Yunus il Turco 3 - Il giorno dell'incontro
di
Rigoberto
genere
tradimenti
Viviana ha voluto mi preparassi bene prima dell'incontro con Yunus. Mi ha fatto tre clisteri per pulirmi l'ano e mi ha dato tutte le raccomandazioni e i consigli premurosi come se fossi una giovane amica alle prime esperienze. Avrebbe anche voluto depilarmi il pube e l'ano ma sono riuscito ad oppormi. Mi ha detto che me ne pentirò ma ancora non ho capito a cosa alludesse.
Lei, stranamente, non ha curato il suo look. Indossa un pantalone nero dal taglio sportivo, le sneakers, una camicia sblusata bianca e il giubbino di pelle nero. I capelli raccolti in una coda di cavallo, trucco leggerissimo, niente rossetto e i soliti braccialetti e collanine d'oro. Sotto la camicia ha messo un reggiseno bianco semplice, di quelli che usa tutti i giorni, altra cosa inconsueta rispetto agli incontri di questo tipo che abbiamo fatto in passato quando non mette mai il reggiseno per fare intravedere le tette perfette, sotto indumenti trasparenti. Pare come se l'uomo che stiamo andando ad incontrare, non la interessasse minimamente.
Io invece, non posso negarlo, sono teso e in evidente apprensione, come se stessi affrontando un esame molto impegnativo. Cerco quindi un ultimo disperato tentativo per dissuaderla dal realizzare questa fantasia, minando la sua convinzione...
Vivy, sei proprio sicura di quello che stiamo facendo? È un ragazzino...
Smettila. Non è un ragazzino. Ha più di quarant'anni. Ti sembra giovane perché cura il suo aspetto, è sportivo ed è sano, fidati. Ho fatto tutte le verifiche del caso. Se non fossi stata così sicura, non avrei sprecato un'occasione, per me così importante, rischiando di rovinare la mia fantasia più bella.
Abbiamo parlato a lungo anche di questo incontro, mi ha spiegato come si svolgerà e cosa faremo. La sua idea mi ha convinta pienamente e si è dimostrato un uomo maturo e autoritario come piace a me, che conosce perfettamente le dinamiche di coppie come noi e poi ha capito perfettamente quello che voglio. Ecco perché credo che sia il maschio perfetto per te... e per me. Rilassati e segui i miei consigli... che di maschi alfa, modestamente, me ne intendo... eheheh.
Fai tutto quello che ti diremo di fare ed esegui gli ordini senza discutere. Io sarò vicino a te e non ti lascerò un secondo da solo.
A casa di Yunus.
Il palazzo è adiacente a quello del Consolato turco, vecchio stile e signorile. Viviana suona al citofono con sicurezza, già sapendo il nome a cui suonare e quando una voce maschile risponde, dice solo: Siamo noi.
Il portone si apre, entriamo e ci dirigiamo all'ascensore. Vivy digita il bottone del 4° piano e l'ascensore sale come la mia ansia, in aggiunta a una evidente apprensione. Viviana invece sembra tranquilla e mi da l'impressione di aver percepito il mio stato d'animo e la cosa la diverte in modo particolare tanto da fare battutine ironiche sul mio stato d'animo...
Sembri proprio una ragazzina al suo primo appuntamento... rilassati, cosa vuoi che sia? E poi non sei tu a dover fare la prestazione... tu la devi subire hihihi.
Smettila di fare la stupida, non ci trovo niente da ridere...
Uh che musone!!
Guarda che questo è un gioco che facciamo per divertirci e io mi diverto così. Anzi mi sto divertendo come una pazza da tre giorni. Non mi rompere con le tue paturnie isteriche.
Piuttosto sappi che il gioco inizierà subito, appena entreremo in casa. E io assumerò il ruolo della SUA complice, non la tua e una volta varcata quella porta, non avrai più scampo, quindi fattene una ragione.
Giunti al piano, c'era una porta appena socchiusa e quando ci palesiamo, si apre completamente e un uomo alto quasi due metri e grosso come un armadio, con i capelli rasati quasi a zero e gli occhi nerissimi ci accoglie e ci lascia entrare indicando la strada per il soggiorno.
Il suo abbigliamento mi sorprende per la sua semplicità. Indossa dei pantaloni dal taglio classico, grigio chiaro e una camicia bianca, fuori dai pantaloni e con le maniche rivoltate. A piedi nudi, si muove con passo leggero e sicuro sul pavimento di parquet.
L'uomo entra nella stanza dove ci eravamo avviati, mi ignora completamente e va dritto a salutare Viviana con un sorriso e un bacio sulle guance. Poi gli offre da bere da un piccolo piano bar facendomi segno di rimanere distante da loro, quasi a far intendere di non disturbare il loro flirt con la mia presenza. Vivy fa un po la civettuola con lui e gli spiffera subito il mio stato d'animo e quello che abbiamo fatto prima di venire, ridicolizzandomi con commenti ironici e aggiungendo infine: ho fatto esattamente tutto ciò che mi hai detto, è pronto, è tutto tuo...
