Fotografando la zia - parte due
di
Saltellante
genere
incesti
Disclaimer: non l'ho fatto nella prima parte perché mi sembrava scontato, però dato che é sempre meglio essere chiari, voglio precisare che questi racconti sono ovviamente frutto di fantasia e non sono in alcun modo riferimenti a fatti o persone reali.
PARTE DUE
Tornato a casa avevo ancora un carica erotica addosso pazzesca. Mi chiusi in camera e ci misi veramente poco a scaricare tutte le foto e tirarmi una sega da paura. Che situazione surreale. Ma ora non avevo altro in testa se non mia zia mezza nuda in pose sexy per me.
Dovevo andare oltre, dovevo provare a spingerla più in là.
Non fu facile però organizzare la seconda manche, non era semplice contattarla e parlare in modo esplicito. In più trovare un buco per essere nuovamente soli era ancora più difficile. Mia zia poi era un po' restia nel farsi fotografare ancora, però sorprendentemente era curiosa di vedere il risultato degli scatti. Incredibilmente però dopo meno di un mese riuscimmo a trovare il momento buono. Un sabato pomeriggio i miei erano in montagna ed avevo casa libera per due giorni, così con la scusa di aiutarmi con le pulizie riuscì a venire.
Visto che avremmo avuto tutto il pomeriggio per noi me la presi con comoda, senza essere pressante. Parlammo del più e del meno per una buona ventina di minuti. Dopodiché lei quasi si mise a fare lavori di casa, talmente era abituata, ma in quel momento la fermai.
" Zia mi dispiace ma non è il momento di fare le pulizie. Ora devo mostrare alla mia modella la mia opera" e dicendo questo accesi la TV con già la prima foto sullo schermo.
"Quasi dimenticavo" disse ridendo e guardò il primo scatto. Rimase di stucco, era bellissima. Ed era ancora una di quelle da vestita. Iniziammo così a vederle tutte in sequenza. Lei a stento parlava, soprattutto quando arrivarono quelle più hot.
"Sembro proprio una porca in queste foto" disse infine per sdrammatizzare "chissà cosa penserai di me"
"che non potrei chiedere modella migliore" dissi con uno sguardo serio ma mantenendo comunque un sorriso "allora che dici, ti va di fare un altro shooting con me?" Non ero sicuro di quale potesse essere la reazione, non avevo fatto nulla per istigarla se non mostrarle le foto. Volevo fosse una cosa naturale.
"Sì, sono qua per questo in fondo, no?" Rispose invece subito lei
Non me l'aspettavo, ma presi la palla al balzo ed iniziammo subito con l'organizzazione. La mandai a cambiarsi e truccarsi. Le avevo comprato il giorno prima dei vestiti, intimo compreso per essere sicuro che avesse qualcosa di sexy pronto all'uso per non perdere l'occasione. Lei non fece domande, prese il sacchetto e si cambiò.
Poco dopo uscì ed era semplicemente fenomenale. Le avevo preso un vestaglia da casa azzurrine che arrivava a malapena al ginocchio, smanicata con delle spalline sottili, strettina in modo da fare risaltare tutte le forme. Delle calze nere autoreggenti con giarrettiera in pizzo nera. Perizoma nero e reggiseno in pizzo abbinato. Tacchi e trucco di mia mamma. Sbalorditiva. Ormai non sembrava più mia zia. Non la riconoscevo, ma non solo fisicamente. Si era messa in gioco, io la facevo sentire ancora una bella donna e lei voleva 'premiarmi' per questo. Non mancarono i miei mille complimenti e la sua timidezza sembrava scomparsa quasi per magia.
Ci spostammo in camera, debitamente preparata, e la danza ebbe inizio. Cominciammo con i soliti scatti semplici, sorrisi, giochi di sguardi in camera, pose mano a mano più sexy. Lei sempre più mia complice. Non passo molto che le chiesi: " Zia che ne dici di togliere quella vestaglia e mostrare l'intimo che ho preparato per te?"
No rispose ma inizio a spogliarsi lentamente. Il mio dito era velocissimo, feci un sacco di scatti.
"Così va bene signor fotografo?" Chiese una volta rimandata senza vestito
Che diavolo stavo facendo? Era così surreale, un servizio fotografico da boudoir, a cui mia zia sarebbe stata protagonista. Stavamo superando un sacco di linee solitamente inattraversabili, soprattutto per zia e nipote. Eppure non riuscii a riflettere a lungo perché in pochi istanti lei era là ad aspettarmi, gli occhi spalancati e le guance arrossate.
"Wow" ho detto, "sei perfetta."
"Sei pronto per continuare?"
Tenni il suo sguardo fisso negli occhi, già il mio battito mi rimbombava nelle vene mentre annuivo. Sorrisi, prendendo un respiro profondo.
"Pronto quando lo sei, zia"
"E se dovessimo pareggiare un po' il campo di gioco?" Mi chiese riflettendo un attimo. chiesto. La guardai confusa
" io sono sempre mezza nuda, ma te invece niente, sempre vestito, non é così giusto?
Accettai senza pensarci troppo. Mi sono tolti la maglietta e i calzini lasciandomi solo con i jeans.
"Oh così va meglio, guarda che bello che si è fatto il mio nipotino qua…"
Sorrise, alzando le mani toccando la porta.
"Allora signor fotografo... Dove mi vuoi?" chiese appoggiandosi ancora una volta al telaio, questa volta facendo scivolare una gamba contro l'altra.
Deglutii, lottando per trovare la mia voce. "Ricominciamo dal letto."
Si sedette all'estremità della trapunta bianca, di fronte a noi. Avvicinai la telecamera all'occhio.
"Iniziamo con te seduto dritto. Gambe unite ma piedi divaricati."
"Così?" Ha fatto proprio questo, fissandomi dritto negli occhi, posata come se fosse l'incarnazione del desiderio di ogni uomo.
"Perfetto!"
"Ora porta le mani sulle ginocchia mantenendo le braccia dritte... Ecco. Incredibile, assolutamente sbalorditivo."
Le mie dita hanno fatto la loro magia scattando e cambiando le impostazioni.
"Ora fammi il broncio. Bello. Ora stuzzicami un po'..." e lo fece. Dapprima mandando un bacio, poi passandosi la lingua sulle labbra. "Ora allarga le gambe, ma solo un po'. Ricorda che stai stuzzicando la telecamera. Stuzzica lo spettatore"
E lo ha fatto, facendo il broncio, leccando, mandando baci.
"Bellissimo. Ora allargarle un po' di più." Le sue ginocchia erano ora a 30 centimetri di distanza.
"Di più", ho istruito. Le allargò ancora. Le sue mani iniziarono a strofinarsi su e giù per le cosce mentre il suo petto iniziava ad alzarsi e abbassarsi in respiri profondi, ma in ogni momento, mantenendo la sua attenzione fissa sull'obiettivo della fotocamera.
I miei occhi saettarono sul suo corpo, mostrato eppure nascosto in una tale provocazione erotica. Le sue mani si muovono dolcemente su e giù per le sue cosce, scivolando contro la sua pelle tesa lasciando una scia di pelle d'oca che le increspava il corpo. Il tessuto delle sue mutandine aderiva con appena un accenno di trasparenza, anche se non abbastanza per mostrare cosa c'era sotto. Tuttavia, i miei occhi indugiavano, affascinati dall'area in cui la pelle morbida delle sue cosce interne incontra la curva del suo bacino.
I suoi seni si sollevavano con respiri profondi. Ognuno sembrava minacciare di far fuoriuscire dalla scollatura del reggiseno, mentre lei di tanto in tanto alza le spalle, spingendo ancora di più il petto in fuori.
È stato a dir poco surreale, questo spettacolo proibito davanti a me mentre sentivo solo il suono del respiro affannoso e il clic, clic, clic del mio otturatore con ogni immagine catturata.
Potevo vedere le sue dita che cominciavano a massaggiarle la pelle mentre si mordeva il labbro inferiore guardandoci.
"Come stai zia?" chiesi, continuando a scattare
"Sto bene, caro" rispose tranquillamente " te come va?"
Ho sorriso. "Sei incredibile. La donna più sexy che abbia mai fotografato."
"Veramente?" chiese, anche se non sembrava una domanda. Si tolse le mani dalla coscia e le mise entrambe tra le gambe sul letto, le sue braccia ora le stringevano i seni insieme.
Non sono riuscito a fare clic abbastanza velocemente.
"Assolutamente." Le mie dita erano sfocate. "Che caldo! Mantieni quella posa per un momento. Eccellente. Ora apri la bocca un po' come se stessi emettendo un gemito."
E lo ha fatto; solo lei gemeva davvero. Un suono calmante e sensuale che mi fece pulsare il cazzo.
Era come se stessi guardando un'altra donna, o almeno quella che avrebbe dovuto essere liberarsi ancora una volta. Le sue inibizioni scivolano via, cedendo a questa creatura primordiale che desiderava essere liberata.
"Perfetto," dissi dolcemente. "Ora fai scivolare una mano sullo stomaco e poi prendi il seno." Non riuscivo quasi a credere che le parole uscissero dalla mia bocca, ma lo fecero e lei obbedì senza pensarci due volte. Quello che non mi aspettavo era che lei mettesse l'altro proprio sopra la sua figa con il dito medio premuto nella fessura.
"Dannazione," sussurrai mentre mi divenne duro senza preavviso. "È così incredibilmente eccitante zia" dissi quando vidi i suoi occhi spostarsi sulla mia condizione. La sua mano le strinse la tetta.
"Quel reggiseno si allaccia davanti, giusto?" Ho chiesto.
"Davanti," disse.
"Slaccia la fibbia ma tieni le coppe al seno." Dio, volevo vederla.
Le sue mani si spostarono tra le tette, applaudendo un gancio e poi liberandosi di scatto. Il mio cuore perse un battito mentre la guardavo scoprire lentamente la pelle tra i suoi seni.
Teneva le coppe contro la pelle, aspettando indicazioni.
"Fammi vedere", ho ordinato.
E proprio così, ha tirato via il reggiseno rivelando il seno più impeccabile che avessi mai visto. I capezzoli erano duri e marroni contro la sua pelle pallida. Erano fermi ma avevano quella quantità perfetta di abbassamento. Rimasi per la seconda volta su due davanti a questo spettacolo senza parole mentre lei scrollava le spalle e il reggiseno cadeva dietro di lei.
Mi sentivo la bocca secca quando finalmente mi ricordai di prendere fiato.
"Ora voglio che ti alzi" ordinai. "Ti voglio contro il muro con le spalle rivolte a noi e appoggiata sui fianchi."
Sorrise e si alzò e con un deciso movimento dei fianchi attraversò la stanza fino a un muro quasi spoglio. Si sporse in avanti presentando il suo meraviglioso culo. Mi guardò da sopra la spalla, in attesa di istruzioni mentre muoveva i fianchi da un lato all'altro.
"Perfetto." continuai, scattando via. "Come ti senti?"
Chiuse gli occhi e fece le fusa. "Troia".
