In piscina due cazzoni 2
di
Gr445
genere
gay
Come detto, ci demmo appuntamento a casa di Mattia verso le 23. Ai miei avevo detto che andavo a dormire da amici e, dato che il giorno dopo non avevo scuola, non fecero molte polemiche.
Era una bella casa in campagna quella di Mattia, isolata ma non troppo. Contava poco in quel momento. Ero eccitato sin da cena dall'idea di avere una casa tutta vuota in cui mi sarei fatto scopare da due bei maschioni con due bei cazzoni venosi, lunghi e spessi. Avrei potuto ansimare, gemere, farmi insultare e urlare senza aver paura che qualcuno potesse sentire.
Partii con la macchina. Distava rispetto la casa di Mattia circa 10 minuti, in cui ripensai alla situazione di qualche ora prima, negli spogliatoi. Mi veniva duro al solo pensiero di quei due bei cazzoni che avevo leccato, succhiato, ben lubrificato con la mia saliva e che poi mi erano venuti in faccia.
Con questi pensieri arrivai da Mattia. Suonai il campanello e mi venne ad aprire: era in mutande, con i capelli bagnati perché appena uscito dalla doccia. Quasi intimorito, lo salutai e mi invitò a entrare. Appena chiuse la porta vidi Luca seduto sul divano, anche lui in mutande, che mi salutò alzando il braccio. Mattia mi invitò a mettermi seduto sul divano vicino a lui e Luca. La tensione era alta e loro rimasero per un attimo in silenzio.
"Perché non ti metti più comodo. Vedi anche noi siamo in mutande" disse Mattia "fa' come se fossi a casa tua".
Non me lo feci ripetere e mi trovai in mutande. L'unico problema è che il mio cazzo di 16 cm era già in tiro e le mutande faticavano a tenerlo dentro.
"Ma cosa c'è qui?" disse Luca "già sei eccitata troietta?". Si avvicinò e lo tirò fuori. Inaspettatamente cominciò a segarlo. Non riuscivo a trattenermi. Nel mentre Mattia mi accarezzava la gamba, poi gli addominali e poi iniziammo a pomiciare.
Nel mentre, ero talmente preso dall'eccitazione che non mi ero accorto che Luca si era inginocchiato davanti al divano a lavorare il mio pisello. All'improvviso se lo mette in bocca e comincia a pompare. Su e giù, mi lecca prima il precum, poi passa alle palle e poi giù di nuovo fino alla base del mio cazzo.
Mattia intanto si tira su e fa in modo che il suo cazzone sia davanti la mia bocca e allora comincio anch'io a buttarmelo in gola fino all'ugola, finché a un certo punto non inizia a pomparmi lui, scopandomi fino in gola.
Ero in trance, non capivo più nulla ma sapevo solo che dovevo soddisfare Luca e Mattia. Così staccai il primo dal mio cazzo e lo misi seduto vicino a me. Poi mi stesi in modo tale che potessi succhiare il cazzone di Luca e offrissi il culo a Mattia.
"Che troia che sei" disse sogghignando e me lo buttò dentro senza pietà. 22 cm in una botta dentro il mio culo. Ero pieno ma felice e muovevo il mio culo così da adattarmi. Poi iniziò a scoparmi con forza, mentre io succhiavo Luca e dai suoi gemiti capivo che stavi facendo un bel lavoro. Gola profonda, lo ingoiavo tutto poi gli leccavo la cappella o le sue enormi palle mentre glielo segavo.
Poi Luca prese il posto di Mattia. Mi chiese di mettermi seduto su di lui e io al volo mi impalai con il suo cazzone. Dopo che mi aveva pompato, disse:
"Fammi vedere quello che sai fare, troietta"
Lo feci impazzire. Mi muovevo su e giù forsennatamente e urlavo per il piacere di sentirlo che si muoveva dentro di me. Poi gli chiesi di stendersi un po' e ci twerkai sopra. Era estasiato e io ansimavo.
"Continua così" ripeteva Luca. Alla fine venni dopo 5 minuti, quasi contemporaneamente a lui che svuotò un carico infinito dentro di me. Ero sfinito.
"Pensi di aver finito troia?" mi disse Mattia. Ed effettivamente con lui non avevo ancora finito. Senza dirmi nulla mi prese e mi mise a pancia in su, con le gambe appoggiate sulle sue spalle. E via di nuovo: dentro tutto in un solo colpo e scopata con forza. Nel mentre mi tiene per il collo e mi guarda negli occhi. Dopo altre due pompate forti, si svuota anche lui dentro di me.
