Benvenuto tra noi 3

di
genere
incesti

Quando arrivò il tramonto e decidemmo di rientrare nei nostri alloggi eravamo solo noi adulti a farlo, le ragazze rimasero a mare ancora per un po', giocando con i loro amici sulla spiaggia. Mio cognato poco prima che andassimo via, per festeggiare quello che era accaduto, comprò due birre al bar e le bevemmo io e lui insieme, brindando di nascosto dalle nostre mogli alla salute delle due monelle. Mi disse che non era rimasto per nulla sorpreso di come avevo descritto il culo stupendo della figlia, era esatto tutto quello che avevo detto e mi disse anche di avere pazienza perché presto Valeria me lo avrebbe fatto assaggiare. A questo punto, visto che ci stavamo confidando, gli chiesi di Elena e di come erano fatte quelle tette grandi che ha la mia piccola e che io avevo spiato qualche volta, ma non avevo mai avuto il piacere di vederle nude. Mi rispose che in passato, nei loro primi incontri, oltre a qualche bacio focoso era sceso con le mani su quelle due montagne di carne ed era stata una goduria tenerle nelle mani e stuzzicare i suoi capezzoli, fino a quando un bel giorno mia figlia le scoprì sollevando la maglietta e se le fece leccare tutte. Ma ancora non capivo il rapporto che lui aveva con la figlia, se era di sesso o se magari erano solo porcate che faceva con lei. Intanto ci eravamo incamminati verso casa e siccome Elena non c'era ancora, andai io a fare per primo la doccia, ero ancora preso dalla voglia di godere per lei e per la sua cuginetta che mi ritrovai con il cazzo duro in mano a farmi una sega per loro. Ma poi riflettendoci perché dovevo farlo io se ora ci stava la mano esperta di mia nipote a fare tutto da sola ? Uscii dal bagno con ancora l'accappatoio addosso e lasciai spazio a mia moglie per lavarsi, io avevo voglia di fumare e per questo andai ad asciugarmi sul balcone, da lontano notai che stavano rientrando le due monelle, camminavano mano nella mano fino a quando si sono divise all'ingresso del villaggio salutandosi poi con un bacio sulle labbra. Appena che Elena rientrò venne su da me, aveva sentito che la mamma era sotto la doccia e così mi diede un altro bacino sulle labbra come aveva fatto già in spiaggia, ma io volevo di più in quel momento, osai un altro accostamento ma questa volta usando anche la lingua. Mia figlia rispose al bacio in maniera dolce, si lasciava esplorare la bocca da me ma con le sue mani entrò nel mio accappatoio e con decisione si impossessò del mio cazzo duro. Guardò me e poi verso il basso, io non le dissi nulla, la lasciai giocare tranquillamente senza oppormi. Delicatamente mi tirò giù la pelle e dopo essersi leccata il dito lo passò sulla mia cappella grossa, l'altra mano afferrò le mie palle per un delicato massaggio. Era brava, era tutto così eccitante, con la scusa di sentire se aveva il costume bagnato appoggiai apposta le mie mani sulle sue tette, erano veramente grosse e dure, le palpavo con decisione ed intanto mi sentivo segare. Mia moglie era ancora sotto doccia, la mia sigaretta nella ceneriera l'aveva fumata il vento e così le proposi di toglierci dal terrazzino per andare in un posto più tranquillo per noi due. Andò avanti lei e mi chiese di seguirla, entrammo nella sua camera, il letto era lì che ci aspettava ma sarebbe stato rischioso perdere ulteriormente tempo in una scopata completa, così ricordandomi di quello che mi aveva detto mio cognato in merito a mia figlia le chiesi di continuare a giocare con il mio cazzo fino a farmi godere. Elena mi disse che poteva fare di più se non mi dispiaceva, ma dovevo comunque stare attento a non farci sorprendere da mia moglie. Lei si accomodò seduta sul bordo del letto, lo prese con entrambe le mani e mi guardò, poi prima mi stampò un bacino dolce sulla cappella e poi con la lingua seguì tutto il perimetro per leccarlo da sotto alle palle fin sopra la punta. A quel punto non ero più in me e con la mano dietro la sua nuca cercavo di invitarla a prenderlo in bocca il prima possibile. Mia figlia aprì le sue labbra ed iniziò a gustarlo sulla lingua, lo faceva entrare ed uscire fino a dove poteva e riusciva, le sue mani lo segavano e la sua testa cominciò ad andare avanti e indietro. Le chiesi di poterle guardare le tette e se poteva scoprirle per me, si tolse il reggiseno, le trovai enormi viste dall'alto, mi facevano morire e quei capezzoli erano perfetti da stuzzicare. Appena stavo per venire le tolsi il cazzo da bocca, non mi importava come e se poteva pulirsi ma volevo godere sul suo seno e finendo con la mia mano le schizzai un fiume di sperma sul petto. Elena le teneva strette nelle sue mani e mi guardava, le dissi che era già da tempo che sognavo di farlo e che ora avevo proprio goduto come un maiale per lei. Asciugò alla meglio la mia crema spalmando tutto sulla sua pelle mentre alcuni residui con le dita se li portò in bocca per succhiare. Avevo scoperto una grande troia...
scritto il
2024-04-17
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