"Bene, adesso metti un piede su quello sgabello e sgancia la giarrettiera."
E lo ha fatto, lentamente. Prima la sinistra, poi la destra.
"Ora fai scivolare la giarrettiera verso il basso piegando i fianchi."
Incrociò le gambe e si chinò, i suoi occhi non lasciavano mai i miei. Ha spinto il suo culo perfetto verso di noi mentre faceva scivolare la giarrettiera sui fianchi e lungo le sue lunghe gambe. Una volta che la gravità poté prendere il sopravvento, caddero per il resto della strada, lasciandola uscire dai minuscoli frammenti di tessuto; lasciandola solo in mutandine e calze.
Ho continuato a scattare furiosamente.
"Girati" dissi.
L'ha fatto. La sua schiena premette contro il muro e le sue mani cominciarono a esplorare il suo corpo.
"Prenditi i capelli", le dissi. "Ora con l'altra mano afferra il seno. Bene. Ora pizzica il capezzolo."
Un basso gemito attraverso i denti stretti le sfuggì dalla bocca mentre lo faceva. Le sue gambe premute insieme, sfregando avanti e indietro l'una contro l'altra.
"Ora guardami e prendi i tuoi seni con entrambe le mani come se li stessi offrendo a me."
"Così?" Premette insieme le tette con un dito su ogni capezzolo, circondando la protuberanza e stimolandola come una scossa elettrica. Piccole gocce di sudore iniziarono a gocciolare.
"Questo ti eccita?" chiesi conoscendo benissimo la risposta.
"Mm-hmmm," gli occhi chiusi mentre continuava a giocherellare con i suoi capezzoli. "Mi ricorda qualcosa che ho dimenticato da tempo."
"Che cosa?" Ho chiesto.
Aprì gli occhi e liberò le tette.
"Mi ricorda quanto amo avere il cazzo di un uomo proprio qui," disse facendo scorrere il dito medio lungo il petto, tra i suoi globi ansimanti.
"Ti piace, eh?" Ho chiesto.
"Oh dio, sì," sussurrò. "Davvero. Adoro rendere duro un uomo e sentirlo premere contro di me." I suoi occhi ancora una volta saettarono verso la mia erezione nascosta, pulsando e implorando liberazione.
Stava diventando sempre più difficile mantenere il controllo. È ora di andare avanti. Superare il limite dello shooting precedente.
"Metti le mani sui fianchi e avvolgi i pollici nella cintura delle mutandine."
Lei inclinò la testa, nascondendo un sorrisetto e seguì le mie indicazioni.
"Ora tirali giù di un centimetro"
Fece proprio questo solo tirandoli via dal suo fianco mentre ondeggiava avanti e indietro; prima la sinistra poi la destra. Ogni volta accennando come se stesse per mostrarci più di quanto avevamo chiesto. Poi si abbassarono, fermandosi proprio sul più bello.
E ora la scommessa.
"Toglili", ordinai e sentii suo respiro in attesa.
Senza perdere un colpo, la zia si è abbassata le mutandine bagnate svelandomi per la prima volta la sua figa, luccicante e spalancata con una piccola ciocca di peli.
Rimase lì nuda, mostrando il suo corpo a suo nopote arrapato vestita solo di calze, scarpe e uno sguardo di pura fame carnale. Avevo giocato la mia mano, ma non avevo finito
"Torna a letto", le dissi. Ha fatto proprio questo, sedendosi sul bordo e allargando immediatamente le gambe. Mi sono avvicinato, ora in piedi tra le sue gambe e abbattendo. La mia erezione vestita ora proprio di fronte a lei, ma lei non ha mai rotto il mio sguardo.
"E adesso?" Chiese, mordendosi il labbro e interpretando bene il suo ruolo.
«Voglio che abbassi una mano e ti tocchi, ma continua a guardarmi» dissi.
Rabbrividì mentre una mano scivolava lungo il suo corpo e il suo respiro si fermò mentre le sue dita si trascinavano sul clitoride.
Potevo sentirne l'odore. Il profumo era a dir poco inebriante. Mi sentivo come se potessi assaporarla nell'aria, quel sapore pungente ma dolce di una donna.
"Non posso credere che lo sto facendo", ansimò. "È così, così sbagliato." I suoi fianchi ora stavano girando mentre cominciava a darsi piacere.
"Penso che ti piaccia essere così invece", dissi inginocchiandomi e vedendo da vicino l'azione.
"Forse," gemette mentre il suo dito circondava le sue pieghe aperte. Le sue labbra inferiori erano gonfie e socchiuse, trasudavano una fame da soddisfare.
"Fammi vedere la tua figa", le dissi.
I suoi occhi erano chiusi. "La vedi già."
"Lo so" dissi, ora la mia voce diventava severa mentre mettevo la telecamera di lato. "Voglio che allarghi le labbra con una mano e me lo mostri davvero."
Ci fu un breve momento di esitazione. Forse mi ero spinto troppo oltre, spingendola completamente fuori dalla sua zona di comfort. Ma poi la sua mano si è abbassata e con il medio e l'indice ha spalancato i bordi della sua femminilità, permettendomi di guardare nelle sue profondità rosa e umide.
Potevo vederla pulsare, sentire i suoi occhi su di me osservarla mentre si esponeva così intimamente. Sembrava così calda, così invitante. Tanto che era il momento di fare un ulteriore passo avanti. Dovevo rischiare, anche se dentro di me tremavo.
"Sai zia, queste foto saranno fantastiche, sei la modella più sexy che potessi desiderare, ma scommetto che potremmo fare una serie incredibile di foto qui, se andassimo oltre." Deglutii a fatica, preparandomi per il suggerimento successivo.
"Potrei anche entrare nelle foto, potremmo fingere di fare cose, per la fotocamera, per ottenere degli scatti erotici e decisamente più hot. Devi semplicemente fingere. Come una signora anziana sexy e un ragazzo molto fortunato. Niente di reale, solo recitazione, e potrebbe essere divertente anche provare a farlo sembrare il più reale possibile.. cosa ne pensi, vuoi provare qualche foto del genere?" Ho trattenuto il respiro.
"Non so... cosa intendi per fingere di fare cose, tipo che tipo di cose." lei chiese.
"OK, fammi sistemare e possiamo provarne alcuni e vedere cosa succede." Presi la telecamera e salii in piedi sul letto
"Non sono sicuro di questo Fede"
"Sarà divertente, rilassati e proviamo a far sembrare tutto il più bello possibile. Inginocchiati davanti a me, inizieremo con con delle foto in cui inizi te a spogliarmi, ci stai?"
Per la prima volta nella giornata tentennò
"Solo per finta, sarà tutta una recita, non c'è nulla di male" provai a convincerla.
"Ok dai, siamo arrivati fino a questo punto, perché fermarsi?" Rispose con un filo di ansia in corpo.
"Ben detto zia, in posizione. Io fotograferò dall'alto, ricordati di guardare spesso la telecamera, posi per lei"
Iniziò lo show. Perse velocemente la timidezza, l'eccitazione faceva da padrona. Appoggiò le mani sui miei fianchi e continuò a fissarmi in modo sempre più sexy. Fu il primo contatto tra me e lei. Il mio cazzo cresceva a dismisura sotto i miei jeans e l'idea che tra pochi istanti sarebbe stato liberato a pochi centimetri dalla sua faccia lo fece indurire ancora di più.
"Inizia a slacciarmi i jeans, lentamente mi raccomando" ordinai e lei obbedì. Slacciò bottone per bottone cambiando ogni volta posa. Dopodiché mi mise nuovamente le mani sui fianchi e feci altre foto con lei che si strusciava sulle mie gambe.
"Toglimi i jeans, ora"
Si fermò e mi guardo supplichevole."Sei sicuro?"
"Vai" risposi deciso
E lei continuò. In un attimo i miei jeans erano a terra e rimasi solo con i boxer. Boxer che a fatica riuscivano a contenere il mio cazzo ormai durissimo, spinto tutto sulla sinistra per poter rimanere al coperto. La meraviglia fu lo sguardo della zia. Sbalordita e a bocca aperta davanti al mio pacco. Non smisi un attimo di fotografare. Quegli sguardi di sorpresa così sinceri erano impagabili.
"Ora togli pure i boxer" ordinai nuovamente.
"Ma sei serio? Non stiamo andando in po' troppo oltre" protestò. Ma le sue parole erano vuote, i freni inibitori ormai se ne erano andati. Bastarano infatti poche parole per farla procedere.
" Sei nuda anche te, non c'è nulla di male. Mi avrai già visto col pisello di fuori, non è la fine del mondo. E poi ricorda, stiamo solo recitando"
E come per magia si convinse. Era già convinta in realtà, è stata solo un piccola spinta. Mi prese l'elastico dei boxer sui fianchi ed iniziò a tirare giù. Continuava a guardare in camera evitando di fissare il cazzo ormai quasi fuori del tutto. E poi tirò giù del tutto lasciando cadere le mutande sulle caviglie. All'istante il mio uccello parti in fuori duro come mai prima d'ora. Arrivo a pochi centimetri dalla sua faccia. Lei con lo sguardo fisso sulla mia cappella. Sentivo il suo respiro sul cazzo. Il mio cuore batteva all'impazzata, così come il mio dito mentre continuavo a scattare. Era il momento però di fare un ulteriore passo in avanti. Molto controvoglia scesi dal letto.
"Dove vai?" Chiese stupita guardandomi andare verso la scrivania.
Presi il treppiede e spiegai: "Ora, imposto la fotocamera per scattare automaticamente una foto ogni dieci secondi, quindi dobbiamo essere in posa ogni dieci secondi, ok? Ora proveremo a fungere un rapporto orale, ok? Puoi inginocchiarti sul tappeto ora zia"
Lentamente si inginocchiò, con uno sguardo interrogativo sul viso "Come facciamo a far finta?" chiese, con un po' di nervoso divertimento nella voce.
"Ora darò le spalle alla camera. Zia, voglio che tu alzi la mano e mi affondi le unghie nella parte bassa della schiena. Avvicini la testa al mio inguine. Sembrerà molto suggestivo dal punto di vista della fotocamera. Adesso imposto l'autoscatto e ogni 10 secondi dovremmo essere in posa"
"Cosa intendi?" chiese la zia, mentre le sue dita già mi solleticavano la pelle mentre si avvicinavano alla mia spina dorsale.
"Sembrerà che tu lo stia succhiando, zia"
I suoi occhi si spalancarono, ma non si allontanò.
"Succhiando?" Mi guardò con ammirazione, affondando le unghie nei muscoli della mia schiena. "Come?"
"Apri solo un po' la bocca e respira sul mio cazzo," gli ho ordinato. "È solo una finzione, ma sembrerà reale."
