Mattina d'autunno

di
genere
etero

Finalmente il weekend. é sabato mattina, è cominciato l’autunno, l’aria fuori è leggera e fresca, il vicinato è tranquillo e ci sono poche auto che passano in strada. Il silenzio è rilassante. Io e te siamo sotto le coperte, il piumone leggero ci riscalda con il suo peso, tu ancora stai dormendo lo capisco dal tuo respiro lento e delicato. Mi avvicino al tuo corpo caldo e ti abbraccio, non fai nessun movimento, non ti accorgi della mia presenza. Sento il tuo profumo, I tuoi capelli sanno di bergamotto, la tua pelle è liscia e morbida, ti accarezzo e poi ti stringo a me. Tu fai un piccolo movimento di compiacimento, con la mano ti accarezzo il ventre, mi godo quella sensazione della tua pelle nuda, salgo su fino al seno e lo accarezzo anch’esso delicatamente. Ti svegli, ti stiracchi un poco lasciandomi fare con le mie mani, quella coccola delicata ti ha un po’ eccitata lo capisco dal fatto che strofini il tuo sedere contro di me. Con la mano scendo di nuovo sul tuo ventre e continuo verso il basso, sposto i pantaloncini del pigiama e la infilo nelle tue mutandine, accarezzo il tuo monte di venere, il tuo respiro aumenta, ti bacio il collo, le tue gambe mi fanno spazio, il mio cazzo diventa duro. Tocco il tuo clitoride, caldo, duro, con le dita lo sfioro, lo massaggio e delicatamente arrivo alla tua figa. Entro piano con le dita, si bagna sempre di più ad ogni mio tocco, gemi, godi, con le mani tiri via i tuoi pantaloncini lasciando libertà assoluta alle mie mani di scoparti. Mi levo i boxer, il mio cazzo salta fuori e si appoggia alle tue natiche, la sua calda presenza ti fa ricordare il piacere che ti procura tutte le volte che scopiamo, ti sollevo una gamba senti la sua cappella calda far pressione per entrare, pian piano scivola dentro in quella figa ormai bagnata per bene. Con una mano ti masturbi il clitoride mentre il mio cazzo è dentro di te che ti scopa, lo senti pulsare, andare su e giù senza foga ma con costanza. Ti bacio il collo e le spalle, con una mano ti tengo la gamba sollevata con l’altra gioco con i tuoi capezzoli. Il tuo respiro aumenta, aumenta il ritmo del mio cazzo che ti sta provocando un piacere inaspettato, lasci in pace il tuo clitoride e scendi giù ad accarezzare il mio cazzo e miei coglioni, quelle coccole mi fanno eccitare ancora di più. Con entrambe le mani ti stringo le tette, ti lasci scappare un urlo di piacere, ansimi, stai per venire, mi chiedi di continuare, piu forte, più veloce, esplodi in un orgasmo, il tuo piacere è il mio piacere, vengo dentro di te, la mia sborra ti inonda la figa. Ci calmiamo, rimangono solo i nostri respiri affannati. il silenzio. L’autunno.
di
scritto il
2023-10-12
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