La sorella in difficoltà 2p
di
Wbm
genere
tradimenti
Lì Carla mi strinse forte le mani emettendo un urlo, che succede cara?, lei, amore amore, quasi lacrimava, amore, le mancava il fiato, amore me lo ha messo nel culo, una sua mano sulla spalla di Carla, amore mi sta spaccando il culo, quegli sputi a lubrificarsi l’uccello e continuare a sfondarle quel buco per tanto negato anche al mio di modeste misure.
Che grande troia che sei, le disse Marta, guarda come ti fai aprire il culo, poi prese da terra la bottiglia vuota di prosecco, ecco ne vorresti un altro ind a fess?, Carla spalancò nuovamente gli occhi, da non crederci aveva un enorme cazzo che le stava spaccando il culo e una bottiglia nella vagina, lei rantolava dal piacere che entrambi le procuravano.
Di poi le dette le ultime tre botte forti e veloci riempiendole il culo di sperma, solo quando si tolsero dalla mia visuale potetti vedere allo specchio che era dietro Carla come l'avevano ridotta, se la vagina sembrava il traforo del monte bianco il suo ano era una voragine tanto che quella grande stronza di Marta le infilò le cinque dita sino a mezza mano.
Una bella succhiata da parte di Marta all'uccello di Di lo fece ritornare di marmo, cazzo la sua fama era più che onesta, infatti le andò dietro le strappò le mutandine e in un solo colpo le infilò tutto l'uccello dentro facendole cacciare un urlo forte, molto intenso e profondo, mia sorella forse era molto più stretta di Carla e non abituata a grossi calibri.
La spinta ricevuta fece si che la mano scivolasse fino al polso nel culo di mia moglie, ora voi che leggete vi starete chiedendo cosa io stessi facendo, niente ero in trans, Di sembrava un toro instancabile, finalmente Marta liberò l'ano di Carla e fu spinta accanto a lei nella stessa posizione, con lo sguardo spiritato dall’immenso piacere che provavano.
Adesso le dava forti bordate, le stava veramente sfondando la fessa, le usciva completamente per poi sbatterglielo forte in un colpo solo, questo tre o quattro volte poi cacciò fuori un paio di copiosi e densi schizzi di sperma.
Questi ora dal fondoschiena colavano tra lo spacco, prese quasi la rincorsa e, aaaaaaaaaaaaaaaaaaah, uscì dalla bocca di Marta capii che con quella specie di rincorsa aveva rotto il culo anche a mia sorella, lei portò indietro un braccio per attutire i colpi, sembrava quasi volerle entrare dentro più in profondità possibilità, più del lecito consentito.
La serata per me si concluse con la vista di Carla che ripuliva con la lingua gli orifizi di mia sorella colanti di sperma rigato di rosso sangue, dietro aveva Di che le infilava con forza quattro dita nella vagina, la stimolò sono a farla venire e pisciarsi sotto dall’immenso godimento che la stava sconquassando dall’interno del suo torace, vibrando infinitamente.
Le due continuavano a schifarsi ma nei giorni successivi hanno continuato a lesbicare tra loro poi il nostro amico chiese a Marta di visionare il copione per un suo lavoro, mia moglie controvoglia la dovette accompagnare, io ero di servizio a lavoro, tornarono oltre le tre di notte, Carla si fiondò sotto la doccia poi venne sul letto accanto a me baciandomi.
La riunione cominciò come un normale pomeriggio di lavoro, poi dopo una bella cena sull’ampio terrazzo lei era rimasta a parlare con Di e altri due, Marta era rientrata da un po’ e non tornava, si alzarono per cercarla, era con gli altri tre, cazzo era con uno che se la fotteva piegata sul tavolino mentre succhiava alternativamente gli altri due.
Amore scusami ti prometto che non li rivedrò mai più, anzi sto cercando un appartamento per tua sorella perché voglio che la nostra vita ritorni come prima, io amo e amerò sempre e solo te, quella nostra vita unica ed introvabile, lei sarà libera di vivere la sua e continuare per la nuova strada appena intrapresa, senza più coinvolgimenti altrui.