[Segue]
Lei, stranamente, non ha curato il suo look. Indossa un pantalone nero dal taglio sportivo, le sneakers, una camicia sblusata bianca e il giubbino di pelle nero. I capelli raccolti in una coda di cavallo, trucco leggerissimo, niente rossetto e i soliti braccialetti e collanine d'oro. Sotto la camicia ha messo un reggiseno bianco semplice, di quelli che usa tutti i giorni, altra cosa inconsueta rispetto agli incontri di questo tipo che abbiamo fatto in passato quando non mette mai il reggiseno per fare intravedere le tette perfette, sotto indumenti trasparenti. Pare come se l'uomo che stiamo andando ad incontrare, non la interessasse minimamente.
Io invece, non posso negarlo, sono teso e in evidente apprensione, come se stessi affrontando un esame molto impegnativo. Cerco quindi un ultimo disperato tentativo per dissuaderla dal realizzare questa fantasia, minando la sua convinzione...
Vivy, sei proprio sicura di quello che stiamo facendo? È un ragazzino...
Smettila. Non è un ragazzino. Ha più di quarant'anni. Ti sembra giovane perché cura il suo aspetto, è sportivo ed è sano, fidati. Ho fatto tutte le verifiche del caso. Se non fossi stata così sicura, non avrei sprecato un'occasione, per me così importante, rischiando di rovinare la mia fantasia più bella.
Abbiamo parlato a lungo anche di questo incontro, mi ha spiegato come si svolgerà e cosa faremo. La sua idea mi ha convinta pienamente e si è dimostrato un uomo maturo e autoritario come piace a me, che conosce perfettamente le dinamiche di coppie come noi e poi ha capito perfettamente quello che voglio. Ecco perché credo che sia il maschio perfetto per te... e per me. Rilassati e segui i miei consigli... che di maschi alfa, modestamente, me ne intendo... eheheh.
Fai tutto quello che ti diremo di fare ed esegui gli ordini senza discutere. Io sarò vicino a te e non ti lascerò un secondo da solo.
A casa di Yunus.
Il palazzo è adiacente a quello del Consolato turco, vecchio stile e signorile. Viviana suona al citofono con sicurezza, già sapendo il nome a cui suonare e quando una voce maschile risponde, dice solo: Siamo noi.
Il portone si apre, entriamo e ci dirigiamo all'ascensore. Vivy digita il bottone del 4° piano e l'ascensore sale come la mia ansia, in aggiunta a una evidente apprensione. Viviana invece sembra tranquilla e mi da l'impressione di aver percepito il mio stato d'animo e la cosa la diverte in modo particolare tanto da fare battutine ironiche sul mio stato d'animo...
Sembri proprio una ragazzina al suo primo appuntamento... rilassati, cosa vuoi che sia? E poi non sei tu a dover fare la prestazione... tu la devi subire hihihi.
Smettila di fare la stupida, non ci trovo niente da ridere...
Uh che musone!!
Guarda che questo è un gioco che facciamo per divertirci e io mi diverto così. Anzi mi sto divertendo come una pazza da tre giorni. Non mi rompere con le tue paturnie isteriche.
Piuttosto sappi che il gioco inizierà subito, appena entreremo in casa. E io assumerò il ruolo della SUA complice, non la tua e una volta varcata quella porta, non avrai più scampo, quindi fattene una ragione.
Giunti al piano, c'era una porta appena socchiusa e quando ci palesiamo, si apre completamente e un uomo alto quasi due metri e grosso come un armadio, con i capelli rasati quasi a zero e gli occhi nerissimi ci accoglie e ci lascia entrare indicando la strada per il soggiorno.
Il suo abbigliamento mi sorprende per la sua semplicità. Indossa dei pantaloni dal taglio classico, grigio chiaro e una camicia bianca, fuori dai pantaloni e con le maniche rivoltate. A piedi nudi, si muove con passo leggero e sicuro sul pavimento di parquet.
L'uomo entra nella stanza dove ci eravamo avviati, mi ignora completamente e va dritto a salutare Viviana con un sorriso e un bacio sulle guance. Poi gli offre da bere da un piccolo piano bar facendomi segno di rimanere distante da loro, quasi a far intendere di non disturbare il loro flirt con la mia presenza. Vivy fa un po la civettuola con lui e gli spiffera subito il mio stato d'animo e quello che abbiamo fatto prima di venire, ridicolizzandomi con commenti ironici e aggiungendo infine: ho fatto esattamente tutto ciò che mi hai detto, è pronto, è tutto tuo...
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