Scopammo piu volte durante la notte. La mattina dopo, Luca mi disse di sentirci più frequentemente.
Era una bella casa in campagna quella di Mattia, isolata ma non troppo. Contava poco in quel momento. Ero eccitato sin da cena dall'idea di avere una casa tutta vuota in cui mi sarei fatto scopare da due bei maschioni con due bei cazzoni venosi, lunghi e spessi. Avrei potuto ansimare, gemere, farmi insultare e urlare senza aver paura che qualcuno potesse sentire.
Partii con la macchina. Distava rispetto la casa di Mattia circa 10 minuti, in cui ripensai alla situazione di qualche ora prima, negli spogliatoi. Mi veniva duro al solo pensiero di quei due bei cazzoni che avevo leccato, succhiato, ben lubrificato con la mia saliva e che poi mi erano venuti in faccia.
Con questi pensieri arrivai da Mattia. Suonai il campanello e mi venne ad aprire: era in mutande, con i capelli bagnati perché appena uscito dalla doccia. Quasi intimorito, lo salutai e mi invitò a entrare. Appena chiuse la porta vidi Luca seduto sul divano, anche lui in mutande, che mi salutò alzando il braccio. Mattia mi invitò a mettermi seduto sul divano vicino a lui e Luca. La tensione era alta e loro rimasero per un attimo in silenzio.
"Perché non ti metti più comodo. Vedi anche noi siamo in mutande" disse Mattia "fa' come se fossi a casa tua".
Non me lo feci ripetere e mi trovai in mutande. L'unico problema è che il mio cazzo di 16 cm era già in tiro e le mutande faticavano a tenerlo dentro.
"Ma cosa c'è qui?" disse Luca "già sei eccitata troietta?". Si avvicinò e lo tirò fuori. Inaspettatamente cominciò a segarlo. Non riuscivo a trattenermi. Nel mentre Mattia mi accarezzava la gamba, poi gli addominali e poi iniziammo a pomiciare.
Nel mentre, ero talmente preso dall'eccitazione che non mi ero accorto che Luca si era inginocchiato davanti al divano a lavorare il mio pisello. All'improvviso se lo mette in bocca e comincia a pompare. Su e giù, mi lecca prima il precum, poi passa alle palle e poi giù di nuovo fino alla base del mio cazzo.
Mattia intanto si tira su e fa in modo che il suo cazzone sia davanti la mia bocca e allora comincio anch'io a buttarmelo in gola fino all'ugola, finché a un certo punto non inizia a pomparmi lui, scopandomi fino in gola.
Ero in trance, non capivo più nulla ma sapevo solo che dovevo soddisfare Luca e Mattia. Così staccai il primo dal mio cazzo e lo misi seduto vicino a me. Poi mi stesi in modo tale che potessi succhiare il cazzone di Luca e offrissi il culo a Mattia.
"Che troia che sei" disse sogghignando e me lo buttò dentro senza pietà. 22 cm in una botta dentro il mio culo. Ero pieno ma felice e muovevo il mio culo così da adattarmi. Poi iniziò a scoparmi con forza, mentre io succhiavo Luca e dai suoi gemiti capivo che stavi facendo un bel lavoro. Gola profonda, lo ingoiavo tutto poi gli leccavo la cappella o le sue enormi palle mentre glielo segavo.
Poi Luca prese il posto di Mattia. Mi chiese di mettermi seduto su di lui e io al volo mi impalai con il suo cazzone. Dopo che mi aveva pompato, disse:
"Fammi vedere quello che sai fare, troietta"
Lo feci impazzire. Mi muovevo su e giù forsennatamente e urlavo per il piacere di sentirlo che si muoveva dentro di me. Poi gli chiesi di stendersi un po' e ci twerkai sopra. Era estasiato e io ansimavo.
"Continua così" ripeteva Luca. Alla fine venni dopo 5 minuti, quasi contemporaneamente a lui che svuotò un carico infinito dentro di me. Ero sfinito.
"Pensi di aver finito troia?" mi disse Mattia. Ed effettivamente con lui non avevo ancora finito. Senza dirmi nulla mi prese e mi mise a pancia in su, con le gambe appoggiate sulle sue spalle. E via di nuovo: dentro tutto in un solo colpo e scopata con forza. Nel mentre mi tiene per il collo e mi guarda negli occhi. Dopo altre due pompate forti, si svuota anche lui dentro di me.
Scopammo piu volte durante la notte. La mattina dopo, Luca mi disse di sentirci più frequentemente.
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