Amore eravamo noi due uniche donne con cinque di loro uno più dotato dell’altro, a pochi passi da quella soglia ho sentito quattro mani che mi carezzavano, mi toccavano tutta, mi massaggiavano, il mio corpo reagiva contrariamente a ciò che la mente mi diceva, presero a baciarmi ovunque, dove mai pensavo che potesse piacermi in quella maniera.
Amore hanno cominciato a scoparmi la in piedi mentre vedevo l’altra troia farsi sbattere a turno gli altri tre, non me ne sono accorta fin quando ho sentito l’altro entrarmi da dietro, in piedi con una gamba alzata ne stavo prendendo uno davanti e l’altro nel culo, il tutto è andato fuori controllo, non credo che nessuno si sia risparmiato a farci godere.
Amore mio credo proprio che mi abbiano scopato tutti e cinque alternandosi in ogni buco, mi ha sfondato la passera in due, per fortuna a me hanno risparmiato di aprirmi definitivamente il culo, tua sorella urlava come una dannata, Di ci stava entrando con quello nero, scusami amore ho bevuto tutta la loro sborra assieme alla tua povera sorellina troia.
Di una sera mi invitò ad una fasta in una villa in periferia, una favola, piscina all’esterno ed idromassaggio all’interno con sauna a sala fitness voleva chiarirsi con me, scusarsi in qualche maniera, il sesso era per lui una malattia, non ne poteva fare a meno, voleva in qualche maniera sdebitarsi con me per avermi scopato più volte la moglie e la sorella.
C’era molta gente ben vestita e ben truccata, Di mi disse che voleva ricambiare e sdebitarsi della volta precedente, dopo poco mi portò in una camera al piano di sopra dove aveva fatto venire delle ragazze, forse erano squillo, ma di alto bordo, mi hanno veramente strapazzato per più di un’ora, certo a fasi alterne non sono mica uno stallone io.
Che serata, che ragazze, erano davvero perfette hanno saputo trattarmi come mai nessuna prima di allora, Carla è stata sempre focosa, ma mai così troia, la mia vita però era lei e tra le sue braccia volevo ritornare e continuare il nostro sodalizio buttandomi tutto alle spalle senza rimuginare sugli sbagli fatti e rifatti in quell’unica settima.
Che grande troia che sei, le disse Marta, guarda come ti fai aprire il culo, poi prese da terra la bottiglia vuota di prosecco, ecco ne vorresti un altro ind a fess?, Carla spalancò nuovamente gli occhi, da non crederci aveva un enorme cazzo che le stava spaccando il culo e una bottiglia nella vagina, lei rantolava dal piacere che entrambi le procuravano.
Di poi le dette le ultime tre botte forti e veloci riempiendole il culo di sperma, solo quando si tolsero dalla mia visuale potetti vedere allo specchio che era dietro Carla come l'avevano ridotta, se la vagina sembrava il traforo del monte bianco il suo ano era una voragine tanto che quella grande stronza di Marta le infilò le cinque dita sino a mezza mano.
Una bella succhiata da parte di Marta all'uccello di Di lo fece ritornare di marmo, cazzo la sua fama era più che onesta, infatti le andò dietro le strappò le mutandine e in un solo colpo le infilò tutto l'uccello dentro facendole cacciare un urlo forte, molto intenso e profondo, mia sorella forse era molto più stretta di Carla e non abituata a grossi calibri.
La spinta ricevuta fece si che la mano scivolasse fino al polso nel culo di mia moglie, ora voi che leggete vi starete chiedendo cosa io stessi facendo, niente ero in trans, Di sembrava un toro instancabile, finalmente Marta liberò l'ano di Carla e fu spinta accanto a lei nella stessa posizione, con lo sguardo spiritato dall’immenso piacere che provavano.
Adesso le dava forti bordate, le stava veramente sfondando la fessa, le usciva completamente per poi sbatterglielo forte in un colpo solo, questo tre o quattro volte poi cacciò fuori un paio di copiosi e densi schizzi di sperma.
