso terrestre con al centro un tempietto con un altare, anche con impianti di realtà aumentata.
Entusiasti ci guardammo e ci complimentammo.
Entrarono Alexa e Miky, la nipotina diciottenne di Kirkan, presentò Alexa a Daniela e ci presentò la nipotina come una “troietta in carriera”, con una gavetta di sette anni almeno!
Ci spiegò che avrebbero rappresentato le ancelle delle Dee. Si spogliarono nude e subito iniziò la vestizione.
Nel frattempo entrarono in scena anche i maschi, ventiquattro bei maschioni già nudi e svettando i loro cazzi. Si disposero in due file intorno all’altare.
Fremevano come canne al vento imboccando il sentiero scosceso verso la perdizione.
I maschi preparati dalle ancelle e schierati a terne infilarono le dee in bocca, in fica è in culo alternandosi e scambiandosi.
Le dee urlavano il loro piacere godendosi orgasmi su orgasmi.
Che delizia le sue urla e i suoi gemiti mentre la chiavavano ovunque
Erano venuti tutti, tranne uno che aveva un cazzo veramente mostruoso per lunghezza e per larghezza.
Daniela l’aveva scartato, invece Francesca mi fece cenno di avvicinarmi, io mi avvicinai. mi baciò voluttuosamente e mi sussurrò: pensi anche tu che devo rifiutarlo?
Le dissi: prendilo! Se non lo prendi ti rimarrà il rimorso di non averlo provato!
Amore è immenso non credo di riuscire.
A more lo facciamo stendere e tu lo cavalcherai.
Si prepararono per la monta, lei si posizionò sul suo cazzo.
Amore non riesco proprio a farlo entrare!
Io allora la presi per i fianchi e le detti una grande spinta mentre il maschio spinse anche lui.
Entrò tutto, Francesca cominciò a guaire, prima di dolore poi di piacere, tanto piacere!
Non l'ho mai vista così fuori di testa... avrà goduto almeno una decina di volte e urlava a più non posso quanto si sentisse troia con quel grosso cazzo dentro. Dopo una lunga cavalcata le venne dentro!
Allora Francesca chiamò me e Daniela, soddisfatta disse: ora prestoooo concludiamoooo! …….e concludemmo come avevamo previsto!
La serata è finita così e, a detta di tutti, è stata fantastica
Adesso che hai visto fino a che punto sono troia mi ami ancora?
Si …… molto di più amore mio!
Francesca mi si avvinghiò addosso, mi baciò con passione travolgente: grazie amore mio sei stato grandioso! ora voglio goderti senza limiti! Andiamo a casa!
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