Mia figlia Alessia 5
di
Gennaro Esposito
genere
incesti
Mi ero proprio divertito quel giorno con mia figlia Alessia, avevo finalmente scoperto di avere in casa una porcellina disponibile e tanto vogliosa di cazzo. Finalmente le avevo dato il mio, facendo quello che desiderava e cioè quella sborrata in faccia che in ogni mia sega per lei immaginavo di farle. Poi quella sera finalmente me l'ero goduta nel posto in cui avevo sempre desiderato possederla, nella sua cameretta e sopra il suo letto dove dorme. Quante volte passando di lì mi ero soffermato a guardarla stesa in quelle pose che mi facevano impazzire, quando poi capitava che l'andavo a salutare prima di andare a lavorare, facevo sempre un po' scivolare la mano per sfiorarle il corpo e molte volte quel dolce bacino sulla guancia lo avrei dato sulle sue labbra. Alessia era proprio lì che mi guardava maliziosamente mentre con le dita raccoglieva il mio sperma dalla faccia e se lo portava in bocca gustandolo con piacere...
"papi la prossima volta lo voglio tutto in bocca, non te lo dimenticare"
"certamente amore, la prossima volta il tuo papi ti fa bere tutto, non c'è bisogno che me lo chiedi, ho capito benissimo che ti piace la mia sborra"
Avevo iniziato ad essere un po' volgare con lei, in fondo era la terza sborrata di giornata che si prendeva in faccia, come potevo mantenere ancora quel minimo di pudore. Promisi a me stesso che da quel giorno sarebbe diventata la mia troia e la sua bocca sarebbe stata la mia svuota palle, in quel momento ero praticamente senza forze per causa sua. Intanto Alessia si era alzata dal letto ed era corsa a recuperare il telefonino che aveva ancora nella borsa, visto che al suo rientro eravamo finiti subito per fare sesso io e lei. Disse che voleva urgentemente avvertire la sua amica dei nostri sviluppi, di tutto quello accaduto nella mezz'ora che eravamo stati insieme. Intanto io me ne ero andato in bagno per sistemarmi, fosse rientrata mia moglie mi avrebbe trovato nudo e con il cazzo ancora bagnato di sperma e degli umori di mia figlia. Quando venne in cucina per cenare si presentò con quel pantaloncino da casa che solitamente indossa, quello che nelle estati passate mi faceva sempre impazzire, aderisce perfettamente al suo culo e lo mostra in maniera divina. Finalmente potevo toccarlo liberamente senza preoccuparmi di una sua reazione, avevo sempre desiderato farlo anche quando in maniera del tutto innocente si metteva sul divano stesa sul fianco e tirando le gambe al petto, quella stoffa si assottigliava in mezzo le sue gambe rischiando delle volte di mostrare la sua figa completamente.
"ohhh Alessia... che culo stupendo hai fatto, gli darei proprio un bacio"
"Certo papino, fallo pure che stasera voglio proprio fare la tua puttana e non preoccuparti che avrai anche quello"
mmm... la dolce figlia mia aveva già capito tutto, quelle parole suonavano nella mia mente come musica e l'idea di scopare il suo culo mi stava facendo un'altra volta eccitare. Se non avessi avuto il timore che da un momento all'altro poteva ritornare mia moglie, non avrei dato respiro a mia figlia e mi sarei infilato anche nel suo buco posteriore. Aveva ancora voglia Alessia, stringendola per dietro avevo appoggiato il mio cazzo al suo culo e con la mano le stavo toccando la figa entrando nell'elastico del pantaloncino, non aveva la mutandina la monella ed era anche bella umida. Dopo aver consumato il pasto mettemmo sul divano per stare più comodi, ovviamente non potettimo denudarci di nuovo ma di certo non perdevano occasione per stare fermi del tutto. Le nostre lingue si intrecciarono nuovamente dando vita ad un bel bacio, le sue mani le teneva dietro la mia testa per spingermi verso di lei ed io ai suoi fianchi per spingerla verso di me.
"Papi, prima la mia amica al telefono mi ha detto che le sei piaciuto tantissimo, anche se ti ha assaggiato per poco ma ha confermato che il tuo cazzo ha un buon sapore"
"Si ma la tua bocca è stata la migliore, come lo prendi tutto in bocca non l'ho mai provato"
Effettivamente mia figlia aveva una bella bocca larga per accogliere tutta la mia lunghezza e poi con quella lingua spennellava da gran maestra.