*FLASH*
Potevo vedere un luccichio scuro nei suoi occhi ma non sapevo dire se fosse per fame o dispetto... forse per entrambi. Si leccò le labbra, bagnandole e poi le spalancò, avvicinandosi sempre di più, finché non si fermò a solo un centimetro dal mio membro gonfio. Il suo respiro però, mio Dio, era elettrico. Potevo sentire il calore umido spingerle oltre le labbra e avvolgerle fino a dissiparsi nell'aria. È stato stupefacente. Folle e molto, molto malvagio. E mentre pensavo che fosse solido, mia zia ha deciso di essere la prima a ravvivarlo.
All'inizio ho sentito le sue mani iniziare ad abbassarsi, le unghie che lasciavano tracce nella mia pelle nel loro viaggio verso il basso finché non mi ha afferrato le chiappe, una per mano. In più, i suoi occhi rimasero fissi nei miei, osservando le mie reazioni mentre mi prendeva in giro, ora con un sorrisetto birichino.
*FLASH*
"Torna indietro", mi ha detto, e io l'ho fatto permettendole di scivolare a terra in ginocchio, senza mai lasciarmi andare.
Le sue mani si strinsero e si rilasciarono, massaggiando i muscoli delle mie natiche, mentre ora si inginocchiava con la testa sotto il mio cazzo.
"È davvero terribile," disse, soffiando aria attraverso le labbra ora increspate contro l'interno delle mie cosce.
"Lo è," dissi, "Ma è solo finta..." Chiusi gli occhi per un momento, sentendo la sua aria calda scorrere sui miei testicoli. Dio, è stato intenso.
*FLASH*
"Eh?" chiese mentre sfregava il naso contro la parte inferiore della mia asta, facendomi aprire gli occhi con un gemito.
I nostri occhi si incrociarono mentre allungavo la mano e la afferravo per i capelli. Pensieri di azioni dispettose danzavano dietro i suoi occhi e scoprì i denti in un sorriso sorpreso. Lei rise e mi colpì la testa, minacciando di mordermi la fine, ma io resistetti.
*FLASH*
Aveva ragione però; la finzione di fingere stava svanendo rapidamente.
"Giriamoci di lato" ordinai "Ora, tira fuori la lingua" e lo fece. "Faremo finta ora che mi stai leccando l'asta."
Il suo battito accelerò mentre i suoi occhi si fissavano sul mio cazzo ancora una volta.
"Ma," ho continuato. "Per far sembrare tutto davvero bello, avrò bisogno che tu melo tenga su"
Il suo petto si sollevava.
"Vuoi che ti tocchi il cazzo?"
Ho annuito. "Sì, zia. Voglio che tu tenga la base e finga di darle una lunga, lunga leccata dal basso verso l'alto. Avvicinati il più possibile ma cerca di non toccare."
*FLASH*
"Che dici? Alla prossima?"
Ha rilasciato il mio sedere e io i suoi capelli, permettendole di sedersi sotto di me. La guardai ipnotizzato mentre lei allungava la mano e afferrava la base del mio cazzo duro.
"Ohhh tesoro," fece le fusa, giocando inconsciamente con il suo capezzolo. Lo spettacolo era così erotico che ora è impresso nel profondo della mia memoria. Come ho fatto a non venire proprio in quel momento non lo saprò mai.
"Ora piegati in avanti," dissi.
La zia si fece avanti e abbassò la testa, con la lingua tesa. Non potevo credere a quello che stavo vedendo mentre lentamente alzò la testa, tracciando con la punta della lingua una linea invisibile a solo un millimetro dalla mia pelle; finché all'improvviso, mentre si avvicinava alla cresta della mia corona, sentii la sua lingua morbida e bagnata leccarmi la parte superiore del pene.
*FLASH*
"Oh merda," sussultai, impreparato al contatto ma crogiolandomi nell'istantanea scossa di piacere.
"Oops," disse coprendosi la bocca. "Mi dispiace. È stato un po' difficile." Lei ridacchiò per il gioco di parole. "Fammi riprovare," disse mentre tornava giù.
Chi ero io per fermarla mentre tentava una seconda volta.
L'ho guardato di nuovo, anche se questa volta è arrivata solo a metà prima che il caldo muscolo della sua lingua si spingesse contro la mia pelle, ora scivolando deliberatamente fino alla punta, prendendo con sé una piccola goccia del mio pre-sperma in una pallina arricciata.
*FLASH*
"Scusa tesoro," disse, bagnandosi di nuovo le labbra e si tuffò appoggiando la lingua contro di me fin dall'inizio.
"Proviamo altro" dissi provando a mascherare il più possibile l'eccitazione.
"Sono pronta" mi confermò
"Bene, pensi che potremmo prenderne uno molto veloce con la punta, la cappella, in bocca? Così sembrerebbe più realistico, come una vera e propria ripresa d'azione"
"Vuoi che tua zia metta il tuo cazzo, in bocca?" Chiese guardandomi, tenendomi l'uccello ancora duro. Sentirla dire "cazzo" mi ha fatto girare la testa, l'ho adorato. E ho sentito che anche lei diceva una cosa così brutta ad alta voce.
"È solo per le foto zia, solo la punta"
*FLASH*
"Cosa dici zia, al prossimo?"
"Bene, immagino che siamo arrivati fin qui" rispose lei, e guardandomi profondamente negli occhi, prese la mia grossa testa di cazzo nella sua bocca calda e bagnata. Non avevo mai ricevuto un pompino prima e la sensazione era strabiliante. Teneva la testa ferma, senza succhiare o leccare, e ci volle tutta la mia forza per non afferrarle la testa e scoparla in faccia. Passarono cinque bellissimi secondi, poi...
*FLASH*
Mi tirò fuori dalla sua bocca, ma lo fece lentamente. "Ecco, andava bene quel signor fotografo?" chiese con un sorriso mentre toglieva la presa dal mio cazzo duro come una roccia.
Respiravo a fatica. "È stata la foto più sexy che abbia mai visto, zia"
"Adesso puoi alzarti, vorrei farne altre di diverse?" Lentamente si alzò, le sue tette sode all'altezza del mio petto.
"Mettiti a 4 zampe sul letto, voglio farti delle foto da dietro" obbedì ormai senza protestare.
Ho afferrato la fotocamera e l'ho puntata sulla sua figa, da vicino.
"Perfetta"
Continuai a scattare all'impazzata.
"Bene ora voltati e guardami in modo seducente finché continuo a fotografarti da dietro. Stai venendo una bomba"
Mi guardo e mi penetrò con gli occhi. Un misto tra lussuria, eccitazione e rimprovero
"Zia, puoi aprire il culo per la foto per favore?" In silenzio, ha obbedito, allargandolo, aprendo la vista della sua splendida fica e del buco del culo stretto. Ho scattato un sacco di foto, poi ho chiesto: "Posso tenere il dito contro la tua figa zia per una foto?"
"Figa?" disse scioccata, ma riacquistando la calma "ma solo uno"
Ho guardato attraverso la telecamera mentre raggiungevo il suo clitoride, l'ho premuto deliberatamente e gli ho dato un piccolo sfregamento circolare. Mia zia inarcò la schiena a questo, ma rimase in silenzio. Ho scattato la foto. Quindi, senza chiedere, ho infilato due dita nella sua figa bagnata e ho tenuto la..
"FEDE!!!" gridò: "Non è quello che avevamo detto di fareeee". ma lei non ha fatto alcuno sforzo per muoversi e ha tenuto le chiappe aperte per me.
"Scusa zia, stavo solo scattando foto di quello che pensavo sarebbe stato bello" mentre parlavo stavo premendo leggermente il suo punto G e infilando le mie dita dentro e fuori lentamente. Ho scattato alcune foto traballanti. Tirando fuori le dita dalla figa fradicia, l'ho sentita gemere un po'. "Pensi che potremmo fare di nuovo qualcosa come le foto dei pompini, ma questa volta al contrario, dove io mi abbasso su di te? Fai solo finta, non per davvero."
Stavo già mettendo la macchina fotografica in un buon punto di osservazione per vederla, e l'ho messa in automatico quando lei ha detto "Ok... è solo finta per le foto, immagino."
Mi sono inginocchiato dietro di lei e ho avvicinato molto il viso ai suoi buchi. L'odore del sesso mi riempì il naso. Dio, ero arrapato adesso. Aveva ancora il culo aperto per me, piegato in due, la faccia sul letto, che mi guardava. "Ti sfiorerò con la lingua zia... e tieni la faccia davanti alla telecamera". Ho tirato fuori la lingua e ho spinto leggermente sul clitoride e ho mantenuto la posa, ma lentamente ho fatto pulsare la mia lingua mentre la tenevo lì in posizione
*FLASH*
Ho tenuto la lingua dov'era. Potevo sentire il suo respiro accelerare. Ho fatto scivolare la lingua verso l'alto nel suo buco della figa e l'ho immersa leggermente. Contemporaneamente, ho iniziato a toccarle il clitoride con il pollice e ho cominciato a strofinarla. Ho premuto la lingua nella sua fica e ho iniziato a scoparla con la lingua mentre le strofinavo il clitoride.
"Ohhhh... FEDE!!"Lei ansimò, "la fotocamera catturerà tutto questo?"
"MMM-HMM" gemetti con la lingua su di lei, le vibrazioni del gemito la facevano tremare
*FLASH*
Ho staccato la lingua dalla sua figa e mentre ancora le accarezzavo il clitoride con il pollice, ho infilato due dita nella sua fica, fino alla seconda nocca. "Zia, è tutto ok?" ho chiesto, sapendo che si stava divertendo
"OH..OOH.. sì, va bene" disse, cercando di ricomporsi, "Spero solo che le foto vengano bene"
"Oh, lo faranno, te lo garantisco." dissi mentre iniziavo a fotterle lentamente il buco con le dita.
*FLASH*
"Zia, voglio provare qualcosa che ho visto in altre foto sexy. Ricorda che è solo finta per le foto…"
"Ok Fede, se lo dici tu. Che cosa vuoi provare?"
Prima ancora che finisse la domanda avevo già iniziato. Le stavo leccando leggermente la fica del culo mentre le sfioravo il buco del culo con un dito provocandole un piacere inaspettato
"OHHH SÌ " andiamo di sorpresa
Tenendo ancora aperte le chiappe, si dondola leggermente contro di me. Cavalcando le mie dita e la mia lingua.
*FLASH*
"OH.. OK Fede... noi.. dobbiamo smetterla adesso.."
Allontano la bocca e dico "Ne ho solo bisogno di uno o due in più in questa posa, zia". Mentre lo dico, comincio a strofinare un dito sul suo buco stretto, lei si irrigidisce, ma non dice niente. Glielo premo nel buco del culo, fino alla prima nocca.
"MMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMM, AHHHHHHHHHHHHHHHHHH' geme, 'OHHHH, FEDEEEE No... no, no, no, non dovresti mettermi il dito nel culo." Mentre parla, premo ancora di più, fino alla seconda nocca. 'OOOOOOOOOOO.. OUCH... OH Dio FEDE No,'
*FLASH*
Tolgo le dita dal suo culo e dalla sua figa e mi alzo. "Scusa zia, sapevo solo che sarebbe stata una foto davvero eccitante... stai bene?"