Questi ora dal fondoschiena colavano tra lo spacco, prese quasi la rincorsa e, aaaaaaaaaaaaaaaaaaah, uscì dalla bocca di Marta capii che con quella specie di rincorsa aveva rotto il culo anche a mia sorella, lei portò indietro un braccio per attutire i colpi, sembrava quasi volerle entrare dentro più in profondità possibilità, più del lecito consentito.
La serata per me si concluse con la vista di Carla che ripuliva con la lingua gli orifizi di mia sorella colanti di sperma rigato di rosso sangue, dietro aveva Di che le infilava con forza quattro dita nella vagina, la stimolò sono a farla venire e pisciarsi sotto dall’immenso godimento che la stava sconquassando dall’interno del suo torace, vibrando infinitamente.
Le due continuavano a schifarsi ma nei giorni successivi hanno continuato a lesbicare tra loro poi il nostro amico chiese a Marta di visionare il copione per un suo lavoro, mia moglie controvoglia la dovette accompagnare, io ero di servizio a lavoro, tornarono oltre le tre di notte, Carla si fiondò sotto la doccia poi venne sul letto accanto a me baciandomi.
La riunione cominciò come un normale pomeriggio di lavoro, poi dopo una bella cena sull’ampio terrazzo lei era rimasta a parlare con Di e altri due, Marta era rientrata da un po’ e non tornava, si alzarono per cercarla, era con gli altri tre, cazzo era con uno che se la fotteva piegata sul tavolino mentre succhiava alternativamente gli altri due.
Amore scusami ti prometto che non li rivedrò mai più, anzi sto cercando un appartamento per tua sorella perché voglio che la nostra vita ritorni come prima, io amo e amerò sempre e solo te, quella nostra vita unica ed introvabile, lei sarà libera di vivere la sua e continuare per la nuova strada appena intrapresa, senza più coinvolgimenti altrui.
Amore eravamo noi due uniche donne con cinque di loro uno più dotato dell’altro, a pochi passi da quella soglia ho sentito quattro mani che mi carezzavano, mi toccavano tutta, mi massaggiavano, il mio corpo reagiva contrariamente a ciò che la mente mi diceva, presero a baciarmi ovunque, dove mai pensavo che potesse piacermi in quella maniera.
Amore hanno cominciato a scoparmi la in piedi mentre vedevo l’altra troia farsi sbattere a turno gli altri tre, non me ne sono accorta fin quando ho sentito l’altro entrarmi da dietro, in piedi con una gamba alzata ne stavo prendendo uno davanti e l’altro nel culo, il tutto è andato fuori controllo, non credo che nessuno si sia risparmiato a farci godere.
Amore mio credo proprio che mi abbiano scopato tutti e cinque alternandosi in ogni buco, mi ha sfondato la passera in due, per fortuna a me hanno risparmiato di aprirmi definitivamente il culo, tua sorella urlava come una dannata, Di ci stava entrando con quello nero, scusami amore ho bevuto tutta la loro sborra assieme alla tua povera sorellina troia.
Di una sera mi invitò ad una fasta in una villa in periferia, una favola, piscina all’esterno ed idromassaggio all’interno con sauna a sala fitness voleva chiarirsi con me, scusarsi in qualche maniera, il sesso era per lui una malattia, non ne poteva fare a meno, voleva in qualche maniera sdebitarsi con me per avermi scopato più volte la moglie e la sorella.
C’era molta gente ben vestita e ben truccata, Di mi disse che voleva ricambiare e sdebitarsi della volta precedente, dopo poco mi portò in una camera al piano di sopra dove aveva fatto venire delle ragazze, forse erano squillo, ma di alto bordo, mi hanno veramente strapazzato per più di un’ora, certo a fasi alterne non sono mica uno stallone io.
Che serata, che ragazze, erano davvero perfette hanno saputo trattarmi come mai nessuna prima di allora, Carla è stata sempre focosa, ma mai così troia, la mia vita però era lei e tra le sue braccia volevo ritornare e continuare il nostro sodalizio buttandomi tutto alle spalle senza rimuginare sugli sbagli fatti e rifatti in quell’unica settima.
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