Il mio amico Tommaso e suo papà
di
Green Velvet
genere
gay
In vacanza al campeggio al mare, alcuni giorni fa, ho incontrato Tommaso, un mio ex compagno di classe, era lì in vacanza con la sua famiglia. Io e Tommaso ci siamo spesso divertiti a letto assieme, ma la cosa è un segreto totale, non l’abbiamo mai detto a nessuno. Lui a periodi ha anche avuto una ragazza nel frattempo.
Quando ci siamo visti, ci siamo ricordati delle nostre esperienze sessuali, e ci siamo subito eccitati. Così, senza pensarci troppo, siamo andati nella sua tenda, installata vicino al camper dove dormivano i suoi. Ed una volta in tenda, ci siamo spogliati ed abbiamo iniziato a baciarci ed a leccarci i cazzi. Siamo andati avanti per un pochino con dei pompini maestosi, poi Tommaso mi ha inumidito il buco del culo e mi ha penetrato col suo cazzone dalla grossa cappella. Mi ha cavalcato per una decina di minuti, alla fine dei quali mi ha scaricato dentro tutto il suo caldo seme, mentre io mi toccavo il cazzo ed ho iniziato a sborrare sul suo materassino. Un’altra bellissima scopata con Tommaso. Poi ci siamo salutati, ripromettendoci di rivederci nei giorni seguenti.
Uscito dalla tenda, Tommaso è andato verso la zona dei negozi, dove lo attendevano la sorella e la mamma. Io invece sono passato dall’altra parte, e passando davanti al suo camper, ho sentito dei rumori strani, così ho curiosato dentro e non credevo ai miei occhi. C’era il papà di Tommaso, un bell’uomo sui 50 anni, che si stava scopando un mio coetaneo. Non resistevo dal continuare a guardare dentro al camper, quando mi accorsi che ero stato visto. A vevano finito per cui il ragazzo uscì di corsa e scappò, mentre il papà di Tommaso mi chiese se potevo fargli la gentilezza di non dire nulla a nessuno. Il tutto mentre se ne stava in piedi col cazzo ancora gocciolante appena tirato fuori dal culo di quel ragazzo. Io gli promisi che non avrei detto nulla, a condizione che mi lasciasse succhiare quel cazzone appena usato. Disse che non c’era alcun problema, per cui iniziai a fare un bel pompino a quel grosso cazzo, ancora tutto bagnato di sborra.
Il cazzo gli si rinvigorì, e dopo un po’ che lo stavo spompinando, si sputò nella mano un po’ di saliva ed andò così con questa ad inumidirmi il buco del culo. Con sua sorpresa, trovo un culo già bello umido, e non sapeva che era stato appena inumidito ed allargato dal cazzone di suo figlio. In ogni caso, mi inculò, cavalcandomi per un quarto d’ora circa. Il mio ano ormai più che ad un buco del culo assomigliava a delle grosse labbra avvolgenti, che circondavano il cazzone del paparino. Dopo un po’ mi scaricò in culo tutta la sborra che aveva ancora nei coglioni, mentre io mugolavo dal piacere. Alla fine ci salutammo con cordialità.
E fu per me una giornata memorabile, ben due scopate impreviste e nel culo avevo la sborra di papà e figlio, che ho trattenuto dentro ed assorbito con orgoglio.
Quando ci siamo visti, ci siamo ricordati delle nostre esperienze sessuali, e ci siamo subito eccitati. Così, senza pensarci troppo, siamo andati nella sua tenda, installata vicino al camper dove dormivano i suoi. Ed una volta in tenda, ci siamo spogliati ed abbiamo iniziato a baciarci ed a leccarci i cazzi. Siamo andati avanti per un pochino con dei pompini maestosi, poi Tommaso mi ha inumidito il buco del culo e mi ha penetrato col suo cazzone dalla grossa cappella. Mi ha cavalcato per una decina di minuti, alla fine dei quali mi ha scaricato dentro tutto il suo caldo seme, mentre io mi toccavo il cazzo ed ho iniziato a sborrare sul suo materassino. Un’altra bellissima scopata con Tommaso. Poi ci siamo salutati, ripromettendoci di rivederci nei giorni seguenti.
Uscito dalla tenda, Tommaso è andato verso la zona dei negozi, dove lo attendevano la sorella e la mamma. Io invece sono passato dall’altra parte, e passando davanti al suo camper, ho sentito dei rumori strani, così ho curiosato dentro e non credevo ai miei occhi. C’era il papà di Tommaso, un bell’uomo sui 50 anni, che si stava scopando un mio coetaneo. Non resistevo dal continuare a guardare dentro al camper, quando mi accorsi che ero stato visto. A vevano finito per cui il ragazzo uscì di corsa e scappò, mentre il papà di Tommaso mi chiese se potevo fargli la gentilezza di non dire nulla a nessuno. Il tutto mentre se ne stava in piedi col cazzo ancora gocciolante appena tirato fuori dal culo di quel ragazzo. Io gli promisi che non avrei detto nulla, a condizione che mi lasciasse succhiare quel cazzone appena usato. Disse che non c’era alcun problema, per cui iniziai a fare un bel pompino a quel grosso cazzo, ancora tutto bagnato di sborra.
Il cazzo gli si rinvigorì, e dopo un po’ che lo stavo spompinando, si sputò nella mano un po’ di saliva ed andò così con questa ad inumidirmi il buco del culo. Con sua sorpresa, trovo un culo già bello umido, e non sapeva che era stato appena inumidito ed allargato dal cazzone di suo figlio. In ogni caso, mi inculò, cavalcandomi per un quarto d’ora circa. Il mio ano ormai più che ad un buco del culo assomigliava a delle grosse labbra avvolgenti, che circondavano il cazzone del paparino. Dopo un po’ mi scaricò in culo tutta la sborra che aveva ancora nei coglioni, mentre io mugolavo dal piacere. Alla fine ci salutammo con cordialità.
E fu per me una giornata memorabile, ben due scopate impreviste e nel culo avevo la sborra di papà e figlio, che ho trattenuto dentro ed assorbito con orgoglio.
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