Ancora china sul culo aperto, dice: "Suppongo di sì, ma non avresti dovuto toccarmi il culo... anche se è solo finta per le foto". Lentamente si alza. Mi aspettavo che chiedesse se avevamo finito, ma non l'ha fatto.
Ho deciso di premere ulteriormente. "Ho una bella idea zia, puoi inginocchiarti sul letto a quattro zampe di fronte alla telecamera. e io mi inginocchierò dietro di te, e metterò il mio cazzo sotto di te, ma la telecamera penserà che è dentro di te, ed entrambi possiamo fare facce sexy come se lo stessimo facendo…"
"Immagino che vada bene. È solo finta, immagino"
La fotocamera ha lampeggiato mentre parlavamo. Mi sono inginocchiato dietro di lei e tenendo il mio cazzo vicino. Mi stava guardando da sopra la spalla mentre il mio cazzo si avvicinava alla sua figa fradicia e al culo inculato con le dita. "Stai attento signore" disse guardandomi negli occhi. Ho spinto il mio cazzo in basso, e sotto di lei. Si stava strofinando sui peli della sua figa e ho lasciato cadere le mie mani sui suoi fianchi.
"Guarda la telecamera zia... e fai una faccia come se fossi davvero troia... come se ti piacesse prendere questo giovane cazzo nella tua fica"
"Ohhhh, è una boccaccia che hai giovanotto", ha detto, ma potevo dire che le piaceva questo modo di pormi.
*FLASH*
Abbiamo continuato così per un po'... tutti e due lentamente fingendo per la telecamera. Ho deciso di tentare la fortuna. "Zia, posso fare delle foto da vicino in questa posa da dietro, con il mio cazzo inquadrato come se stesse per entrare?"
"Non lo so Fede... beh, Ok, ma fai attenzione... questa non è come la mia bocca"
"Certo" dico mentre entrambi ridiamo un po'. Mi metto in posizione, tenendo il mio cazzo duro come una roccia, a pochi centimetri dalla sua figa. Ho scattato alcune foto. Mi sono avvicinato un po', la mia cappella le ha toccato leggermente la clitoride...
"Fede, stai attento" ha detto, guardandomi indietro, i suoi capelli ondeggiavano, facendola sembrare sexy, ma mentre lo faceva, ha premuto indietro e la mia cappella è schizzata nella sua fica. Dio è stato incredibile.
"OHHHH Merda!! Fede, NO!!!"gridò guardandomi indietro, ma senza muoversi dal mio cazzo. Ho continuato a giocare.
"Accidenti, scusa zia, mi sono avvicinato troppo... ma visto che è già dentro di te, possiamo fargli qualche foto?" suggerii senza fiato.
Guardandomi indietro, 'infastidita' "Se proprio devi" disse non opponendosi più.
Ho scattato delle foto, raccogliendo tutte le mie forze per non scoparla ma per restare fermo. Il flash mostra il mio cazzo nella sua fica in tutta la sua gloria. Ma stava succedendo qualcosa, lei si muoveva lentamente... avanti e indietro sul mio cazzo... leggermente, ma sicuramente scopandomi. Abbiamo lavorato in un ritmo silenzioso, fino a quando il mio cazzo è scivolato dentro e fuori quasi per metà.nMi sono composto abbastanza per fare foto. Non volevo perdermi nulla. Ma non avevo ancora finito, volevo farle fare le pose più sporche possibili. Ho tirato fuori il mio cazzo con riluttanza. È rimasta senza fiato quando l'ho fatto. Nessuno di noi ha detto niente sui pochi secondi di scopata che abbiamo appena fatto.
"Ok zia, ho un'altra idea sexy, puoi mantenere la stessa posa, ma questa volta fai le facce come se stessi prende do veramente prendi il mio cazzo, non solo smorfie come prima ma vero e propri gemiti. Sarebbe sii così eccitante da vedere in foto. Come un vero e proprio set fotografico sexy."
"OH Dio, non sono sicura... non l'ho mai finto gemiti prima d'ora" disse, guardandomi "non so che tipo di facce farei"
Stavo già sistemando la telecamera e i suoi occhi mi seguivano mentre parlava.
"Bene, se può essere d'aiuto, potrei strofinartelo di nuovo sul buco e vedere quali reazioni facciali ottieni e la telecamera può riprenderle. Un po' per davvero, ma sempre solo per le foto... come un attore metodico"aggiunsi con una risata.
"Se la pensi così, ma stai molto attento... non voglio che finiamo per fare nulla male. Quindi assicurati di non metterlo dentro"
Ero già inginocchiato dietro di lei, tenendomi il cazzo. Tutta la sua figa era coperta dei succhi dalla sua eccitazione. Entrambi respiravamo pesantemente, mentre toccavo il mio grosso cazzo contro di lei. Gemette e affrontò la telecamera.
*FLASH*
"Abbiamo bisogno di facce più realistiche, zia, quindi premerò un po' più forte, ok?"
"OH.. OH..Ok.." ansimò. Ho spinto in avanti ... prima sentendo il suo buchetto leggermente aperto al mio cazzo "aaannnnnnnnnnnnnnggggghhhhh" gemette e spinse il suo bacino verso di me
*FLASH*
"Stanno andando benissimo zia, facciamone ancora" e ho premuto di nuovo il mio cazzo questa volta ha iniziato a respirare più pesantemente, e il suo buco si è aperto un po' di più iniziando ad accogliere
'OOOHHHHHHHHH CAZZOOOO!!!' ha urlato e ha stretto di nuovo il suo buco spingendo indietro il mio cazzo.
*FLASH*
"Ok zia... andiamo di nuovo" questa volta mi ha guardato, guardandomi. I nostri occhi si tenevano mentre mi premevo contro di lei. La sua bocca si aprì in un urlo silenzioso mentre la sua figa si apriva ancora di più, poi il suo viso si voltò verso la telecamera, ea denti stretti gemette/urlò, rilassandosi il più possibile. Provai ancora "Metto solo la punta dentro così sembra più realistico" e così feci "Ma solo la punta Fede…" Poi è successo. La mia testa di cazzo giovane e grassa è "entrata nuovamente nel minuscolo buco stretto di mia zia.
'AAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH' Ha urlato e mi ha guardato, gli occhi mezzi pieni di voglia di supplicarmi di fermarmi e mezzi pieni di voglia di supplicarmi di continuare. Ho tenuto fermo il mio cazzo, solo la punta dentro, lasciando che si abituasse per qualche secondo. Respirava pesantemente " UUHHH, UHHHH, UHHHH"
*FLASH*
"Oh sì zia, ti piace il mio cazzo" ho gridato, 'Il mio cazzo è nella tua figa. Ti piace? Ti piace il cazzo del tuo nipotino dentro di te?" Ho iniziato a premere il mio cazzo fino in fondo lentamente, per tutto il tempo lei gemeva di piacere
Poi ha parlato... ed erano le parole più sexy che io abbia mai sentito "OH fanculo Fedeee, scopami, scopami la figa…..trombati la puttana di tua zia... lo adoro...adoro avere il tuo cazzo ... OH SIIII" Questo mi ha fatto solo scopare più forte, mentre le tenevo le tette... tutto il tempo con la fotocamera che lampeggiava... scattando foto di me che fotto mia zia come una puttana. Ho tirato fuori il mio cazzo e l'ho sollevata. Mi sono seduto sul letto.
"Succhiami il cazzo zia... Mettitelo in bocca"
Si è inginocchiata tra le mie gambe e ha invoiato tutto il cazzo con la sua bocca aperta e sexy. La telecamera riprende sia la figa appena scopato che il cazzo di suo nipote in bocca. La sua testa oscillava su e giù sul mio cazzo, succhiando più forte che poteva mentre le tenevo i capelli.
"Siediti sulle mie ginocchia zia... gambe aperte... voglio di nuovo il mio cazzo nella tua figa...con le gambe aperte verso la fotocamera che deve vedere tutto"
Mi ha tolto il cazzo dalla bocca e mentre lo masturbava mi ha guardato negli occhi con gli occhi spalancati e piena di lussuria sfrenata. Si mise il mio cazzo in bocca per un ultimo rapido succhiamento, e poi si voltò, i piedi sul letto, con i tacchi e le calze, e afferrò il mio cazzo, tenendolo su .
*FLASH*
Ha iniziato a sedersi, io le tenevo le tette. Il mio cazzo ha iniziato ad affondare dentro di lei buco. Ho abbassato la mano e ho iniziato a strofinarle il clitoride mentre le penetravo la la figa per la seconda volta. "Oh mio Dio Fede... OH Dio... Cazzo è così grande... OOOOOWWWWWW... OHHHH.. Il mio culo... Oh scopami... scopami, SCOPAMII!!! SCOPAMI FEDEEEE... ohhhhhhh siiiiiiii" Aveva iniziato a cavalcarmi adesso...
*FLASH*
"OH SÌ, spero che la telecamera veda tutto" ho detto tra i grugniti e ho iniziato a scoparla di potenza.
La sua bocca era piena di brutte oscenità mentre scopavamo. 'Ohhhh, ho il cazzo di mio nipote nella mia fiva... OH mio Dio... scopami tutta sì culo... sono una troia sporca e cattiva…scopa la tua puttana... Lo voglio tutto….fortini per bene...'
È stato allora che ho sentito che cominciava a formarsi nelle mie palle il più grande carico di sperma che abbia mai avuto. riuscii a dire. "Sto per venire ziaaa….. ti è mai capitato di farti sborrare in faccia e sulle tette?"
"No... No.. mai... è così troia... OH Dio... sborrami in faccia Fede... sborrami in faccia …" disse mentre saltava giù da me e si inginocchiava sul letto.
Mi sono alzato in fretta e ho puntato il mio attrezzo sulla faccia da troia di mia zia. Si teneva le tette per farmi venire sopra. "Apri quella bocca da puttana zia... fammi venire là dentro" ho grugnito. Ha doverosamente obbligato, tirando fuori anche la sua lingua sfrenata.
*FLASH*
Me lo menavo fortissimo. Il primo lungo getto le colpì la faccia, l'occhio sinistro, i capelli e giù lungo la bocca, alcune caddero anche sulla tetta sinistra. Il secondo getto era altrettanto lungo, e la mia mira era migliore, la maggior parte fu sparata nella sua bocca e un po' sul suo naso e giù fino al mento. Il terzo era un po' più piccolo ma le ripresi il viso ei capelli. Dopo il terzo colpo, ho immerso il mio cazzo nella sua bocca e l'ho scopata un po' in faccia... poi l'ho tirato fuori e terminato gocciolando di sperma sulle sue tette. Raccolse la sborra sul suo viso leccandosi le dita. Si é poi alzata e ha messo il mio cazzo ora moscio tra le sue splendide tette e iniziando una spagnola finché non è stato di nuovo duro. Ma poi la telecamera ha lampeggiato svegliandola dal suo torpore sessuale e lei si alzò rapidamente raccogliendo i suoi vestiti e lasciò la stanza.