Cominciammo a giocare di nuovo sul divano, toccandoci a vicenda mentre continuavo a baciarla. Poco dopo la feci distendere tutta e con la mano libera cercavo la sua figa in mezzo le gambe per stuzzicarla un po'. Avevo un cazzo enorme nel pantalone che spingevo e strusciavo sulla sua gambe per farlo sentire bene e Alessia aveva anche iniziato ad ansimare per le carezze che le stavo facendo.
"papi sei un'altra volta duro perché non me lo metti un po' dentro... ho ancora voglia"
Non le bastava ancora, eppure quella giornata si era divertita fin dalla mattina, ma io avevo altre intenzioni in quel momento, volevo violare con la lingua quello che per anni avevo sempre desiderato, leccarla nel culo. Girai Alessia per metterla a quattro zampe sul divano, lei non disse una parola e mi lasciò fare tranquillamente, poi presi con entrambe le mani l'elastico del suo pantaloncino e lo calai alle ginocchia senza toglierlo del tutto, ovvio che fosse arrivata la mamma le serviva per coprirsi. In quel momento avevo il suo culo stupendo quasi davanti al mio viso, quante volte lo avevo intravisto e quante volte al mare mi ero soffermato a guardarlo quando si stendeva sul lettino, certo appena potrò le entrerò dentro anche lì. Con la bocca lasciavo i primi bacini su entrambi i lati e con le dita della mano sinistra cercai di stimolarle la figa per farla eccitare ancora di più.
"mmm... papi sei proprio un maiale, mi stai facendo impazzire !!! Leccalo forza, leccami il culo ti prego"
Che richiesta stupenda da parte di mia figlia, ed io che non aspettavo altro che inziare a farlo. Con entrambe le mani a quel punto lo aprii completamente, ai miei occhi vedevo perfettamente il suo buchino che magari non era neppure più vergine. Mi posizionai esattamente lungo la sua spaccata per leccarla tutta da sotto a sopra e viceversa, ad Alessia piaceva e mi incitava a farlo ancora, che culo bellissimo e che sapore delicato. Come una cagnolina sculettava vistosamente, io dietro la stavo leccando e al tempo stesso con le dita dell'altra mano mi stavo facendo strada dentro la sua figa che colava di piacere. Le infilai il medio dentro e cominciai a scoparla con quello, entravo ed uscivo velocemente e lei gemeva forte, poi rallentavo e le stuzzicavo le pareti interne. Alessia era sempre più presa dalla goduria, ormai non capiva più nulla e da lì a poco avrebbe raggiunto un orgasmo... Poco dopo mi fermai e senza sfilare il dito da dentro la feci girare e distendere con la schiena completamente sul divano.
"Ale, veloce girati e fatti leccare, stai colando come una troia... sei bagnata ed hai sempre voglia"
"ma papi io sono una troia... da ora la tua troia... ohhh si"
Stava godendo finalmente, un orgasmo la travolse e la mia lingua assaggiò tutto il suo piacere che copioso mi finiva direttamente in bocca.
Continua...
"papi la prossima volta lo voglio tutto in bocca, non te lo dimenticare"
"certamente amore, la prossima volta il tuo papi ti fa bere tutto, non c'è bisogno che me lo chiedi, ho capito benissimo che ti piace la mia sborra"
Avevo iniziato ad essere un po' volgare con lei, in fondo era la terza sborrata di giornata che si prendeva in faccia, come potevo mantenere ancora quel minimo di pudore. Promisi a me stesso che da quel giorno sarebbe diventata la mia troia e la sua bocca sarebbe stata la mia svuota palle, in quel momento ero praticamente senza forze per causa sua. Intanto Alessia si era alzata dal letto ed era corsa a recuperare il telefonino che aveva ancora nella borsa, visto che al suo rientro eravamo finiti subito per fare sesso io e lei. Disse che voleva urgentemente avvertire la sua amica dei nostri sviluppi, di tutto quello accaduto nella mezz'ora che eravamo stati insieme. Intanto io me ne ero andato in bagno per sistemarmi, fosse rientrata mia moglie mi avrebbe trovato nudo e con il cazzo ancora bagnato di sperma e degli umori di mia figlia. Quando venne in cucina per cenare si presentò con quel pantaloncino da casa che solitamente indossa, quello che nelle estati passate mi faceva sempre impazzire, aderisce perfettamente al suo culo e lo mostra in maniera divina. Finalmente potevo toccarlo liberamente senza preoccuparmi di una sua reazione, avevo sempre desiderato farlo anche quando in maniera del tutto innocente si metteva sul divano stesa sul fianco e tirando le gambe al petto, quella stoffa si assottigliava in mezzo le sue gambe rischiando delle volte di mostrare la sua figa completamente.
