Il buco della serratura

di
genere
voyeur

Durante il covid io e la mia coinquilina Alessia rimanemmo bloccati nel nostro bilocale a Milano. Avrei voluto prendere un treno e scendere a casa in Calabria, ma non ci riuscí così rimasi 3 mesi li. Inizialmente fu difficile perché passare tre mesi a stretto contatto (letteralmente l'unica persona vista a parte il cassiere del Conad) con una persona con cui passi veramente poco tempo durante l'anno (dati gli impegni incrociati, il lavoro, ecc) é veramente difficile, ma col tempo ci abituammo alla convivenza a stretto contatto.
La cosa più difficile fu la rinuncia al sesso, anche casuale, dato che la mia ragazza viveva lontano e non potevamo ricongiungerci. L'astinenza produsse in me uno stato di eccitazione repressa difficilmente sfogabile nelle due mura. A volte Alessia mi metteva una mano sulla spalla e il mio cazzo si induriva a tal punto che dovevo andare in bagno a spararmi un segone, altrimenti sarebbe stato imbarazzante.
Ma veniamo ad Alessia: una ragazza Salentina molto simpatica, formosa, con i fianchi larghi, delle belle tette, e un culone ciccione che devo dire mi aveva sempre fatto sangue. In quelle settimane iniziai pian piano a desiderarla sempre più, bastava il minimo sguardo che mi saliva una voglia di scopare insensata, ma essendo entrambi fidanzati (e entrambi felicemente) la cosa era un po' complessa diciamo.
Un giorno di fine marzo, finito di lavorare stavo per fare degli esercizi quando la sentì entrare in bagno per fare la doccia. Già durante le settimane precedenti mi era salita una voglia matta di spiare dal buco della serratura, ma forse per il pudore o la paura di esser scoperto non l'avevo mai fatto. Mi avvicinai pian piano, lasciai la televisione accesa nell'altra stanza per non dare nell'occhio, attesi il momento in cui l'acqua della doccia smise di scorrere e mi chinai. Alessia uscì dalla doccia in tutto il suo splendore, era anche meglio di come mi ero immaginato. La sua fica era totalmente rasata con un ciuffo di peli che spuntava sopra il clitoride. Da impazzire. La vidi mentre strusciava questo asciugamano sul corpo, sul culo, mentre metteva una crema sulle gambe. A un certo punto tirò fuori uno spazzolino da denti e inizio a lavarsi i denti completamente nuda, era uno spettacolo. Mi toccai più volte il cazzo ormai di marmo ma non ebbi il coraggio di tirarlo fuori per farmi una sega veloce. Il nostro appuntamento giornaliero della doccia "con vista" spezzò la routine della pandemia, ogni giorno cercavo di scoprire qualcosa di più del suo corpo e la notte mi sparavo dei segoni ripensando al suo culone ciccione. Un giorno, verso la metà di Aprile, mentre mi facevo la doccia, sentí dei rumori dalla porta, il giorno dopo idem, iniziai a pensare di esser spiato pure io. Così andai a comprare una microcamera e la piazzai nel corridoio. Prima di andare a fare la doccia la attivai e sorpresa, la sera riguardando il filmato mi resi conto di venire spiato anche da lei...la perversione si fece sempre più alta. Il giorno successivo, una domenica, non potrò mai dimenticarlo, dopo la doccia guardai la porta e iniziai a segarmi verso di essa, ogni tanto dicevo anche sottovoce "Alessiaaa" per farle capire l'interesse. Ormai avevo praticamente smesso di guardare dal buco della serratura: preferivo guardare le registrazioni di Alessia che si toccava mentre io facevo la doccia o mi segavo in bagno. Una mattinata passai allo step successivo, la spiai in camera sua mentre si masturbava. Era sdraiata sul letto, si toccava questa fica sempre bagnata col mano sinistra, mentre la destra strizzava i capezzoli. La vedevo contorcersi e godere, e non c era niente di meglio al mondo. Una sera mi armai di coraggio, mentre guardavamo un film poggiai la mia mano sulla sua coscia, e mi avvicinai sempre di più al suo ventre...lei mi guardò all'inizio stranita, poi capí che sapevo...disse "come l'hai scoperto?" e io le dissi una bugia, ossia che una volta l'avevo scoperta dietro la porta del bagno...arrossí ma questo non placò la mia voglia di lei. Mi avvicinai al suo orecchio, sussurrai, e iniziai a baciarle il collo, nel frattempo la mia mano andava giù fino a esplorare l'interno della sue mutande. Ci baciammo sul divano, ci spogliammo e iniziammo a toccarci a vicenda, la vidi venire e pretesi il pompino finale. Lei si abbassò e iniziò col su e giu...di rado si alzava e leccava dalla cappella fino alle palle, poi lo prendeva in mano, lo accarezzava, e lo riprendeva in bocca. Concluse con la mano, aveva un tocco magico, e io esplosi sporcando tutto. Nei giorni successivi iniziammo a mandarci foto hard, ognuno nella nostra stanza, per stuzzicarci, ma avvicinandosi la fine del lockdown non volevamo andare oltre. Però l'ultima sera, il 3 maggio, dopo che mi mandò una foto del suo culo a pecora nel letto, le scrissi "ora vengo di li e ti scopo"...non ricevetti risposta, 5, 10, 15 minuti e andai nella sua camera. Era proprio come nella foto, girata verso di me, supina, col culo che puntava verso di me, totalmente nuda. Non esitai, tirai fuori il cazzo e lo infilai dentro. Non durò molto, non scopavo da mesi e volli assaporare tutto del momento; strizzai forte quel culo, lo presi a schiaffi mentre i miei colpi si facevano sempre più profondi e veloci. Arrivato al limite palpai le sue tettone e cercare di prolungare quel momento, ma esplosi nella sua figa. Passammo tutta la notte a scopare. Non male come pandemia
scritto il
2023-08-26
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