Uscendo ha detto: " dopo diamo un'occhiata alle foto quando sei pronto e ricorda, questo è il nostro segreto".
PARTE DUE
Tornato a casa avevo ancora un carica erotica addosso pazzesca. Mi chiusi in camera e ci misi veramente poco a scaricare tutte le foto e tirarmi una sega da paura. Che situazione surreale. Ma ora non avevo altro in testa se non mia zia mezza nuda in pose sexy per me.
Dovevo andare oltre, dovevo provare a spingerla più in là.
Non fu facile però organizzare la seconda manche, non era semplice contattarla e parlare in modo esplicito. In più trovare un buco per essere nuovamente soli era ancora più difficile. Mia zia poi era un po' restia nel farsi fotografare ancora, però sorprendentemente era curiosa di vedere il risultato degli scatti. Incredibilmente però dopo meno di un mese riuscimmo a trovare il momento buono. Un sabato pomeriggio i miei erano in montagna ed avevo casa libera per due giorni, così con la scusa di aiutarmi con le pulizie riuscì a venire.
Visto che avremmo avuto tutto il pomeriggio per noi me la presi con comoda, senza essere pressante. Parlammo del più e del meno per una buona ventina di minuti. Dopodiché lei quasi si mise a fare lavori di casa, talmente era abituata, ma in quel momento la fermai.
" Zia mi dispiace ma non è il momento di fare le pulizie. Ora devo mostrare alla mia modella la mia opera" e dicendo questo accesi la TV con già la prima foto sullo schermo.
"Quasi dimenticavo" disse ridendo e guardò il primo scatto. Rimase di stucco, era bellissima. Ed era ancora una di quelle da vestita. Iniziammo così a vederle tutte in sequenza. Lei a stento parlava, soprattutto quando arrivarono quelle più hot.
"Sembro proprio una porca in queste foto" disse infine per sdrammatizzare "chissà cosa penserai di me"
"che non potrei chiedere modella migliore" dissi con uno sguardo serio ma mantenendo comunque un sorriso "allora che dici, ti va di fare un altro shooting con me?" Non ero sicuro di quale potesse essere la reazione, non avevo fatto nulla per istigarla se non mostrarle le foto. Volevo fosse una cosa naturale.
"Sì, sono qua per questo in fondo, no?" Rispose invece subito lei
Non me l'aspettavo, ma presi la palla al balzo ed iniziammo subito con l'organizzazione. La mandai a cambiarsi e truccarsi. Le avevo comprato il giorno prima dei vestiti, intimo compreso per essere sicuro che avesse qualcosa di sexy pronto all'uso per non perdere l'occasione. Lei non fece domande, prese il sacchetto e si cambiò.
Poco dopo uscì ed era semplicemente fenomenale. Le avevo preso un vestaglia da casa azzurrine che arrivava a malapena al ginocchio, smanicata con delle spalline sottili, strettina in modo da fare risaltare tutte le forme. Delle calze nere autoreggenti con giarrettiera in pizzo nera. Perizoma nero e reggiseno in pizzo abbinato. Tacchi e trucco di mia mamma. Sbalorditiva. Ormai non sembrava più mia zia. Non la riconoscevo, ma non solo fisicamente. Si era messa in gioco, io la facevo sentire ancora una bella donna e lei voleva 'premiarmi' per questo. Non mancarono i miei mille complimenti e la sua timidezza sembrava scomparsa quasi per magia.
Ci spostammo in camera, debitamente preparata, e la danza ebbe inizio. Cominciammo con i soliti scatti semplici, sorrisi, giochi di sguardi in camera, pose mano a mano più sexy. Lei sempre più mia complice. Non passo molto che le chiesi: " Zia che ne dici di togliere quella vestaglia e mostrare l'intimo che ho preparato per te?"
No rispose ma inizio a spogliarsi lentamente. Il mio dito era velocissimo, feci un sacco di scatti.
"Così va bene signor fotografo?" Chiese una volta rimandata senza vestito
Che diavolo stavo facendo? Era così surreale, un servizio fotografico da boudoir, a cui mia zia sarebbe stata protagonista. Stavamo superando un sacco di linee solitamente inattraversabili, soprattutto per zia e nipote. Eppure non riuscii a riflettere a lungo perché in pochi istanti lei era là ad aspettarmi, gli occhi spalancati e le guance arrossate.
"Wow" ho detto, "sei perfetta."
"Sei pronto per continuare?"
Tenni il suo sguardo fisso negli occhi, già il mio battito mi rimbombava nelle vene mentre annuivo. Sorrisi, prendendo un respiro profondo.
"Pronto quando lo sei, zia"
"E se dovessimo pareggiare un po' il campo di gioco?" Mi chiese riflettendo un attimo. chiesto. La guardai confusa
" io sono sempre mezza nuda, ma te invece niente, sempre vestito, non é così giusto?
Accettai senza pensarci troppo. Mi sono tolti la maglietta e i calzini lasciandomi solo con i jeans.
"Oh così va meglio, guarda che bello che si è fatto il mio nipotino qua…"
Sorrise, alzando le mani toccando la porta.
"Allora signor fotografo... Dove mi vuoi?" chiese appoggiandosi ancora una volta al telaio, questa volta facendo scivolare una gamba contro l'altra.
Deglutii, lottando per trovare la mia voce. "Ricominciamo dal letto."
Si sedette all'estremità della trapunta bianca, di fronte a noi. Avvicinai la telecamera all'occhio.
"Iniziamo con te seduto dritto. Gambe unite ma piedi divaricati."
"Così?" Ha fatto proprio questo, fissandomi dritto negli occhi, posata come se fosse l'incarnazione del desiderio di ogni uomo.
"Perfetto!"
"Ora porta le mani sulle ginocchia mantenendo le braccia dritte... Ecco. Incredibile, assolutamente sbalorditivo."
Le mie dita hanno fatto la loro magia scattando e cambiando le impostazioni.
"Ora fammi il broncio. Bello. Ora stuzzicami un po'..." e lo fece. Dapprima mandando un bacio, poi passandosi la lingua sulle labbra. "Ora allarga le gambe, ma solo un po'. Ricorda che stai stuzzicando la telecamera. Stuzzica lo spettatore"
E lo ha fatto, facendo il broncio, leccando, mandando baci.
"Bellissimo. Ora allargarle un po' di più." Le sue ginocchia erano ora a 30 centimetri di distanza.
"Di più", ho istruito. Le allargò ancora. Le sue mani iniziarono a strofinarsi su e giù per le cosce mentre il suo petto iniziava ad alzarsi e abbassarsi in respiri profondi, ma in ogni momento, mantenendo la sua attenzione fissa sull'obiettivo della fotocamera.
I miei occhi saettarono sul suo corpo, mostrato eppure nascosto in una tale provocazione erotica. Le sue mani si muovono dolcemente su e giù per le sue cosce, scivolando contro la sua pelle tesa lasciando una scia di pelle d'oca che le increspava il corpo. Il tessuto delle sue mutandine aderiva con appena un accenno di trasparenza, anche se non abbastanza per mostrare cosa c'era sotto. Tuttavia, i miei occhi indugiavano, affascinati dall'area in cui la pelle morbida delle sue cosce interne incontra la curva del suo bacino.
I suoi seni si sollevavano con respiri profondi. Ognuno sembrava minacciare di far fuoriuscire dalla scollatura del reggiseno, mentre lei di tanto in tanto alza le spalle, spingendo ancora di più il petto in fuori.
È stato a dir poco surreale, questo spettacolo proibito davanti a me mentre sentivo solo il suono del respiro affannoso e il clic, clic, clic del mio otturatore con ogni immagine catturata.
Potevo vedere le sue dita che cominciavano a massaggiarle la pelle mentre si mordeva il labbro inferiore guardandoci.
"Come stai zia?" chiesi, continuando a scattare
"Sto bene, caro" rispose tranquillamente " te come va?"
Ho sorriso. "Sei incredibile. La donna più sexy che abbia mai fotografato."
"Veramente?" chiese, anche se non sembrava una domanda. Si tolse le mani dalla coscia e le mise entrambe tra le gambe sul letto, le sue braccia ora le stringevano i seni insieme.
Non sono riuscito a fare clic abbastanza velocemente.
"Assolutamente." Le mie dita erano sfocate. "Che caldo! Mantieni quella posa per un momento. Eccellente. Ora apri la bocca un po' come se stessi emettendo un gemito."
E lo ha fatto; solo lei gemeva davvero. Un suono calmante e sensuale che mi fece pulsare il cazzo.
Era come se stessi guardando un'altra donna, o almeno quella che avrebbe dovuto essere liberarsi ancora una volta. Le sue inibizioni scivolano via, cedendo a questa creatura primordiale che desiderava essere liberata.
"Perfetto," dissi dolcemente. "Ora fai scivolare una mano sullo stomaco e poi prendi il seno." Non riuscivo quasi a credere che le parole uscissero dalla mia bocca, ma lo fecero e lei obbedì senza pensarci due volte. Quello che non mi aspettavo era che lei mettesse l'altro proprio sopra la sua figa con il dito medio premuto nella fessura.
"Dannazione," sussurrai mentre mi divenne duro senza preavviso. "È così incredibilmente eccitante zia" dissi quando vidi i suoi occhi spostarsi sulla mia condizione. La sua mano le strinse la tetta.
"Quel reggiseno si allaccia davanti, giusto?" Ho chiesto.
"Davanti," disse.
"Slaccia la fibbia ma tieni le coppe al seno." Dio, volevo vederla.
Le sue mani si spostarono tra le tette, applaudendo un gancio e poi liberandosi di scatto. Il mio cuore perse un battito mentre la guardavo scoprire lentamente la pelle tra i suoi seni.
Teneva le coppe contro la pelle, aspettando indicazioni.
"Fammi vedere", ho ordinato.
E proprio così, ha tirato via il reggiseno rivelando il seno più impeccabile che avessi mai visto. I capezzoli erano duri e marroni contro la sua pelle pallida. Erano fermi ma avevano quella quantità perfetta di abbassamento. Rimasi per la seconda volta su due davanti a questo spettacolo senza parole mentre lei scrollava le spalle e il reggiseno cadeva dietro di lei.
Mi sentivo la bocca secca quando finalmente mi ricordai di prendere fiato.
"Ora voglio che ti alzi" ordinai. "Ti voglio contro il muro con le spalle rivolte a noi e appoggiata sui fianchi."
Sorrise e si alzò e con un deciso movimento dei fianchi attraversò la stanza fino a un muro quasi spoglio. Si sporse in avanti presentando il suo meraviglioso culo. Mi guardò da sopra la spalla, in attesa di istruzioni mentre muoveva i fianchi da un lato all'altro.
"Perfetto." continuai, scattando via. "Come ti senti?"
Chiuse gli occhi e fece le fusa. "Troia".
"Bene, adesso metti un piede su quello sgabello e sgancia la giarrettiera."
E lo ha fatto, lentamente. Prima la sinistra, poi la destra.