"ohhh Alessia... che culo stupendo hai fatto, gli darei proprio un bacio"
"Certo papino, fallo pure che stasera voglio proprio fare la tua puttana e non preoccuparti che avrai anche quello"
mmm... la dolce figlia mia aveva già capito tutto, quelle parole suonavano nella mia mente come musica e l'idea di scopare il suo culo mi stava facendo un'altra volta eccitare. Se non avessi avuto il timore che da un momento all'altro poteva ritornare mia moglie, non avrei dato respiro a mia figlia e mi sarei infilato anche nel suo buco posteriore. Aveva ancora voglia Alessia, stringendola per dietro avevo appoggiato il mio cazzo al suo culo e con la mano le stavo toccando la figa entrando nell'elastico del pantaloncino, non aveva la mutandina la monella ed era anche bella umida. Dopo aver consumato il pasto mettemmo sul divano per stare più comodi, ovviamente non potettimo denudarci di nuovo ma di certo non perdevano occasione per stare fermi del tutto. Le nostre lingue si intrecciarono nuovamente dando vita ad un bel bacio, le sue mani le teneva dietro la mia testa per spingermi verso di lei ed io ai suoi fianchi per spingerla verso di me.
"Papi, prima la mia amica al telefono mi ha detto che le sei piaciuto tantissimo, anche se ti ha assaggiato per poco ma ha confermato che il tuo cazzo ha un buon sapore"
"Si ma la tua bocca è stata la migliore, come lo prendi tutto in bocca non l'ho mai provato"
Effettivamente mia figlia aveva una bella bocca larga per accogliere tutta la mia lunghezza e poi con quella lingua spennellava da gran maestra.
Cominciammo a giocare di nuovo sul divano, toccandoci a vicenda mentre continuavo a baciarla. Poco dopo la feci distendere tutta e con la mano libera cercavo la sua figa in mezzo le gambe per stuzzicarla un po'. Avevo un cazzo enorme nel pantalone che spingevo e strusciavo sulla sua gambe per farlo sentire bene e Alessia aveva anche iniziato ad ansimare per le carezze che le stavo facendo.
"papi sei un'altra volta duro perché non me lo metti un po' dentro... ho ancora voglia"
Non le bastava ancora, eppure quella giornata si era divertita fin dalla mattina, ma io avevo altre intenzioni in quel momento, volevo violare con la lingua quello che per anni avevo sempre desiderato, leccarla nel culo. Girai Alessia per metterla a quattro zampe sul divano, lei non disse una parola e mi lasciò fare tranquillamente, poi presi con entrambe le mani l'elastico del suo pantaloncino e lo calai alle ginocchia senza toglierlo del tutto, ovvio che fosse arrivata la mamma le serviva per coprirsi. In quel momento avevo il suo culo stupendo quasi davanti al mio viso, quante volte lo avevo intravisto e quante volte al mare mi ero soffermato a guardarlo quando si stendeva sul lettino, certo appena potrò le entrerò dentro anche lì. Con la bocca lasciavo i primi bacini su entrambi i lati e con le dita della mano sinistra cercai di stimolarle la figa per farla eccitare ancora di più.
"mmm... papi sei proprio un maiale, mi stai facendo impazzire !!! Leccalo forza, leccami il culo ti prego"
Che richiesta stupenda da parte di mia figlia, ed io che non aspettavo altro che inziare a farlo. Con entrambe le mani a quel punto lo aprii completamente, ai miei occhi vedevo perfettamente il suo buchino che magari non era neppure più vergine. Mi posizionai esattamente lungo la sua spaccata per leccarla tutta da sotto a sopra e viceversa, ad Alessia piaceva e mi incitava a farlo ancora, che culo bellissimo e che sapore delicato. Come una cagnolina sculettava vistosamente, io dietro la stavo leccando e al tempo stesso con le dita dell'altra mano mi stavo facendo strada dentro la sua figa che colava di piacere. Le infilai il medio dentro e cominciai a scoparla con quello, entravo ed uscivo velocemente e lei gemeva forte, poi rallentavo e le stuzzicavo le pareti interne. Alessia era sempre più presa dalla goduria, ormai non capiva più nulla e da lì a poco avrebbe raggiunto un orgasmo... Poco dopo mi fermai e senza sfilare il dito da dentro la feci girare e distendere con la schiena completamente sul divano.
"Ale, veloce girati e fatti leccare, stai colando come una troia... sei bagnata ed hai sempre voglia"
"ma papi io sono una troia... da ora la tua troia... ohhh si"
Stava godendo finalmente, un orgasmo la travolse e la mia lingua assaggiò tutto il suo piacere che copioso mi finiva direttamente in bocca.
Continua...
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