Per un cazzo di video su onlifan 1

Gessica e Tancredi avevano lavori precari e mal pagati e vedevano molti che guadagnavano tanto, invidiavano quello status sociale che li circondava poi ebbero modo di capirci qualcosa in quel nuovo social che loro chiamavano ollifan, lei si chiedeva se qualcuno avesse pagato per vedere i suoi decolté come molte altre peggio di lei mostravano libere.
Dopo alcuni suggerimenti fu avviato il profilo ma non rendeva come sperato, le fu suggerito da alcune amiche di mostrarsi nuda, superata la gelosia iniziale del marito, cominciarono i primi incassi con il primo nudo parziale, i commenti erano molto chiari, volavano vedere di più, Tancredi cominciava a spazientirsi, ma come si dice il pelo…
Gli introiti si facevano vedere e la cosa cominciava proprio a piacerle alla Gessica, quel ditino tra le piccole labbra le fruttò parecchio, il compagno non riusciva più a tenerle testa, soprattutto a quei commenti che volevano qualche video hot, poi dagli hot passarono a richiedere quelli hard, si fece convincere a farsi filmare durante un rapporto sessuale.
I commenti ebbero un risvolto tutt’altro che positivo ed i commenti disastrosi, qualcuno aveva chiesto lei dove avesse trovato pisellino moscio, il mondo dei social è spietato, così a lei le venne in soccorso una ragazza conosciuta sul social e poco distante da loro, Gessica convinse Ti che serviva qualcosa per risollevare l’andamento, avevano bisogno di soldi.
Le foto colpirono i fans e presto divennero video molto hot, le discussioni nella coppia facevano contrasto con gli incassi, il duo aveva fatto il boom, poi per lei quello non significava tradire, poi fu convinta ad abbandonare il duo, perdendo così di volta in volta sempre più incassi, l’amica invece andava a gonfie vele con l’aiuto del compagno.
Tancredi vedeva il morale a terra della sua Gessica, gli introiti calare drasticamente, così col nodo alla gola concesse alla sua donna di ricontattare l’amica, lei prese a saltare di gioia per tutta la stanza, la telefonata fu particolare, l’amica avrebbe voluto far partecipare il compagno, T era impietrito, G-tanto penserà solo a lei a me non mi toccherà proprio.
Appena ritornata a casa le fu chiesto come fosse andato, lei avviandosi verso la doccia concesse un tutto sommato bene, lui mentre sentiva scendere l’acqua prese a vedere il video, lunghetto ma molto eccitante, era orgoglioso della sua donna che respingeva ogni assalto del maschio anche se la lingua dell’amica la stava facendo impazzire e cedere.
L’ultimo scena dell’altra ragazza stesa che leccava lei è si faceva scopare dal compagno, G era in estasi ad occhi chiusi, lui le prese la testa e le infilò la lingua in bocca, il bacio vorticoso durò poco, lei gli dette uno schiaffo, lui però rispose prendendola per la nuca e spinta giù fu costretta a prenderglielo in bocca appena uscito dalla passera dell’altra donna.
Finale lei che mandava giù tutto ciò che le era stato riversato in bocca poi stesa lui le mise due dita nella ficca è fatta squirtare, G uscita dal bagno guardava in lacrime suo marito, lui farfugliava qualcosa, poi si abbracciarono sul letto, lui la perdonava, era stata costretta, rivendicò solo che a lui non aveva mai concesso l’ingoio, G-mai più non temere.
Quel video portò degli incassi esorbitanti tanto che inaspettati, lei ebbe un messaggio dall’amica a parteciparne ad un altro, lui- bene, lei-cosa bene?, lui-bene ci servono altri soldi, lei-altri soldi? Lo sai che forse lui vorrà fare altro?, lui-amore lo so, e non sai quanto mi senta male a pensare quel coso enorme nella tua passerina stretta, pensa a quanti…
Lui non immaginava ma nella mente di lei andava la scena dietro le quinte del video precedente di lei che corsa in bagno a sciacquarsi la faccia fu presa e spinta nella grande e lussuosa doccia con la faccia sulle mattonelle, si sentì dilaniare la passerina, fu sbattuta forte, una scopata passionale e tanto da sentirsi veramente sfondata al massimo.
Beh contento lui, ora le corna sarebbero state lecite, perché approvate dal marito, da quel facile guadagno, i giorni trascorsero e tutto andò secondo i piani, lei era strana, lei cercava di capire lo stato di lui, comprese che il video non fu nemmeno visto, occhio non vede e cuore non duole, ma ora a lei era altro a dolerle e lui non se ne accorse per niente.
Una sera un amico si avvicinò a lui e gli chiese come stesse, se la scena avesse sortito effetto nel loro rapporto, il video aveva spaccato in tutti i sensi e tra amici non si parlava di altro, che sua moglie fosse una strafica si sapeva, ma che fosse disposta a tanto era davvero strano, era rimasto senza parole non sapeva proprio come fossero andate le cose.
Era in macchina sulla via del ritorno, gli era stato messo quel tarlo nella testa, posteggiò sotto casa, avviò il video, le due amiche erano messe a 69, poi il compagno dell’amica si avvicinò alle due, il suo cazzo era più che notevole, G lo prese dolcemente tra le labbra, baciandolo e passandogli la lingua per tutta la sua lunghezza, poi tutto in bocca.
Lui si sentiva una merda, quella bocca era la sua, quella bocca era quella a cui dava il buongiorno a lui ed alle sue figlie ogni mattina, ora la vedeva scambiarsi con la passera dell’amica quel grosso uccello, l’immagine poi che riprendeva il suo sedere, quella lingua nella passera e quelle dita impertinenti poi quelle di lui che cercavano rifugio proprio lì.
La sentiva protestare, suoni confusi forse lo aveva preso in bocca, l’amica le aveva messo due dita nella fica mentre lui aveva aggiunto il secondo del culetto, G già ansimava, lui cambiò posizione, ora erano le due lingue a leccare i due orifizi, il cuore prese a battere a mille quando vide lui posizionarsi, penetrarla con forza ed intensità facendola gemere.
Stava vedendo la sua G scopata con forza, la stava martellando fino a cacciarlo fuori e risbatterglielo dentro con ancora più forza, merda, nell’ultima spinta sembrava aver sbagliato mira, l’audio lo gelò, si sentì chiaramente G gridare, no nel culo no, suppliche non ascoltate, tra i lamenti le fu sfondato malamente il culo per parecchio tempo tra le sue lacrime.