"Ora fai scivolare la giarrettiera verso il basso piegando i fianchi."
Incrociò le gambe e si chinò, i suoi occhi non lasciavano mai i miei. Ha spinto il suo culo perfetto verso di noi mentre faceva scivolare la giarrettiera sui fianchi e lungo le sue lunghe gambe. Una volta che la gravità poté prendere il sopravvento, caddero per il resto della strada, lasciandola uscire dai minuscoli frammenti di tessuto; lasciandola solo in mutandine e calze.
Ho continuato a scattare furiosamente.
"Girati" dissi.
L'ha fatto. La sua schiena premette contro il muro e le sue mani cominciarono a esplorare il suo corpo.
"Prenditi i capelli", le dissi. "Ora con l'altra mano afferra il seno. Bene. Ora pizzica il capezzolo."
Un basso gemito attraverso i denti stretti le sfuggì dalla bocca mentre lo faceva. Le sue gambe premute insieme, sfregando avanti e indietro l'una contro l'altra.
"Ora guardami e prendi i tuoi seni con entrambe le mani come se li stessi offrendo a me."
"Così?" Premette insieme le tette con un dito su ogni capezzolo, circondando la protuberanza e stimolandola come una scossa elettrica. Piccole gocce di sudore iniziarono a gocciolare.
"Questo ti eccita?" chiesi conoscendo benissimo la risposta.
"Mm-hmmm," gli occhi chiusi mentre continuava a giocherellare con i suoi capezzoli. "Mi ricorda qualcosa che ho dimenticato da tempo."
"Che cosa?" Ho chiesto.
Aprì gli occhi e liberò le tette.
"Mi ricorda quanto amo avere il cazzo di un uomo proprio qui," disse facendo scorrere il dito medio lungo il petto, tra i suoi globi ansimanti.
"Ti piace, eh?" Ho chiesto.
"Oh dio, sì," sussurrò. "Davvero. Adoro rendere duro un uomo e sentirlo premere contro di me." I suoi occhi ancora una volta saettarono verso la mia erezione nascosta, pulsando e implorando liberazione.
Stava diventando sempre più difficile mantenere il controllo. È ora di andare avanti. Superare il limite dello shooting precedente.
"Metti le mani sui fianchi e avvolgi i pollici nella cintura delle mutandine."
Lei inclinò la testa, nascondendo un sorrisetto e seguì le mie indicazioni.
"Ora tirali giù di un centimetro"
Fece proprio questo solo tirandoli via dal suo fianco mentre ondeggiava avanti e indietro; prima la sinistra poi la destra. Ogni volta accennando come se stesse per mostrarci più di quanto avevamo chiesto. Poi si abbassarono, fermandosi proprio sul più bello.
E ora la scommessa.
"Toglili", ordinai e sentii suo respiro in attesa.
Senza perdere un colpo, la zia si è abbassata le mutandine bagnate svelandomi per la prima volta la sua figa, luccicante e spalancata con una piccola ciocca di peli.
Rimase lì nuda, mostrando il suo corpo a suo nopote arrapato vestita solo di calze, scarpe e uno sguardo di pura fame carnale. Avevo giocato la mia mano, ma non avevo finito
"Torna a letto", le dissi. Ha fatto proprio questo, sedendosi sul bordo e allargando immediatamente le gambe. Mi sono avvicinato, ora in piedi tra le sue gambe e abbattendo. La mia erezione vestita ora proprio di fronte a lei, ma lei non ha mai rotto il mio sguardo.
"E adesso?" Chiese, mordendosi il labbro e interpretando bene il suo ruolo.
«Voglio che abbassi una mano e ti tocchi, ma continua a guardarmi» dissi.
Rabbrividì mentre una mano scivolava lungo il suo corpo e il suo respiro si fermò mentre le sue dita si trascinavano sul clitoride.
Potevo sentirne l'odore. Il profumo era a dir poco inebriante. Mi sentivo come se potessi assaporarla nell'aria, quel sapore pungente ma dolce di una donna.
"Non posso credere che lo sto facendo", ansimò. "È così, così sbagliato." I suoi fianchi ora stavano girando mentre cominciava a darsi piacere.
"Penso che ti piaccia essere così invece", dissi inginocchiandomi e vedendo da vicino l'azione.
"Forse," gemette mentre il suo dito circondava le sue pieghe aperte. Le sue labbra inferiori erano gonfie e socchiuse, trasudavano una fame da soddisfare.
"Fammi vedere la tua figa", le dissi.
I suoi occhi erano chiusi. "La vedi già."
"Lo so" dissi, ora la mia voce diventava severa mentre mettevo la telecamera di lato. "Voglio che allarghi le labbra con una mano e me lo mostri davvero."
Ci fu un breve momento di esitazione. Forse mi ero spinto troppo oltre, spingendola completamente fuori dalla sua zona di comfort. Ma poi la sua mano si è abbassata e con il medio e l'indice ha spalancato i bordi della sua femminilità, permettendomi di guardare nelle sue profondità rosa e umide.
Potevo vederla pulsare, sentire i suoi occhi su di me osservarla mentre si esponeva così intimamente. Sembrava così calda, così invitante. Tanto che era il momento di fare un ulteriore passo avanti. Dovevo rischiare, anche se dentro di me tremavo.
"Sai zia, queste foto saranno fantastiche, sei la modella più sexy che potessi desiderare, ma scommetto che potremmo fare una serie incredibile di foto qui, se andassimo oltre." Deglutii a fatica, preparandomi per il suggerimento successivo.
"Potrei anche entrare nelle foto, potremmo fingere di fare cose, per la fotocamera, per ottenere degli scatti erotici e decisamente più hot. Devi semplicemente fingere. Come una signora anziana sexy e un ragazzo molto fortunato. Niente di reale, solo recitazione, e potrebbe essere divertente anche provare a farlo sembrare il più reale possibile.. cosa ne pensi, vuoi provare qualche foto del genere?" Ho trattenuto il respiro.
"Non so... cosa intendi per fingere di fare cose, tipo che tipo di cose." lei chiese.
"OK, fammi sistemare e possiamo provarne alcuni e vedere cosa succede." Presi la telecamera e salii in piedi sul letto
"Non sono sicuro di questo Fede"
"Sarà divertente, rilassati e proviamo a far sembrare tutto il più bello possibile. Inginocchiati davanti a me, inizieremo con con delle foto in cui inizi te a spogliarmi, ci stai?"
Per la prima volta nella giornata tentennò
"Solo per finta, sarà tutta una recita, non c'è nulla di male" provai a convincerla.
"Ok dai, siamo arrivati fino a questo punto, perché fermarsi?" Rispose con un filo di ansia in corpo.
"Ben detto zia, in posizione. Io fotograferò dall'alto, ricordati di guardare spesso la telecamera, posi per lei"
Iniziò lo show. Perse velocemente la timidezza, l'eccitazione faceva da padrona. Appoggiò le mani sui miei fianchi e continuò a fissarmi in modo sempre più sexy. Fu il primo contatto tra me e lei. Il mio cazzo cresceva a dismisura sotto i miei jeans e l'idea che tra pochi istanti sarebbe stato liberato a pochi centimetri dalla sua faccia lo fece indurire ancora di più.
"Inizia a slacciarmi i jeans, lentamente mi raccomando" ordinai e lei obbedì. Slacciò bottone per bottone cambiando ogni volta posa. Dopodiché mi mise nuovamente le mani sui fianchi e feci altre foto con lei che si strusciava sulle mie gambe.
"Toglimi i jeans, ora"
Si fermò e mi guardo supplichevole."Sei sicuro?"
"Vai" risposi deciso
E lei continuò. In un attimo i miei jeans erano a terra e rimasi solo con i boxer. Boxer che a fatica riuscivano a contenere il mio cazzo ormai durissimo, spinto tutto sulla sinistra per poter rimanere al coperto. La meraviglia fu lo sguardo della zia. Sbalordita e a bocca aperta davanti al mio pacco. Non smisi un attimo di fotografare. Quegli sguardi di sorpresa così sinceri erano impagabili.
"Ora togli pure i boxer" ordinai nuovamente.
"Ma sei serio? Non stiamo andando in po' troppo oltre" protestò. Ma le sue parole erano vuote, i freni inibitori ormai se ne erano andati. Bastarano infatti poche parole per farla procedere.
" Sei nuda anche te, non c'è nulla di male. Mi avrai già visto col pisello di fuori, non è la fine del mondo. E poi ricorda, stiamo solo recitando"
E come per magia si convinse. Era già convinta in realtà, è stata solo un piccola spinta. Mi prese l'elastico dei boxer sui fianchi ed iniziò a tirare giù. Continuava a guardare in camera evitando di fissare il cazzo ormai quasi fuori del tutto. E poi tirò giù del tutto lasciando cadere le mutande sulle caviglie. All'istante il mio uccello parti in fuori duro come mai prima d'ora. Arrivo a pochi centimetri dalla sua faccia. Lei con lo sguardo fisso sulla mia cappella. Sentivo il suo respiro sul cazzo. Il mio cuore batteva all'impazzata, così come il mio dito mentre continuavo a scattare. Era il momento però di fare un ulteriore passo in avanti. Molto controvoglia scesi dal letto.
"Dove vai?" Chiese stupita guardandomi andare verso la scrivania.
Presi il treppiede e spiegai: "Ora, imposto la fotocamera per scattare automaticamente una foto ogni dieci secondi, quindi dobbiamo essere in posa ogni dieci secondi, ok? Ora proveremo a fungere un rapporto orale, ok? Puoi inginocchiarti sul tappeto ora zia"
Lentamente si inginocchiò, con uno sguardo interrogativo sul viso "Come facciamo a far finta?" chiese, con un po' di nervoso divertimento nella voce.
"Ora darò le spalle alla camera. Zia, voglio che tu alzi la mano e mi affondi le unghie nella parte bassa della schiena. Avvicini la testa al mio inguine. Sembrerà molto suggestivo dal punto di vista della fotocamera. Adesso imposto l'autoscatto e ogni 10 secondi dovremmo essere in posa"
"Cosa intendi?" chiese la zia, mentre le sue dita già mi solleticavano la pelle mentre si avvicinavano alla mia spina dorsale.
"Sembrerà che tu lo stia succhiando, zia"
I suoi occhi si spalancarono, ma non si allontanò.
"Succhiando?" Mi guardò con ammirazione, affondando le unghie nei muscoli della mia schiena. "Come?"
"Apri solo un po' la bocca e respira sul mio cazzo," gli ho ordinato. "È solo una finzione, ma sembrerà reale."
*FLASH*
Potevo vedere un luccichio scuro nei suoi occhi ma non sapevo dire se fosse per fame o dispetto... forse per entrambi. Si leccò le labbra, bagnandole e poi le spalancò, avvicinandosi sempre di più, finché non si fermò a solo un centimetro dal mio membro gonfio. Il suo respiro però, mio Dio, era elettrico. Potevo sentire il calore umido spingerle oltre le labbra e avvolgerle fino a dissiparsi nell'aria. È stato stupefacente. Folle e molto, molto malvagio. E mentre pensavo che fosse solido, mia zia ha deciso di essere la prima a ravvivarlo.
