Ripetizioni secondo parte
di
C 82
genere
prime esperienze
Dopo quel che era successo nel mio primo racconto rimasi scosso, avevo paura delle conseguenze se l'avessero saputo i miei, mi sentivo terribilmente in colpa. Faccio una piccola premessa ho sempre avuto questo "problemino" di non contenere le erezioni, fino a qualche anno fa mi creava molto imbarazzo, magari per delle visite o per un abbraccio ad un amica o al mare ,mi veniva duro, ora la vivo più serenamente. Comunque tornando a quei giorni , stavo di merda. La sera non mi toccai, avevo i sensi di colpa e il giorno mi finsi malato, speravo di saltare qualche giorno di scuola e di conseguenza anche le ripetizioni del venerdì, ma non ci riuscì, mia madre mi mandò a scuola il giorno seguente. Ci teneva che uscissi con dei voti decenti dalle medie e come detto quell'anno avevo gli esami. Il venerdì ero pieno di paranoie mi misi i pantaloni della tuta , larghi e comodi, non volevo assolutamente che si vedessero eventuali erezioni. Mi ero studiato un discorso da fare alla signora per scusarmi ma una volta entrato in casa sua rimasi impietrito dall agitazione, non feci cenno a quel che era successo e timidamente presi il mio posto in sala. Lei era normale con un vestitino da casa dei suoi come sempre gentile, sicuramente sentiva fortemente la mia ansia. Mi disse di spostarci in cucina perché il tavolo era davanti alla finestra e c'era più luce. In effetti era così, un tavolo normale in vetro azzurrino . A quel punto fu lei a rompere il ghiaccio, mi disse : mi siedo davanti a te così evito di farti agitare come l'altra volta.. dicendolo rise e mi sembro' amorevole. Io ora capisco meglio le sue reazioni ma quei tempi ero poco più di un bambino in balia degli ormoni. Lei si siede davanti a me , faceva caldo ma mi sentivo al sicuro con i miei pantaloni larghi, lei si chinava a volte a verificare il mio lavoro e le vedevo il seno , bello pieno da mamma con le aureole larghe marroncine e due bei capezzoli sporgenti. Uno spettacolo che me lo faceva venire durissimo insieme al suo profumo dolce di casalinga. Mi sentivo tranquillo avevo anche il quaderno sul tavolo sopra il mio pacco quindi anche se il tavolo era di vetro lei di fronte a me non vedeva la mia forte erezione. Ad un certo punto prese lei il quaderno per correggere il compito mentre leggevo un altro testo vidi attraverso il vetro che appoggiata allo schienale della sedia si era spostata in avanti, questo le sopri' un po le gambe, erano piene ma non grasse era bellissimo mi chinai di più sul libro e vidi l inizio delle mutandine.. le ricordo benissimo cotone leggero azzurre, vedevo anche qualche pelo uscire di lato ero eccitatissimo ma a quel punto fini' di correggere e si alzò per bere. Io mi riconposi lei era girata in piedi in cucina, l'abito le si era un po appiccicato per il caldo e rimaneva leggermente alzato appena sotto il culo, mi toccai un po da sopra il pantalone. Poi si girò e io ero fermo senza che avesse visto nulla. Era in piedi di fronte a me e Mi chiese: come mai sei così gonfio lì sotto? Sorridendo divertita .. mi casco' il mondo addosso, balbettai qualche stupidaggine, lei rise e mi disse: non preoccuparti anche mio marito da giovane era così, ci siamo fidanzati in 1' superiore ed era sempre eccitato, poi con il tempo si è calmato, adesso con il lavoro e tutti i casini non è più così, dissi' istintivamente: menomale! Lei rispose a mezza voce: ma insomma.. si girò e fini' li. Sul finire della lezione si mise dietro di me e mi accarezzava il collo facendomi i complimenti per i miglioramenti scolastici, credo sapesse che mi ribollita il sangue ma a me piaceva da morire e quindi assecondavo qualsiasi cosa facesse. Appena arrivato a casa mi feci una sega e sborrai in 5 secondi, mi masturbai tantissimo in quei giorni pensando sempre a lei, e finalmente arrivò il Martedì, non vedevo l'ora di vederla , volevo vedere le sue mutandine e magari un po della sua figa, non vedevo l'ora..
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