All'inizio ho sentito le sue mani iniziare ad abbassarsi, le unghie che lasciavano tracce nella mia pelle nel loro viaggio verso il basso finché non mi ha afferrato le chiappe, una per mano. In più, i suoi occhi rimasero fissi nei miei, osservando le mie reazioni mentre mi prendeva in giro, ora con un sorrisetto birichino.
*FLASH*
"Torna indietro", mi ha detto, e io l'ho fatto permettendole di scivolare a terra in ginocchio, senza mai lasciarmi andare.
Le sue mani si strinsero e si rilasciarono, massaggiando i muscoli delle mie natiche, mentre ora si inginocchiava con la testa sotto il mio cazzo.
"È davvero terribile," disse, soffiando aria attraverso le labbra ora increspate contro l'interno delle mie cosce.
"Lo è," dissi, "Ma è solo finta..." Chiusi gli occhi per un momento, sentendo la sua aria calda scorrere sui miei testicoli. Dio, è stato intenso.
*FLASH*
"Eh?" chiese mentre sfregava il naso contro la parte inferiore della mia asta, facendomi aprire gli occhi con un gemito.
I nostri occhi si incrociarono mentre allungavo la mano e la afferravo per i capelli. Pensieri di azioni dispettose danzavano dietro i suoi occhi e scoprì i denti in un sorriso sorpreso. Lei rise e mi colpì la testa, minacciando di mordermi la fine, ma io resistetti.
*FLASH*
Aveva ragione però; la finzione di fingere stava svanendo rapidamente.
"Giriamoci di lato" ordinai "Ora, tira fuori la lingua" e lo fece. "Faremo finta ora che mi stai leccando l'asta."
Il suo battito accelerò mentre i suoi occhi si fissavano sul mio cazzo ancora una volta.
"Ma," ho continuato. "Per far sembrare tutto davvero bello, avrò bisogno che tu melo tenga su"
Il suo petto si sollevava.
"Vuoi che ti tocchi il cazzo?"
Ho annuito. "Sì, zia. Voglio che tu tenga la base e finga di darle una lunga, lunga leccata dal basso verso l'alto. Avvicinati il più possibile ma cerca di non toccare."
*FLASH*
"Che dici? Alla prossima?"
Ha rilasciato il mio sedere e io i suoi capelli, permettendole di sedersi sotto di me. La guardai ipnotizzato mentre lei allungava la mano e afferrava la base del mio cazzo duro.
"Ohhh tesoro," fece le fusa, giocando inconsciamente con il suo capezzolo. Lo spettacolo era così erotico che ora è impresso nel profondo della mia memoria. Come ho fatto a non venire proprio in quel momento non lo saprò mai.
"Ora piegati in avanti," dissi.
La zia si fece avanti e abbassò la testa, con la lingua tesa. Non potevo credere a quello che stavo vedendo mentre lentamente alzò la testa, tracciando con la punta della lingua una linea invisibile a solo un millimetro dalla mia pelle; finché all'improvviso, mentre si avvicinava alla cresta della mia corona, sentii la sua lingua morbida e bagnata leccarmi la parte superiore del pene.
*FLASH*
"Oh merda," sussultai, impreparato al contatto ma crogiolandomi nell'istantanea scossa di piacere.
"Oops," disse coprendosi la bocca. "Mi dispiace. È stato un po' difficile." Lei ridacchiò per il gioco di parole. "Fammi riprovare," disse mentre tornava giù.
Chi ero io per fermarla mentre tentava una seconda volta.
L'ho guardato di nuovo, anche se questa volta è arrivata solo a metà prima che il caldo muscolo della sua lingua si spingesse contro la mia pelle, ora scivolando deliberatamente fino alla punta, prendendo con sé una piccola goccia del mio pre-sperma in una pallina arricciata.
*FLASH*
"Scusa tesoro," disse, bagnandosi di nuovo le labbra e si tuffò appoggiando la lingua contro di me fin dall'inizio.
"Proviamo altro" dissi provando a mascherare il più possibile l'eccitazione.
"Sono pronta" mi confermò
"Bene, pensi che potremmo prenderne uno molto veloce con la punta, la cappella, in bocca? Così sembrerebbe più realistico, come una vera e propria ripresa d'azione"
"Vuoi che tua zia metta il tuo cazzo, in bocca?" Chiese guardandomi, tenendomi l'uccello ancora duro. Sentirla dire "cazzo" mi ha fatto girare la testa, l'ho adorato. E ho sentito che anche lei diceva una cosa così brutta ad alta voce.
"È solo per le foto zia, solo la punta"
*FLASH*
"Cosa dici zia, al prossimo?"
"Bene, immagino che siamo arrivati fin qui" rispose lei, e guardandomi profondamente negli occhi, prese la mia grossa testa di cazzo nella sua bocca calda e bagnata. Non avevo mai ricevuto un pompino prima e la sensazione era strabiliante. Teneva la testa ferma, senza succhiare o leccare, e ci volle tutta la mia forza per non afferrarle la testa e scoparla in faccia. Passarono cinque bellissimi secondi, poi...
*FLASH*
Mi tirò fuori dalla sua bocca, ma lo fece lentamente. "Ecco, andava bene quel signor fotografo?" chiese con un sorriso mentre toglieva la presa dal mio cazzo duro come una roccia.
Respiravo a fatica. "È stata la foto più sexy che abbia mai visto, zia"
"Adesso puoi alzarti, vorrei farne altre di diverse?" Lentamente si alzò, le sue tette sode all'altezza del mio petto.
"Mettiti a 4 zampe sul letto, voglio farti delle foto da dietro" obbedì ormai senza protestare.
Ho afferrato la fotocamera e l'ho puntata sulla sua figa, da vicino.
"Perfetta"
Continuai a scattare all'impazzata.
"Bene ora voltati e guardami in modo seducente finché continuo a fotografarti da dietro. Stai venendo una bomba"
Mi guardo e mi penetrò con gli occhi. Un misto tra lussuria, eccitazione e rimprovero
"Zia, puoi aprire il culo per la foto per favore?" In silenzio, ha obbedito, allargandolo, aprendo la vista della sua splendida fica e del buco del culo stretto. Ho scattato un sacco di foto, poi ho chiesto: "Posso tenere il dito contro la tua figa zia per una foto?"
"Figa?" disse scioccata, ma riacquistando la calma "ma solo uno"
Ho guardato attraverso la telecamera mentre raggiungevo il suo clitoride, l'ho premuto deliberatamente e gli ho dato un piccolo sfregamento circolare. Mia zia inarcò la schiena a questo, ma rimase in silenzio. Ho scattato la foto. Quindi, senza chiedere, ho infilato due dita nella sua figa bagnata e ho tenuto la..
"FEDE!!!" gridò: "Non è quello che avevamo detto di fareeee". ma lei non ha fatto alcuno sforzo per muoversi e ha tenuto le chiappe aperte per me.
"Scusa zia, stavo solo scattando foto di quello che pensavo sarebbe stato bello" mentre parlavo stavo premendo leggermente il suo punto G e infilando le mie dita dentro e fuori lentamente. Ho scattato alcune foto traballanti. Tirando fuori le dita dalla figa fradicia, l'ho sentita gemere un po'. "Pensi che potremmo fare di nuovo qualcosa come le foto dei pompini, ma questa volta al contrario, dove io mi abbasso su di te? Fai solo finta, non per davvero."
Stavo già mettendo la macchina fotografica in un buon punto di osservazione per vederla, e l'ho messa in automatico quando lei ha detto "Ok... è solo finta per le foto, immagino."
Mi sono inginocchiato dietro di lei e ho avvicinato molto il viso ai suoi buchi. L'odore del sesso mi riempì il naso. Dio, ero arrapato adesso. Aveva ancora il culo aperto per me, piegato in due, la faccia sul letto, che mi guardava. "Ti sfiorerò con la lingua zia... e tieni la faccia davanti alla telecamera". Ho tirato fuori la lingua e ho spinto leggermente sul clitoride e ho mantenuto la posa, ma lentamente ho fatto pulsare la mia lingua mentre la tenevo lì in posizione
*FLASH*
Ho tenuto la lingua dov'era. Potevo sentire il suo respiro accelerare. Ho fatto scivolare la lingua verso l'alto nel suo buco della figa e l'ho immersa leggermente. Contemporaneamente, ho iniziato a toccarle il clitoride con il pollice e ho cominciato a strofinarla. Ho premuto la lingua nella sua fica e ho iniziato a scoparla con la lingua mentre le strofinavo il clitoride.
"Ohhhh... FEDE!!"Lei ansimò, "la fotocamera catturerà tutto questo?"
"MMM-HMM" gemetti con la lingua su di lei, le vibrazioni del gemito la facevano tremare
*FLASH*
Ho staccato la lingua dalla sua figa e mentre ancora le accarezzavo il clitoride con il pollice, ho infilato due dita nella sua fica, fino alla seconda nocca. "Zia, è tutto ok?" ho chiesto, sapendo che si stava divertendo
"OH..OOH.. sì, va bene" disse, cercando di ricomporsi, "Spero solo che le foto vengano bene"
"Oh, lo faranno, te lo garantisco." dissi mentre iniziavo a fotterle lentamente il buco con le dita.
*FLASH*
"Zia, voglio provare qualcosa che ho visto in altre foto sexy. Ricorda che è solo finta per le foto…"
"Ok Fede, se lo dici tu. Che cosa vuoi provare?"
Prima ancora che finisse la domanda avevo già iniziato. Le stavo leccando leggermente la fica del culo mentre le sfioravo il buco del culo con un dito provocandole un piacere inaspettato
"OHHH SÌ " andiamo di sorpresa
Tenendo ancora aperte le chiappe, si dondola leggermente contro di me. Cavalcando le mie dita e la mia lingua.
*FLASH*
"OH.. OK Fede... noi.. dobbiamo smetterla adesso.."
Allontano la bocca e dico "Ne ho solo bisogno di uno o due in più in questa posa, zia". Mentre lo dico, comincio a strofinare un dito sul suo buco stretto, lei si irrigidisce, ma non dice niente. Glielo premo nel buco del culo, fino alla prima nocca.
"MMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMM, AHHHHHHHHHHHHHHHHHH' geme, 'OHHHH, FEDEEEE No... no, no, no, non dovresti mettermi il dito nel culo." Mentre parla, premo ancora di più, fino alla seconda nocca. 'OOOOOOOOOOO.. OUCH... OH Dio FEDE No,'
*FLASH*
Tolgo le dita dal suo culo e dalla sua figa e mi alzo. "Scusa zia, sapevo solo che sarebbe stata una foto davvero eccitante... stai bene?"
Ancora china sul culo aperto, dice: "Suppongo di sì, ma non avresti dovuto toccarmi il culo... anche se è solo finta per le foto". Lentamente si alza. Mi aspettavo che chiedesse se avevamo finito, ma non l'ha fatto.
Ho deciso di premere ulteriormente. "Ho una bella idea zia, puoi inginocchiarti sul letto a quattro zampe di fronte alla telecamera. e io mi inginocchierò dietro di te, e metterò il mio cazzo sotto di te, ma la telecamera penserà che è dentro di te, ed entrambi possiamo fare facce sexy come se lo stessimo facendo…"
"Immagino che vada bene. È solo finta, immagino"
La fotocamera ha lampeggiato mentre parlavamo. Mi sono inginocchiato dietro di lei e tenendo il mio cazzo vicino. Mi stava guardando da sopra la spalla mentre il mio cazzo si avvicinava alla sua figa fradicia e al culo inculato con le dita. "Stai attento signore" disse guardandomi negli occhi. Ho spinto il mio cazzo in basso, e sotto di lei. Si stava strofinando sui peli della sua figa e ho lasciato cadere le mie mani sui suoi fianchi.
"Guarda la telecamera zia... e fai una faccia come se fossi davvero troia... come se ti piacesse prendere questo giovane cazzo nella tua fica"
"Ohhhh, è una boccaccia che hai giovanotto", ha detto, ma potevo dire che le piaceva questo modo di pormi.
*FLASH*
Abbiamo continuato così per un po'... tutti e due lentamente fingendo per la telecamera. Ho deciso di tentare la fortuna. "Zia, posso fare delle foto da vicino in questa posa da dietro, con il mio cazzo inquadrato come se stesse per entrare?"
"Non lo so Fede... beh, Ok, ma fai attenzione... questa non è come la mia bocca"
"Certo" dico mentre entrambi ridiamo un po'. Mi metto in posizione, tenendo il mio cazzo duro come una roccia, a pochi centimetri dalla sua figa. Ho scattato alcune foto. Mi sono avvicinato un po', la mia cappella le ha toccato leggermente la clitoride...
"Fede, stai attento" ha detto, guardandomi indietro, i suoi capelli ondeggiavano, facendola sembrare sexy, ma mentre lo faceva, ha premuto indietro e la mia cappella è schizzata nella sua fica. Dio è stato incredibile.
"OHHHH Merda!! Fede, NO!!!"gridò guardandomi indietro, ma senza muoversi dal mio cazzo. Ho continuato a giocare.
"Accidenti, scusa zia, mi sono avvicinato troppo... ma visto che è già dentro di te, possiamo fargli qualche foto?" suggerii senza fiato.
Guardandomi indietro, 'infastidita' "Se proprio devi" disse non opponendosi più.
Ho scattato delle foto, raccogliendo tutte le mie forze per non scoparla ma per restare fermo. Il flash mostra il mio cazzo nella sua fica in tutta la sua gloria. Ma stava succedendo qualcosa, lei si muoveva lentamente... avanti e indietro sul mio cazzo... leggermente, ma sicuramente scopandomi. Abbiamo lavorato in un ritmo silenzioso, fino a quando il mio cazzo è scivolato dentro e fuori quasi per metà.nMi sono composto abbastanza per fare foto. Non volevo perdermi nulla. Ma non avevo ancora finito, volevo farle fare le pose più sporche possibili. Ho tirato fuori il mio cazzo con riluttanza. È rimasta senza fiato quando l'ho fatto. Nessuno di noi ha detto niente sui pochi secondi di scopata che abbiamo appena fatto.
"Ok zia, ho un'altra idea sexy, puoi mantenere la stessa posa, ma questa volta fai le facce come se stessi prende do veramente prendi il mio cazzo, non solo smorfie come prima ma vero e propri gemiti. Sarebbe sii così eccitante da vedere in foto. Come un vero e proprio set fotografico sexy."
"OH Dio, non sono sicura... non l'ho mai finto gemiti prima d'ora" disse, guardandomi "non so che tipo di facce farei"
Stavo già sistemando la telecamera e i suoi occhi mi seguivano mentre parlava.
"Bene, se può essere d'aiuto, potrei strofinartelo di nuovo sul buco e vedere quali reazioni facciali ottieni e la telecamera può riprenderle. Un po' per davvero, ma sempre solo per le foto... come un attore metodico"aggiunsi con una risata.
"Se la pensi così, ma stai molto attento... non voglio che finiamo per fare nulla male. Quindi assicurati di non metterlo dentro"
Ero già inginocchiato dietro di lei, tenendomi il cazzo. Tutta la sua figa era coperta dei succhi dalla sua eccitazione. Entrambi respiravamo pesantemente, mentre toccavo il mio grosso cazzo contro di lei. Gemette e affrontò la telecamera.
*FLASH*
"Abbiamo bisogno di facce più realistiche, zia, quindi premerò un po' più forte, ok?"
"OH.. OH..Ok.." ansimò. Ho spinto in avanti ... prima sentendo il suo buchetto leggermente aperto al mio cazzo "aaannnnnnnnnnnnnnggggghhhhh" gemette e spinse il suo bacino verso di me
*FLASH*
"Stanno andando benissimo zia, facciamone ancora" e ho premuto di nuovo il mio cazzo questa volta ha iniziato a respirare più pesantemente, e il suo buco si è aperto un po' di più iniziando ad accogliere
'OOOHHHHHHHHH CAZZOOOO!!!' ha urlato e ha stretto di nuovo il suo buco spingendo indietro il mio cazzo.
*FLASH*
"Ok zia... andiamo di nuovo" questa volta mi ha guardato, guardandomi. I nostri occhi si tenevano mentre mi premevo contro di lei. La sua bocca si aprì in un urlo silenzioso mentre la sua figa si apriva ancora di più, poi il suo viso si voltò verso la telecamera, ea denti stretti gemette/urlò, rilassandosi il più possibile. Provai ancora "Metto solo la punta dentro così sembra più realistico" e così feci "Ma solo la punta Fede…" Poi è successo. La mia testa di cazzo giovane e grassa è "entrata nuovamente nel minuscolo buco stretto di mia zia.
'AAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH' Ha urlato e mi ha guardato, gli occhi mezzi pieni di voglia di supplicarmi di fermarmi e mezzi pieni di voglia di supplicarmi di continuare. Ho tenuto fermo il mio cazzo, solo la punta dentro, lasciando che si abituasse per qualche secondo. Respirava pesantemente " UUHHH, UHHHH, UHHHH"
*FLASH*
"Oh sì zia, ti piace il mio cazzo" ho gridato, 'Il mio cazzo è nella tua figa. Ti piace? Ti piace il cazzo del tuo nipotino dentro di te?" Ho iniziato a premere il mio cazzo fino in fondo lentamente, per tutto il tempo lei gemeva di piacere
Poi ha parlato... ed erano le parole più sexy che io abbia mai sentito "OH fanculo Fedeee, scopami, scopami la figa…..trombati la puttana di tua zia... lo adoro...adoro avere il tuo cazzo ... OH SIIII" Questo mi ha fatto solo scopare più forte, mentre le tenevo le tette... tutto il tempo con la fotocamera che lampeggiava... scattando foto di me che fotto mia zia come una puttana. Ho tirato fuori il mio cazzo e l'ho sollevata. Mi sono seduto sul letto.
"Succhiami il cazzo zia... Mettitelo in bocca"
Si è inginocchiata tra le mie gambe e ha invoiato tutto il cazzo con la sua bocca aperta e sexy. La telecamera riprende sia la figa appena scopato che il cazzo di suo nipote in bocca. La sua testa oscillava su e giù sul mio cazzo, succhiando più forte che poteva mentre le tenevo i capelli.
"Siediti sulle mie ginocchia zia... gambe aperte... voglio di nuovo il mio cazzo nella tua figa...con le gambe aperte verso la fotocamera che deve vedere tutto"
Mi ha tolto il cazzo dalla bocca e mentre lo masturbava mi ha guardato negli occhi con gli occhi spalancati e piena di lussuria sfrenata. Si mise il mio cazzo in bocca per un ultimo rapido succhiamento, e poi si voltò, i piedi sul letto, con i tacchi e le calze, e afferrò il mio cazzo, tenendolo su .
*FLASH*
Ha iniziato a sedersi, io le tenevo le tette. Il mio cazzo ha iniziato ad affondare dentro di lei buco. Ho abbassato la mano e ho iniziato a strofinarle il clitoride mentre le penetravo la la figa per la seconda volta. "Oh mio Dio Fede... OH Dio... Cazzo è così grande... OOOOOWWWWWW... OHHHH.. Il mio culo... Oh scopami... scopami, SCOPAMII!!! SCOPAMI FEDEEEE... ohhhhhhh siiiiiiii" Aveva iniziato a cavalcarmi adesso...
*FLASH*
"OH SÌ, spero che la telecamera veda tutto" ho detto tra i grugniti e ho iniziato a scoparla di potenza.
La sua bocca era piena di brutte oscenità mentre scopavamo. 'Ohhhh, ho il cazzo di mio nipote nella mia fiva... OH mio Dio... scopami tutta sì culo... sono una troia sporca e cattiva…scopa la tua puttana... Lo voglio tutto….fortini per bene...'
È stato allora che ho sentito che cominciava a formarsi nelle mie palle il più grande carico di sperma che abbia mai avuto. riuscii a dire. "Sto per venire ziaaa….. ti è mai capitato di farti sborrare in faccia e sulle tette?"
"No... No.. mai... è così troia... OH Dio... sborrami in faccia Fede... sborrami in faccia …" disse mentre saltava giù da me e si inginocchiava sul letto.
Mi sono alzato in fretta e ho puntato il mio attrezzo sulla faccia da troia di mia zia. Si teneva le tette per farmi venire sopra. "Apri quella bocca da puttana zia... fammi venire là dentro" ho grugnito. Ha doverosamente obbligato, tirando fuori anche la sua lingua sfrenata.
*FLASH*
Me lo menavo fortissimo. Il primo lungo getto le colpì la faccia, l'occhio sinistro, i capelli e giù lungo la bocca, alcune caddero anche sulla tetta sinistra. Il secondo getto era altrettanto lungo, e la mia mira era migliore, la maggior parte fu sparata nella sua bocca e un po' sul suo naso e giù fino al mento. Il terzo era un po' più piccolo ma le ripresi il viso ei capelli. Dopo il terzo colpo, ho immerso il mio cazzo nella sua bocca e l'ho scopata un po' in faccia... poi l'ho tirato fuori e terminato gocciolando di sperma sulle sue tette. Raccolse la sborra sul suo viso leccandosi le dita. Si é poi alzata e ha messo il mio cazzo ora moscio tra le sue splendide tette e iniziando una spagnola finché non è stato di nuovo duro. Ma poi la telecamera ha lampeggiato svegliandola dal suo torpore sessuale e lei si alzò rapidamente raccogliendo i suoi vestiti e lasciò la stanza.
Uscendo ha detto: " dopo diamo un'occhiata alle foto quando sei pronto e ricorda, questo è il nostro segreto".
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